periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 198- Roma, 6 e 7  gennaio 2004

Sommario

Iran: aiuti sanitari dal Veneto per far fronte all'emergenza terremoto Storace: su Italia Sociale ed Europee
Fumo: diverse iniziative per smettere. Bassolino "addio" alle sigarette Campania : verso nuovo piano ospedaliero e "blitz" del Presidente
Riforme: La Loggia si al confronto con opposizione, ma... Sardegna: si profila situazione "problematica" per nuova Giunta Masala
Iran: aiuti sanitari dal Veneto per far fronte all'emergenza terremoto

Medicinali, sangue e attrezzature mediche dal Veneto per aiutare le popolazioni dell'Iraq colpite dal terremoto. Con questo scopo l'assessore regionale alla sanità Fabio Gava, di concerto con la collega ai diritti umani Isi Coppola, ha fatto attivare un capillare sistema di raccolta (già collaudato in altre occasioni) che fa capo ad uno specifico centro interaziendale attivato presso l'Uls 18 di Rovigo, che potrà contare anche su uno stanziamento di 50 mila Euro per l'eventuale acquisto di materiali, per la raccolta dalle altre Ullss venete, e per lo stoccaggio e l'invio degli aiuti agli aeroporti di Ciampino e di Pisa, da cui partono i voli umanitari. "La scelta dei materiali da raccogliere e inviare - precisa Gava - viene fatta sulla base delle liste di maggior necessità fornite alla Regione dal Dipartimento della Protezione Civile nazionale. La Direzione Regionale Servizi Socio Sanitari e il Servizio Rapporti Socio Sanitari Internazionali stanno lavorando di concerto con la Protezione Civile Regionale". Gava ha anche attivato il Coordinamento Regionale Attività Trasfusionali (CRAT) per dare immediata disponibilità di emoderivati e attivare il sistema delle donazioni di sangue. (red)

Fumo: diverse iniziative per smettere. Bassolino "addio" alle sigarette
Si moltiplicano le iniziative della rete per "smettere di fumare". Da segnalare il portale su Virgilio.it  con una serie di consigli per cogliere "l'occasione al volo". Secondo l'Istat, nel nostro Paese i fumatori passivi sono oltre 15 milioni, dei quali uno su quattro ha meno di 14 anni. Molte le curiosità come quella relativa ad un calcolatore per valutare quanto si spende in sigarette. On line il decalogo curato daql ministero della salute , l'inziativa dell'istituto Besta Bologna senza fumo  ed anche un Test che valuta la dipendenza .
E sulla dipendenza dal fumo si è espresso recentemente, in un'intervista al Corriere della Sera, anche il Presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino: "Fumavo dappertutto proprio dappertutto. Forse qualche volta ho, diciamo cosi approfittato del fatto che difficilmentequalcuno me l'avrebbe fatto notare". E adesso invece cosa pensa dei divieti?  "Li comprendo, ora sì. E faccio autocritica». Antonio Bassolino - ha scritto il Corriere della sera - ha vissuto in questi giorni duescadenze importanti: dieci armi da amministratore pubblico, prima come Sindaco di Napoli e poi come governatore della Campania, e cinque mesi da-ex fumatore: «In qualche modo queste due vicende sono legate. Nel senso che il cambiamento della mia vita senza sigarette è per molti versi paragonabile a quello che vissi quando entrai per la prima volta a Palazzo San Giacomo. Quasi due sfide secondo l'intervistatore: "Quella politica fu durissima, ma forse questa del fumo è anche peggio. Però ora è come se ripetessi cose imparate allora. Come il valore del fare e non solo del parlare. Il valore delle cose concrete costruite, come dico sempre io, giorno per giorno, passo dopo passo".
Quanto alla strada da "ex-fumatore, per Bassolino è "un percorso, una sfida che si rinnova continuamente:Io mi sono incamminato su questo percorso, e spero di non abbandonarlo più". E per smettere c'è voluto secondo il presidente della Campania, più coraggio, che paura, " direi, anzi più determinazione. La paura da sola non,basta. Come ogni fumatore, conoscevo i rischi che correvo, eppure andavo avanti. Avevo visto mio padre morire per cancro ai polmoni, eppure continuavo. Senza nessuna limitazione, senza freni. Fumavo almeno ottanta sigarette al giorno, ma se avevo una riunione notturna potevo arrivare anche a cento Non fumavo soltanto quando dormivo" (gs)
Riforme: La Loggia si al confronto con opposizione, ma...
 

"Il confronto (con l'opposizione, ndr) sicuramente va fatto", parola del Ministro per gli affari regionali, Enrico La Loggia, "non possiamo ripetere l’errore, commesso dalle sinistre nella scorsa legislatura, di riforme non condivise. Però bisogna discutere nell’ambito di limiti molto chiari e precisi".
"Occorre - ha proseguito La loggia nell'intervista rilasciata recentemente a la Stampa - un termine temporale alla discussioni. Altrimenti rischieremmo di scivolare troppo a ridosso della fine della legislatura. Dobbiamo evitare tattiche dilatorie. Cioè che si discuta tanto per discutere, e non per concludere".
Rispetto alle intenzioni del Centrosinistra il Ministro ha sottolineato l'azione di "alcune personalità, come Franco Bassanini o Nicola Mancino, seriamente impegnate ad andare avanti. Però stiamo attenti: ciò non significa che tutto il centrosinistra voglia fare le riforme. Anzi».
E poi  "Se per fare un accordo con le sinistre bisogna annacquare talmente tanto la nostra proposta di riforma da renderla inefficace, beh, a un certo punto bisognerà tirare il freno". "Non possiamo dare corda a possibili tattiche dilatorie, né possiamo stipulare accordi al ribasso". Poi arriva il momento delle previsioni, sarà possibile un ok prima della fine di Gennaio: "E perché no? Io ci credo. C’è il tempo per riuscirci. Stringendo un po’ i bulloni, ce la possiamo fare. In fondo i temi più caldi non sono moltissimi.  Basta utilizzare al meglio il tempo a disposizione, magari aumentando un tantino le ore di discussione in aula. L’importante è che entro giugno Senato e Camera abbiano concluso la prima lettura". (red)

Campania : verso nuovo piano ospedaliero e "blitz" del Presidente
''Approvare in tempi rapidi il nuovo piano ospedaliero perché il  2004 sia l'anno della svolta della sanità in Campania'': è questo l'appello del Presidente della Campania, Antonio Bassolino che ha anche evidenziato i campi sui quali interviene il piano ospedaliero licenziato dalla giunta che ha definito un fondamentale atto di programmazione  che fa fare alla Regione un importante passo avanti. ''Non chiudiamo nessun ospedale, - ha detto Bassolino - ma  riconvertiamo le strutture esistenti ed interveniamo sui posti letto nel senso di equilibrare le cose, dal momento che ci sono troppi posti letto in città e pochi in alcune zone della Regione, e poi ci sono i nuovi ospedali. Al piano, che  rappresenta per noi una grande sfida, si accompagnerà anche il  portale regionale della sanità''. Bassolino ha poi  annunciato un viaggio nella sanità nel corso dell'anno.  ''Andro' con l'assessore alla Sanità Rosalba Tufano (nella foto) negli ospedali, a volte annunciandomi, altre volte a sorpresa, per controllare e per incontrare il personale, portantini ed infermieri. Il 2004 deve essere l'anno della sanità in Campania, una sanità più umana e al servizio dei cittadini''.(sm)
Storace: su Italia Sociale ed Europee
Francesco Storace (nella foto) in un editoriale sul suo sito internet www.storace.it ,  passa all'azione e proclama ''Non stiamo piu' zitti''annunciando la nascita di ''Italia sociale'', una ''associazione orizzontale collegata federativamente a quella per la lista Storace, che avrà lo scopo di radunare attorno al simbolo del cuore tricolore tantissima gente che vuole tornare a coltivare una speranza di destra per il nostro Paese''. Storace denuncia la mancanza di segnali dai vertici di AN. ''Quelli dell'Hilton non meritano una risposta - osserva - ci si illude che siano smemorati. Avevamo posto  questioni nette, pensavamo che fossero meritevoli di qualche considerazione''. Invece ''no, il dibattito no, sembra voler  dire lo stato maggiore di via della Scrofa (...) ci sara' invece l'assemblea nazionale, dove ''trascorrere signorilmente qualche ora sbadigliando'' e ''ripetere la litania che va avanti da dodici mesi, la fase due del governo, la verifica, la collegialita''', facendo ''ammuina, non verifica,  facendo la faccia feroce, ma pronti a dire stiamo scherzando''. Storace scommette che ''si evitera' perfino la discussione sulle prossime elezioni europee. O meglio: il gran capo li farà parlare tutti e poi si fara' dare la solita durissima delega a decidere se presentarci da soli o in compagnia di Forza Italia.  'Non abbiamo paura', assicurera', e allora, perche' non da soli? Dobbiamo forse governare l'Europa? O sono le prove generali di  un partito unico senza regole e senza i nostri simboli?''. Di fronte a questa scelta, di fronte ad una ''nomenklatura  che sceglie di essere tale perche' rifiuta di ascoltare quel che  sale dalla base, al silenzio arrogante, all'indifferenza  presuntuosa, al potere accecante'', Storace assicura che  ''quelli dell'Hilton sentono il dovere di elevare il livello e la portata delle differenze, dando vita ad un soggetto civile  nuovo, ad un riferimento sociale in cui la regola principale sia  che tutti sono titolati a parlare e tutti hanno l'obbligo di   ascoltare''.  La nuova associazione, spiega il presidente della Regione  Lazio, ''nascerà domenica a Macerata, e poi il 17 gennaio  saremo a La Spezia, e il 18 in Toscana a Massa Carrara e poi il  24 in Umbria a Perugia, e il 28 in Molise e il 31 a Catania, in  Sicilia. E ancora, due giorni a febbraio ci rivedremo con gli  aderenti del Lazio, per una piattaforma di idee da discutere  collettivamente''. Il tema di fondo, ''ancorato alla voglia di  destra e di politica, sara' quello della discussione sul ruolo e  l'identità che dovranno accompagnarci nella guida  dell'Italia''. Temi offerti, secondo Storace, dalla cronaca di ogni giorno, a partire dal dibattito sulla grazia ad Adriano Sofri,''l'insopportabile dibattito sulle sorti del detenuto più coccolato del Paese''. Per l'esponente di An, che chiede, ''fatti, e non solo parole, per segnare la presenza della destra alla guida delle istituzioni'', a tre anni dalla vittoria del centrodestra alle politiche ''non c'e' una sola voce di destra che dica basta a questa vergogna, non c'e' nessuno che proponga a Fini un viaggio a Bologna per pretendere verita' sulla strage del 1980 alla stazione. Ci tocca persino sentire Fassino  pronunciare di nascosto qualche timido mea culpa di carattere  storiografico e non c'e'nessuno che lo incalzi pretendendo azioni. Nessuno lo distuberà. Nemmeno a destra. Senno', che svolta e'?''.
Il Presidente della Regione Lazio è poi intervenuto sulla questione della formazione delle liste per le europee: ''Non e' affatto vero - ha detto -che i Presidenti di Regione non possano diventare e restare europarlamentari.  Sono compatibilissimi esattamente come i presidenti delle  Province e i Sindaci''. ''La legge 1 del 1999 che ne ha disciplinato l'elezione popolare stabilisce incompatibilità dei consiglieri. Nulla vieta ad un Presidente di Regione di dimettersi da consigliere, pur restando a far parte dell'assemblea esattamente come avviene per i vertici degli Enti locali. E' una questione chiarita proprio dalla Costituzione: il Presidente fa parte del Consiglio regionale proprio per la funzione a cui lo hanno eletto i cittadini''.  Secondo Storace, ''caso mai il problema se manifestare disponibilità a candidarsi o meno se lo può porre il singolo presidente di Regione, e non certo altri. E' una questione personale, poi politica, non certo istituzionale. L'importante è capire che quella che è una facoltà non si può tramutare  in obbligo, proprio perché esistono questioni politiche che sovrastano quelle personali. Ad esempio, Formigoni ha il diritto di candidarsi, ma nessuno glielo potrebbe imporre: non credo, infatti, che se Forza Italia avesse in animo di aderire al Pse, egli non abbia il diritto di saperlo prima delle elezioni europee''
. Il Presidente Storace ha poi precisato "ho semplicemente detto che Formigoni ha il diritto di candidarsi, non ho parlato di Storace  candidato. E' una cosa profondamente diversa''. del resto nel comunicato difffuso dallo stesso Storace ''Non c'era scritto che mi candido al Parlamento europeo. C'e' stata una superficialità spaventosa nel riportare le mie  dichiarazioni''. (red)
Sardegna: si profila situazione "problematica" per nuova Giunta Masala

Situazione non definita all' interno della  coalizione di centrodestra in Regione Sardegna. Se l'  Uds e il Movimento decideranno di non votare a favore della  Giunta di Italo Masala (nella foto), si potrebbe infatti aprire una nuova crisi politica. Per ora, solo il Movimento dei tre ex di An sembra deciso sul da farsi: ''Al momento non ci sono le condizioni per votare la  fiducia alla rinnovata Giunta Masala" ha detto Cesare Corda. La decisione del Movimento potrebbe essere determinante per quella dell' Uds di Mario Floris, che ieri sera ha visto in via riservata Masala.
Floris e' in attesa di  ''segnali''. Masala gli ha esplicitamente chiesto il voto di  fiducia a nome di tutta la maggioranza di centrodestra, dunque anche di Forza Italia, ma ancora non si sa se questo basterà a convincere il leader dell' Uds. Sembra remota, in ogni caso, la possibilità che Floris possa  votare contro la fiducia ai quattro nuovi assessori (Ugo Cappellacci al Bilancio, Giorgio La Spisa all' Industria, Gabriele Asunis all' Urbanistica e Tonino Falchi alla Pubblica Istruzione). Anche l'astensione potrebbe però non bastare a salvare la Giunta Masala se il Movimento voterà contro. Determinanti, dunque, saranno le prossime ore e gli inevitabili contatti informali che ci saranno fra i vari partiti del centrodestra.
Anche nel Centrosinistra sardo esistono però fibrillazioni, almeno in relazione alle discussioni sulla  leadership e sui programmi per le prossime elezioni regionali.(red)

 

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