periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n.133 - Roma, 1 ottobre 2003

Sommario

Conferenza Unificata con Riforme Costituzionali Veneto: corsi infermieri all'avanguardia
Campania contro condono edilizio Piemonte: "paniere regionale"
Toscana e Piemonte: valutazione impatto ambientale infrastrutture Emilia-Romagna e Piemonte: progetti sociale
Riforme Costituzione all'ordine del giorno Conferenza Unificata

Domani 2 ottobre le riforme costituzionali presentate dal Governo - con l'istituzione anche di una Camera federale -  sono all'ordine del giorno della Conferenza Unificata  (governo, Regioni, Enti locali). Dopo la rottura con il ministro Bossi sul contingentamento dei tempi per il parere, il sistema delle autonomie (Regioni ed enti locali) - sempre in sede di Conferenza Unificata - aveva richiesto  un intervento chiarificatore del premier Berlusconi. Il comunicato stampa della Conferenza delle Regioni del 23 ottobre esprimeva una precisa richiesta in tal senso per ricucire l'avvenuto "strappo" istituzionale: "Il confronto sulle riforme costituzionali ha registrato oggi un passaggio negativo in Conferenza Unificata. Il Governo non si è dimostrato disponibile ad un fattivo confronto nel merito della riforma. Questo è un dato particolarmente grave. Le Regioni ritengono, a fronte di una situazione a dir poco allarmante, che solo l’iniziativa del Presidente del Consiglio dei Ministri, tesa a riaprire un dialogo su basi nuove, può riportare sui giusti binari il confronto istituzionale su un tema di tale rilevanza per il Paese".
"La scelta del Governo di procedere sulle riforme istituzionali per proprio conto, come se nulla fosse, è sbagliata gravemente nel metodo e nella sostanza." E' questo il parere di
Vasco Errani, presidente della Regione Emilia-Romagna e vicepresidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni. "E’ chiaramente inutile - ha spiegato Errani -  per le Regioni e gli Enti locali dare un parere su un disegno di legge che nei fatti il Governo mostra di non volere confrontare e discutere. Ma in più mi chiedo che senso abbia per noi partecipare alla Conferenza Unificata convocata in questo modo per giovedì. Si continua ad essere sordi ai nostri inviti al dialogo e si va per una strada che nega la possibilità di costruire riforme condivise. Ciò rappresenta un danno grave per il Paese."
Ad oggi - ha ribadito Francesco Storace, Presidente della regione Lazio - non ci sono le condizioni per un  parere favorevole sul ddl di riforma, ha sostenuto il  presidente della Regione Lazio. ''Proporro' che il giudizio delle Regioni in conferenza  unificata sia sospeso fino alla prima lettura in Parlamento'' ha  precisato, aggiungendo che si rischia ''di arrivare ad uno  scontro istituzionale che potrebbe essere devastante''.  ''Non e' Bossi - ha aggiunto Storace - ma Berlusconi il mio interlocutore''.
Intanto è stato annunciato che alla Conferenza Unificata parteciperanno i ministri delle Attività  produttive, Marzano, dell'Ambiente, Matteoli, e il Capo del  Dipartimento della Protezione civile, Bertolaso, sul blackout  del 28 settembre.
La Conferenza Unificata sarà preceduta in  mattinata dalla Conferenza dei presidenti delle Regioni e delle  province autonome.
Sono on line sul sito www.regioni.it gli ordini del giorno delle Conferenze:
conferenza unificata; conferenza stato-regioni;  conferenza dei presidenti (gs)

Campania subito contro condono edilizio
Le regioni di centrosinistra si mobilitano contro il condono edilizio varato dal Governo in Finanziaria. E' la regione Campania la prima a partire.
La giunta regionale campana ha  approvato infatti un regolamento che ne blocca gli effetti sul  territorio campano. Inoltre il presidente della Giunta, Antonio  Bassolino ha annunciato che la Regione Campania ricorrerà alla  Corte costituzionale. La giunta regionale ha anche presentato un disegno di legge  nel quale si dichiara inattuabile in futuro la misura del  condono edilizio sul territorio regionale.
''Contro il condono edilizio - ha detto Bassolino - facciamo  ricorso alla Corte costituzionale; abbiamo dato mandato ai  nostri legali di presentare ricorso appena ci sarà la  pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del decreto legge''.
Secondo Bassolino la decisione e' stata adottata ''anche  un virtù di un fatto nuovo che arriva dalla legge La Loggia,  normativa che ci consente di rivolgerci alla Corte  costituzionale per poter chiedere la sospensiva di una legge.   Dunque, presentiamo ricorso di merito alla Corte costituzionale  ma chiediamo subito la sospensiva del decreto legge''.
Intanto si  conosce qualche particolare in più sul provvedimento, in vista della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Il condono edilizio costera' 150 euro al metro quadro per gli immobili non residenziali e 100 al mq  per quelli residenziali se si tratta di abusi costruiti in  difformita' abitativa edilizia e urbanistica.
Costerà meno salato (rispettivamente 100 e 80 euro), se si   rispetteranno almeno le norme urbanistiche. E le Regioni  potranno raddoppiare con proprio provvedimento gli oneri.  Le Regioni però, stabilisce il provvedimento, entro 60 giorni  dalla sua entrata in vigore, ''emanano le norme per la  definizione del procedimento amministrativo relativo al rilascio  del titolo abitativo in sanatoria e possono prevedere tra  l'altro incremento fino al 10 per cento dell'oblazione  prevista''. In più, con legge regionale, gli oneri di  concessione delle opere abusive possono essere incrementati fino  a un massimo del 100%. (sm)
Toscana e Piemonte: linee guida su impatto ambientale infrastrutture
Sarà la Regione Toscana, insieme  alla Regione Piemonte, a elaborare le linee guida per la  valutazione di impatto ambientale delle grandi infrastrutture. ''Sul fronte della gestione ambientale delle grandi opere  occorrono indirizzi e strategie concordate tra Ministero  dell'Ambiente e Regioni - ha spiegato l'assessore all'ambiente  Tommaso Franci, assieme al collega della Regione Piemonte Ugo  Cavallera - Per far fronte alle carenze individuate ci metteremo  da subito al lavoro per elaborare delle vere e proprie linee  guida per la stesura e la valutazione di studi di impatto  ambientale per la realizzazione di grandi infrastrutture''.
La norma sugli Osservatori approvata dal cosiddetto collegato  ambientale del 2002, hanno affermato ancora i due assessori, ha  fatto emergere criticità che erano state superate. Ai fini di  rafforzare la capacita' di valutazione e predisposizione degli  studi di impatto ambientale la Toscana, il Piemonte, assieme ad  altre amministrazioni regionali italiane, si metteranno al  lavoro per la predisposizione in tempi rapidi delle linee guida  in un quadro di sistema capace di affrontare anticipatamente e  risolvere le problematiche ambientali. ''Si tratta di uno  strumento di valutazione nazionale la cui disponibilità non  può essere rinviata. Solo così - hanno proseguito i due  amministratori - si potrà avere una delle premesse necessarie  per una corretta gestione della realizzazione delle nuove grandi  opere. Purtroppo i primi casi di apertura delle procedure di  impatto ambientale secondo le regole della legge obiettivo  sembrano andare in direzione opposta a quella  necessaria''. (red)
Veneto: corsi infermieri all'avanguardia

Corsi di laurea in infermieristica gestiti dalle università di Padova e Verona, uno dei quali (collegato a Padova) è stato inaugurato a Conegliano (Treviso) dall'assessore alla sanità Fabio Gava. Quello di Conegliano è il sesto "canale parallelo" che si apre in Veneto (gli altri sono operativi a Feltre, Rovigo, Treviso, Mirano e Portogruaro), grazie ad una precisa scelta di territorializzazione della formazione infermieristica  operata dalle Università in collaborazione con la Regione Veneto. "La delocalizzazione dei corsi - ha sottolineato Gava - è una risposta importante, anche se non l'unica, alla necessità di aumentare il numero degli infermieri da inserire nel sistema. Secondo i dati in nostro possesso infatti, una delle ragioni determinanti alla carenza di domande d'accesso ai corsi è costituita dalla difficoltà per studenti residenti nelle diverse aree della regione di raggiungere le Università dislocate nei grandi centri. Questa scelta, abbinata all'impegno della Regione che svolge per conto dello Stato le istruttorie per il riconoscimento dei titoli di infermiere da parte di cittadini provenienti da Paesi extra Ue, consente di fronteggiare la situazione, per senza nasconderci le difficoltà".  Il corso di Conegliano presenta anche alcune novità "migliorative" rispetto agli altri in essere. "Grazie anche all'impegno dell'Uls 7 - ha detto Gava - sono state colte le opportunità date dalle nuove tecnologie e si è fatto ricorso a soluzioni didattiche innovative, come la formazione a distanza tramite personal computer, video conferenza con i docenti, collegamenti alla rete informatica". Un modello di sperimentazione che potrebbe essere esportato in tutto il Veneto per le varie attività formative, sia di base, sia di formazione continua del personale del servizio sanitario regionale.(red)

Piemonte: "paniere regionale"

Creare, in collaborazione con l’Istat, un "paniere regionale" che consenta di monitorare mese per mese l’inflazione negli otto capoluoghi piemontesi, evidenziando i settori dei beni e servizi a crescita più elevata: è la concreta proposta presentata dall’Assessore regionale al Commercio, Gilberto Pichetto, al "tavolo sul caro prezzi".
"Una inflazione sistematicamente superiore al livello medio europeo ed anche all’incremento degli stipendi - ha detto Pichetto - da un lato mina la politica dei redditi e il contenimento salariale, e dunque una componente della competitività delle imprese, dall’altro indebolisce il potere d’acquisto delle famiglie e si riflette pesantemente sui consumi come in un circolo vizioso. Anche nell’ultima rilevazione Torino risulta una delle città con inflazione più alta, il 3,1% su base annua contro un dato nazionale del 2,8%".
Nell’analizzare le cause della situazione, Pichetto ha sostenuto che "l’aumento dei prezzi associato è dalla gente all’introduzione dell’euro, ma si tratta di una percezione dovuta alla difficoltà psicologica di fissare i prezzi dei prodotti nella nuova moneta e fare raffronti. Inoltre, la riduzione della scala della divisa, l’euro è circa 2.000 volte più grande della lira, riduce la visibilità delle differenze tra un prodotto a basso e uno ad alto prezzo. Ciò favorisce gli acquisti di prodotti di più alto costo ed è una ulteriore spinta inflattiva. Questi effetti psicologici possono spiegare perché il consumatore attribuisca all’euro la colpa degli aumenti, ma non completamente perché gli aumenti avvengano e in che misura".(red)

Emilia-Romagna e Piemonte: progetti sociali

Progetto «Discutere di Lavoro Sociale». Si tratta di un progetto proposto dalla rivista del Gruppo Abele “Animazione Sociale”, accolto e sostenuto dalla Regione Emilia Romagna ed in cui sono coinvolti gli operatori di cinque esperienze di servizi regionali.
“Discutere di lavoro sociale”, che nel corso di un anno svilupperà momenti di laboratorio ed occasioni di dibattito seminariale, si propone di indagare e riflettere sul mondo del lavoro sociale attraverso l’analisi di alcune esperienze dirette.
“Di fronte ad una realtà sociale sempre più complessa e articolata – ha affermato l’assessore regionale alle Politiche sociali, Gianluca Borghi, aprendo i lavori del seminario che si concluderà domani - è più che mai attuale l’esigenza di interrogare quanti sono impegnati nel lavoro sociale, per mettere in luce i contenuti, le metodologie e le potenzialità di cambiamento del fenomeno”. “Sono lusingato – ha aggiunto Borghi - che l’associazione Gruppo Abele si sia rivolta a questa Regione per la realizzazione del progetto, riconoscendo evidentemente agli operatori impegnati nella nostra realtà la qualità e la competenza necessarie a sviluppare una riflessione così impegnativa, che passa attraverso la rilettura, la scomposizione, la ricerca e l’interpretazione del proprio ruolo nell’esperienza lavorativa”.
“Sono convinto – ha concluso l’assessore - che dall’impegno degli esperti della rivista ‘Animazione Sociale’ e degli operatori potranno scaturire orientamenti e metodologie utili a sostenere ogni possibile miglioramento nella gestione dei problemi sociali”.
In Piemonte invece s
i è insediato il gruppo di lavoro "Nuovo welfare: risposte innovative ai bisogni sociali" : obiettivo dell’incontro, la definizione di un progetto operativo per la ricerca e la sperimentazione di proposte alternative ai servizi tradizionali, che spesso non consentono di rispondere in maniera adeguata a bisogni individuali e particolari e a problematiche specifiche.
L’analisi delle esperienze faciliterà la messa a punto di proposte concrete, nel tentativo di superare e trasformare un sistema di welfare che risulta ancora troppo burocratico, centralizzato, rigidamente diviso tra pubblico e privato, in un sistema comunitario decentrato e basato su un coinvolgimento corale di tutte le forze sociale che operano sul territorio.
L’Assessore alle Politiche Sociali del Piemonte, Mariangela Cotto, ha sottolineato "l’importanza di ritornare ad una semplicità di linguaggio e di soluzioni, nella tutela dei cittadini e nel rispetto delle leggi, ma con un’attenzione puntata sulla centralità della persona e sui propri specifici bisogni. L’obiettivo finale è la definizione di soluzioni innovative e sperimentali, che potranno essere estese e consentano un ampio ventaglio di risposte, non sempre riconducibili a schemi rigidi e predefiniti, ma da calibrare caso per caso." (red)

 

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