periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 421 - Roma,  4, 5 e 6 dicembre 2004

Sommario

Toscana e Lazio: servizio telefonico per sordomuti

La Costituzione nella rete

Il 10 scade il condono edilizio

Regionali e liste unitarie

Monitoraggio Statuti

Lorenzetti su crisi acciaierie Terni

Toscana e Lazio: servizio telefonico per sordomuti

Basterà contattare il numero verde regionale 800.42738 per avere un nuovo servizio sociale dedicato ai sordomunti per facilitare le telefonate. In Toscana i cittadini sordomuti sono circa 2500, in Italia 92 mila. Da oggi un operatore, ogni mattina per cinque giorni la settimana, farà da ‘interprete’ tra chi sente e chi, non sentendo, ha difficoltà di parola. I non udenti digiteranno sulla tastiera del loro telefono speciale i messaggi e leggeranno sul display le risposte, come sono già abituati a fare; all’altro capo le stesse parole saranno ripetute dall’operatore alla persona udente, in possesso di un normalissimo telefono. “E’ un servizio gratuito attivo tramite un numero verde, che è 800.42738. Renderà chi non sente più autonomo e gli permetterà di telefonare a lavoro per un’emergenza o al medico, rivolgersi ad un ufficio qualsiasi o prenotare magari un ristorante” spiega il vice presidente ed assessore alle politiche sociali della giunta regionale toscana, Angelo Passaleva.
E’ una delle azioni che si inserisce all’interno del protocollo d’intesa firmato l’anno scorso con l’Ente nazionale sordomuti, per cui sono stati stanziati 40 mila euro nel 2003 ed altrettanti nel 2004”. Il servizio, attivato da qualche tempo in Lazio, parte dal 6 dicembre: disponibile dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30. Sarà accessibile a tutti i cittadini residenti in Toscana e costerà alla Regione, per i primi sei mesi, 10 mila. Non è comunque l’unico servizio rivolto ai sordomuti. L’Ufficio relazioni con il pubblico della giunta regionale già dal 2003 è in grado di dialogare con chi ha difficoltà di parola. Gli operatori hanno imparato il linguaggio dei segni ed è stato attivato un numero verde dedicato (800.881515) con una segreteria ed un telefono che registra e traduce le parole in messaggi scritti.
Infine si segnala un libro dedicato ai ragazzi per promuovere la cultura ambientale: Segnali Ambientali Junior, l’ambiente a portata dei ragazzi. Si tratta di un libro con illustrazioni per conoscere problemi, criticità e risorse. Un volume destinato ai ragazzi dai 9 ai 13 anni per spiegare, con illustrazioni ed un linguaggio semplice e accattivante, lo stato di salute dell’ambiente toscano, gli interventi da adottare per risolvere le criticità ed i comportamenti da assumere nella vita di tutti i giorni per diminuire l’i
mpatto derivante dalle nostre azioni. Si intitola ‘Lapo, Tosca e l’Ambiente ritrovato’ ed è stato realizzato dalla Regione in collaborazione con Carthusia Edizioni. Il libro verrà presentato domani, martedì 7 dicembre, dall’assessore all’ambiente Tommaso Franci alle 12.30 nella sala stampa di Palazzo Bastogi (via Cavour 18).
(red)

Il 10 scade il condono edilizio

Il condono edilizio scade il 10 dicembre, a meno di proroghe, scade il termine per presentare le domande ed effettuare il versamento della prima rata. Al 4 dicembre le domande arrivate nei capoluoghi di regione sono  58.000. Piu' della meta', precisamente 32.000, sono state presentate a Roma. Nei capoluoghi piu' piccoli invece in molti casi non si raggiungono le 100 richieste. Da Trieste, dove si parla di poche decine di adesioni, a Potenza (solo 80 domande), passando per Ancona, dove sono state presentate meno di 30 istanze. Secondo un'indagine dell'ADNKRONOS sono state poche le domande.
Leggi regionali che limitano molto la portata della sanatoria fissando dei paletti molto restrittivi. Le regioni dovevano legiferare in materia entro il 12 novembre.
In alcuni casi, come l'Umbria, e' prevista addirittura la demolizione dei nuovi immobili a spese del proprietario. E anche se le atre regioni non sono state cosi' 'severe', comunque ben 18 hanno  messo in campo norme che in molti casi vietano la costruzione di nuovi edifici, aumentano del 100% gli oneri concessori e del 10% le oblazioni. Gli ampliamenti sono stati ridotti da quasi tutti e i cambi di destinazione sono stati sottoposti a restrizioni considerevoli. In  tutta Italia solo due regioni, Abruzzo e Calabria, non hanno disposto una nuova norma accogliendo la legge nazionale.
Condono a maglie strette in Valle d'Aosta dove non sara' possibile sanare le nuove abitazioni ne' gli ampliamenti.
In Lombardia non sara' possibile sanare le nuove costruzioni, residenziali e non, realizzate in assenza di concessione edilizia e non conformi agli strumenti urbanistici in vigore, per le opere abusive realizzate nei parchi, nelle riserve e nelle altre aree naturali, e per le costruzioni in aree vincolate quando il vincolo di inedificabilità sia stato imposto prima dell'inizio dei lavori. Negli  altri casi e' possibile sanare l'abuso, solo dopo il via libera  dell'autorità preposta al vincolo.
I comuni possono incrementare gli oneri di urbanizzazione del 30%. Inoltre potranno anche chiedere il versamento anticipato fino al 50% degli oneri di urbanizzazione, all'atto della presentazione della domanda di sanatoria. Se non ci sara' nessuna delibera il contributo sul costo della costruzione dovra' essere corrisposto per intero, cioè al 100%.
Solo piccole modifiche rispetto alla legge nazionale in Piemonte, dove la volumetria delle nuove abitazioni condonabili viene portata a 600 metri cubi, che arriva a 2.400 nel caso delle multiproprieta'. Viene anche fornita una intrepretazione ad hoc di nuova abitazione: si intende il manufatto che risulti realizzato in forma autonoma non connesso o pertinente a altro manufatto esistente. Nessun ritocco per le oblazioni mentre gli oneri di urbanizzazione sono stati aumentati del 30% per le nuove costruzioni ma solo per le tipologie 1 e 2, cioe' i casi piu' 'gravi'.
Tra le regioni che dall'inizio hanno dichiarato guerra alla sanatoria c'e' l'Emilia Romagna. Con la legge regionale, infatti, sono stati ridotti al massimo i termini del condono. ''Non ci saranno grandi introiti'' afferma l'assessore all'Urbanistica, Antonio Rivola. Non solo perche' la legge qui e' stata molto restrittiva ma  anche perche' in Emilia Romagna da sanare sono soprattutto i piccoli abusi''. Oltre all'aumento del 100% degli oneri concessori e del 10%  delle oblazioni, si da anche la possibilita' ai comuni di incrementare del 20% le spese che riguadano la richiesta delle concessioni. In  Emilia Romagna non sara consentito costruire nuove case, pena l'abbattimento.
La regione ha anche provveduto all'istituzione di un fondo, alimentato dal quel 20% in piu' per le spese di richiesta delle concessioni, con il quale i comuni provvederanno alla demolizione della abitazioni nuove o di altri abusi non sanabili. Stretta anche sugli ampliamenti: 100 metri cubi per le costruzioni, 300 metri cubi per i capannoni e 600 metri cubi per le azienda con piu' stabili all'interno della stessa area. Passando ai cambi di destinazione, anche qui sono state attuate delle restrizioni che permetteranno di fare dei cambiamenti solo nel caso in cui non comportino aumenti dei carichi urbanistici. Ad esempio si puo' passare dall'uso produttivo all'uso commerciale (fino a 400 metri cubi) oppure di puo' passare da uso residenziale a uso direzionale (massimo 100 metri). Rimangono inoltre tutte le leggi che vietano la costruzione di immobili nelle aree paesaggistiche, all'interno delle aree demaniali, e nelle aree sottoposte a vincoli.
Anche la Toscana e' tra le regioni che fin dall'inizio si sono opposte alla sanatoria. Molti i paletti messi con la legge regionale. Le domande presentate in Toscana, afferma l'assessore all'Urbanistica, Riccardo Conti, ''non saranno molte. Un po' perche' la Toscana e' una regione a basso grado di abusivismo e un po' perche' la legge e' molto restrittiva''. Poche domande sono quindi attese e, di conseguenza, anche il gettito ''non sara' molto  elevato''. Le oblazioni vengono incrementate del 10% (con versamento al comune, mentre gli oneri concessori saranno incrementati del 100%.
Nessuna chance per i nuovi edifici che non saranno condonabili. Mentre per le abitazioni gia' esistenti l'ampliamento massimo contentito e'  pari a 100 metri cubi che puo' arrivare a 200 metri cubi nelle  multiproprieta'.
Condono 'diversificato' per il Lazio. Oblazioni e oneri di concessione variano in base al riconoscimento dei cosiddetti 'abusi di necessita'. Le oblazioni vengono aumentate del 10% fatta eccezione per le opere abusive relative ai centri che perseguono finalita' di assistenza e cura a persone disagiante senza scopo di lucro. Gli oneri di concessione invece vanno ad una aumento del 50%, per le ristrutturazioni e modifiche di destinazione d'uso, fino al 100% in caso di nuove costruzioni e ampliamenti. Via libera alla costruzione di nuove abitazioni che, nel caso in cui si tratti di prima casa, non dovranno avere una volumetria superiore ai 450 metri cubi per singola domanda e, nel caso di multiproprieta', non oltre i 900 metri.
Se invece si tratta di seconda casa la superficie massima condonabile e' di 300 metri cubi che sale fino a 600 metri per le multiproprieta'. Per quanto riguarda gli immobili gia' costruiti che non rispettano il piano regolatore si potra' aderire alla sanatoria se l'ampliamento e' inferiore al 20% della superficie dell'immobile e comunque non superiore ai 200 metri cubi. Stesso limite anche per gli immobili ad uso commerciale. Via libera ai cambi di destinazione d'uso. Vengono invece escluse dal condono le opere realizzate nelle aree protette da leggi nazionali e regionali, nelle zone a protezione speciale, parchi e nelle aree demaniali.
 Legge regionale in linea con le direttive nazionali anche in Puglia. Le oblazioni verranno pero' aumentate del 10%. Il condono dovrebbe riscuotere successo secondo l'assessore all'Urbanistica, Enrico Santaniello, secondo cui ''le adesini sarannnonumerose''. Dal grado di attenzione nei confronti della sanatoria, sottolinea, ''penso che risponderanno in molti''.
Nella tabella che segue l'ADNKRONOS riporta le domande pervenute nei capoluoghi di regione al 4 dicembre.
Citta' numero domande
 Roma 32.224
 Milano 5.800
 Bari 5.260
 Palermo 4.600
 Torino 2.288
 Napoli 2.000
 Venezia 1.800
 Genova 1.600
 Cagliari 1.000
 Catanzaro 450
 Firenze 200
 Bologna 127
 Potenza 80
 Aosta 50
 Trento 50
 Campobasso 30
 Trieste 30
 Ancona 28

(red)

Monitoraggio Statuti

 

Ecco la situazione al 6 dicembre sullo stato di approvazione dei nuovi Statuti regionali.
 

REGIONI

STATO DEI LAVORI

Aggiornamento al 6 dicembre 2004

ABRUZZO

Il Consiglio regionale ha approvato in seconda lettura  lo Statuto il 21 settembre u.s.. Il 28 ottobre il Consiglio dei Ministri ha impugnato dinanzi la Corte costituzionale lo Statuto regionale.  A seguito dell’impugnazione il Consiglio ha approvato in prima lettura il nuovo testo modificato il 9 novembre 2004 u.s. .

BASILICATA

La Commissione ha approvato il 22 dicembre 2003 la proposta del nuovo Statuto. Attualmente in discussione in aula.

CALABRIA

L.R. n. 25 del 19 ottobre 2004.

CAMPANIA

Attualmente il Consiglio regionale ha approvato lo statuto in prima lettura 18 settembre.

EMILIA-ROMAGNA

Il Consiglio regionale ha approvato definitivamente lo Statuto il 14 settembre u.s.. L'8 ottobre il Consiglio dei Ministri ha impugnato dinanzi la Corte costituzionale lo Statuto regionale.

LAZIO

L. Statutaria n. 1 dell’11 novembre 2004.

LIGURIA

Il Consiglio regionale ha approvato in seconda lettura lo Statuto il 28 settembre u.s.. Il 28 ottobre il Consiglio dei Ministri ha impugnato dinanzi la Corte costituzionale lo Statuto regionale. A seguito dell’impugnazione il Consiglio ha approvato in prima lettura il nuovo testo modificato il  24 novembre u.s.

LOMBARDIA

Attualmente lo Statuto è in discussione in Commissione.

MARCHE

Il Consiglio ha approvato definitivamente lo Statuto il 4 dicembre u.s.

MOLISE

La Commissione ha approvato una prima bozza di Statuto il 30 ottobre 2003 . Attualmente la proposta è sottoposta ad una serie di consultazioni esterne.

PIEMONTE

Il Consiglio regionale ha approvato definitivamente lo Statuto il 19 novembre u.s..

PUGLIA

L. R. n. 7 del 12 maggio 2004

TOSCANA

Il Consiglio regionale ha approvato definitivamente lo Statuto il 19 luglio u.s.. Il 4 agosto il Consiglio dei Ministri ha impugnato dinanzi la Corte costituzionale lo Statuto regionale.

Il 29 novembre la Corte Costituzionale con la sentenza n. 372 ha respinto il ricorso del Governo.

UMBRIA

Il Consiglio regionale ha approvato il 29 luglio u.s. definitivamente lo Statuto. Il 4 settembre il Consiglio dei Ministri ha impugnato dinanzi la Corte costituzionale lo Statuto regionale.

VENETO

La Commissione ha approvato il 7 agosto u.s. lo statuto.

(red)

Regionali e liste unitarie

Le liste unitarie alle regionali del 3-4 aprile 2005 rappresentano ancora un problema per entrambi gli schieramenti politici.
Sia l'Ulivo che la Cdl stanno valutando l'impatto della lista unitaria alle regionali e i candidati presidenti ancora da scegliere.
In alcuni casi le liste civiche - si sostiene - che portano il nome dei candidati presidenti di regione, come nel Lazio, potrebbero essere decisive per una vittoria. I contrari sostengono che così si rischia di drenare consensi alle forze maggiori.
Lo staff del Presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, ha manifestato perplessita' sulle dichiarazioni del coordinatore regionale di Forza Italia, Paolo Romani, secondo il quale non c'e' la possibilita' che alle elezioni regionali ci siano liste autonome del presidente, e si chiede se ''per caso'' c'e' chi ''vuole fare perdere le elezioni regionali''.
''Non e' un caso - hanno osservato i collaboratori di Formigoni - se il capogruppo dei Ds, Pierangelo Ferrari, e' stato il primo ad applaudire, dicendo che e' un dato positivo se non c'e' la lista del presidente''.
Negli ambienti vicini a Formigoni, tra l'altro, viene fatto notare che ''in altre regioni le liste del presidente sono gia'  state decise come per esempio nel Lazio, in Liguria e in Puglia. E allora in queste regioni, secondo il ragionamento di Romani, c'e' qualcuno che vuole far perdere Forza Italia?''.
''Non e' certo Paolo Romani che decide - si fa ancora notare - e Formigoni ha sempre detto che decidera' secondo cio' che sara' piu' utile alla coalizione e che la decisione verra' presa insieme''.
Mentre fa discutere nel centrosinistra la candidatura Bresso. ''E' stato un ragionamento difficile e doloroso, ma fatto con l'obiettivo di tenere una coalizione larga e di vincere''. Cosi' Pierluigi Bersani, responsabile nazionale Economia dei Ds, ha commentato la decisione di candidare Mercedes Bresso al posto di Pietro Marcenaro alle prossime elezioni regionali in Piemonte.
''Le valutazioni possono essere diverse - ha aggiunto Bersani - ma lo spirito e' identico e lo si vedra' gia' dai prossimi giorni. Niente potra' incrinare e fermare l'unita' della coalizione e la voglia di vincere di tutti: dei candidati, di quelli che saranno in lista, di quelli che daranno una mano''.
(red)

Costituzionalismi

Diretto  da Gianni Ferrara, www.costituzionalismo.it si avvale della collaborazione di Gaetano Azzariti,  Lorenza Carlassare, Pietro Ciarlo, Alfonso Di Giovine e Mario Dogliani.
Le specifiche ragioni di politica culturale e la professione di metodo alla base di quest'iniziativa sono rese esplicite in due editoriali
Le ragioni di una rivista nuova, di Gianni Ferrara e Le ragioni di un impegno nuovo, di Gaetano Azzariti.
Il sito Costituzionalismo.it si compone di diverse rubriche. Lo spazio intitolato "
Sulla teoria costituzionale" raccoglie scritti di carattere fondamentalmente teorico. Questa rubrica ha carattere monografico, in una successione di "fascicoli", normalmente introdotti da un editoriale. La rubrica intitolata "Costituzionalismo alla prova" ha anch'essa carattere monografico. Distinta in "fascicoli", vuole riflettere sulle più significative vicende della realtà contemporanea, al fine di valutarne la riconducibilità alle dottrine del costituzionalismo. Nella sezione intitolata "Commenti" sono discussi, non ogni avvenimento costituzionalmente rilevante, ma solo quei fatti, atti o eventi che si ritiene possano significativamente incidere sulle vicende storiche del costituzionalismo. Con la colonna "Notizie" si fornisce una panoramica completa di tutti i fatti, atti o eventi più o meno costituzionalmente rilevanti.
Fra le notizie relative a Regioni ed enti locali:
Il nuovo Statuto della regione Emilia-Romagna 11/10/2004; Il nuovo Statuto della regione Toscana, 11/10/2004; Il nuovo Statuto della regione Umbria, 17/05/2004; La prima legge elettorale regionale 13/05/2004; Regione Calabria - approvato lo Statuto regionale, 26/02/2004; Il nuovo Statuto della Regione Puglia, 07/11/2003; Parere della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome sul ddl Finanziaria e sul ddl di conversione in legge del D.L. 269 del 2003, 09/10/2003; Parere della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome sul ddl Finanziaria, 18/09/2003; Nuovo Statuto della Regione Calabria,25/06/2003; Polizia amministrativa locale, 15/04/2003.
Sempre in tema, di particolare rilevo è il sito dell
'Associazione Italiana dei Costituzionalisti (AIC) che nasce per iniziativa di un gruppo di studiosi con lo scopo di "favorire l'approfondimento dello studio e dei metodi d'insegnamento del diritto costituzionale, promuovendo e coordinando incontri tra studiosi e ricerche collettive". L'AIC aderisce all'lnternational Association of Constitutional Law.
Nella sezione Dibattiti :
Il nuovo titolo V; La revisione della Costituzione ; Laicità e Stato costituzionale ; Attualità costituzionale ; Internet e libertà costituzionali ; Aspetti costituzionali delle vicende internazionali; Amministrazione e Costituzione .
Nella sezione Cronache, on line informazioni su:
Giurisprudenza costituzionale; Giurisprudenza comunitaria e CEDU Cronache costituzionali dall'estero ; Attività degli organi costituzionali e delle autonomie .
Nella sezione Dossier:
Statuti regionali: la situazione dei procedimenti di adozione Scheda di lettura dei materiali della Convenzione europea ; Il nuovo assetto della potestà regolamentare dopo la riforma del Titolo V: i pareri del Consiglio di Stato ; Dossier di documentazione e approfondimento sulle recenti iniziative relative al Titolo V della Costituzione Conflitto di interessi.
Infine
www.federalismi.it (diretto da Beniamino Caravita di Toritto)  i cui contenuti si possono consultare solo previa registrazione. Di recente pubblicazione il Forum sul  Titolo V della Costituzione con gli interventi di Girolamo Sciullo sul Federalismo amministrativo e di Matteo Barbero sul Federalismo fiscale: dalla Consulta una sentenza con molte conferme, alcune precisazioni e qualche anticipazione (nota a Corte Cost. n. 320/2004) . Nell'ambito del dibattito sugli Statuti è stato pubblicato li'ntervento di Americo Iurleo, Ulteriori riflessioni in merito alla procedura di approvazione dello Statuto della Regione Lazio e sull'esame svolto dal Governo .
(red)

Lorenzetti su crisi acciaierie Terni

La decisione della multinazionale tedesca di chiudere il reparto di produzione  dell'acciaio magnetico della Ast di Terni e' ''gravissima e  inopinata''. Lo ha affermato Maria Rita Lorenzetti, presidente della  regione Umbria, ribadendo la richiesta della convocazione in tempi ''brevissimi'' del tavolo nazionale per affrontare la vertenza Thyssen Krupp, gia' avanzata dalla provincia e dalle organizzazioni sindacali.
''Nelle forme e nei modi in cui si e' prodotta - ha aggiunto Lorenzetti - appare come una gravissima scorrettezza. Alla disponibilita' e agli impegni concreti delle istituzioni e del governo, la proprieta' risponde con un disinvolto e incredibile voltafaccia. Come regione, abbiamo sempre fatto la nostra parte, con senso di responsabilita', portando al tavolo della trattativa proposteserie e concrete. Cosi' non e' stato da parte della Thyssen Krupp e questo - ha ribadito- e' per noi istituzionalmente inaccettabile''.
''Le segreterie nazionali e territoriali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Failms, Ugl e Cgil, Cisl, Uil, dopo le ultime comunicazioni di ThyssenKrupp, proclamano la mobilitazione dei lavoratori di tutto il gruppo Acciai speciali Terni e confermano l' indisponibilita' a mettere in discussione gli accordi con la ThyssenKrupp del 18 febbraio e del 17 giugno 2004, con la garanzia del Governo italiano, della Presidenza del Consiglio dei ministri e del ministero delle Attivita' produttive''. Quindi l'Assemblea dei lavoratori delle Acciaierie di Terni ha proclamato quattro ore di sciopero articolate entro la fine della settimana.
''Le decisioni di ThyssenKrupp - si legge nel documento - hanno rimesso in discussione le produzioni e l' occupazione, ma anche la credibilita' delle intese sindacali ed istituzionali".
“Lo abbiamo già detto lo scorso febbraio e voglio ripeterlo: noi non siamo un’‘Italietta’, non siamo una regione in cui una qualsiasi azienda multinazionale, Thyssen Krupp in questo caso, può permettersi di entrare e uscire da una trattativa come le fa comodo”, ha affermato il presidente Maria Rita Lorenzetti: “Sia chiaro – ha detto Lorenzetti –, come Regione eravamo pronti, sin dal 23 novembre scorso ad assumerci tutti gli impegni che ci competevano per ciò che riguarda la partita del fabbisogno energetico, così come il Governo era pronto a garantire quelli sul versante delle infrastrutture. E’ stata Thyssen Krupp a rimangiarsi in modo incredibile gli impegni sottoscritti formalmente e ufficialmente nell’accordo di Palazzo Chigi del 17 giugno scorso. Voglio qui ribadire – ha sottolineato la presidente - che le istituzioni unitariamente, sono al fianco dei lavoratori e delle istituzioni locali per la difesa di Terni, quale sito industriale integrato per la produzione degli acciai”.
(red)
 

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