periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 138 - Roma, 8  ottobre 2003

Sommario

Riforme; Formigoni  "nel nuovo Senato "federalista" è solo un aggettivo" Presidenti di Regione: proposto vincolo due mandati consecutivi
Finanziaria: l'Anci si "autosospende" da ogni sede di concertazione Semestre UE, Euromediterraneo e Balcani: 4 appuntamenti nelle Regioni
Unioncamere: XI Congresso annuale di Eurochambres Elettrosmog: Consulta ha dichiarato illegittimità
Riforme; Formigoni  "nel nuovo Senato "federalista" è solo un aggettivo"
Si riunisce oggi la Conferenza dei Presidenti delle Regioni. All'ordine del giorno la riforma costituzionale e e la finanziaria. Domani l'incontro con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. E alla vigilia di tale incontro, il presidente della  Regione Lombardia, Roberto Formigoni (nella foto) spiega - in un'intervista al Corriere della Sera -che il Senato federalista disegnato dai  ''saggi'' della Casa delle Liberta' ''di federalista ha soltanto l'aggettivo''. A Berlusconi Formigoni dira' ''che sul federalismo così non va. Il governo ha presentato una proposta che contiene molti aspetti positivi: dalla devoluzione, al superamento del 
bicameralismo perfetto, alla riduzione del numero dei parlamentari. Ma le garanzie per il federalismo non sono sufficienti e quindi su questo punto abbiamo il dovere della verità anche se e' scomoda. Di federalista il nuovo Senato ha soltanto l'aggettivo. Le leggi di bilancio devono passare anche per il Senato. E poi i giudici della Corte Costituzionale: per anni si e' detto che devono essere eletti in parte anche dalle Regioni. Ebbene, e' venuto il momento di attuare questa richiesta''.
Il Senato ipotizzato non e' federalista, secondo Formigoni, ''perché le elezioni avvengono ancora su liste di partiti  nazionali e perché non c'e' nessun collegamento con i governi locali tranne l'obbligo per i candidati di essere stati  precedentemente consiglieri comunali o regionali. E' davvero un vincolo troppo blando: avviene già così nei fatti''. L'elezione, invece, sempre secondo il presidente della Lombardia, dovrebbe avvenire ''con un'unica scheda con la quale  si eleggono il presidente della Regione, i consiglieri regionali e i senatori di quel territorio. In questo modo la rappresentanza in Senato sarebbe fortemente legata a quella in Regione''. (gs)
Finanziaria: l'Anci si "autosospende" da ogni sede di concertazione
L’ANCI non parteciperà più alle sedi istituzionali di concertazione (a cominciare dalle Conferenze Stato-Città e Unificata) fino a quando il Governo non avvierà una iniziativa che tenga presente le richieste – in tema di Legge Finanziaria 2004 - dei Comuni italiani.
La decisione della ‘autosospensione’ dell’ANCI ì, presieduta dal sindacoi di Firenze, Leonardo Domenici (nella foto), è stata presa dal Comitato operativo dell’Associazione, in considerazione degli effetti estremamente pesanti per i Comuni di quanto contenuto nei provvedimenti che compongono la manovra. Da qui, la ‘’necessita imprescindibile’’ – sottolineata dai componenti del Comitato Operativo ANCI - di richiamare l’attenzione del Governo sulle conseguenze di una Finanziaria ‘’che mortifica il ruolo e la funzione dei Comuni italiani’’.
Secondo le elaborazioni ANCI, l’autonomia finanziaria dei Comuni resta infatti bloccata, mentre vengono effettuate cospicue decurtazioni alle disponibilità finanziarie degli enti locali per il 2004. Solo per citare alcuni dati, i trasferimenti erariali sono decurtati di 115 milioni di euro; non e’ previsto il riconoscimento del tasso di inflazione (175 milioni in meno); viene ridotto il fondo ordinario per gli investimenti (-60 milioni); non e’ previsto il rifinanziamento del fondo spettante ai Comuni con meno di 3000 abitanti (-112 milioni) e sono fortemente ridotte le risorse per incentivare le unioni dei comuni (-50 milioni di euro). Tutto cio’ si traduce in una drastica decurtazione delle entrate dei Comuni. Alcuni esempi: per il Comune di Milano le ricadute sono pari al 7% in meno rispetto alla spettanza del 2003  (31 milioni di diminuzione); per Bologna, il calo e’ del 7,3% (pari a circa 8 milioni di euro in meno); per Viterbo la riduzione delle spettanze e’ dell’ 11,7%; Grosseto dovrebbe subire una decurtazione del 7,4%.
Ancora piu’ grave, la situazione dei piccoli Comuni: Valdengo (Biella) avrebbe una decurtazione del 24%; Spineda (Cremona) del 19,4%; Giaveno (Torino) del 14,8%; Poggio Moiano (Rieti) dell’11%.
A questo, infine, si aggiunge il fatto che il patto di stabilita’ e’ per i Comuni fortemente penalizzante - rispetto agli altri comparti della pubblica amministrazione – e che il federalismo fiscale e’ ancora fermo al palo.
I tagli della Finanziaria 2004 mettono l'intero sistema delle autonomie locali in una situazione molto critica, tale da non consentire loro di sostenere le competenze e rispondere alle esigenze dei cittadini. Per questo apprezzo e condivido l'iniziativa assunta dall'Anci''. E' il commento del presidente dell'Emilia-Romagna, Vasco Errani, alla decisione dell'Anci di non partecipare alle conferenze Stato-Città e Unificata in segno di protesta contro quei tagli. Lo stesso Errani ha poi auspicato che la stessa decisione venga presa dalle Regioni: ''Sono convinto e mi auguro che anche le Regioni sappiano assumere un'iniziativa altrettanto decisa e unitaria per costruire le condizioni di modifiche sostanziali alla proposta di legge finanziaria''. (raf.cro.)
Unioncamere: XI Congresso annuale di Eurochambres
Si terrà a Roma dal 9 al 10 ottobre 2003 presso Palazzo Colonna - Piazza SS. Apostoli n. 66 - l'XI Congresso annuale di Eurochambres, promosso e organizzato dall'Unioncamere.
E' previsto l'intervento di Lucio Stanca (nella foto), Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie.(red)
Presidenti di Regione: proposto vincolo due mandati consecutivi
Per i presidenti di Regione e' in  arrivo il vincolo dei due mandati consecutivi; il limite e'  previsto in un emendamento alla legge di attuazione  dell'articolo 122 della Costituzione, approvato all'unanimita'  dal comitato dei nove, cioé il gruppo che istruisce i lavori  dell'aula della Camera, che votera' la legge a partire da oggi   pomeriggio.
L'emendamento è stato proposto dal centrosinistra che  prevedeva, appunto, l'imposizione di questo vincolo per i  governatori.
Il relatore Giampiero D'Alia  (Udc) ne ha proposto una riformulazione che e' stata votata da  tutti i gruppi e che affida agli statuti regionali il compito di  recepire questo principio.
L'emendamento D'Alia afferma che tra le cause di  ineleggibilita' per un candidato alla presidenza di una regione  vi e' quella di aver svolto due precedenti mandati consecutivi.  Resta quindi la possibilita' per un governatore che ha gia'  svolto due mandati, di ''restar fermo un giro'', e potersi cosi'  ricandidare per un terzo mandato alle elezioni successive. (red)
Semestre UE, Euromediterraneo e Balcani: 4 appuntamenti nelle Regioni

Nell’ambito del semestre di Presidenza italiana dell’Unione europea, la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome ha promosso , di intesa con il Governo in sede di Conferenza Stato-Regioni, alcuni appuntamenti dedicati al tema delle politiche euro-mediterranee e ai Balcani.

Il programma prevede quattro iniziative che saranno organizzate ad Ancona, Bari, Perugia e Palermo. I temi che saranno affrontati con illustri personalità del mondo della cultura, della politica e del giornalismo saranno: Le politiche di prossimità nel mediterraneo e nei Balcani (Regione Marche, Ancona, 17 e 18 ottobre); Migrazioni e politiche sociali (Regione Puglia, Bari, 22 e 23 ottobre); Le iniziative delle istituzioni regionali e locali per la pace e la stabilità in Medio oriente e nell’area mediterranea (Regione Umbria, Perugia, 19 novembre); Il tema complessivo del rilancio delle politiche euro-mediterranee, con particolare riferimento alla successiva Conferenza interministeriale di Napoli (Regione Siciliana, Palermo, 27 e 28 novembre). Si tratta di confronti e sedi che rappresenteranno il “percorso delle Regioni” verso la Conferenza interministeriale di Napoli sulle politiche euromediterranee, cui parteciperà anche una delegazione delle Regioni italiane ed europee per presentare le conclusioni di questo percorso.
Le iniziative saranno illustrate nel corso di una conferenza stampa alla quale prenderanno parte: in rappresentanza del Governo: il Ministro degli Affari esteri, Franco Frattini, il Ministro per le politiche comunitarie Rocco Buttiglione e il Ministro per gli Affari regionali Enrico La Loggia;in rappresentanza della Conferenza dei Presidenti delle Regioni: il Presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, il Presidente della Regione Marche, Vito D’Ambrosio, il Presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto, e il Presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti. (red)

Elettrosmog: Consulta ha dichiarato illegittimità

La Corte Costituzionale ha dichiarato la illegittimita' costituzionale di alcune delle disposizioni  contenute in leggi regionali riguardanti l' elettrosmog e la  tutela dall' inquinamento elettrico, magnetico ed  elettromagnetico.
La Corte ha affermato che spetta allo  Stato fissare i valori limite di esposizione della popolazione  ai campi elettromagnetici, che devono essere rispettati nella  installazione e gestione degli impianti (elettrodotti, impianti  radioelettrici per la telefonia mobile, impianti  radiotelevisivi), a tutela della salute e ha negato che le  Regioni possano stabilire per il loro territorio valori diversi,  sia pure in senso piu' restrittivo. 
La Corte ha precisato che, in via di principio, le Regioni  possono adottare discipline di maggior tutela della salute; ma,  nel caso dell' elettrosmog, i valori limite fissati dallo Stato,  in accordo con gli standard internazionali, rappresentano il  punto di equilibrio fra esigenze di tutela della salute, che  debbono comunque essere salvaguardate, ed esigenze di  pianificazione di reti ed impianti necessari per il trasporto  dell' energia e per le comunicazioni. Se le regioni, ispirandosi  ad esigenze di maggior cautela, potessero fissare valori  diversi, ne risulterebbe compromessa la possibilita' di  realizzare gli impianti su tutto il territorio nazionale.
Il Governo aveva impugnato numerose disposizioni contenute in  quattro leggi regionali del 2001 e del 2002, rispettivamente  delle Regioni Marche, Campania, Puglia e Umbria, tutte  contenenti norme in tema di tutela dall' inquinamento elettrico,  magnetico ed elettromagnetico.
La Corte, con la sentenza n. 307 del 2003, riuniti i quattro  giudizi ha dichiarato la illegittimità costituzionale di alcune  disposizioni contenute in ciascuna delle leggi impugnate, e la  non fondatezza delle questioni relative ad altre disposizioni:  il tutto sulla base di alcune affermazioni di carattere  generale.
Resta invece nell'ambito della competenza regionale, sia pure  nel rispetto dei principi fondamentali stabiliti dalle leggi  dello Stato, cio' che riguarda la disciplina degli impianti  sotto il profilo della loro localizzazione sul territorio,  essendo Regioni ed enti locali in definitiva responsabili dell'  uso del loro territorio e della composizione dei molteplici  interessi che ad esso fanno capo. Spetta dunque alle Regioni ed  enti locali anche la determinazione degli obiettivi di 'qualita'  in materia di inquinamento elettromagnetico, definiti dalla  legge-quadro come 'criteri localizzativi, standard urbanistici,  prescrizioni e incentivazioni per l' utilizzo delle migliori  tecnologie disponibili''.  (sm)

 

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