periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 135 - Roma, 3 ottobre 2003

Sommario

Riforme: Berlusconi inconterà Regioni Torino 2006: approvato protocollo XX Giochi Olimpici invernali
Robilotta: poteri locali e sviluppo sostenibile Domenici: la finanziaria ha ignorato le richieste dei Comuni
Pacchi bomba: Conferenza Regioni condanna attentati alla democrazia Veneto: festival musica organo
Riforme: Berlusconi inconterà Regioni
E' stata una giornata convulsa quella che ha visto impegnati i Presidenti delle Regioni riuniti a Roma nella sede di via Parigi, 11, caratterizzata da un serrato dibattito interno e da telefonate e verifiche. Al termine è il Vicepresidente della Conferenza delle Regioni e Presidente dell'Emilia-Romagna ad annunciare che "Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, incontrerà i Presidenti delle Regioni giovedì prossimo, 9 ottobre".''Lì verificheremo le condizioni - ha  spiegato Errani - e mi auguro che si possa ripartire con il  dialogo per ricostruire un percorso corretto e coerente''. Errani ha poi spiegato che proprio per questa ragione nella Conferenza unificata  il tema delle riforme costituzionali non sarebbe stato trattato. La decisione è scaturita dopo la ferma presa di posizione dei Presidenti delle Regioni del 23 settembre, quando era stata sollecitata in tale direzione una iniziativa della Presidenza del Consiglio. ''Non credo che ci sia mai stato uno strappo tra il governo e le regioni -ha commentato il Ministro La Loggia in merito all'incontro della scorsa settimana con Bossi- c'era l'esigenza di un approfondimento e trovo molto positivo il prossimo incontro con il premier. Da qui al 9 ottobre ci sarà tempo di approfondire aspetti delle proposte che sono a cuore delle regioni e delle altre istituzioni locali''. Quanto all'avvio delle riforme il ministro La Loggia ha evidenziato la necessità che ''dovrà essere il più rapido possibile, così come ha giustamente sottolineato il ministro Bossi''.
''Non so cosa le Regioni devono chiedere al premier, se lo sapessi potrei dire il peso che ha la  presenza di Berlusconi o la mia. Penso che a Berlusconi  chiederanno le solite cose banali ma concrete: i soldi''. Lo ha detto, al termine della conferenza unificata, il ministro delle Riforme
Umberto Bossi riferendosi all'incontro fissato per la  prossima settimana tra il presidente del Consiglio e i  presidenti delle regioni.  Bossi ha ammesso che quell'incontro costituirà ''un passo avanti, perché le Regioni così potranno esprimere liberamente e democraticamente il loro parere''. Il ministro ha aggiunto che subito deve essere fatto il federalismo fiscale. ''Io lo farei subito - ha detto - solo che sono in tanti a non essere così... non ci sono piu' i soldi''.
Immediata la replica di Storace: ''Bossi non può permettersi di trattare da mendicanti i Presidenti delle Regioni''. Lo ha detto il Presidente della regione Lazio
Francesco Storace (che fra l'altro, nella giornata di ieri, si è anche  è dimesso dall'esecutivo di AN, muovendo non pochi rilievi in un'intervista rilasciata a La Repubblica). ''Per quel che mi riguarda sono molto felice che il  confronto, come avevo chiesto, - ha proseguito Storace - sia con il  Presidente del consiglio e non con un ministro piuttosto stravagante. ''Anche perché solo Berlusconi e non più Bossi  - ha sottolineato - potrebbe rispondere ad almeno una domanda: se un deputato o senatore di chissà quale partito presenta un emendamento che propone di trasferire la capitale a Milano, quale sarà l'atteggiamento del governo visto che e' già noto quello del cosiddetto ministro per le riforme?''
Il presidente della Regione Puglia, 
Raffaele Fitto, ha giudicato positivamente ''la disponibilità  dimostrata dal Presidente del Consiglio per un incontro con le Regioni sul disegno di legge di modifica costituzionale''.  ''E' un fatto altamente positivo - ha detto al termine della Conferenza dei Presidenti delle Regioni - si apre così la  possibilità di un metodo di confronto aperto e trasparente''. 
''Mi auguro - ha commentato il presidente dell'Anci
Leonardo Domenici - che alla positivita' del metodo - ha concluso - possa seguire anche una proficua intesa nel merito''.
Per quanto riguarda le Regioni- avverte il Presidente del veneto, Giancarlo
Galan-  c'e' voglia di federalismo, una riforma che deve essere pienamente realizzata assieme a tutte la altre modifiche alla Costituzione previste dal disegno di legge costituzionale proposto e sostenuto dal Governo Berlusconi''. ''Lo so che i Presidenti di piu' di una Regione non vorrebbero nemmeno discuterla questa legge- spiega Galan - Io sono d'accordo invece con chi sostiene che per davvero qui c'e' in gioco la sopravvivenza del federalismo ed e' proprio per questo motivo che io dico: c'e' ancora più di un margine per la discussione, per un confronto pacato e costruttivo''. ''Insomma, sul Senato federale e su tutti gli altri punti  previsti da questa riforma non credo che il tempo del confronto sia scaduto'', sottolinea il presidente del Veneto. Il Vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Michele Di Puppo, ha ribadito che un   documento comune delle Regioni a statuto speciale e Province  autonome esprime forte perplessità anche sui passaggi che caratterizzano il Senato delle Regioni. Non si condividono le modalità di elezione dei futuri senatori e nel documento unico si chiede che nella definizione di tali modalità vadano coinvolti i Consigli regionali e provinciali. (sm)
Robilotta: poteri locali e sviluppo sostenibile

A incidere negativamente sullo sviluppo sostenibile in Italia c'e' anche l'eccessiva frammentazione e la sovrapposizione delle competenze nelle realta' locali. E' quanto emerge dallo studio 'enti locali e sviluppo sostenibile' presentato nel corso di un convegno e realizzato dall'universita' Cattolica di Milano con il contributo di Dexia Crediop.
I problemi legati all'attuazione dei progetti e nel reperimento delle risorse finanziarie necessarie, infatti, sono un problema che non interessa solo l'Italia ma anche altri paesi europei.

“La sostenibilità è veramente la sfida dei prossimi anni”. Lo ha affermato
Donato Robilotta, Assessore agli Affari istituzionali della Regione Lazio.
“Ogni livello di governo, secondo le proprie competenze – ha affermato Robilotta – dovrà adottare modelli di sviluppo sostenibile, modulati però secondo le vocazioni e peculiarità delle comunità e dei territori governati”.
Si tratta di scelte che però, ha sottolineato Robilotta, si scontrano con la “carenza delle risorse da investire per le politiche ambientali”, un dato che probabilmente “sarà confermato dalla prossima Legge finanziaria”.
Il timore degli amministratori regionali e locali è quindi legato ad un quadro di risorse finanziarie limitate che non consente il rispetto puntuale degli obiettivi di accordi internazionali e di direttive europee. Tutto ciò, spiega Robilotta, proprio mentre appare evidente che solo le strategie che partono dal basso possono consentire applicazione ed efficacia agli accordi internazionali. Quindi “il coinvolgimento dei cittadini e il consenso delle comunità amministrate diventano strategici e occorrerà evitare di intervenire sul territorio in modo unilaterale e antagonista rispetto alla tutela dell’ambiente. Ma allo stesso tempo – avverte l’Assessore della Regione Lazio – non si deve cedere ad un certo ambientalismo di maniera e demagogico”.
Con un esempio di attualità, Robilotta spiega che, rispetto “all’emergenza rifiuti non è pensabile ostacolare la realizzazione dei termovalorizzatori per il loro smaltimento quasi che sia meglio continuare con le discariche … così come non si può più procrastinare la realizzazione di centrali termoelettriche.
Le Regioni si stanno adoperando in questa direzione ed evidentemente sono in linea con i consumatori che non intendono rinunciare alle possibilità che oggi sono consentite dall’uso di tecnologie ed energie pulite. “Abbiamo il dovere – ha concluso Robilotta – di ascoltare la voce dei consumatori che premiano le scelte eco-compatibili delle aziende. Un trend che spinge oggi la finanza privata a supportare l’imprenditoria che fa dell’ambiente uno strumento per imporsi sui mercati”. (red)

Pacchi bomba: Conferenza Regioni condanna attentati alla democrazia

La Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome esprime la più ferma condanna per i gravi atti terroristici perpetrati a Roma, e che fortunatamente non hanno avuto gravi conseguenze e respinge nettamente ogni tentativo di condizionamento della vita democratica del Paese.
La Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, riunitasi a Roma, esprime forte preoccupazione per il riemergere di fenomeni eversivi. La Conferenza ha inoltre espresso sostegno e solidarietà alle istituzioni colpite, al Ministero del Lavoro e alla Regione autonoma della Sardegna, auspicando che sulla vicenda gli inquirenti facciano al più presto luce, chiarendo responsabilità e motivi che sono alla base di questi attentati. (red)

Torino 2006: approvato protocollo XX Giochi Olimpici invernali

Il Presidente Enzo Ghigo (nella foto) - oggi impegnato in un convegno dedicato al tema degli Ogm -  ha reso noto che la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome ha approvato il Protocollo che permetterà al TOROC (comitato organizzatore di Torino 2006, XX Giochi Olimpici) di accordarsi con le singole Regioni per essere direttamente compartecipi dell’evento olimpico.

Dal dicembre 2005 a febbraio 2006 i tedofori (circa 10.000) attraverseranno l’Italia per circa 11mila chilometri di percorso che rappresenterà il miglior veicolo promozionale dei giochi olimpici invernali per diffondere simboli e valori del movimento olimpico sul territorio che li ospita ed è l’occasione per comunicare al mondo i primati dell’Italia in materia di ambiente, arte e cultura, gusto, sport, stile e design, innovazione e tecnologia, tutte eccellenze facilmente ritrovabili in un “percorso italiano”.
La torcia accesa ad Olimpia (Grecia) arriverà in Italia, a Dicembre e seguirà i diversi percorsi concordati con le Regioni e gli enti locali per giungere allo stadio comunale di Torino a febbraio per accendere il braciere olimpico che sarà spento il 26 febbraio con la cerimonia di chiusura.
(red)

Domenici: la finanziaria ha ignorato le richieste dei Comuni
'Un duro atto di accusa da parte del Presidente dell'Anci, Leonardo Domenici (nella foto), nei confronti del governo per la Finanziaria che si appresta a varare che "ha ignorato le richieste dei Comuni strangolando la loro autonomia di spesa e penalizzando i cittadini''. Questo governo che sostiene di volere il federalismo -ha spiegato il sindaco di Firenze in un'intervista a La Repubblica - segue in realtà una logica centralista che taglia le risorse e affida ai ministeri la gestione di tutti gli investimenti destinati alle famiglie''.
Nel frattempo la Commissione Bilancio del Senato della Repubblica ha avviato l’esame del disegno di legge finanziaria 2004, nel pomeriggio della giornata del 2 ottobre, non appena è pervenuta la relazione tecnica del disegno di legge. Il Presidente Azzolini ha comunicato che la serie delle audizioni preliminari all’esame dei documenti di bilancio svolte congiuntamente dalle Commissioni Bilancio dei due rami del Parlamento potrebbero aver luogo a partire da mercoledì 8 ottobre alle ore 8,30 fino al pomeriggio di venerdì 10 ottobre, con l’audizione del Ministro Tremonti mercoledì 8 alle ore 19, nonché del Governatore della Banca d’Italia e dei rappresentanti della Corte dei Conti, del CNEL, degli enti territoriali e di altri enti pubblici, nonché delle forze sociali, dei consueti organismi di categoria e delle organizzazioni ambientaliste. (red)
Veneto: "Echo Day"
Venerdì 3 ottobre sarà celebrata "Echo Day", la giornata europea dell'organo promossa dall'associazione internazionale che raccoglie le città accomunate dalla presenza di organi storici e da un festival organistico: per l'Italia questa città è Treviso. "Echo Day" è inserita nel progetto della Regione "Cantantibus Organis", un circuito organistico regionale finalizzato a valorizzare questo patrimonio strumentale proponendo - con il coordinamento di Asolo Musica - un programma di concerti che tocca oltre 40 comuni di sei province del Veneto.(red)
 

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