periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 148 - Roma, 22  ottobre 2003

Sommario

Domani Conferenza delle Regioni Regioni: potenziare controllo elettromagnetismo
Puglia: approvato Statuto Ghigo risponde a Vegas su spesa sanitaria
Conferenza su immigrazione a Bari Corte costituzionale: annullata delibera Sicilia su pensioni
Domani Conferenza delle Regioni

Il Presidente Enzo Ghigo ha convocato per domani - giovedì 23 ottobre (Roma, via Parigi 11, ore 10,00) - la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome.
La Conferenza ha tra i punti all’ordine del giorno: AFFARI COMUNITARI E INTERNAZIONALI: IV Conferenza delle Regioni con Poteri legislativi (Salisburgo, 11 e 12 novembre 2003): Esame bozza dichiarazione finale; Indicazione del rappresentante della Conferenza per l’intervento in Plenaria;
BENI E ATTIVITA’ CULTURALI – Esame proposta di Accordo tra Regioni–Anci–Upi concernente “Linee di politica bibliotecaria per le autonomie”; 8) LAVORI E OPERE PUBBLICHE – Esame bozza di Parere elaborato dal Coordinamento interregionale degli Assessori ai Lavori Pubblici in ordine al Disegno di Legge recante “Interventi per la valorizzazione e lo sviluppo del territorio (A.S: n. 2364)”, ai fini del successivo inoltro alle Commissioni parlamentari di competenza;

9) ISTRUZIONE E ASSISTENZA SCOLASTICA, RICERCA –
9a) Esame documento del Coordinamento interregionale in merito alle valutazioni alla Proposta di Legge recante “Disposizioni per l’armonizzazione della normativa relativa al diritto allo studio e alla parità scolastica (A.C. 2213)” per la rappresentazione della posizione delle Regioni alla Commissione Cultura della Camera dei Deputati; 9b) Osservazioni e proposte delle Regioni in merito al “Programma Nazionale della Ricerca 2004 – 2006”;
10) COMMERCIO – Esame proposta di costituzione dell’Osservatorio interregionale sulla rete distributiva carburanti; 10b) Parere ai sensi dell’art. 74 della legge 27 dicembre 2002 n. 289 sullo Schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro delle attività produttive in attuazione dell’articolo 74 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003).(red)

Puglia: approvato Statuto
Sbloccato il cammino del nuovo Statuto della Regione Puglia. Il consiglio regionale, con 41 voti favorevoli e 5 contrari, ha approvato ''l'ipotesi Tedesco'', dal nome del consigliere socialista presidente della Commissione Affari Istituzionali. In pratica la prima stesura, approvata l'11 settembre, è stata revocata e contestualmente e' passata la nuova bozza modificata. Partono i sessanta giorni necessari per la seconda lettura e l'approvazione definitiva. ''Questo Statuto è un successo per la nostra Regione - ha commentato il presidente della Puglia, Raffaele Fitto -che e' la prima ad avere una carta fondamentale assolutamente coerente al dettato costituzionale. L'ho detto più volte e più volte ho rimarcato favorevolmente il lavoro svolto dalla commissione e dall'intero Consiglio''. ''Il presidente Fitto - ha affermato Alberto Tedesco dei Socialisti Autonomisti - ha dato forza al lavoro dell'intero Consiglio promuovendo il modello Puglia, quello cioè di uno Statuto che ha trovato riscontri positivi a livello nazionale sia nel centrodestra che nel centrosinistra''.
''Abbiamo  superato -
ha spiegato il presidente della Regione Puglia,  Raffaele Fitto - alcune difficolta' emerse in prima lettura,  recuperando una maggior chiarezza circa il ruolo delle parti  sociali, delle organizzazioni di categoria agricole e anche  delle associazioni imprenditoriali''.
La votazione e' avvenuta con 41 voti a favore; contrari  cinque consiglieri - quelli del Prc (2), Verdi, Comunisti  italiani e Italia dei Valori - gli stessi che avevano chiesto la  votazione segreta su un emendamento da loro presentato che  prevedeva lo scioglimento del consiglio regionale soltanto dopo  l'approvazione della mozione di sfiducia nei confronti del  presidente della giunta.
L'approvazione in seconda e definitiva lettura dello statuto  dovrebbe avvenire entro la fine dell'anno, al massimo nei primi  giorni di gennaio. ''E' molto positiva anche la votazione  odierna'', ha detto Fitto. ''Si e' anche chiarito ammesso ce ne fosse bisogno - ha proseguito Fitto - che la sede della Regione  Puglia sarà a Bari''.  Le modifiche apportate oggi allo statuto, secondo Fitto,  "creano le condizioni per continuare in questo cammino proficuo  che vede la nostra Regione essere la prima Regione d'Italia ad  avere un suo statuto''. ''Si potrà definitivamente consentire  alla nostra Regione di essere la prima e unica Regione ad avere  uno statuto così coerente - ha concluso Fitto - con il dettato  costituzionale e soprattutto così corrispondente alle volontà degli elettori, dei cittadini''. (gs)
Conferenza su immigrazione a Bari

I drammatici eventi di questi giorni - caratterizzati dallo sbarco di immigrati sulle coste di alcune isole siciliane – ripropongono in modo urgente all’attenzione dell’opinione pubblica il tema della conferenza “Partenariato interregionale e politiche migratorie”, scelto dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, d’intesa con il Governo, per uno dei 4 momenti di confronto ( il primo si è già tenuto ad Ancona il 17 e 18 ottobre, i prossimi si svolgeranno a Perugia, il 19 novembre, e a Palermo, il 27 e 28 novembre) organizzati dalle Regioni, nell’ambito del semestre di presidenza italiana dell’UE.
Scopo dell’incontro che si svolgerà a Bari (Villa Romanazzi Carducci) giovedì 23 ottobre è quello di approfondire il fenomeno “migratorio” per individuare “terapie” in grado di aggredire “le patologie” che lo alimentano, puntando su solidarietà e sicurezza.Tre gli argomenti che saranno analizzati da specifiche commissioni di lavoro : accoglienza e integrazione degli immigrati nelle Regioni dell’Unione europea; flussi migratori e politiche di sviluppo integrato nei balcani; flussi migratori e politiche di sviluppo integrato nel mediterraneo.
La conferenza vedrà la partecipazione di rappresentanti di 7 Paesi dell’area balcanica (Croazia, Bosnia-Erzegovina, Serbia e Montenegro, Albania, Macedonia, Bulgaria, Romania) e di 10 Paesi della riva sud del Mediterraneo (Turchia, Tunisia, Siria, Marocco, Libano, Giordani, Egitto, Israele, Territori Palestinesi, Algeria).
Il programma prevede, fra gli altri, l’intervento del Presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto, del Sottosegretario agli esteri Roberto Antonione, del Presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, di Giacomo Santini (Vicepresidente della Commissione “giustizia e affari interni del Parlamento Europeo), del Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Chiaravalloti. A chiudere i lavori – secondo il programma - sarà il Ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu. (red)

Regioni: potenziare controllo elettromagnetismo
Venti milioni di euro devono essere  erogati alle Regioni per potenziare i sistemi di controllo in  materia di elettromagnetismo: la sollecitazione e' arrivata dall' assessore all'ambiente della Regione Piemonte, Ugo  Cavallera - Regione che coordina la materia alla Conferenza  delle Regioni - all'VIII commissione ambiente della Camera. La  commissione ha ricevuto una delegazione della Conferenza delle  Regioni per una audizione nell'ambito di una indagine  conoscitiva sulla valutazione degli effetti dell'esposizione ai  campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. ''Io credo - ha  detto Cavallera - che i controlli debbano essere rafforzati:  finora le Regioni procedono con risorse proprie ma il carico di  lavoro e' aumentato ed e' interesse degli stessi gestori che  chiedono le autorizzazioni avere evase le pratiche il piu'  presto possibile''.
L'assessore ha giudicato importante l'audizione: ''la  commissione sta valutando i limiti di emissione per le  radiazioni elettromagnetiche sia derivanti dagli impianti di  tele-radio-comunicazione che dagli elettrodotti''. Quanto alle  soglie di emissione ''la Corte Costituzionale recentemente ha  sentenziato che i limiti di emissione devono essere nazionali:  per questo - ha chiarito Cavallera - e' giusto che ci sia un  momento di garanzia, rappresentato dal Parlamento, che segua  l'evoluzione della normativa scientifica e tenga conto delle  situazioni normative  e applicative nelle singole Regioni''. 
Le Regioni - ha ricordato l'assessore - avevano  sostanzialmente condiviso i limiti per le  tele-radio-comunicazioni mentre per quanto riguarda gli  elettrodotti ''abbiamo preso atto che vi sono esigenze di  gradualita': si poteva, nel decreto, articolare meglio i tra  nuovi elettrodotti e quelli esistenti, anche consentendo una  maggiore autonomia autorizzativa. E' pur vero che le recenti  vicende del black out hanno messo in evidenza la necessita' di  avere nuovi impianti''.  
La Regione Piemonte, ha concluso Cavallera, sta per varare  una legge che ha l'obiettivo di tutelare la salute, prevenire e  ridurre l'inquinamento ambientale. In Piemonte sono in corso quattro  interventi di risanamento ambientale sulle linee elettriche ad  alta e altissima tensione per un valore complessivo pari a circa  9,4 miliardi di lire.
In Piemonte sono in corso quattro  interventi di risanamento ambientale sulle linee elettriche. (red)
Ghigo: Finanziaria; riconoscere impegni sostenuti in sanità
Sono ''assolutamente insostenibili''  le richieste delle Regioni sulla Sanita', aveva dichiarato il  sottosegretario all'Economia Giuseppe Vegas esaminando il maxi-decreto che accompagna la finanziaria. Vegas (nella foto) ha ricordato che nella conferenza Stato-Regioni del 2001, da  un lato ''non si era lamentata alcuna sottostima delle spese  sanitarie'', e dall'altro si era deciso di ''superare  definitivamente un meccanismo che aveva consentito una forma di  vero e proprio rimborso a pie' di lista'' per passare a ''piu'  rigorosi criteri di gestione''.
Ha subito controbattuto il presidente della Conferenza delle Regioni Enzo Ghigo:
''Sono dispiaciuto per le dichiarazioni del sottosegretario all’economia Giuseppe Vegas che afferma che sono assolutamente insostenibili le richieste economiche delle Regioni sulla Sanita'. Le Regioni, è bene chiarirlo quando si vuol far credere il contrario, non chiedono risorse aggiuntive ma di velocizzare e rendere certa l'erogazione delle somme stanziate e già definite, e di veder riconosciuti i maggiori costi finanziari per decisioni legislative o da rinnovi contrattuali”.

“A questo punto chiedo - ha detto il Presidente della Conferenza delle Regioni, Enzo Ghigo - se questa presa di posizione sia a nome del Governo. Comunque va censurata. Sembra saltare il tavolo di monitoraggio sulla spesa sanitaria, i suoi risultati sono gettati al vento. Le Regioni dimostrano invece di rispettare i patti mantenendo sempre, ad esempio, il patto di stabilità sottoscritto con il Governo. Sono sicuro che è solo un equivoco e si intenda mantenere gli impegni presi nei nostri confronti, che servono solo a garantire le funzionalità essenziali del sistema sanitario.

Come amministratori non accettiamo lo scaricabarile istituzionale sulla salute dei nostri cittadini. E’ in gioco la qualità di tutto il sistema sanitario. Chiediamo pertanto che il Governo riconosca l'aumento della spesa sanitaria a carico delle Regioni, determinata dalla legge Bossi-Fini con la regolarizzazione degli immigrati extracomunitari.

Dalle considerazioni di Vegas spariscono così, come per magia, i ritardi del governo nel gestire le disponibilità di cassa in materia sanitaria. Scompare il fatto che le Regioni hanno subito con l’applicazione della legge Bossi-Fini un consistente aumento della spesa sanitaria, non previsto dall'accordo dell'8 agosto del 2001.

Con la regolarizzazione gli immigrati hanno diritto a tutte le prestazioni sanitarie. Le Regioni chiedono soltanto di poter sostenere questo ulteriore impatto finanziario, che prevede una spesa quantificata in 975 milioni di euro per ciascuno degli anni 2004-2005 e 2006 più una parte del 2003. Così come non può sparire in un sol colpo il problema dei ritardi nell'erogazione delle risorse finanziarie per la spesa sanitaria. Le Regioni attendono l’erogazione di 7,8 miliardi di euro a valere sul 2002 e altri 7 miliardi, maturati nei primi 10 mesi, sul 2003. Non è che dicendo che questi maggiori costi non esistono scompaiano nel nulla anche i problemi e i creditori delle Asl, anzi si aggrava l’incertezza dei nostri bilanci”. (gs)

Corte costituzionale: annullata delibera Sicilia su pensioni
Sulla materia pensionistica anche le Regioni a statuto speciale devono adeguarsi alla normativa dello Stato.
Sulla base di questo principio la Corte Costituzionale ha annullato, con la sentenza n. 314, una delibera del 2001 della Regione Sicilia che stabiliva il diritto all'anticipazione del pensionamento dopo 15 anni di servizio al raggiungimento di 60 anni di età, ovvero dopo 25 anni complessivi di servizio, indipendentemente dall'età.
Un'altra delibera, anche questa annullata dalla Consulta, disponeva  l'estensione di taluni meccanismi di progressione economica già previsti, ma a favore di diverso personale, da un accordo collettivo del 1983. La decisione della Corte ha inoltre preliminarmente affrontato il problema  della persistenza del particolare meccanismo di controllo di costituzionalità delle delibere legislative adottate dalla Regione siciliana, previsto nello statuto speciale.
Il problema si era posto in relazione alla possibilità di estendere alla Regione Sicilia il meccanismo generale di impugnazione delle leggi delle Ragioni a statuto ordinario, delineato dal nuovo testo dell'art. 127 della Costituzione. Ma la Corte ha escluso che si possa pervenire a questa valutazione di ''maggiore autonomia'', sottolineando che il ricorso per incostituzionalita' delle leggi siciliane e' del tutto peculiare, sia per forme e termini sia per il soggetto che le propone, in questo caso il Commissario dello Stato. In conclusione, secondo la Consulta, il sistema resta in vigore, salvo modifiche dello Statuto siciliano. (red)
 

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