periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 35 - Roma, 14  maggio 2003

Sommario

Referendum in Sardegna: mancato quorum, ok a nuove Province Rapporto sullo stato delle autonomie locali
Umbria e Sardegna accelerano su infrastrutture Comitato bioetica: misure contro tabagismo
Internet: premiati siti regioni Ambiente: un sito sulla legislazione
Referendum in Sardegna: mancato quorum, ok a nuove Province

Sardegna

I cittadini della Regione Sardegna sono stati chiamati alle urne domenica 11 maggio per il voto relativo a 4 referendum regionali. Gli elettori della Sardegna sono stati chiamati a decidere se abrogare o non abrogare l’insieme di norme e disposizioni  istitutive delle nuove quattro Province; si è votato soltanto la domenica. 4 i quesiti: - Volete voi che sia abrogata la Legge Regionale Sarda 2 gennaio 1997, n. 4 e successive integrazioni e modificazioni recante disposizioni in materia di “Riassetto generale delle Province e procedure ordinarie per l’istituzione di nuove Province e la modificazione delle circoscrizioni provinciali”? - Volete voi che sia abrogata la Legge Regionale Sarda 12 luglio 2001, n. 9, recante disposizioni in materia di “Istituzione delle Province di Carbonia-Iglesias, del Medio Campidano, dell’Ogliastra e di Olbia-Tempio”? - Volete voi che sia abrogata la Legge Regionale Sarda 1° luglio 2002, n. 10, recante disposizioni sugli adempimenti conseguenti alla “Istituzione di nuove Province, norme sugli amministratori locali e modifiche alla L.R. 2 gennaio 1997, n. 4”? - Volete voi che sia abrogata la Deliberazione del Consiglio Regionale in data 31 marzo 1999 (in B.U.R.A.S., anno 51, numero 11, venerdì 9 aprile 1999) contenente “La previsione delle nuove circoscrizioni provinciali della Sardegna, emanato ai sensi dell’art. 4 della L.R. 4/1997”?
I risultati ed altre informazioni sono riportati sul sito della Regione Sardegna (Quesiti Referendari ;
Percentuale dati sull'affluenza alle urne;  Dati Referendum ; Dati scaricabili ). Non e' stato però raggiunto il quorum  per la validità del referendum abrogativo delle quattro nuove Province di Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra e Olbia-Tempio che, dunque, hanno il via libera. Alla chiusura dei seggi, la percentuale regionale dei votanti è stata del 15,77%, cioè meno della metà del quorum (bisognava superare il 33,3%). Gli elettori sardi erano chiamati a decidere se abrogare o confermare l' insieme di norme e disposizioni regionali istitutive delle nuove quattro Province. Il Consiglio regionale aveva, infatti, approvato la legge che istituisce i quattro nuovi enti intermedi, ma un Comitato si era opposto dando vita al referendum abrogativo. Secondo i dati resi noti dall' ufficio elettorale regionale si sono recati alle urne nella provincia di Cagliari il 15,87% degli elettori; a Nuoro il 14,89%; a Oristano l' 13,88% e a Sassari il 16,79%. (sm)
Umbria e Sardegna accelerano su infrastrutture

Il presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, ha le idee chiare per quanto riguarda le grandi infrastrutture: ''Evitare divisioni, polemiche politiche e contrapposizioni tra i territori dell'Umbria, per spingere uniti e portare a casa il pacchetto completo dei finanziamenti della legge obiettivo per le grandi opere, stradali e ferroviarie''. La Lorenzetti ha quindi  escluso sia posizioni pregiudizialmente antagoniste sia subalterne nel lungo confronto che si aprirà con il Governo su questi temi. "Non andremo con il cappello in mano a chiedere favori - ha detto il presidente dell'Umbria - ma neanche a contrastare semplicemente una legge che non ci piace''.  Accelerazioni sempre in tema di infrastrutture anche da parte della Regione Sardegna che, grazie ad un apposita legge regionale, intende sveltire i passaggi operativi. Il decreto, che aggiorna la legge regionale 24 del '97, approvato lo scorso 30 aprile, e' stato presentato dal presidente della giunta Mauro Pili e dall' assessore regionale ai Lavori Pubblici Silvestro Ladu. ''E' un provvedimento - ha spiegato Pili - che porterà a una fortissima accelerazione dei lavori", soprattutto di quelli che riguardano i piani di riqualificazione urbana dei centri storici, i progetti per l'emergenza idrica e i Piani integrati territoriali. (red)
Internet: premiati siti regioni

Grande vitalità nel settore dell'informazione pubblica telematica, e in particolare del sistema delle Autonomie locali.
Il sito della Regione Liguria, gia' al primo posto delle regioni italiane, ha vinto il prestigioso Premio Moebius Citta' di Lugano 2003 giunto alla settima edizione. Il nastro d'oro svizzero premia i migliori prodotti multimediali interattivi di area linguistica italiana. Tra i sei siti regionali selezionati, la Regione Liguria ha ottenuto l'importante riconoscimento per le modalita' d'uso e di accesso e per la qualità della comunicazione.
L
a Provincia autonoma di Trento ha ottenuto il diploma d’onore sempre alla manifestazione di Lugano. Al concorso il Trentino ha preso parte assieme ad altri cinque finalisti selezionati da tutt’Italia per il settore “Province”. Il miglior sito è risultato quello della Provincia di Parma. Il sito della Provincia autonoma di Trento ha comunque incontrato il gradimento del pubblico e dei giurati che hanno positivamente commentato in particolare il settore delle notizie e la trasmissione in real video del settimanale radiotelevisivo “La Provincia informa”.
Sempre nel senso dei riconoscimenti ai siti regionali
, è da segnalare quello avvenuto al Forum della Pubblica Amministrazione di Roma. "Il portale della salute della Regione Piemonte" ha vinto infatti la categoria "frontoffice" della quarta edizione del "Premio Sanità". Il sito, curato dalla Regione, è una guida alla salute che permette anche ai meno esperti di accedere a tutti i dati on line, con indicazioni precise sulle strutture a cui rivolgersi, le prospettive, le procedure, i diritti e gli eventuali costi. (gs)
Rapporto sullo stato delle autonomie locali
E' stato pubblicato dal Formez, il II Rapporto sullo stato delle Autonomie locali, di Anci, Legautonomie, Uncem, Upi (coordinamento tecnico Cresme). Il Rapporto è composto da due volumi: uno dedicato a "Gli scenari" , l'altro a "I temi". "Troppo spesso - scrivono Domenici (Anci), Ria (Upi), Borghi (Uncem) e Giovannelli (Legautonomie)  nella presentazione al Rapporto - si dice che il federalismo produce maggiore burocrazia, più tasse per cittadini ed imprese, minori certezze. In realtà l'autonomia finanziaria e tributaria delle autonomie locali, se correttamente attuata, serve a creare nuove opportunità di sviluppo e a migliorare la performance delle amministrazioni pubbliche in termini di efficienza ed economicità. Constatiamo che il processo riformatore non si è ancora tradotto in valorizzazione dell'autonomisno e del federalismo: ad ora quel processo è in larga parte inattuato. Occorre dare una spinta decisiva e maggiormente incisiva. Il Rapporto conferma la centralità dei poteri locali nell'essere il primo punto di riferimento certo per i cittadini, motori di sviluppo, di crescita, di maturazione delle coscienze civili, una nuova frontiera per le crescenti domande di socialità, protagonisti della nuova Europa"
Nel volume dedicato ai "Temi" una particolare attenzione è dedicata alla riforma del Titolo V della Costituzione, alla sussidiarietà, all'associazionismo tra enti locali, all'e-government, alle risorse finanziarie, alla Provincia e al governo dell'area vasta, alle politiche si sviluppo economico locale, alle politiche regionali comunitarie , alla riforma del Welfare. Rispetto a questo argomento il rapporto fornisce, fra l'altro, una
panoramica sullo stato di attuazione della riforma del welfare locale nelle Regioni italiane. Il Volume dedicato agli "Scenari" è corredato da una ricca appendice statistica, in cui, fra l'altro, si fa il punto sulle principali voci di entrata e sulla capacità di riscossione delle amministrazioni comunali
(i dati sono riferiti al 1999 e al 2000). (sm)
Comitato bioetica: misure contro tabagismo
Il tabagismo è un problema che troppo spesso è sottovalutato, iin particolare per quello che riguarda la sua diffusione fra i più giovani. il 35% degli adolescenti risulta infatti "fumatore". da queste premesse prende il via l'analisi del Gruppo di Lavoro sul tabagismo del Comitato nazionale di Bioetica. Il parere del Comitato (pubblicato anche in un apposito dossier dedicato al problema dal sito del Governo). Secondo il Comitato nazionale di bioetica la diffusione del tabagismo appare legata a quattro elementi:
1) le peculiari proprietà psicotrope della nicotina;
2) la disponibilità del tabacco che,pur con le recenti restrizioni, tendenti principalmente a ridurre i danni del fumo passivo, è sostanzialmente libera;
3) la dipendenza molto elevata;
4) la sottovalutazione del problema dovuta al fatto che i danni organici prodotti dal tabagismo sono ritardati e hanno un andamento cronico.
Per il Comitato nazionale di Bioetica occorre naturalmente puntare sulla prevenzione, ma quando questa non basta, occorrono "misure volte a contenere le dimensioni del tabagismo e a limitarne i danni. Questa complessa operazione coinvolge tutta la società civile, con particolare riguardo , per i suoi risvolti sanitari, ai medici, ai farmacisti e al personale sanitario in genere": la prevenzione consiste innanzi tutto nell'informazione - intesa anche come educazione - a tutti i livelli, compresi quelli che riguardano l'infanzia.
Per il Comitato, però, l'educazione deve accompagnarsi a misure restrittive , volte a limitarne l'uso del tabacco e a ridurre i danni a carico sia del fumatore, sia di chi è esposto al fumo passivo, con particolare riguardo ai nascituri e ai bambini. Il Comitato nazionale di Bioetica sottolinea che la facile disponibilità del tabacco costituisce, in sé e per sé, un fattore capace di alimentare il tabagismo: nel rispetto della libertà individuale, vanno quindi considerate misure incisive, fiscali e d'altro genere, tese a contenerne il consumo e ad impedirne la vendita e scoraggiarne l'uso tra i giovani". (gs)
Ambiente: un sito sulla legislazione

www.ambientediritto.it è un portale giuridico che contiene legislazione regionale, nazionale, comunitaria e convenzioni internazionali; giurisprudenza; massime distinte per aree tematiche; sentenze per esteso; dottrina in materia di ambiente. Su questo portale è on line un banca dati suddivisa per argomenti e sono presenti dossier curati da esperti nel settore. (red) 

 

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