periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 158 - Roma, 5  novembre 2003

Sommario

Oggi Conferenza  Regioni e incontro con Tremonti sulla Finanziaria Veneto: Progetto Vita Indipendente disabili
Formigoni e la critica al totalitarismo Sicilia: vendere gli ospedali per ripianare i debiti
Ottobre 2003: disavanzo statale a 10.800 milioni € Corte Conti Sicilia su beni demaniali e patrimoniali dello Stato
Oggi Conferenza delle Regioni e incontro con Tremonti sulla Finanziaria

In vista dell’incontro con il Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti (previsto per oggi 5 novembre alle ore 18.00) e della Conferenza Unificata straordinaria convocata per giovedì 6 novembre alle ore 16.00 (con all’Odg i pareri sulla Legge Finanziaria 2004, la nota di aggiornamento al D.P.E.F. per gli anni 2004 - 2007 e il DDL per la conversione in legge del decreto legge n. 269/2003 recante disposizioni urgenti per favorire lo sviluppo e la correzione dei conti pubblici), il Presidente Enzo Ghigo ha convocato una riunione della Conferenza delle Regioni, per mercoledì 5 novembre alle ore 16.30 presso la Segreteria della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, Via Parigi, 11, Roma.
Sempre oggi, 5 Novembre, alle ore 13.00, presso la Commissione Parlamentare per le questioni regionali (Palazzo San Macuto, via del Seminario 76, Roma), si terrà un’audizione di una delegazione della Conferenza delle Regioni. L’incontro verterà sul dibattito parlamentare in corso sulla riforma della Costituzione. Faranno parte della delegazione della Conferenza delle Regioni Francesco Storace (Presidente della Regione Lazio), Luciano Vandelli (Assessore agli affari istituzionali dell’Emilia-Romagna, Regione che coordina la materia affari istituzionali per la Conferenza delle Regioni), Donato Robillotta (Assessore agli affari istituzionali della Regione Lazio). (sm)

Formigoni e la critica al totalitarismo
"Un capitolo aperto con cui è necessario fare i conti" è il titolo di un'intervento di Roberto Formigoni (nella foto) pubblicato ieri dal quotidiano "La Padania". Il presidente della Giunta della regione Lombardia analizza il tema dell'interpretazione storica del comunismo e come mai sia  "pesato" nei giudizi e nella critica in modo diverso rispetto al nazismo. Lo stesso dissenso nei paesi dell'Est è stato sottovalutato.
L'ideologia ha strumentalizzato la realtà a tal punto da ridurre anche le possibilità critiche di raccontare e studiare la storia, utilizzandola a frammenti a proprio uso e consumo politico. "E' urgente cogliere fino in fondo le radici del totalitarismo culturale del quale in Occidente abbiamo fatto le spese per decenni". "In realtà - premette Formigoni nel suo articolo - nazismo e comunismo marx-leninista furono le due corna della stessa bestia. La bestia del totalitarismo della pretesa del dominio assoluto in nome dell'ideologia".  La storia non va più banalizzata o utilizzata solo come strumento di parte, o addirittura censurata nelle sue verità e informazioni primarie: "Abbiamo bisogno che gli storici ci aiutino a capire che cosa si può fare preventivamente per evitare - conclude Formigoni - che nel futuro qualcosa di simile possa accadere un'altra volta".
Diverso l'argomento di un'intervista a La Stampa in cui il Presidente Formigoni rilancia l'idea proposta dal Presidente Ghigo di una più stretta collaborazione fra Lombardia e Piemonte , fra la Fiera di Milano ed il sistema fieristico subalpino. (gs)
Ottobre 2003: disavanzo statale a 10.800 milioni €

Il Ministero dell'Economia ha reso noto  che nel mese di ottobre 2003 si è registrato un disavanzo del settore statale di circa 10.800 milioni di euro a fronte di un disavanzo di 8.400 milioni nel ottobre 2002. Nei primi dieci mesi del 2003 si è registrato complessivamente un fabbisogno di circa 54.800 milioni, mentre nell'analogo periodo 2002 si era avuto un fabbisogno pari a 49.318 milioni. Secondo il dicastero guidato da giulio tremonti (nella foto) tale disavanzo, che supera di circa 2.400 milioni quello di ottobre 2002, è legato la fatto che, rispetto allo scorso anno, sono venute meno operazioni finanziarie per circa 3.000 milioni che avevano prodotto effetti solo sul fabbisogno mensile di cassa e non sulla determinazione dell’indebitamento netto dell’anno. Nel mese si segnala il buon andamento delle entrate fiscali e, in particolare, di quelle tributarie che hanno mostrato un incremento di circa il 6 %. Tale miglioramento pare determinato per la gran parte dalla ripresa del gettito dell’imposta sul valore aggiunto e delle accise. Il saldo del mese di ottobre evidenzia un profilo del fabbisogno annuo in linea con le previsioni e coerente con l’indebitamento netto programmatico del 2003. (red)

Veneto: Progetto Vita Indipendente disabili
Durante questo Anno europeo del disabile si moltiplicano anche in Italia le iniziative sul territorio a favore delle politiche sociali verso i "diversamente abili". La Giunta veneta, su proposta dell’Assessore regionale alle politiche sociali Antonio De Poli (nella foto), ha approvato il Progetto Vita Indipendente per il 2003 finalizzato a realizzare servizi che migliorino l’autonomia, la vita indipendente, la mobilità e l’integrazione sociale delle persone con disabilità grave. "Le Aziende Ullss - spiega De Poli dovranno trasmettere entro il 30 novembre prossimo alla direzione regionale dei servizi sociali, per l'assegnazione del contributo regionale, le graduatorie dei progetti individuali approvati e il relativo fabbisogno". Per il 2003 la Regione ha previsto l'istituzione, a carico del fondo sociale regionale, di un apposito finanziamento di 1,5 milioni di euro" . De Poli ricorda che, nel 2002, la Giunta regionale ha liquidato alle Ullss il contributo finanziario complessivo di oltre 2,1 milioni di euro per interventi in questo settore. Il provvedimento è relativo alla legge 162 del 1998. In particolare, esso si indirizza a interventi integrativi rispetto a quelli già consolidati nel settore dell’handicap, rivolti soprattutto all’assistenza domiciliare e all’aiuto personale, all’istituzione di servizi di accoglienza per periodi brevi e di emergenza. "E ancora – aggiunge l’esponente regionale – la stessa legge prevede che le Regioni disciplinino programmi di aiuto alla persona disabile anche mediante piani personalizzati. Con ciò si intende che i destinatari dei progetti sono persone con grave disabilità fisico-motoria, di età compresa tra i 18 e i 64 anni, che nella costruzione di un progetto personale di vita intendano avvalersi dell'assistenza personale, gestendola in modo diretto”. Nella predisposizione dei progetti individuali di vita indipendente possono essere comprese prestazioni finalizzate a interventi domiciliari assistenziali (cura della persona e della casa), interventi per l'integrazione sociale (tempo libero, lavoro, formazione), interventi per l'accessibilità e la mobilità (trasporto, accompagnamento, assistenza). Il progetto individuale è predisposto dall'Unità Operativa Disabili dell'Ulss, su proposta e in accordo con la persona disabile e la sua famiglia e definisce obiettivi, prestazioni, durata, entità del contributo mensile (che potrà essere di 1000 euro mensili al massimo). (red)
Sicilia: vendere gli ospedali per ripianare i debiti

La Regione Siciliana per coprire il buco del sistema sanitario ha deciso di vendere gli ospedali. I debiti riguardano i rapporti con farmacie, cliniche  convenzionate e fornitori ed hanno oltrepassato quota 2 miliardi di  euro.  Il progetto ( su cui si sofferma, fra gli altri un lungo articolo de La Stampa che pubblica anche un corsivo in prima pagina) è contenuto in un articolo del disegno di legge sulle variazioni di bilancio che sarà votato giovedi' dall'Assemblea regionale siciliana, contro cui annunciano battaglia i  Ds e la Cgil-medici.  L' operazione, denominata ''sale and lease back'', da' la  possibilità alle Aziende sanitarie e ospedaliere di vendere   alle banche i propri immobili, compresi gli ospedali, tramite un' asta internazionale. L' istituto che si aggiudicherà il  bene non potrà cambiarne la destinazione d' uso e dovrà lasciarne la gestione, in affitto o in leasing, alle Asl che a loro volta si impegneranno a rimborsare in dieci anni alla banca il valore dell' immobile, compresi gli interessi, e a riscattarlo col pagamento dell' ultima rata. Con questa operazione la Regione siciliana otterrà subito liquidità e potrà ripianare i debiti delle aziende sanitarie. 

Corte Conti Sicilia su beni demaniali e patrimoniali dello Stato

La newsletter della Corte dei Conti ha reso nota un'indagine della Sezione regionale di controllo per la Regione siciliana sulla gestione dei beni demaniali e il patrimonio immobiliare dello Stato nella Regione, e in particolare la consistenza, l'uso, la redditività e la manutenzione del patrimonio immobiliare dello Stato dislocato nell’isola e l’azione amministrativa posta in essere, a livello periferico, in materia di dismissione del patrimonio immobiliare dello Stato nel biennio 2000-2001. "La valutazione finale - si legge nella newsletter della Corte - ha tenuto conto dei risultati ottenuti, anche in termini di superamento dei fattori di degrado legati all’abusivismo e/o a insufficienti o tardivi interventi di manutenzione. Dall’indagine sono emersi dati preoccupanti quali “la totale mancanza di valutazione economica dei beni demaniali”, le occupazioni abusive, la mancata erogazione di concessioni sul demanio idrico statale, il dilagare del fenomeno dell’abusivismo ed in particolare alle opere realizzate senza autorizzazione sul suolo pubblico, per la cui demolizione mancano i fondi sull’apposito capitolo".
 “Risulta fin troppo ovvio” – si legge nella Relazione – “che la mancanza di una efficace azione repressiva nei confronti del fenomeno dell’abusivismo in generale, sia sotto forma di costruzione illegittima su suolo pubblico che di occupazione non autorizzata dello stesso, produce effetti disastrosi, ingenerando nella collettività la percezione di una effettiva impotenza dell’amministrazione, con conseguente sostanziale impunità dei soggetti occupanti”.(
Delibera n. 11/2003 della Sezione regionale di controllo per la Sicilia e testo della Relazione.)

(red)

 

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