periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 147 - Roma, 21 ottobre 2003

Sommario

Finanziaria: Formigoni, D'Amato, Bassolino... Progetto Itenets: 21-23 ottobre seminari su internazionalizzazione
Ghigo su ruolo della famiglia Berlusconi a Liberal:  Costituzione non è totem inviolabile
Calabria: Prodi e Chiaravalloti su progetti europei Audizione su campi elettromagnetici
Finanziaria: Formigoni, D'Amato, Bassolino...
La manovra Finanziaria è ancora al centro del dibattito politico, in particolare si discute l'apertura del vicepresidente del Consiglio, Gianfranco Fini alle ragioni economiche dei Comuni. ''Ma ora, per  usare un linguaggio pokeristico, si devono vedere le carte'', ha detto Leonardo Domenici, presidente dell' Anci: "presenteremo le proposte ai senatori di maggioranza e  opposizione e vedremo come saranno accolte e se le aperture del  governo circa la finanziaria erano solo affermazioni generiche o  c' e' una reale volonta' a discutere. Noi ora siamo pronti ad  entrare nel merito ed attendiamo indicazioni dal governo su come  andare avanti. E' pero' certo che le modifiche possono avvenire  solo in sede parlamentare''.
''Ho apprezzato - ha detto il Presidente della Lombardia, Roberto Formigoni - le dichiarazioni di Gianfranco Fini, fatte a nome  del governo all'assemblea dell'Anci, in cui ha annunciato che il  governo si farà carico di inserire in finanziaria alcune delle  richieste dei comuni''. Formigoni (nella foto) ha pertanto auspicato che il governo accolga anche le richieste delle Regioni, facendosi carico dell'aumento della spesa sanitaria a  carico delle Regioni, determinata dalla legge Bossi-Fini con la  regolarizzazione degli immigrati extracomunitari. Inoltre le Regioni chiedono  che vengano sanati i ritardi del governo nel gestire le  disponibilità di cassa in materia sanitaria.
Formigoni ha quindi affermato: "Sono certo che il governo dimostrerà  analoga apertura anche nei confronti delle richieste delle  Regioni''.
''Noi - ha quindi aggiunto - consapevoli delle  difficoltà economiche del momento, che non interessano solo  l'Italia ma l'intera Europa, non chiediamo un solo euro in più, ma semplicemente il mantenimento di una serie di impegni assunti  dal governo nei nostri confronti, che sono essenziali per  garantire l'opera amministrativa. D'altra parte le regioni hanno  sempre mantenuto il patto di stabilità sottoscritto con il  Governo''.
''La regolarizzazione di immigrati extracomunitari - ha  spiegato Formigoni - prevista dalla legge Bossi-Fini comporta  per le Regioni un consistente aumento della spesa sanitaria, non  previsto dall'accordo dell'8 agosto del 2001. Infatti, i  cittadini non regolari godevano solo delle prestazioni sanitarie  in caso di emergenza e urgenza. All'atto della loro  regolarizzazione hanno diritto a tutte le prestazioni per cui le  Regioni chiedono che il governo individui i meccanismi per poter  sostenere questa ulteriore spesa che ammonta a 975 milioni di  euro per ciascuno degli anni 2003-2004 e 2005 più una parte del  2003''.
Formigoni chiede inoltre che il governo risolva il problema  dei ritardi nell'erogazione delle risorse finanziarie per la  spesa sanitaria: ''Le Regioni sono in attesa di 7,8 miliardi di  euro a valere sul 2002 e altri 7 miliardi, maturati nei primi 10  mesi, sul 2003. Non chiediamo risorse aggiuntive ma di  velocizzare e rendere certa l'erogazione delle somme  stanziate''.
Antonio D'Amato, presidente di Confindustria,  chiede invece alle Regioni  meridionali un maggiore impegno per risanare i propri bilanci:  ''Come ci si sta attrezzando in vista del federalismo fiscale,  che certo non fara' arrivare più soldi al Sud? Quali politiche  di rigore si intendono attuare per far quadrare i conti?'' Ha risposto indirettamente il Presidente della regione Campania, Antonio Bassolino, che è intervenuto sempre sul tema ''Mezzogiorno: Finanziaria e nuovi strumenti di sviluppo locale''. Bassolino ha promosso un'intesa in Parlamento tra le forze di centrodestra e quelle di centrosinistra per promuovere iniziative in grado di favorire sviluppo e occupazione nel Mezzogiorno. ''Sono preoccupato per quanto riguarda i fondi che devono accompagnare l'utilizzazione delle risorse europee per il Mezzogiorno -ha detto Bassolino- ci vogliono per questo cambiamenti chiari e profondi nella legge Finanziaria. Come Fini ha fatto un'apertura per quanto riguarda i Comuni, penso ci debba essere una forte apertura sul Mezzogiorno''.
Infine l'emendamento sul silenzio-assenso delle sovrintendenze per la vendita dei beni di rilevanza culturale divide il Governo al suo interno e irrigidisce i rapporti fra l 'esecutivo e il relatore di maggioranza al Dl, Ivo Tarolli, che lo ha presentato. (gs)
Ghigo sul ruolo della famiglia
Il Presidente della Regione Piemonte, Enzo Ghigo, è intervenuto sul tema delle politiche a favore della famiglia: "la Regione sostiene da anni la formazione professionale ed il lavoro, in quanto rappresentano le condizioni basilari perché una famiglia possa guardare al futuro con un certo ottimismo e condividere con altre famiglie un destino positivo e di crescita per i figli e le generazioni successive".
Ghigo (nella foto) ha anche ricordato che "la Regione investe circa 200 milioni di euro all’anno in formazione e che la coesione sociale è la parola d’ordine che ispira il programma operativo del Fondo sociale europeo, tanto che per il 2003-2004 destina oltre 12 milioni di euro per sostenere i profili socio-lavorativi più deboli e le cooperative e le diverse associazioni che operano nel campo dell’esclusione sociale. Inoltre, ha aderito alle iniziative comunitarie Equal, per combattere la disuguaglianza e la discriminazione nell’accesso e nella permanenza nel mondo del lavoro, e Retis, per sradicare la povertà senza ritorno".
Ghigo ha quindi annunciato che "lo scorso anno circa 2.200 disabili iscritti al collocamento sono stati avviati al lavoro" ed ha ringraziato le associazioni di volontariato"per il lavoro svolto a sostegno delle persone più deboli della nostra comunità, per il supporto alle famiglie e per l’opera di aggregazione morale e civile che esse perseguono a beneficio della società e delle istituzioni". (red)
Calabria: Prodi e Chiaravalloti su progetti europei
''L'instabilita' politico-amministrativa della Regione Calabria - ha sostenuto il presidente della Commissione Europea Romano Prodi - ha condizionato  l' applicazione dei progetti previsti dal Programma Operativo Regionale 2000-2006".
''Le notizie in possesso del  presidente Prodi non erano completamente aggiornate'', ha controbattuto il presidente della Giunta regionale della Calabria, Giuseppe Chiaravalloti.
''In accordo con la Regione - ha detto Prodi (nella foto) - per affrontare le  questioni più difficili abbiamo previsto interventi sulle  infrastrutture, sull' ambiente, sul sistema economico e sociale, puntando soprattutto sulla formazione, in particolare, dei  disoccupati e dei giovani in cerca di occupazione. E' uno sforzo  in atto che dovrebbe produrre risultati di rilievo, ma, come e'  noto, l' impegno finanziario e' condizione necessaria ma non  sufficiente per invertire la tendenza al sottosviluppo della  regione. Non si deve dimenticare che la Calabria sconta ancora  oggi pesanti ritardi di sviluppo, prova ne sia l' alto tasso di  disoccupazione, in particolare quello giovanile pari ad oltre il  50%''. Prodi ha quindi invitato a lavorare ''senza indugio  affinché i giovani, le donne, gli studenti, i lavoratori  abbiano degne prospettive di vita e di lavoro''.
 ''Questo - ha proseguito - e' il vero obiettivo della  solidarietà che l' Unione Europea offre alla regione e al  Mezzogiorno d' Italia. I nostri interventi strutturali hanno  finanziato progetti che hanno avuto notevole impatto  socio-economico, non solamente per il territorio calabrese ma  per tutto il Mezzogiorno''.
''Tuttavia - ha sostenuto Prodi - l' impegno dei Fondi europei costituisce ancora un problema di  estrema gravita'. In questa fase, percio', la grande sfida e'  nell' attuazione, nella capacita' del vostro territorio di  realizzare un buon partenariato sociale e istituzionale e, soprattutto, sulla capacita' di governare i processi di sviluppo  delle strategie''. A giudizio  di Prodi, comunque, la Calabria deve cogliere le opportunita'  che ha dal momento che per la prima volta ''ha l' occasione di  essere considerata il nord dell' area del bacino del  Mediterraneo e non solo l' estremo sud dell' Europa''.
''Le osservazioni critiche -
ha sostenuto Chiaravalloti -  sono in una certa misura esatte. Ho potuto comunque rassicurare  Prodi che le sue notizie non erano completamente aggiornate. Noi  siamo abbastanza avanti in questi ultimi tempi ed abbiamo dato  un' accelerazione notevole nell' impiego dei fondi Por. Riguardo  al cambio di gestioni, lui ha parlato di quattro o cinque, ma in  realtà in cinque anni e' cambiato solo un dirigente del settore  fondi strutturali. Anche i rimpasti di Giunta non hanno  determinato un' interruzione amministrativa ma sono stati solo  un aggiustamento di rotta''.
'Al presidente Prodi - ha proseguito Chiaravalloti - ho  fatto anche presente che l' impiego delle risorse ha gia'  raggiunto il livello che avrebbe dovuto raggiungere al 31  dicembre per evitare il disimpegno. Cio', tra l' altro, ci ha  consentito di chiedere la premialita' all' Unione Europea. Quindi l' accelerazione di questi ultimi tempi, di cui egli non  aveva avuto notizia, e' stata notevole. Credo - ha concluso  Chiaravalloti - che abbiamo imboccato la strada giusta''. (gs)
Progetto Itenets: 21 e23 ottobre seminari su internazionalizzazione

Due incontri sulla creazione di legami stabili con gli Italiani all’estero, nell’ottica del più vasto obiettivo dell’internazionalizzazione dell’economia delle Regioni Obiettivo 1 del  Mezzogiorno. La Regione Basilicata e Cif–Oil, agenzia specializzata del sistema delle Nazioni Unite, presenteranno le attività agli attori locali in due diversi seminari. In tale occasione saranno anche raccolte le indicazioni per le fasi attuative. Tali attività rientrano nell’ambito del nel Progetto “International Training and Employments Networks”, cofinanziato dall’Unione Europea, all’interno del Programma Operativo Nazionale “Atas”, coordinato a livello centrale dal Ministero degli Affari Esteri. Gli incontri si terranno oggi 21 ottobre a Potenza, presso il Grande Albergo, ed il giorno 23 ottobre a Matera, presso la sala della Biblioteca Provinciale del Palazzo dell’Annunziata.(red)

Berlusconi a Liberal:  Costituzione non è totem inviolabile
Il clima  di collaborazione istituzionale, che si e' respirato in Friuli  nel periodo della ricostruzione dopo il terremoto, ''è una delle grandi cartine di tornasole dei Paesi che vanno verso la  modernizzazione''. Lo ha detto in serata il presidente della Camera dei Deputati, Pier Ferdinando Casini. ''L'Italia e' indietro nella modernizzazione'', ha detto  Casini. ''Chi e' senza peccato - ha continuato - scagli la prima  pietra. Io non la scaglio perché anche in una certa fase della prima Repubblica si e' perso tempo in ordine all'opera di  modernizzazione del Paese. Poi, si e' dovuto combattere con pregiudizi, ideologismi, tutte questioni che hanno rallentato il processo di modernizzazione strutturale dell'Italia. Un processo - ha proseguito il Presidente della Camera - che non ha colore e  che in altri Paesi, indipendentemente da chi ha governato, si è saputo cogliere''.  Il presidente della Camera ha anche fatto cenno alla ''grande tradizione della municipalità'', che contraddistingue la storia d'Italia.
''Il federalismo - ha detto - deve dare nuovi protagonismi non solo alle regioni, ma ai comuni e alle province e agli altri enti intermedi. Questa e' la strada per rafforzare i valori di comune appartenenza e identità cui si sono ispirati i padri fondatori dell'Europa e a cui sono chiamati a riferirsi coloro che attualmente sono impegnati nel fissare fondamenti costituzionali del nuovo continente unificato''. Ed in tema di riforme è intervenuto anche il Ministro per le politiche comunitarie, Rocco Buttiglione che ha sottolineato come sia "
molto più forte l' esigenza di avere sistemi elettorali analoghi, che per me devono essere proporzionali o a base proporzionale con gli opportuni correttivi, per Camera e Senato per avere la stessa maggioranza''.
''Il vicepresidente Fini ha fatto una cauta apertura che condivido - ha aggiunto parlando con il Presidente della Regione Liguria Sandro Biasotti dei trasferimenti statali alle Regioni -  dobbiamo ragionare su qualità e quantità della spesa. Forse qualche sistema adottato in passato per definire l' ammontare dei trasferimenti non ha funzionato''. Secondo Buttiglione ''il federalismo consiste anche nel migliorare i servizi: se la riforma avverrà in questo senso sarà condivisa anche dalla gente. Per le Regioni dopo le competenze arriveranno anche i soldi ma dovremo tutti insieme garantire migliore qualità dei servizi''.
La Padania sottolinea, invece, rivendicandone la paternità, l'impegno per accogliere un emendamento che dà alle Regioni a statuto speciale la possibilità di intervenire, tra la prima e la seconda lettura, nell'approvazione dei nuovi Statuti.
Ma le cronache politiche di oggi danno ampio risalto ala lunga intervista che il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha rilasciato a
Liberal. Molti i temi toccati (ripresi in un'ampia sintesi
pubblicata da Il Velino): dalla politica estera, ai rapporti con la sinistra e con le forze che sostengono l'attuale maggioranza, dalla innovazione alle riforme. Berlusconi (nella foto) - dopo aver sottolineato che "nella Casa delle libertà la Lega ha finalmente trovato il luogo più adatto per esprimere in modo costituzionalmente legittimo, le proprie idee. Partecipando alla riforma costituzionale essa non solo centrerà l'obiettivo della devoluzione, ma rafforzerà anche il proprio legame con le istituzioni nazionali"- afferma che "tradisce lo spirito e la lettera della costituzione chi considera un attentato modificarla. Se i padri Costituenti, infatti, l'avessero concepita come un totem inviolabile non avrebbero certo previsto meccanismi per la sua riformabilità.(...) La nostra Carta è un grande e solenne punto di riferimento per tutti noi. Ciò non toglie che alcune sue parti, anche per ciò che attiene ai principi, possano risentire del tempo in cui sono state scritte. per quelle relative alle filosofie sociali e all'impresa, ad esempio, è certamente così". (sm)
Audizione su campi elettromagnetici
Oggi la VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati (Piazza del Parlamento, 24 – Aula Commissione) sentirà alle ore 10.30 una delegazione della Conferenza delle Regioni nell’ambito di una indagine conoscitiva sulla valutazione degli effetti dell’esposizione ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici.
La delegazione della Conferenza sarà guidata da Ugo Cavallera, Assessore all’Ambiente della Regione Piemonte (Regione che coordina la materia nell’ambito della Conferenza delle Regioni).
Intanto l'Europa va avanti. I
ministri dell'occupazione e  degli affari sociali dell'Ue hanno dato il via libera alla  direttiva che regola l'esposizione dei lavoratori ai campi e  alle onde elettromagnetiche.
La normativa impone ai datori di lavoro di effettuare  valutazioni dei rischi per i dipendenti derivanti dai campi  elettromagnetici, ed in particolare antenne per le emissioni  radio-televisive, antenne di telefoni cellulari e installazioni  radar.
La direttiva stabilisce i livelli massimi di esposizione e  quelli a partire dai quali i datori di lavoro devono prendere  misure preventive. A seconda del risultato della valutazione dei  rischi, essi possono essere obbligati a presentare un piano  delle misure tecniche ed organizzative prese per ridurre i  livelli e proteggere i lavoratori. La Commissione europea ha accolto con soddisfazione l'accordo  raggiunto dai ministri dell'Ue, sottolineando che ''i dati  scientifici mostrano che l'eccessiva esposizione ai campi  elettromagnetici può avere serie conseguenze sulla salute dei  lavoratori'' e che la direttiva fornisce invece le necessarie  forme di prevenzione e di sicurezza.
(red)
 

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