periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 160 - Roma, 7 novembre 2003

Sommario

Regioni ed Enti locali: Finanziaria da emendare Salisburgo, 11-12 novembre: 4° Conferenza Regioni con Poteri Legislativi
10 ed 11 novembre: partenariato euromediterraneo 8 novembre : Stati Generali del Volontariato
Tesoro: dati economici regionali 10 Novembre: le sfide europee dello sport
Regioni ed Enti locali: Finanziaria da emendare
La manovra Finanziaria penalizza in modo insostenibile Regioni, Province e Comuni. Sono a rischio molti dei servizi resi ai cittadini. E' quanto è stato ribadito ieri in sede di Conferenza Unificata al ministro Tremonti. Le Regioni hanno quindi dato parere negativo salvo l'accoglimento degli emendamenti da loro richiesti e resi noti anche pubblicamente nella manifestazione del 30 ottobre "Una Finanziaria per i cittadini".
Il sistema delle autonomie ''ha  compattamente espresso parere negativo sulla Finanziaria, ed  abbiamo riproposto i nostri emendamenti''. Il presidente  dell'Anci,
Leonardo Domenici, si e' espresso in questi termini  alla conclusione della Conferenza Unificata. ''L'incontro - ha spiegato - almeno a una cosa e' servito: a  sentirci dire dal ministro dell'Economia che le nostre richieste  sono ragionevoli e sensate ma ci sono difficolta' poste dai  vincoli di bilancio".
''I 170 milioni di euro che il governo  ci ha sottratto - ha detto il  presidente dell'Upi, l'Unione delle province d'Italia,
Lorenzo  Ria - impediranno alle Province di investire in  politiche di sviluppo per i cittadini''.
Quindi alla Conferenza Unificata  straordinaria e' arrivata la bocciatura della  Finanziaria da parte delle Regioni, di Anci, Upi e Uncem.
Un 'no' compatto, insomma, anche se
il ministro dell'Economia  Giulio Tremonti, che durante l'incontro con Regioni ed enti locali insieme al vicepremier Gianfranco Fini, il ministro degli Affari  Regionali Enrico La Loggia e il sottosegretario alla presidenza  del Consiglio, Gianni Letta, ha annunciato aperture sia  sulle tasse di scopo, che i Comuni vorrebbero introdurre fin dal  2004, che sul tasso di inflazione da calcolare sui trasferimenti  ordinari che consente alle province di recuperare 35 milioni di  euro e circa 170 ai comuni. 
I governatori torneranno a incontrare nei prossimi giorni il  ministro Tremonti, mentre una serie di tavoli tecnici sono gia'  all'opera per venire incontro alle cosiddette richieste 'a costo  zero' avanzate dalle Regioni. Per questo il ministro degli  Affari Regionali Enrico La Loggia ha definito 'soddisfacente'  l'incontro di questo pomeriggio. ''C'e' stata una condivisione  dei problemi posti dalle Regioni - ha detto il ministro - e la  conferma che a molti problemi si sta trovando soluzione".  Molte delle proposte delle Regioni - ha detto sempre La Loggia "stanno  trovando accoglimento, si proseguirà il confronto con tavoli  tecnici per tenere conto, per quanto possibile, di alcune delle  loro esigenze''.   
Da parte dei Comuni, ha sottolineato La Loggia, ''c'e' un  atteggiamento piu' prudente rispetto alle Regioni perche' vogliono vedere concretamente qualche risultato che invece le  Regioni hanno gia' potuto constatare. Per questo mantengono il  loro orientamento di non partecipare alla prossima conferenza  unificata ordinaria".
''Tremonti -  ha osservato il presidente dell'Uncem, Enrico Borghi - e'  stato bravo a nascondere la palla e vedremo come andra' a finire  la partita: la sensazione e' che al di la' del riconoscimento  dell'inflazione programmata, per quanto ci riguarda, e'  scaturito ben poco".
Per Leonardo Domenici, presidente dell'Anci, ''l'incontro  almeno a una cosa e' servito: a sentirci dire dal ministro  dell'Economia che le nostre richieste sono ragionevoli e sensate  ma ci sono difficoltà poste dai vincoli di bilancio. Forse la  possibilita' piu' significativa si apre sulla restituzione del  tasso di inflazione sui trasferimenti erariali ma finora questo  non e' stato registrato a livello di emendamento parlamentare.  Per i comuni si tratta di circa 175-180 milioni di euro: una  cifra ancora lontana dalle esigenze''.
Più ottimista il Presidente della Conferenza delle Regioni,  Enzo Ghigo (nella foto). ''Dall'incontro con Tremonti si può intravedere  qualche segnale positivo'', ha detto. ''Intanto - ha osservato  ridendo il Presidente Ghigo - ci ha ricevuto che per Tremonti non è  uno sforzo di poco conto. Tra le cose positive abbiamo  registrato un'apertura sui meccanismi del rapporto tra governo  ed  enti locali e sulla possibilità di reperire risorse per  venire incontro a nostre sollecitazioni che ha definito  plausibili. Negli altri incontri le aveva appellate in modo diverso''. Tra una decina di giorni potrebbero arrivare risposte alla questioni fondamentali poste dalle Regioni sulla manovra finanziaria, quando ci sarà il prossimo incontro politico con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti dopo il primo avvenuto ieri che ha dato il via a una serie di tavoli tecnici sulla finanziaria.
''Abbiamo consegnato il nostro documento con il parere negativo sulla finanziaria- ha detto Errani,
vicepresidente della Conferenza delle Regioni - siamo in attesa di un incontro politico con il ministro Tremonti per avere risposte alle questioni fondamentali per le nostre Regioni''. 
Le richieste delle Regioni sono sintetizzate in cinque punti: la copertura degli oneri di assistenza sanitaria per gli immigrati regolarizzati, la sottostima del fabbisogno sanitario nazionale per il 2004 pari a circa 5 miliardi di euro, l'adeguamento delle risorse di cassa per il fabbisogno sanitario che l'attuale meccanismo di erogazione determina ad oggi uno scoperto di circa 15 miliardi di euro (per il 2002 restano scoperti circa 7,8 miliardi e per i primi 10 mesi del 2003 circa 7 miliardi di euro). Infine, le Regioni chiedono l'assicurazione della continuita' nel trasferimento di risorse per il decentramento amministrativo e l'esclusione degli oneri aggiuntivi del contratto del personale regionale per il biennio 2002-2003 dal Patto di Stabilita' interno.
''Stupisce e amareggia'' essere considerati, come il ministro Tremonti ha fatto, ''interessi al pari di altri interessi, come se noi  rappresentassimo interessi di parte, di categoria o di  privati''. Lo ha detto il presidente della Regione Umbria, 
Maria Rita Lorenzetti, che spiega: ''Noi rappresentiamo  interessi generali, intesi come servizi, anziani, trasporti,  scuole, cose che insistono sulla vita quotidiana dei  cittadini''. Quello del ministro, conclude Lorenzetti, e' ''un  atteggiamento che dimostra scarsissimo senso dello Stato''. Gli stessi concetti sono stati ripresi all'interno di un articolo del quotidiano "la Repubblica,  rafforzato da un sondaggio swg commissionato dall'Anci sui possibili tagli che riguarderanno i servizi garantiti dai Comuni.
L'incontro  è stato giudicato ''interessante'' dall'assessore al  bilancio della Regione Lombardia, Romano Colozzi, ''nella  Finanziaria passata non c'era mai stato un momento di  interlocuzione col governo - osserva l'assessore - ora il  ministro ha fatto affermazioni interessanti e se alle parole  seguiranno i fatti ci troveremo all'inizio di un percorso in cui  la costruzione della Finanziaria può fare un passo avanti''.
Colozzi ha aggiunto che oggi e' stata ribadita con forza da  tutte le Regioni la necessita' che il governo dia attuazione al  decreto sul federalismo fiscale: ''gli incontri tecnici stanno  evidenziando che le Regioni, senza l'applicazione del decreto,  rischiano di vedere decurtati fondi e anticipazioni. Sappiamo  che qualche regione ritiene che il 56/2000 va modificato, noi  non siamo contro la modifica ma vogliamo che questo strumento  sia operativo, altrimenti siamo al disastro finanziario''.
Le Regioni - ha concluso l'assessore - stanno gia' lavorando  a livello tecnico con funzionari del ministero dell'Economia  sulle cosiddette richieste 'a costo zero' ed entro 8 giorni vi  sara' anche un tavolo di tipo politico. Per quanto riguarda  invece le richieste che comportano un impatto finanziario ''il  ministro ha chiesto di poterle affrontare tra qualche giorno,  quando i dati macroeconomici saranno più chiari''. (dan.rus.)
Partenariato euromediterraneo

Il Ministero dell'Economia ha comunicato che il 10 e l’11 novembre, a Napoli, presso Castel dell’Ovo, si svolgerà il 3° incontro del Comitato per la Cooperazione ed il Dialogo Economico (PDCC) del Fondo euromediterraneo d’investimento e partenariato (FEMIP) della BEI. All’evento, che avviene sotto la presidenza congiunta del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti (nella foto), e del Presidente della BEI, Philippe Maystadt, partecipano i ministri finanziari dei 15 Paesi UE e dei 12 Paesi partner mediterranei, la Commissione Europea, il gruppo Banca Mondiale e la Banca di sviluppo Africana. Altre informazioni sull'evento sono disponibili sul sito della Presidenza italiana UE (www.ueitalia2003.it). (red)

Tesoro: dati economici regionali
Il ministero del Tesoro ha presentato i dati economici e sociali con indicatori regionali in un seminario "Federalismo e politica per il territorio: la svolta dei numeri. Una nuova stagione di studi per l'analisi dei Conti Pubblici Territoriali".
Ecco alcuni estratti:
> Estratto
 Rapporto  Politiche  sviluppo
> indicatori macroeconomici 2002

> spesa pubblica

E' a Roma e nel Lazio che i cittadini  godono di piu' finanziamenti per pensioni, sanita' e servizi  della pubblica amministrazione. A disposizione di ognuno di loro lo Stato mette infatti oltre 14 mila euro, il doppio dei poco  piu' di 7 mila di cui possono invece disporre gli abitanti del  Molise e della Campania.
La differenza appare in modo evidente dai dati del rapporto 
"Federalismo e politica per il territorio' elaborato dal  ministero dell'Economia. Tra il 1996 e il 2001 il 71,7% della  spesa pubblica si e' concentrata nel Centro-Nord, mentre al Sud  e' stato destinato il 28,3% del totale. Ogni cittadino ha quindi  potuto usufruire, in media, di 9 mila euro nel Mezzogiorno e di  oltre 13 mila al Centro-Nord. 
Nella classifica territoriale della spesa corrente del  settore pubblico (in cui rientrano cioe' le spese per il  personale, per l'acquisto di beni, per le pensioni e altri  trasferimenti) il Lazio spicca davanti a tutte regioni del Nord. 
La spesa pro capite supera infatti i 13 mila euro in Val d'Aosta  e Liguria. In Lombardia e' oltre i 12 mila euro, cosi' come in  Friuli Venezia Giulia. Le risorse meno consistenti raggiungono  invece i cittadini che abitano in Sicilia (8 mila euro),  Calabria, Basilicata e Puglia (tutte intorno ai 7.500 euro),  Campania (7.200) e Molise (7.133). Praticamente tutte regioni  meridionali. La media pro capite e' quindi di 11.500 euro al  Centro-Nord e di 7.760 euro al Sud.
La maggior parte delle risorse, si legge nel rapporto, e'  destinata alla spesa per le pensioni, che nelle regioni del  Centro e del Nord supera notevolmente quella del Sud. Ai 4.020  euro di cui gode, in media, ogni cittadino del Centro-Nord si  contrappongono infatti i 2.863 euro pro capite delle regioni  meridionali. La seconda voce della spesa e' invece la sanita'. 
Anche in questo caso al Nord e al Centro si spende di piu'  (1.387 euro pro capite) rispetto al Sud (1.125 euro), anche se  la differenza e' piu' attenuata rispetto al capitolo  previdenziale.
Le carte si rimescolano invece se si tiene conto negli stessi  anni '96-2001 della spesa in conto capitale (cioe' di quella  parte della spesa pubblica destinata agli investimenti e alla  formazione di capitale). La classifica a livello geografico  della spesa pro capite vede ai primi posti le regioni del Sud.  
Ma a pesare, rispetto al Nord, sono in questo caso soprattutto  le risorse messe a disposizione tramite aiuti, sussidi e  incentivi. La spesa in conto capitale e' infatti distribuita in  Italia per il 67,8% in investimenti per infrastrutture e per il  32,2% in trasferimenti per incentivi. Ma nel Sud gli  investimenti scendono al 58,4%, contro il 41,6% dei  trasferimenti (le percentuali sono al Nord rispettivamente del 
73,6% e del 26,4%).
Il rapporto e' il primo stilato dal Tesoro prendendo in  considerazione sia la spesa corrente che la spesa in conto  capitale e rappresenta, secondo il viceministro dell'Economia,  Gianfranco Micciche', ''un nuovo fondamentale strumento per  attuare il federalismo fiscale, per capire quanto si spende e  come si investe in ciascuna regione e per distribuire quindi  premi e penalita' a seconda del comportamento delle diverse  amministrazioni locali''. 
Ecco in una tabella la spesa corrente pro capite a livello  regionale del settore pubblico allargato (pubblica  amministrazione e realta' economiche come Ferrovie, Enel o Anas  in cui sia riscontrabile in controllo nel finanziamento da parte  degli enti pubblici).
 
REGIONI                                   MEDIA 1996-2001
----------------------------------------------------------------
LAZIO                                         14.388
VAL D'AOSTA                                   13.647
LIGURIA                                       13.092
LOMBARDIA                                     12.125
FRIULI VENEZIA GIULIA                         12.063
P. A. BOLZANO                                 11.890
P. A. TRENTO                                  11.745
EMILIA ROMAGNA                                11.166
PIEMONTE                                      10.710
TOSCANA                                       10.366
UMBRIA                                         9.968
SARDEGNA                                       9.357
MARCHE                                         9.352
VENETO                                         9.079
ABRUZZO                                        8.147
SICILIA                                        8.025
CALABRIA                                       7.586
BASILICATA                                     7.539
PUGLIA                                         7.534
CAMPANIA                                       7.263
MOLISE                                         7.133
---------------------------------------------------------------
SUD                                            7.760
CENTRO-NORD                                   11.518
ITALIA                                        10.155
(ANSA).
 

Inoltre sono stati resi pubblici i documenti relativi ad un'altro precedente seminario (Roma, 16 ottobre 2003) sulla regionalizzazione della spesa pubblica: migliorare la qualità e la tempestività delle informazioni: "I progetti Conti Pubblici Territoriali e Indicatore Anticipatore (Dati e analisi del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo)".

Programma ( 268 Kb)
Materiali del Convegno - Indice ( 172 Kb)
 Apertura dei lavori ( 150 Kb)
Fabrizio Barca, Capo del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo
 Verso il sistema "Conti Pubblici Territoriali - Indicatore Anticipatore": sinergie, diversità e usi dei due progetti
( 570 Kb)
Mariella Volpe, Unità di Valutazione degli Investimenti Pubblici - DPS
 Conti Pubblici Territoriali e Contabilità Nazionale dell'ISTAT: strumenti e risultati a confronto ( 510 Kb)
Federico Nusperli, ISTAT
Alessandra Tancredi, Centro Interuniversitario di Finanza Regionale e Locale (CIFREL)
 Da Pubblica Amministrazione a Settore Pubblico Allargato: un nuovo patrimonio informativo ( 744 Kb)
Aurelio Bruzzo, Centro Interuniversitario di Finanza Regionale e Locale (CIFREL)
Le Regioni
 La componente locale del Settore Pubblico Allargato: rilevazione, efficacia, premialità ( 354 Kb)
Francesca Piras, Regione Sardegna
 L'uso dei Conti Pubblici Territoriali a livello regionale ( 399 Kb)
Patrizia Ragazzini, Regione Toscana
 Il progetto Indicatore Anticipatore: fonti e organizzazione ( 439 Kb)
Simona De Luca, Unità di Valutazione degli Investimenti Pubblici - DPS
 Le banche dati sui conti pubblici della Ragioneria Generale dello Stato ( 414 Kb)
Giancarlo Giordano, Ispettorato Generale per le Pubbliche Amministrazioni - RGS
Enrico Lancia, Ispettorato Generale per le Pubbliche Amministrazioni - RGS
Metodi e tecniche
 La stima della spesa delle Amministrazioni locali ( 565 Kb)
Francisco Barbaro, Unità di Verifica degli Investimenti Pubblici - DPS
 La stima della spesa dello Stato ( 432 Kb)
Roberto Di Manno, ISTAT e Servizio Studi e Statistiche - DPS
 Discussant ( 186 Kb)
Renato Coppi, Università di Roma "La Sapienza"
Verso un uso delle informazioni per la politica economica
 Uno strumento per il governo delle Regioni ( 163 Kb)
Alessandro Pagano, Assessore al Bilancio e alle Finanze della Regione Siciliana
 Risultati e primi utilizzi per le politiche di sviluppo nazionali ( 487 Kb)
Francesca Utili,
Unità di Verifica degli Investimenti Pubblici - DPS

(gs)

Salisburgo, 11-12 novembre: 4° Conferenza Regioni con Poteri Legislativi

La IV Conferenza dei Presidenti di Regioni con Poteri Legislativi – REG LEG si svolgerà a Salisburgo l'11 e il 12 novembre 2003( Salzburg Congress, Auerspergstrasse 6, A-5020 Salisburgo).

Il programma prevede, fra l'altro l'apertura dei lavori da parte del Presidente della Regione  Franz Schausberger.

Seguirà un dibattito generale sull’accordo per la Costituzione Europea e contributi specifici.

Dopo la presentazione del progetto di Dichiarazione di Salisburgo, si trarranno le conclusioni del dibattito e adozione della Dichiarazione di Salisburgo.
Previsto per la seconda giornata i
discorsi
del Cancelliere Federale  Wolfgang Schüssel, Repubblica Austriaca, del Ministro Enrico La Loggia, Rappresentante della Presidenza Italiana, del Commissario Michel Barnier di Pat Cox, Presidente del Parlamento Europeo e di Albert Bore (nella foto), Presidente del Comitato delle Regioni.

Sono poi previste sedute sul tema "Impatto, possibili opportunità e conseguenze per le regioni dell’accordo costituzionale, principio di sussidiarietà", Procedura di allarme precoce, il concetto di identità nazionale – Consultazione:  nuovi campi d’attività per le Regioni con Poteri Legislativi sul piano europeo ed interno alla nazione. Infine gli interventi del Primo Ministro Jack McConnell: da Salisburgo 2003 a Scozia 2004 e del Presidente della Regione Franz Schausberger. (red)

8 novembre : Stati Generali del Volontariato
Si terranno a Roma, l'8 novembre (Inpdap, auditorium, via Ballarin, 42)  "Gli Stati Generali del Volontariato - Presentazione della nuova proposta di Legge sul Volontariato.  La giornata - secondo quanto ha reso noto il Ministero del welfare - rappresenterebbe il punto di arrivo di un lungo e partecipato percorso che nasce da una proposta dello stesso mondo del volontariato, 'autoconvocatosi' il 20 aprile del 2002 a Roma, e diventata oggetto di studio di uno specifico gruppo di lavoro nella IV Conferenza Nazionale del Volontariato, tenutasi ad Arezzo nei giorni 11, 12 e 13 ottobre 2002.(invito e programma on line) (red)
10 Novembre: le sfide europee dello sport
Si terrà a Roma il giorno 10 novembre 2003 alle ore 9.00 presso la sede del Parlamentino del CNEL - Viale Davide Lubin n. 2 - Forum europeo sul tema: "Le sfide europee dello sport: il contributo delle Forze sociali della società civile",promosso e organizzato dal CNEL,  in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività culturali e con il CONI.
Sono previsti, fra gli altri, interventi di: Andrea Mazzella, Vice Presidente Giunta Affari Comunità Europee del Senato della Repubblica e Cesare Cursi, Sottosegretario di Stato del Ministero della Salute (nella foto) .
Le conclusioni saranno a cura di Mario Pescante, Sottosegretario di Stato del Ministero per i Beni e le Attività culturali, con delega allo Sport.(red)
 

Proprietario ed editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Redazione: via Parigi, 11    00185 - Roma
Direttore editoriale: Marcello Mochi Onori
Direttore responsabile: Marco Tumiati
In redazione: Stefano Mirabelli; Giuseppe Schifini
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