periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 228- Roma, 18 febbraio 2004

Sommario

Senato federale; UDC chiede chiarimenti. Berlusconi: si va avanti Emilia-Romagna: prima in donazione organi e terzo settore
Commercio; Ghigo e La Loggia: confronto Stato Regioni in Unificata Regioni e marketing del territorio: convegno sul Lazio
Società dell'Informazione nella Legge Finanziaria per il 2004 Corte dei Conti: Liguria, Trento e Bolzano, Valle d'Aosta, Puglia
Emilia-Romagna: prima in donazione organi e terzo settore
Anche nel 2003 l'Emilia-Romagna è la prima in Italia nella donazione di organi, confermando nel 2003 i livelli di eccellenza raggiunti negli ultimi anni. Con 34,6 donatori effettivi per milione di abitanti, si colloca ben al di sopra della media italiana (18,5 donatori) ed europea (16,5 ).  I donatori utilizzati sono stati 30, a fronte di una media italiana di 16,8.
"E’ un risultato di notevole soddisfazione che dimostra la maturità della cultura della donazione tra i nostri concittadini e, al tempo stesso, conferma la validità del sistema trapianti dell’Emilia-Romagna: un sistema a rete basato sulla qualità dei programmi di donazione e di trapianto e sulla piena integrazione  operativa dei professionisti dedicati, delle associazioni di volontariato, per garantire sicurezza e continuità assistenziale.” Così l’assessore alla sanità Giovanni Bissoni (nella foto) ha commentato il report annuale del Centro regionale di Riferimento per i Trapianti (CRT) che ha sede al policlinico S. Orsola di Bologna.
Nel 2003 sono stati prelevati da donatori dell’Emilia-Romagna e trapiantati in regione o presso altri Centri trapianto italiani, 346 organi: 33 cuori, 109 fegati, 179 reni, 15 pancreas, 8 polmoni, 2 intestini.
Passiamo ad un altro argomento, ma rimaniamo sempre nel sociale.
Si è insediata infatti la Conferenza regionale del Terzo settore, presieduta dall’assessore alle Politiche sociali Gianluca Borghi e composta da rappresentanti delle associazioni regionali. La Regione consulterà la Conferenza in occasione dell’adozione di leggi, regolamenti o altri provvedimenti che siano di interesse per i soggetti del Terzo settore e, in particolare, in materia di tutela e promozione dei diritti di cittadinanza; istruzione e formazione e creazione lavoro; ricreazione sociale, promozione sportiva e tempo libero; promozione, organizzazione e distribuzione culturale; assistenza sociale e promozione della salute; tutela ed educazione ambientale. “Questo è un buon inizio – ha commentato il presidente della Giunta Vasco Errani –. Noi ora dobbiamo valorizzare l’esperienza del Terzo settore e trovare la chiave per realizzare lo spirito e l’obiettivo di questa esperienza pilota, creando una forma reale di concertazione e superando le sovrapposizioni e trovando una sintesi tra i diversi linguaggi del Terzo settore”.  (red)
Commercio; Ghigo e La Loggia: confronto Stato Regioni in Unificata

Carovita: parte un tavolo di confronto tra Stato e Regioni che dovrà valutare i possibili interventi per favorire un livello piu' adeguato dei prezzi dei beni essenziali per le famiglie. A darne notizia e' il ministero delle Attivita' produttive, dove oggi il ministro Antonio Marzano  e il sottosegretario Mario Valducci hanno incontrato gli assessori regionali al Commercio per approfondire i temi della distribuzione commerciale. Nella riunione, Marzano, ricordando che la materia e' ormai di esclusiva competenza delle Regioni, ha affrontato i nodi da approfondire per favorire una maggiore efficienza del sistema distributivo e ha lanciato alcune proposte: favorire una maggiore presenza della media distribuzione; liberalizzare le vendite straordinarie; incentivare la formazione di consorzi di acquisto dei commercianti; stipulare protocolli d'intesa fra le categorie interessate. Ed e' proprio su questi temi che ministro e assessori regionali hanno convenuto di istituire il tavolo di confronto, le cui conclusioni potranno rappresentare la base di un'intesa tra Stato e Regioni.
Favorire una maggiore presenza della  media distribuzione, liberalizzare le vendite straordinarie, incentivare la formazione di consorzi di acquisto dei commercianti e stipulare protocolli d'intesa fra le categorie interessate. Sono queste alcune delle proposte lanciate dal Ministro delle Attività produttive, Antonio Marzano, per ''favorire una maggiore efficienza del sistema distributivo''. Marzano - si legge in una nota del ministero - assieme al Sottosegretario Mario Valducci ha incontratogli assessori al commercio delle regioni italiane, ''per approfondire i temi della distribuzione commerciale e i possibili interventi per favorire un  livello più adeguato dei prezzi dei beni essenziali delle famiglie''. Con gli assessori delle Regioni, che hanno ormai competenza esclusiva sulla materia del commercio, il ministro ha deciso di istituire un tavolo di confronto sui prezzi, ''le cui conclusioni - si legge nel comunicato - potranno rappresentare la base di un'intesa fra Stato e Regioni''.
Gli Assessori al Commercio delle  Regioni italiane intervenuti alla riunione (Liguria, Regione capofila per la materia nell' ambito della Conferenza delle  Regioni, Piemonte, Veneto, Lombardia, Toscana, Puglie, e le altre rappresentate dai Direttori Generali o dai Dirigenti)  hanno preso atto con soddisfazione della disponibilità del Governo di non procedere con l'emanazione di provvedimenti di legge nazionali in materia di Commercio e di vendite promozionali, come era apparso negli ultimi giorni dagli organi di informazione. Nel corso dell' incontro, sottolinea l' assessore al Commercio della Liguria
Giacomo Gatti, si e' convenuto di ''aprire nel piu' breve tempo possibile un confronto tra Governo e Regioni che, partendo dal riconoscimento della competenza regionale esclusiva in tale materia, verifichi lo stato di attuazione della Legge Bersani e cerchi di individuare indirizzi condivisi per pervenire ad una diversa modernizzazione della rete distributiva italiana, nel rispetto delle specificità dei singoli territori e ponendo particolare attenzione alla tutela della concorrenza, al contenimento dei prezzi al consumo, all'equilibrio complessivo del sistema distributivo e alla tutela della qualità della vita nelle città e nei centri storici''. Gli Assessori presenti hanno inoltre deciso di avviare al più presto, e comunque prima del prossimo incontro con il Ministro Marzano, una serie di incontri come sistema complessivo delle Regioni italiane con le Associazioni Nazionali di categoria del Commercio e dei consumatori, per confrontarsi sulle possibili e ulteriori iniziative, in aggiunta a quelle già adottate nei singoli territori, da adottare in merito alle problematiche inerenti lo sviluppo di tale comparto
Facendo seguito alla chiacchierata informale avvenuta stamane presso il ministero delle Attività Produttive sul tema dell'aumento dei prezzi, il ministro per gli Affari Regionali,
Enrico La Loggia(nella foto), presidente della Conferenza Unificata, ha concordato con il Presidente della Conferenza delle Regioni, Enzo Ghigo, di far svolgere in sede di Conferenza Unificata - così come peraltro previsto dalla legge 131/03 - gli incontri tesi ad arrivare ad una auspicabile intesa sulla materia, nell'interesse dei cittadini.
In quella sede - che vede rappresentati di diritto lo Stato, le Regioni e le istituzioni locali - e' possibile inoltre invitare - come intende fare il ministro - anche le associazioni di categoria interessate all'argomento.
Enzo Ghigo, presidente della Conferenza delle Regioni (che fra l'altro ha anticipato la convocazione della Conferenza delle Regioni)  concorda con il Ministro La Loggia: la sede giusta per discutere dei problemi del commercio e' la Conferenza Unificata. Il presidente del Piemonte ha così precisato il suo punto di vista a proposito dell'incontro, avvenuto oggi presso il ministero delle Attività Produttive, degli assessori regionali al commercio per approfondire i temi della distribuzione commerciale.
''Su temi tanto delicati -
ha aggiunto Ghigo - è la conferenza unificata che deve valutare gli interventi e definire le politiche a favore di un maggior controllo sui prezzi. Solo cosi' - ha concluso - si possono coinvolgere in modo coerente tutti i soggetti interessati fornendo le migliori garanzie per il buon esito del confronto''.
''Programmare un modello di commercio in sintonia con le caratteristiche dell'economia e della società toscane, puntare su uno sviluppo equilibrato che tenga conto delle esigenze dei piccoli negozi come di quelle delle medie e grandi strutture, combattere l'impennata dei prezzi attraverso una nuova modernità e qualificazione del settore, ma anche attraverso iniziative a sostegno dei consumatori''. Sono questi i concetti che l'assessore al commercio Susanna Cenni ha ribadito oggi nel corso della riunione degli assessori al commercio delle Regioni italiane con il ministro per le attività produttive Antonio Marzano.
L'assessore Cenni della regione Toscana si è detta soddisfatta per la decisione del governo di non procedere con l'emanazione dell'annunciato decreto in materia di commercio e vendite promozionali. ''Un provvedimento che sarebbe stato lesivo delle competenze delle Regioni - afferma Susanna Cenni - e che, soprattutto, parte da un presupposto sbagliato: quello che vede nella liberalizzazione della rete di vendita e nello sviluppo quantitativo della grande distribuzione una sorta di panacea in grado di curare le distorsioni del mercato''.
Anche la Toscana, insieme alle altre regioni, ha invitato ad un confronto in tempi brevi con i governo. ''Dovrà essere aperto un serio dibattito suo concetto di modernita' della rete commerciale - afferma l'
assessore Cenni - tenendo conto anche di quanto le Regioni hanno gia' attuato nel campo della qualificazione delle strutture, della qualità della vita nelle città e della tutela dei centri storici, del contenimento dei prezzi al consumo''. Prima del prossimo incontro con il ministro Marzano, che dovrà essere convocato a breve, le Regioni hanno deciso di incontarsi con le associazioni di categoria dei commercianti e dei consumatori a livello nazionale. (sm)

Corte dei Conti: Liguria, Trento e Bolzano, Valle d'Aosta, Puglia

La newsletter della Corte dei conti prosegue la rassegna relativa alle inaugurazioni dell'anno giudiziario.
Aprendo la propria relazione in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario in Liguria, il Procuratore regionale Luciano Coccoli ha ricordato  fra l'altro presentato l’attività della Sezione giurisdizionale in materia pensionistica (la l. 205/2000, che ha previsto il Giudice unico, ha consentito una forte riduzione dell’arretrato) e di responsabilità (ove spiccano sentenze in tema di concussione, corruzione, truffe ai danni dell’INPS, incapacità organizzativa con conseguente danno all’erario, illegittimi conferimenti di incarichi e indebite percezioni di indennità).
Relazione del Procuratore regionale Luciano Coccoli
Il 6 e 7 febbraio scorsi sono stati inaugurati gli anni giudiziari in Trentino Alto Adige nelle Province autonome di Bolzano (Procuratore regionale Josef Hermann Rössler) e Trento (Procuratore regionale Carmine Scarano). A Bolzano il Procuratore regionale (cfr. Relazione del Procuratore regionale Josef Hermann Rössler - Bolzano) si è compiaciuto per l’armonizzazione del bilancio di previsione della Provincia autonoma di Bolzano con i bilanci statale e regionali, poiché per la prima volta, anche a seguito di osservazioni della Corte dei conti, esso è stato strutturato in unità previsionali di base, e, riguardo le spese, anche per funzioni-obiettivo e centri di responsabilità. Quindi, si è soffermato sui risultati delle più importanti indagini della Sezione regionale di controllo su sanità e trasporti e, in tema di giurisdizione, sul fenomeno del crescente ricorso all’outsourcing da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici. Il Procuratore regionale per la sede di Trento, Carmine Scarano,(cfr. Relazione del Procuratore regionale Carmine Scarano) non ha mancato invece di fare riferimento ai più recenti fatti di cronaca lamentando che “si è smarrita la fondamentale distinzione tra manager privato e pubblico amministratore, dove il primo persegue un legittimo utile d’impresa a favore degli azionisti, mentre il secondo è tenuto a fornire servizi pubblici, con criteri di efficacia e di efficienza, assicurando il buon andamento dell’ente o della società, in un’ottica di risultato e nei limiti di bilancio”.
Il Procuratore regionale per la Valle d’Aosta, Mario Pischedda, ha aperto la sua relazione auspicando che la giurisdizione contabile venga adeguata alla mutata realtà normativa mettendo mano ad un nuovo regolamento di procedura. “Un secondo problema” – ha continuato il P.R. - “ormai non più rinviabile, è la riforma del giudizio di conto, che ne valorizzi la funzione di garanzia e lo renda applicabile a tutte le gestioni di denaro o di beni pubblici, per le quali non sono previste altre adeguate forme di verifica” (cfr. Relazione del Procuratore regionale Mario Pischedda)
In apertura della Relazione inaugurale dell’anno giudiziario in Puglia, il Procuratore regionale Francesco Lorusso ha espresso soddisfazione per l’approvazione del bilancio previsionale per il corrente esercizio entro il 31/12/2003 (è la prima volta che accade in più di trent’anni di storia dell’ente Regione) e per il processo di risanamento, costruito e consolidato attraverso una rigorosa politica gestionale, espresso dai risultati positivi del bilancio consuntivo 2002. Il procuratore ha espresso soddisfazione per il progressivo miglioramento della situazione finanziaria del sistema sanitario pugliese, prodotto dalla sensibile contrazione dei relativi costi (cfr.
Relazione del Procuratore regionale Francesco Lorusso)
A Cagliari il Procuratore regionale Mario Scano ha sottolineato come, malgrado l’incremento del numero delle sentenze emesse dalla locale Sezione giurisdizionale, continui a mantenersi elevato il carico dei giudizi in materia pensionistica per “l’abnorme” aumento del contenzioso (solo per le pensioni di guerra si registra una diminuzione delle giacenze). Sul versante della responsabilità erariale, il Giudice contabile ha rilevato una grande varietà di patologie “contrassegnate dal comune denominatore dell’inosservanza della disciplina dettata a garanzia del legittimo e regolare svolgimento dell’attività”, che si manifesta attraverso violazioni dei doveri di servizio o degli obblighi inerenti le funzioni esercitate (cfr.
Relazione del Procuratore regionale Mario Scano). (red)

Senato federale; UDC chiede chiarimenti. Berlusconi: si va avanti.
Dovranno decadere i senatori collegati ad una Regione quando si va ad una nuova elezione  per crisi prima della fine della legislatura regionale? E' questo il nodo da sciogliere e su cui la maggioranza non ha finora trovato l'accordo. ''Abbiamo in programma anche la riforma di una parte importante della Costituzione, quella che dovrebbe consentire al Paese di diventare uno Stato federale. Non e'facile mettere d'accordo tutti, perche' ci sono anche prospettive chepossono essere temute dagli attuali parlamentari. Ma noi cerchiamo di andare verso la razionalità del sistema''. Silvio Berlusconi (nella foto) ribadisce l'impegno del governo per le riforme istituzionali. In particolare, il premier parla del Senato federale, che in questi giorni ha suscitato nuove fibrillazioni nella maggioranza.
''Cerchiamo di andare verso un sistema razionale -insiste il Presidente del Consiglio- Vale a dire, non chiamare gli elettori alle urne ogni mese, e far si' che i governi non vedano interrotto il lavoro alla risoluzione dei problemi del paese da campagne elettorali frequenti che dividano in due l'elettorato. Così come abbiamo deciso di accorpare europee e amministrative, stiamo traguardando la possibilità di mettere insieme le elezioni nazionali con quelle per il Senato federale e le Regioni. Ci sono diverse situazioni da approfondire -ammette il Cavaliere- Ma questa e' la direzione di marcia che ora noi perseguiamo''.
''Naturalmente -sottolinea Berlusconi- non possiamo pensare che all'interno degli stessi partiti ci siano uniformità di idee. Soprattutto su delle idee innovatrici. Le idee innovatrici, infatti, trovano sempre molto contrasto, specialmente quando si pensa che possano toccare dei privilegi consolidati. Ma alla fine, tutto si chiarisce e si riesce ad acquisire anche il consenso di chi prima consenziente non era. Ma su queste materia c'e' l'accordo di tutti''.
Nel frattempo in Aula al Senato (un Senato che Angius vede trasformato in suk) si è continuato a discutere della contestualità o meno delle elezioni regionali con quelle del Parlamento. Il relatore D'Onofrio non ha fatto in tempo a presentare l'emendamento dell'accordo targato Cdl a Palazzo Madama, che ha subito trovato un ostacolo interno. Lo stesso suo gruppo politico, l'UDC, gli chiedeva ulteriori spiegazioni, mentre Marcello Pera aveva immediatamente sospeso la seduta e convocato la conferenza dei capigruppo per stabilire i tempi dei sub-emendamenti.
''La proposta non e' bocciata: hanno chiesto, e continuano a chiedere, cosa significa contestualita' rispetto ai Consigli regionali. Ho detto loro che, sulla base del testo che abbiamo all'esame, questo lo stabilira' una legge successiva'', ha dichiarato il relatore del ddl di riforme costituzionali,
Francesco D'Onofrio, riferendosi alla riunione interna all'UDC: ''Se vogliono -ha aggiunto D'Onofrio- che le norme siano scritte subito le scriveremo subito''.
E nel corso della
trasmissione radiofonica ''Radio anch'io'' , il Presidente del consiglio torna alla carica sul tema del federalismo: ''La riduzione delle tasse da parte dello Stato non porta automaticamente ad un aumento delle tasse degli enti locali e il federalismo per cui stiamo lavorando è sano, positivo, non portera' ad aumento delle spese''. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha voluto ''tranquillizzare i cittadini''. ''Invece del rimpallo fra Stato e Regioni per le responsabilita' del malfunzionamento di scuole e ospedali, sara' chiaro ai cittadini a chi tirare la giacca''.
E proprio oggi il Presidente del Consiglio incontrerà i Presidenti delle Regioni su alcune questioni irrinunciabili poste dalle regioni sul tema delle risorse per la sanità. E s
ulla richiesta di maggiori fondi per l'assistenza sanitaria agli extracomunitari il governo e' pronto a discutere: lo ha detto il sottosegretario all'Economia Giuseppe Vegas. ''Partirà un tavolo per valutare la reale entita' della spesa sostenuta dalle regioni - ha precisato Vegas - il resto si
vedra' in sede politica''. Domani (oggi, ndr) intanto, ha ricordato Vegas, si terrà una riunione sulle richieste di maggiori finanziamenti da parte delle Regioni. ''Il problema sarà posto a livello istituzionale'', ha detto. Per quello che riguarda gli annunciati controlli sui conti delle sanità regionali, Vegas ha ribadito che si tratta di verifiche già previste dall'accordo dell'8 agosto 2001. Un accordo che, ha concluso Vegas, fino ad ora ''ha marciato''
 ''Fino a quando non ci sara' il federalismo fiscale - è il commento del Presidente della Regione Veneto - di questi obblighi, oltretutto doverosi, deve farsene carico anche il governo nazionale''. Lo ha detto il  presidente della giunta veneta Giancarlo Galan commentando precedenti del sottosegretario Vegas che, secondo il governatore, ''va nella direzione giusta, com'e' giusto che la solidarieta' verso coloro che arrivano nel Veneto in cerca di lavoro e serenita' sia pianamente praticata e realizzata'.
Poi il sottosgeretario Vegas si esprime anche sulla vicenda del rinnovo del contratto dei medici :
''Sotto il profilo del principio, mi  sembrerebbe corretto che le Regioni trovassero i soldi per il contratto dei medici'': e' il Viceministro per l'Economia, Giuseppe Vegas, a spiegarlo alla vigilia dell' incontro a Palazzo Chigi con le Regioni. ''Il meccanismo così com'è - ha detto Vegas - prevede che un aumento dei finanziamenti alle Regioni per la spesa sanitaria, variabile in crescita nei diversi anni, contenga al suo interno anche le risorse per il contratto. Si tratta quindi di un meccanismo che si finanzia nell' ambito delle risorse disponibili delle Regioni''.
''Davvero non capisco queste dichiarazioni di Vegas: sono sconcertanti, anzitutto nel metodo, prima ancora che nel merito''. Cosi' il vicepresidente della Conferenza dei presidenti delle Regioni, Vasco Errani, commenta le dichiarazioni del viceministro dell' Economia, Giuseppe Vegas. (gs)
Società dell'Informazione nella Legge Finanziaria per il 2004

La newsletter del Ministro per l'innovazione tecnologica informa che sono state pubblicate sul sito del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie le disposizioni in materia di innovazione tecnologica previste all'interno della manovra di finanza pubblica e necessarie a proseguire il processo di modernizzazione della Pubblica Amministrazione e del Paese. Tra queste il Fondo per progetti strategici nel settore informatico, il Progetto "PC ai giovani", il Progetto "Pc alle Famiglie", il Progetto "Pc ai Docenti", il Digitale terrestre, la Larga Banda, il Voto elettronico, la Tessera sanitaria, il sostegno alla ricerca scientifica e tecnologica.(cfr. Documentazione) (red)

Regioni e marketing del territorio: convegno sul Lazio
"Regioni e marketing del territorio: il Lazio tra cooperazione e competizione territoriale " è  il titolo di un convegno (26 e 27 febbraio 2003 ore 9.00, Palazzo della Rovere - Via della Conciliazione 33, Roma) organizzato da Sviluppo Lazio nell'ambito del progetto "Marketing del territorio".
Il programma
è on line. (red)
 

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