periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 202 - Roma, 13  gennaio 2004

Sommario

Sanità: la riforma Sirchia al vaglio delle Regioni Abruzzo: economia in controtendenza
Condono edilizio: informazioni ministeriali Friuli-Venezia Giulia: concertazione sociale e nuova legge comunitaria
Incassi fiscali regioni ed enti locali cresciuti del 6% Emilia-Romagna: tutti gli indirizzi "a portata di mouse"
Emilia-Romagna: tutti gli indirizzi "a portata di mouse"
"Dentro la Regione - guida ai servizi della Regione Emilia-Romagna" è il titolo di una pubblicazione edita dalla regione che permette di "districarsi" fra le competenze le funzioni e le responsabilità, con nomi, cognomi, recapiti telefonci, fax ed e-mail. Ma il pregio maggiore è che la pubblicazione ha sua "specifica copia" costantemente aggiornata on line basta collegarsi all'indirizzo: www.regione.emilia-romagna.it/urp/guida.htm .
Oltre a  tutte le e-mail della Regione Emilia-Romagna, anche quelle di tutti i comuni e le province della Regione. (sm)
Condono edilizio: informazioni ministeriali
Per quanto riguarda la sanatoria degli illeciti edilizi, il ministero dell'economia ha reso note alcune informazioni sugli adempimenti. Le domande per la sanatoria degli illeciti edilizi devono essere presentate al comune competente entro il 31 marzo 2004, e possono essere redatte utilizzando fotocopia del modello allegato al decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, pubblicato nel supplemento ordinario n. 181 alla Gazzetta Ufficiale n. 274 del 25 novembre 2003. Copia del modello medesimo è reperibile nei siti Internet del Dipartimento delle politiche fiscali (www.finanze.gov.it), dell’Agenzia delle entrate (www.agenziaentrate.gov.it) e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (www.infrastrutturetrasporti.it).
Il ministero precisa inoltre che, qualora fossero stati realizzati più illeciti nello stesso comune, devono essere presentate tante domande quanti sono gli illeciti realizzati; ed ogni domanda, ai fini del suo abbinamento ai relativi versamenti, deve essere contrassegnata con un numero progressivo: con il numero "1", nell’ipotesi di una sola istanza di sanatoria presentata allo stesso comune ovvero con il numero progressivo (2, 3, etc) indicativo delle diverse istanze presentate allo stesso comune.
Il pagamento dell’oblazione può essere eseguito utilizzando il bollettino di conto corrente postale a tre sezioni (mod. CH 8 – ter) , indicando:
- il numero di c/c postale 255000 intestato a Poste italiane S.p.A.;- 1'importo;- gli estremi identificativi e l'indirizzo del richiedente;- nonché, nello spazio riservato alla causale:- il comune dove è ubicato l’immobile ;- il numero progressivo indicato nella domanda relativa al versamento;- il codice fiscale del richiedente.
Sempre il Ministero segnala, inoltre, che, con apposito decreto in corso di emanazione, sarà autorizzato il pagamento anche mediante il modello F 24. Il pagamento dell’importo dovuto a titolo di anticipazione degli oneri concessori è eseguito con versamento diretto alla Tesoreria del comune competente, secondo le modalità dallo stesso stabilite.
Per quanto riguarda la sanatoria di illeciti edilizi eseguiti da terzi su aree di proprietà dello Stato, o facenti parte delle tipologie di demanio statale per le quali è ammessa la sanatoria, oltre alla presentazione al comune competente della domanda di definizione deve essere presentata dal soggetto legittimato, entro il medesimo termine del 31 marzo 2004, alla filiale dell’Agenzia del Demanio territorialmente competente, apposita domanda volta ad ottenere la disponibilità dello Stato a cedere, a titolo oneroso, l’area su cui insiste l’opera ovvero a garantire il diritto al mantenimento dell’opera sul suolo statale. L’esito di tale richiesta deve essere presentato successivamente al comune al fine di ottenere il rilascio del titolo abilitativo edilizio in sanatoria.
A tale domanda deve essere allegato l’attestato di versamento delle indennità di occupazione pregresse, da effettuarsi utilizzando il mod. F23, nonché copia degli atti presentati al comune. (red)
Incassi fiscali regioni ed enti locali cresciuti del 6%

Gli incassi fiscali delle regioni e  degli enti locali e' cresciuto del 6% nei primi nove mesi del  2003, segnando - nonostante il congelamento di alcuni tributi  previsto dalla relativa Legge Finanziaria - un aumento degli  incassi superiore ai 2,6 miliardi di euro.
E' quanto emerge - secondo l'Ansa - elaborando alcuni dei dati contenuti nella  trimestrale di cassa aggiornata al settembre 2003 consegnata dal  Ministero dell' Economia in Parlamento. In particolare l'  incremento di gettito e' del 7,3% nelle regioni e del 3,2% nei  comuni e nelle province.
Le regioni (cfr. anche relazioni precedenti) hanno incassato in tutto 32.728 milioni a fronte  dei 30.508 milioni dei primi nove mesi dell' anno precedente: le  imposte dirette hanno segnato un incremento del 15,17% (da 6.449  a 7.465 milioni), le indirette del 5% (da 24.059 a 25.263  milioni). L' incremento - secondo la trimestrale - risente in  particolare ''di piu' elevati introiti per l' Irap (+981  milioni) e per l' addizionale regionale Irpef (+919 milioni).
Ecco una tabella con il gettito di cassa dei tributi locali  riportato dalla trimestrale di cassa aggiornata al settembre  2003 e consegnata dal ministero dell' Economia in Parlamento.
                         2002       2003        DIFF.02/03
                        (mln)       (mln)       (mln)    (%)
Comuni e Province      13.357      13.778       +421    +3,15%
Regioni                30.508      32.728     +2.220    +7,28%
TOTALE                 43.865      46.506     +2.641    +6,02%
(red)

Abruzzo: economia in controtendenza
Nonostante le congiunture negative del sistema economico internazionale e nazionale,
l'Abruzzo ha avuto un 2003 in controtendenza, con buoni risultati legati anche all'aumento della raccolta fiscale, avvenuta senza aumentare le tasse. E' questo il giudizio del presidente della Giunta regionale, Giovanni Pace. Pace ha evidenziato come, proprio in virtù dell'aumento - del 126% - della raccolta delle entrate tributarie, sia stato possibile non solo non aumentare le tasse, ma programmare e avviare iniziative che hanno avuto riscontri positivi sull'intera gestione regionale.
''Si spiegano cosi'  l'aumento del Pil, l'aumento del tasso di occupazione e la diminuzione, dal 10 al 5%, del tasso di disoccupazione. Da questa politica economica - ha aggiunto Pace - e' scaturito un quadro certamente in controtendenza rispetto  all'andamento nazionale e internazionale e l'Abruzzo e' stata l'unica regione italiana a non aumentare le tasse''.
Per il futuro Pace (nella foto) prevede un progressivo miglioramento: ''A questo ottimismo - ha affermato - mi inducono studi approfonditi e particolareggiati di istituzioni serie come Istat, Svimez, Unioncamere, le quali, in base a progetti disegnati dalla nostra Regione, prevedono per l'Abruzzo un anno di ulteriore sviluppo. Non dimentichiamoci - ha sottolineato - che la nostra Regione ha firmato tutti i programmi-quadro ed e' nell'area di premialita'''.
Il
vicepresidente della Giunta regionale e assessore alla sanità,  Vito Domenici, ha dichiarato che ''E' ragionevole ritenere che  entro il 2004 il deficit corrente della sanita' sara' ridotto  del 50% ed entro il 2005 si andra' al pareggio''. Domenici ha sottolineato ''che il vero problema del settore  in Abruzzo e' la trasformazione del modello, non certo il  contenimento della spesa, che peraltro e' costante, o la  razionalizzazione dei posti letto''. ''L'Abruzzo deve darsi un  nuovo modello di gestione - ha detto ancora - in tal senso  abbiamo già cominciato a lavorare: ad esempio, se nel nuovo  modello l'ospedale sarà il luogo per la cura delle malattie  acute, ecco che sara' automatica e naturale la riduzione dei  posti letto con il conseguente decentramento nel territorio  delle strutture sanitarie''.
Domenici ha infine definito ''apparente il dato del Sole 24  ore che vede l'Abruzzo negli ultimi cinque posti come deficit  nella sanità, perché in quella valutazione non si considera  che la Regione e' una delle pochissime in Italia a non aver  aumentato ne' tasse e ne' inserito ticket sanitari, in altre  Regioni e' stato adottato almeno uno dei due provvedimenti''.   (red)
Friuli-Venezia Giulia: concertazione sociale e nuova legge comunitaria
La concertazione rappresenta la ''via maestra'' per affrontare i cambiamenti importanti che attendono il Friuli-Venezia Giulia nei prossimi mesi: lo ha detto il Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Riccardo Illy, firmando stamani, a Trieste, assieme all' assessore al Lavoro, Roberto Cosolini (nella foto), il nuovo Protocollo sulla politica della concertazione fra la Regione e le parti sociali.
Il protocollo e' stato messo a punto fra le parti sociali e l'assessore Cosolini ed e' stato firmato, oltre che dalla Regione, dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle associazioni economiche di categoria.
Inoltre il
Friuli-Venezia Giulia si dota di una legge regionale che consentirà di adeguare periodicamente il suo ordinamento a regolamenti, direttive e sentenze comunitarie. Il nuovo disegno di legge "Disposizioni sulla partecipazione della Regione Friuli-Venezia Giulia ai processi normativi dell'Unione europea sulle procedure di esecuzione degli obblighi comunitari" è stato approvato oggi dalla Giunta su proposta dall'assessore regionale alle Relazioni internazionali Enzo Beltrame. La norma è composta da 10 articoli, che definiscono le competenze del Friuli-Venezia Giulia nel più ampio contesto, come recita il primo articolo, "degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea sulla base dei principi di sussidiarietà, di proporzionalità, di efficienza, di trasparenza e di partecipazione democratica". "A livello nazionale - rileva Beltrame - è la prima volta che una Regione attiva uno strumento che, dopo il vaglio dell'Assemblea consiliare, ci consentirà di dare immediata attuazione alle direttive comunitarie e di concorrere direttamente alla formazione degli atti comunitari partecipando, nell'ambito delle delegazioni governative, all'attività del Consiglio e della Commissione europea".
(red)
Sanità: la riforma Sirchia al vaglio delle Regioni

Il Ddl presentato dal Ministro Sirchia (nella foto) per una nuova riforma della sanità lascia perplessi proprio quel governo clinico a cui si intende dare più potere: medici e manager. Non basta l'aumento dell’età pensionabile degli ex primari a 70anni per giustificarne il lasciapassare politico.  Per il Ddl, quindi, si profila un percorso difficile. A iniziare da quello che sarà il giudizio delle Regioni, a cui il testo dovrà essere sottoposto prima di iniziare il suo iter parlamentare.
"Un disegno di legge che va in scena -
scrive "il Sole 24 Ore Sanità" - mentre si profila una verifica di Governo che potrebbe portare a un Esecutivo senza più ministri tecnici. In testa proprio quello della Salute".
Intanto è stata pubblicata
in Gazzetta Ufficiale una circolare del ministero della sanità per la prescrizione di  farmaci contro il dolore. Per semplificare la prescrizione dei farmaci e' stato  predisposto un nuovo ricettario, in triplice copia autocopiante,  che sostituirà in modo graduale quelli che vengono usati oggi.  (gs)

 

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