periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 142 - Roma, 14 ottobre 2003

Sommario

Abruzzo e Calabria su condono Umbria: Primo rapporto infanzia, adolescenza e famiglie
Enti locali centrosinistra contro la Finanziaria Comuni: XX Assemblea annuale ANCI
Toscana: turismo raddoppia cooperative Emilia-Romagna: vaccinazione anti-influenzale
Abruzzo e Calabria su condono
''Sono un amministratore  ''anticondono'' ma possono esserci situazioni di non grandissima  rilevanza che possono essere sanate''. Lo ha affermato il  presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Pace (nella foto), con riferimento alle misure previste dalla manovra finanziaria varata dal Governo.
Sulla vicenda è in atto una profonda riflessione all'interno  della conferenza dei Presidenti delle Regioni ed è per questo  che il Presidente ha voluto chiarire la posizione del Governo  regionale. ''Proprio perche' il provvedimento riguardera'  situazioni marginali - ha continuato Giovanni Pace - mi auguro  ci pensi il Parlamento''. ''Per la nostra regione - ha proseguito - si tratta di un  provvedimento delicato avendo noi scelto da tempo di preferire  la politica della tutela del territorio e dell'ambiente rispetto  a quella dello sviluppo sfrenato e disarticolato e che forse  paga di piu' in termini elettorali. Proprio perche' siamo  Regione Verde d'Europa, capofila in ambito nazionale, con tre  Parchi nazionali, uno regionale e diverse Riserve naturalistiche nelle quali la Regione Abruzzo investe in termini di sviluppo  ecosostenibile, ritengo che il provvedimento di condono edilizio  debba riguardare solo situazioni marginali e del tutto  ininfluenti nel contesto ambientale regionale. Sono invece  contrario a sanatorie che interessino grandi abusi, anche se  debbo dire che in Abruzzo non esistono situazioni di ecomostri o  altro, che magari sono presenti in altre regioni''.
Anche in Calabria, altra regione retta dal centrodestra, si discute su ''L' applicazione del condono", che seguirà "criteri improntati - ha dichiarato all' Ansa
Raffaele Mirigliani, assessore all'  Urbanistica della Regione Calabria - alle esigenze primarie di  tutela del paesaggio, evitando di sanare le speculazioni  massicce e selvagge che sono state compiute sul territorio''.  (sm)
Enti locali centrosinistra contro la Finanziaria
Levata di scudi degli enti locali  governati dal centrosinistra contro la Finanziaria:  gli amministratori locali si sono riuniti in assemblea a  Roma ed hanno precisato le loro proteste contro la manovra economica approvata, cominciando ad individuare forme di mobilitazione che inducano il Parlamento a modificare il testo.
In un documento dell'assemblea le accuse vengono elencate nel dettaglio: annulla,  dicono gli amministratori, i principi ispiratori della riforma  del titolo V, mentre avalla l'idea che regioni, comuni e  province non siano altro che meri capitoli del bilancio dello  Stato senza riconoscere loro qualsiasi funzione di sviluppo in  un ''sistema paese'' contrassegnato da una forte stagnazione  dell'economia, dovuta non solo - dicono gli amministratori -  alle congiunture internazionali.
Dando piena solidarietà all'Anci che ha deciso di  autosospendersi e di interrompere la partecipazione dei Comuni  alle sedi del partenariato inter-istituzionale, Veltroni (nella foto) ha  annunciaTo una mobilitazione di  tutti i sindaci d'Italia, come avvenne nel '95 con il governo  Dini. ''Lanciamo l'allarme non per motivi politici, strumentali,  ma per difendere interessi diffusi del paese. E chiediamo a  tutti questi interessi di rafforzarci e di allearsi con noi  affinché il governo e il Parlamento modifichino nei prossimi  giorni l'impianto di una legge che rischia - ha concluso il  primo cittadino di Roma - di diventare la tomba di un moderno e  solidale governo di prossimita' ''.
(GS)
Toscana: turismo raddoppia cooperative
Cooperative turistiche raddoppiate  in Toscana nel giro di pochi anni: nel 1997 erano appena 28,  adesso hanno raggiunto quota 65, su 400 totali in Italia. 
Crescita addirittura maggiore per il valore della produzione,  che da 13 milioni e 800 mila euro di 6 anni fa e' passato a 34  milioni di quest'anno (350 milioni il volume d' affari  nazionale). Assai rilevante l' aumento degli addetti e dei soci.  Nel primo caso la cifra e' decuplicata (da 126 a 1034), mentre  nel secondo il numero attuale e' tre volte quello del 1997  (rispettivamente 2365 e 795).
Inoltre dal 1997 a tutto il 2002 il mercato del lavoro toscano è stato caratterizzato da una crescita costante, che ha avvicinato la Toscana agli obiettivi quantitativi indicati dall'Unione Europea. Una crescita che ha subito un rallentamento nel corso del 2002 senza però invertire la tendenza ascendente. Nel corso del 2002 l'occupazione è salita infatti dello 0,5%, dinamica poco superiore a quella del Pil regionale, cresciuto dello 0,2%. Il tasso di occupazione complessivo ha raggiunto il 61,4%, a fronte del 61,1% del 2001. La valutazione è dunque ancora nel complesso positiva: i risultati brillanti conseguiti negli anni precedenti hanno delineato trasformazioni sostanziali. Da rilevare la crescita dell'occupazione femminile, il calo della disoccupazione di lunga durata, il processo di terziarizzazione e l'emergere di nuove modalità contrattuali flessibili. Queste alcune delle considerazioni contenute nel Rapporto 2002 sul mercato del lavoro della Regione Toscana, basato sui dati annuali Istat, rielaborati in chiave toscana dal servizio lavoro.(red)
Umbria: Primo rapporto sull’infanzia, l’adolescenza e le famiglie

Un quadro, nel complesso, rassicurante della condizione dell’infanzia in Umbria, con alcuni punti critici: è questo quanto emerge dal “Primo rapporto sull’infanzia, l’adolescenza e le famiglie in Umbria”, edito dall’assessorato alla politiche sociali.

L’assessore Grossi, nel suo intervento introduttivo, ha detto che questa ricerca “costituisce un contributo alla diffusione delle conoscenze sulle questioni dell’età evolutiva, ed è uno strumento di lavoro essenziale per costruire delle efficaci politiche sociali regionali di welfare che, puntando sulla valorizzazione della risorsa umana, rendano più efficaci e ‘eque’ le azioni di sviluppo promosse dal Patto per l’Umbria. Per potenziare ulteriormente il quadro di dati e analisi sulla situazione umbra – ha detto l’assessore – la Regione ha recentemente attivato una convenzione con l’Agenzia Umbria Ricerche (AUR) che, attraverso l’istituzione di un Osservatorio sulle politiche sociali, permetterà un attento monitoraggio della situazione regionale e permetterà di verificare l’efficacia degli interventi”. Grossi ha spiegato che il quadro sostanzialmente positivo che emerge dalla ricerca è anche il frutto delle “scelte di welfare che la Regione ha fatto e che, nonostante l’azione negativa del governo nazionale che restringe risorse e capacità di intervento, continua a fare. E i punti critici rilevati – ha concluso – offrono elementi di riflessione per rendere più appriati gli interventi”.

L’Umbria fotografata dalla ricerca è una società profondamente modificata: ha vissuto la trasformazione del mondo rurale in società industriale prima e postindustriale, successivamente; la partecipazione scolastica fa oggi registrare una maggiore parità tra i sessi; c’è stata l’irruzione del fenomeno dell’immigrazione. A quest’ultimo è dedicata una parte consistente della relazione. In Umbria i minori stranieri sono il 36 per mille dei bambini italiani, contro una media nazionale del 22. La regione che ha più bimbi stranieri è il Piemonte (30 su mille), quella che ne ha meno la Sardegna (7 su mille). Dall’Europa non comunitaria viene la gran parte degli infanti stranieri (50 per cento in provincia di Perugia, 64 per cento in quella di Terni). Il 27 per cento, in provincia di Perugia, 10 per cento a Terni, viene dall’Africa. Seguono America, 14 per cento a Perugia, 10 a Terni, Asia, 5,5 a Perugia, 13 a Terni, Europa comunitaria, 3 per cento Perugia, 2,5 Terni e Oceania e apolidi, 0,2 per cento a Perugia e 0,1 a Terni.

L’Umbria eccelle poi nella frequenza scolastica. E’ la regione col più basso indice di descolarizzazione: oltre –1 per cento. L’indice della Sicilia, maglia nera tra le regioni, è del + 2,5, Calabria, Sardegna, Campania, Lazio e Piemonte hanno, anch’esse, indice positivo, la Puglia indice 0, le altre indice negativo.   L’Umbria è anche una delle regioni italiane dove si nasce di meno e l’Italia è il Paese UE che registra meno parti, anche se recenti studi indicano una leggera ripresa del tasso di natalità. “La cause di questa scarsa propensione a generare figli – è scritto nel rapporto – sembrano essere lo ’stress’ e l’espandersi della ‘doppia presenza’ delle donne (in famiglia e nel mercato del lavoro), senza un’adeguata protezione sociale che permetta un efficace svolgersi dei due ruoli”.

Preoccupanti invece i dati sui reati commessi da minori. Il numero dei bambini denunciati, su quello dei residenti, colloca l’Umbria sopra la media nazionale e tra le prime quattro regioni, dopo Liguria, Toscana e Basilicata. Le violenze sessuali sono molto limitate, la prostituzione minorile “fenomeno - avverte il rapporto – di difficile analisi”, colloca “l’Umbria in una posizione mediana entro una graduatoria di 15 regioni stimate”.

(red)
Comuni: XX Assemblea annuale ANCI

 

I Comuni fanno il punto della situazione politica e associativa. L'appuntamento è a Firenze dal 15 al 17 ottobre per la XX ASSEMBLEA ANNUALE ANCI. Ecco alcuni "link" per approfondire il programma:
-:
XX Assemblea Annuale ANCI - Fortezza da Basso: Programma Provvisorio

-:XX Assemblea Annuale ANCI: Informazioni organizzative

-:XX Assemblea Annuale ANCI: Iniziative a latere

Tra i principali eventi previsti:

Mercoledì 15 ottobre 2003

ore 15.00    Fortezza da Basso – Sala della Scherma

Riunione del Consiglio Nazionale Anci

ore 19.00    Fortezza da Basso – Sala della Volta

Assemblea dei Sindaci dei Comuni dei parchi

Giovedì 16 ottobre 2003

ore 9.30      Fortezza da Basso – Sala della Scherma

Il ruolo dei Comuni e la riforma dell’istruzione

ore 9.30      Fortezza da Basso – Sala dell’Arco

L’Europa dei Comuni e la gestione dei fenomeni migratori

ore 9.30      Fortezza da Basso – Saletta monumentale

Interconnessioni tra spesa sanitaria e spesa sociale

ore 15.00    Fortezza da Basso – Sala della Scherma

                   Il nuovo codice dei beni culturali. Una lettura critica

ore  15.00   Fortezza da Basso – Sala dell’Arco

                   Tavola rotonda: Il Potere di che colore è?

ore  15.00   Fortezza da Basso – Saletta monumentale

                   Presentazione del progetto FI.LO.

ore  15.00   Palazzo Vecchio – Salone de’ Dugento

                   Coordinamento dei Consigli comunali

ore  15.30   Fortezza da Basso – Sala Arcobaleno spazi espositivi di “Dire e Fare”

Riunione delle Città Urban in vista del prossimo summit europeo delle città      

ore 16.00    Fortezza da Basso – Sala verde spazi espositivi di “Dire e Fare”     

Consulta nazionale piccoli Comuni e Coordinamento nazionale Unioni di Comuni

ore 17.00    Fortezza da Basso – Saletta monumentale

                   Riunione dei Sindaci Comuni centrali Enel

ore 17.30    Fortezza da Basso – Sala della Volta

                   Assemblea dell’Unione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali

Venerdì 17 ottobre 2003

ore 9.30      Fortezza da Basso – Sala della Scherma

                   La dirigenza come strumento di innovazione negli Enti locali

ore 9.30      Fortezza da Basso – Sala della Volta

Tavola rotonda: Rilanciare il piccolo Comune come reale dimensione del vivere

ore 9.30      Fortezza da Basso – Saletta monumentale

                   Direttivo e Comitato scientifico dei “Borghi più belli d’Italia”

ore 9.30      Univ. degli Studi Firenze Facoltà di Scienza politiche – Sala Maranini

                   I Comuni nell’Europa costituzionale

ore 10.00    Fortezza da Basso – Sala dell’Arco

                   Riunione della Consulta Anci per la Finanza locale

ore 13.00    Fortezza da Basso - Sala dell’Arco

                   Riunione Gruppo Tecnico Città Metropolitane

ore 14.00    Fortezza da Basso – Saletta monumentale

                   Riunione della Consulta Anci per la mobilità

ore 15.00    Fortezza da Basso – Sala dell’Arco

Tavola rotonda sul tema “La carta d’identità elettronica ed i nuovi diritti di cittadinanza”, organizzata in collaborazione con il Ministero dell’interno.

ore 15.00    Fortezza da Basso – Sala della Volta

                   La città contemporanea: le periferie

ore 16.00    Fortezza da Basso – Sala dell’Arco

Tavola rotonda sul tema “Verso il monitoraggio dei progetti di e-Government

ore 16.00    Fortezza da Basso – Sala della Scherma

                   Incontro seminariale: Il Federalismo realizzato dai Comuni

ore 16.00    Fortezza da Basso – Saletta monumentale

                   Res tipica - Città d’identità

 

Emilia-Romagna: vaccinazione anti-influenzale

“Raggiungere il 75% della popolazione anziana ed incrementare la copertura vaccinale delle persone a rischio di qualsiasi fascia d’età e del personale sanitario”. Sono gli obiettivi della campagna regionale di vaccinazione anti-influenzale 2003-2004 illustrata dall’assessore regionale alla Sanità, Giovanni Bissoni (nella foto). “Si tratta di un obiettivo ambizioso – ha sottolineato l’assessore – che farebbe dell’Emilia-Romagna la prima regione italiana e che pensiamo di raggiungere grazie alla collaborazione dei medici di medicina generale presenti sul territorio, che già ora praticano il 90% delle dosi di vaccino”.
Solo 5 anni fa la percentuale degli ultrasessantacinquenni vaccinati in Emilia-Romagna era pari al 41,8 %, mentre gli ultimi dati a disposizione, che si riferiscono alla campagna 2002-2003, indicano che la copertura vaccinale sulla popolazione anziana aveva raggiunto il 65,2% a livello regionale.
Per combattere l’influenza (malattia respiratoria acuta, dovuta alla infezione da virus influenzali, che si manifesta con febbre elevata accompagnata da brividi, dolori ossei e muscolari, mal di testa, mal di gola, raffreddore, tosse e grave malessere generale) l’Emilia-Romagna, che già occupa il secondo posto fra le regioni italiane per il numero di persone vaccinate rispetto alla popolazione, punta ad incrementare la copertura vaccinale, anche attraverso una campagna di informazione che comprenderà depliant inviati alle famiglie, radiocomunicati, locandine affisse nelle Ausl e l’utilizzo del Numero verde gratuito del Servizio sanitario regionale - 800033033 - per fornire informazioni sulla campagna anti-influenzale e sulle modalità di vaccinazione.  “Raggiungere il 75% della popolazione anziana ed incrementare la copertura vaccinale delle persone a rischio di qualsiasi fascia d’età e del personale sanitario”. Sono gli obiettivi della campagna regionale di vaccinazione anti-influenzale 2003-2004 illustrata oggi dall’assessore regionale alla Sanità, Giovanni Bissoni, che ha incontrato i giornalisti assieme ai rappresentanti regionali dei medici di famiglia e dei pediatri di fiducia, Mario Stella e Maria Grazia Catellani. “Si tratta di un obiettivo ambizioso – ha sottolineato l’assessore – che farebbe dell’Emilia-Romagna la prima regione italiana e che pensiamo di raggiungere grazie alla collaborazione dei medici di medicina generale presenti sul territorio, che già ora praticano il 90% delle dosi di vaccino”.
Solo 5 anni fa la percentuale degli ultrasessantacinquenni vaccinati in Emilia-Romagna era pari al 41,8 %, mentre gli ultimi dati a disposizione, che si riferiscono alla campagna 2002-2003, indicano che la copertura vaccinale sulla popolazione anziana aveva raggiunto il 65,2% a livello regionale.
Va sottolineato che vaccinarsi è il modo migliore di prevenire e combattere l’influenza, sia perché in questo modo aumentano notevolmente le probabilità di non contrarre la malattia sia perché, in caso di sviluppo di sintomi influenzali, questi sono molto meno gravi e, soprattutto, non sono generalmente seguiti da ulteriori complicanze. Inoltre il vaccino anti-influenzale è “efficace e sicuro”, ha spiegato Bissoni. I vaccini forniti dal Servizio Sanitario Regionale, nell’ambito della campagna di vaccinazione anti-influenzale che partirà dalla fine di ottobre e terminerà alla fine di novembre, sono privi di conservanti a base di mercurio. “Questa Regione ha, infatti, anticipato i tempi di messa al bando del mercurio nei vaccini – ha aggiunto l’assessore - e ha ritenuto di dover applicare rigorosamente il principio di precauzione sulla tematica della presenza di composti a base di mercurio”, con specifiche indicazioni date alle Aziende Sanitarie.
Sul fronte economico, la campagna di vaccinazione costerà al Servizio Sanitario Regionale circa 10 milioni di euro, di cui 4,7 per l’acquisto dei vaccini che saranno forniti gratuitamente a coloro che appartengono ad una delle categorie a rischio individuate.
Chi, pur non appartenendo ad alcuna categoria a rischio, volesse vaccinarsi potrà acquistare il farmaco in farmacia (il prezzo si aggira attorno ai 10 euro) e rivolgersi al proprio medico di fiducia per la vaccinazione.
(red)

 

Proprietario ed editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Redazione: via Parigi, 11    00185 - Roma
Direttore editoriale: Marcello Mochi Onori
Direttore responsabile: Marco Tumiati
In redazione: Stefano Mirabelli; Giuseppe Schifini
tel. 06.488829200 - fax 06 4881762
e-mail:
redazione@regioni.it

 
 


per iscriversi alla mailing list e ricevere regioni.it alla tua casella di posta elettronica

 


link

no copyright. per pubblicare le notizie di regioni it "clicca"