periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 310- Roma, 15  giugno 2004

Sommario

Elezioni europee: commenti Presidenti Regioni L'Emilia-Romagna e Lépida:  la nuova rete telematica regionale
Sardegna: Soru Presidente Quadri: selezioni per  200 disoccupati intellettuali in Veneto
17 giugno: Conferenza delle Regioni 18 giugno: Il "peso" dell'ignoranza informatica in sanità
Elezioni europee: commenti Presidenti Regioni
Riposti nel cassetto i dati delle elezioni europee, già si guarda avanti, al 2005, che sarà l'anno delle Regionali. Le europee, quindi, sono un test importante.
Molti Presidenti hanno infatti commentato il voto per le europee e quello amministrativo con il pensiero rivolto anche al 2005.
Ghigo - come Presidente della Regione Piemonte - annuncia che la Cdl ''è ancora in vantaggio di qualche punto sul centrosinistra'' e che la lista unitaria dell'Ulivo ''non ha avuto il risultato che i suoi sostenitori si aspettavano''. A confortarlo in questo giudizio trova il commento del segretario regionale piemontese del Prc: anche con noi, la coalizione di centrosinistra in Piemonte non batterebbe quella che sostiene Ghigo. Ghigo, però, non si nasconde che il risultato di Fi, ferma al 18,4%, e' stato ''al di sotto delle aspettative''.   ''E' una riflessione - dice - da fare dentro Forza Italia. Forse - conclude - a Torino il partito ha scontato qualche carenza di organizzazione e di rappresentanza politica''. ''Credo che Forza Italia dovrà interloquire con un approccio più disponibile verso gli alleati'': così il presidente della Regione Piemonte e della Conferenza delle Regioni Enzo Ghigo prosegue l'analisi del voto. ''All'interno del centrodestra - spiega Ghigo - e' evidente che Forza Italia ha perso voti a favore della coalizione. Resta il primo partito della maggioranza, ma dovrà utilizzare con gli alleati un approccio più disponibile, agendo con grande senso di responsabilità''. Quanto al ribaltamento dei rapporti di forza fra centrodestra e centrosinistra all'interno della Conferenza della Regioni, eventualità che si verificherà nel caso di vittoria del candidato ulivista Renato Soru in Sardegna, Ghigo osserva che ''se si considerasse il numero degli abitanti che ciascuna regione rappresenta, probabilmente il centro destra sarebbe ancora in testa''.
E' positivo il commento del presidente del Molise, Michele Iorio, che cita con soddisfazione i dati che assegnano alla Cdl oltre il 50% dei suffragi contro il 42% delle forze del centrosinistra: ''un'affermazione che non lascia spazio a dubbi'', taglia corto Iorio.   ''Un risultato - ha sostenuto Iorio - che ci ripaga degli  sforzi fatti fino ad oggi per affrontare le emergenze che hanno investito così violentemente questa regione negli ultimi due anni e premia il lavoro portato avanti per riassorbire i gap che atavicamente compromettevano il Molise tenendolo fuori dalle logiche di sviluppo nazionale ed europeo''.
Roberto Formigoni registra, senza sottilizzare, la flessione di Forza Italia alla quale, spiega, non si appaia una crescita dell'Ulivo. Ma invita a non trascurare due aspetti: la necessita' ''di una piu' incisiva azione riformista a livello di governo, come già sottolineato dal Presidente Berlusconi, e poi l'esigenza di sviluppare in maniera forte e coerente l'unità tra i partiti della Casa delle liberta' ''.
Il Presidente della Campania, Antonio Bassolino,  punta il dito contro un'opposizione che dimostra ''scarsa cultura di governo'' e indica nella Campania e in Napoli le nuove capitali del centrosinistra.
En plein del centrosinistra infatti alle amministrative in Campania, con una ''doppia vittoria'' della coalizione e della lista Prodi anche a Napoli sul versante delle europee.
''Più governiamo più otteniamo risultati positivi''. Così Bassolino, oggi a Napoli, con il sindaco Rosa Iervolino Russo a margine della manifestazione indetta questa sera per l'elezione al primo turno del neopresidente della Provincia Riccardo di Palma. ''Più l'opposizione di centrodestra strumentalizza le questioni, più perde voti; più fanno una opposizione non costruttiva - ha aggiunto Bassolino - più aggravano i problemi che bisognerebbe risolvere anche grazie al contributo dell'opposizione. Lo avevo detto anche in campagna elettorale: con questo atteggiamento non appaiono credibili come forza di governo. Qui governiamo ormai da piu' di dieci anni, e mentre in tante parti d'Europa e del mondo, dopo un lungo periodo di governo l'elettorato sceglie l'opposizione, qui accade che più governiamo più l'elettorato ci sceglie''.
Per il Presidente della Regione Toscana Martini ricorda, nonostante il dato positivo del Prc, che il centrosinistra e' già maggioranza autosufficiente in Toscana, anche senza il Prc. E si entra anche altre in questioni: Il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, chiede infatti al ministro dell'ambiente Altero Matteoli se, ''considerando la vittoria del centrosinistra in tutti i Comuni dell'Isola d'Elba e al Giglio, e' ancora convinto di riproporre Barbetti alla Presidenza del Parco dell'arcipelago''. E questo anche in considerazione del fatto che, aggiunge  Martini, ''la lista sostenuta da Barbetti ha perso perfino a  Capoliveri (che e' il suo Comune) dimostrando così di non  rappresentare granché la comunità del Parco''.
Con serenita' si prepara alla sfida del 2005 anche il presidente delle Marche. La coalizione che governa esce rafforzata e mette un distacco di quasi 10 punti fra se' e il centrodestra. ''E' il doppio del 2000 - chiosa D'Ambrosio - e un dato che fa ben sperare anche per i risultati delle elezioni amministrative''.
''Al centrodestra certamente non mancano né il tempo né la capacità per recuperare, a livello locale, la massima sintonia con gli elettori'': ha affermato il presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto (Fi), commentando i risultati delle elezioni europee ed amministrative in Puglia.
''Europee ed amministrative - sottolinea Fitto - ci consegnano due risultati diversi che meritano, allo stesso modo, letture attente ed azioni conseguenti''. ''Mentre alle elezioni europee il centro destra, al netto dei Socialisti Unitari, della Fiamma e della lista di Alessandra Mussolini, si conferma prima forza in Puglia con circa il 45.5%, il centro sinistra, pur in tutta la sua contraddittoria varieta' e volendo sommare all' Ulivo, Rifondazione, Verdi, Comunisti italiani e Di Pietro - continua Fitto - e' fermo al 44.4%''. ''Il voto alle europee - sostiene ancora il presidente della Regione Puglia - ha assunto quindi il valore di un voto politico che ha confermato la fiducia dei pugliesi nel centro destra, nonostante le elezioni di mezzo termine siano tradizionalmente sfavorevoli alle forze di governo, come dimostrano i risultati in Europa''. ''All' opposto, il risultato delle elezioni amministrative e' inequivocabilmente negativo. Le ragioni di tale dato e le soluzioni per il futuro - conclude - non possono ridursi a semplicistiche affermazioni 'a caldo' ma meritano una seria ed attenta analisi''.
Cosi' il presidente delle Marche Vito D' Ambrosio: ''La lettura del voto europeo pone in rilievo un dato politico inconfutabile: Forza Italia e il suo leader Silvio Berlusconi escono pesantemente sconfitti. La risposta degli elettori alla richiesta di plebiscito del leader della Casa delle Liberta' e' netta: gli italiani lo hanno bocciato''.
''Il voto calabrese conferma sostanzialmente il dato nazionale: la maggioranza della Casa delle Liberta' mantiene nel complesso la fiducia dell' elettorato che premia l' impegno della coalizione di governo'', ha invece affermato il p
residente della Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti. ''C' e' una ridistribuzione - dice Chiaravalloti - dei consensi nei partiti della maggioranza".  Anche in Calabria si e' guardato, quindi, ai risultati conseguiti: "ora aumenta semmai l' impegno a livello regionale per raggiungere tutti insieme gli obiettivi prefissati nel programma ed assicurare risposte certe, soprattutto nei settori che producono sviluppo nel territorio e stanno contribuendo a conquistare la fiducia nel Paese e all' estero e ad una nuova immagine della Calabria''.
I
l presidente della Regione Lazio Francesco Storace, ha parlato di ''fallimento della formula'' legata a Uniti per l'ulivo. Secondo Storace ''a livello amministrativo sicuramente c'e' stato un risultato migliore della sinistra''. ''Ma questo - ha sottolineato - e' probabilmente la conferma che l'aggregazione non serve perche' dove ci hanno provato non gli e' andata bene''. ''Il dato politico - ha evidenziato ancora Storace - e'  comunque quello emerso dalle europee perche' su quello giocavano la partita. Hanno tentato l'assalto al Governo Berlusconi che  pero' e' fallito. Se pensavano che dopo le europee l'esecutivo  potesse crollare, gli elettori hanno detto che il Governo  rimane. Noi oggi tiriamo un sospiro di sollievo e loro - ha  concluso Storace - hanno un rammarico''.
''Non sono un politico tradizionale, come si sa, e quindi dico chiaramente chi ha perso. Ha perso Forza Italia ma ha perso anche il listone di Prodi che non ha raggiunto gli obiettivi che si era prefissato''. E' questo il commento del Presidente della Regione Veneto, Giancarlo Galan. "Cio' nonostante in Veneto ha vinto la mia coalizione, che governa e che ha 20 punti di distacco dal centrosinistra, non ha fatto un solo passo in avanti, anzi, ne ha fatto qualcuno indietro... Quindi -assicura Galan - godiamo di ottima salute''.
''Il centrosinistra si conferma con un grosso risultato, e la lista unitaria ottiene un esito molto significativo'', ha invece affermato il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani (anche vice presidente della Conferenza delle Regioni): ''Si sta aprendo una nuova pagina politica e vedremo cosa accadra' - ha proseguito Vasco Errani - Forza Italia subisce invece un colpo molto pesante'' (Elezioni provinciali 2004, il voto in Emilia-Romagna - Europee 2004, il risultato in Emilia-Romagna).
''Guardando i dati del voto amministrativo finalmente disponibili posso dire che si tratta di un risultato straordinariamente positivo: in Emilia-Romagna in particolare i cittadini hanno premiato nettamente il lavoro fatto dalle Amministrazioni di centrosinistra, i programmi e i candidati che più si sono impegnati ad interpretare e dare risposte ai problemi delle comunità locali e dei territori''. A  spoglio concluso, il presidente della Regione Emilia-Romagna  Vasco Errani ha quindi ribadito il giudizio sull'esito della consultazione elettorale. ''I valori e i progetti per i quali si e' speso con una ampia unità il centrosinistra, raccogliendo questo successo, rappresentano ora la base per aprire una fase nuova per il Paese'', sottolinea Errani. ''Questo voglio dire: la campana che ha suonato cosi' forte in Emilia-Romagna penso valga come segnale unitario e positivo per un'Italia che ha bisogno di un futuro solido e di fiducia''.
(gs)
Soru Presidente Regione Sardegna

Renato Soru è il nuovo Presidente della regione Sardegna. Non è ancora ufficiale, ma sembra che sia stata anche superata la soglia del 50% dei voti. I dati definitivi tardano però ad arrivare.
Dopo il voto in Sardegna cambiano gli equilibri nella Conferenza delle Regioni, così titola il quotidiano "La Stampa". Mentre gli altri giornali:  Libero: E Renato Soru stravince in Sardegna; Il Messaggero: Sardegna, la vittoria annunciata di Soru; Il Manifesto: Soru conquista la Sardegna; Secolo XIX:La Sardegna a Soru. Pili (Cdl) resta al palo.
Soru comunque (''Non c'e' ancora un risultato definitivo e sono comunque soddisfatto dell'insieme della coalizione'') indica già le priorità del suo governo: riforma della Regione e nuovo regolamento del Consiglio per accelerare i lavori e ''fare le leggi che i sardi aspettano da troppo tempo''.
Conferma che la sua squadra sarà all'insegna del cambiamento, che le donne avranno una rappresentanza adeguata e che introdurrà l'incompatibilità tra la carica di assessore e quella di consigliere. Promette ''fin da adesso'' che non ci saranno 'ribaltoni' nel corso della legislatura (''Finche' ci sarò io come presidente non cambierò coalizione''), e guardando al futuro si augura che in Sardegna nasca un partito unico riformista con una forte connotazione di ''sardismo moderno''.
Quanto ai rapporti con l'opposizione, Soru sottolinea che su alcuni temi scottanti (ambiente, nucleare, servitu' militari), sui quali le divergenze sono apparse chiare gia' nelle settimane che hanno preceduto il voto, ''non necessariamente ci sarà conciliazione. A chi governa - afferma - si impongono delle scelte e noi intendiamo farle''.
Soru non si sottrae a una domanda sulle recenti dichiarazioni del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi secondo il quale i rapporti con una giunta di centrosinistra potrebbe essere più complicati: ''Mi hanno detto che il suo pensiero e' stato estrapolato dal contesto e che si riferiva solo ai problemi legati al parco del Gennargentu. Comunque sia, penso si sia trattato di intemperanze che possono sfuggire in campagna elettorale. Sono convinto che Berlusconi terrà fede al suo ruolo istituzionale e che la Sardegna potrà collaborare al meglio con il governo centrale''. E se il cittadino Berlusconi dovesse compiere degli abusi? ''Tutti i cittadini - risponde Soru - verranno trattati nella stessa maniera''.
Una prima proiezione sulla distribuzione dei seggi, curata dal Centro elaborazione dati della Regione, farebbe salire da 80 a 85 il numero dei consiglieri della XIII legislatura, in applicazione del premio di maggioranza assegnato dalla legge elettorale nazionale al presidente-governatore vincente per garantire la governabilita'. Questa l'ipotesi di assegnazione dei seggi: Sardegna Insieme (Renato Soru), 51 (30 come coalizione, 8 del listino regionale a cui si aggiungono altri 8 e 5 di premio di maggioranza), di cui 13 ai Ds (9+2+2), 10 alla Margherita(7+2+1), 7 a Progetto Sardegna (5+1+1), 5 a Rifondazione(3+1+1), 3 allo Sdi-Su (2+1), 3 all' Ap-Udeur (2+1), 1 ai Comunisti Italiani, 1 a Di Pietro-Occhetto. Sardegna Unita (Mauro Pili) 30, di cui 10 a Fi, 7 all'Udc, 5 a An, 4 ai Riformatori, 3 a Fortza Paris. A questi 29 si aggiunge quello di Pili (tolto al Nuovo Psi, a cui toccava con i resti, in quanto ultima delle liste del candidato presidente perdente). Vi sono poi 4 seggi che andrebbero 2 all' Uds e 2 al Psd' Az.
''La prima azione - ribadisce Renato Soru, intervistato dall'UNITA' - saràquella  di portare in Consiglio le dichiarazioni programmatiche ma non  per rivolgermi agli 80 e piu' consiglieri bensi' ai sardi. E'  nell'interesse dei sardi fare una Giunta, governare bene e fare  un Consiglio regionale che si ponga l'obiettivo di legiferare  bene perche' siamo in ritardo su diversi temi che richiedono uno strumento normativo''.
''Sono felice che ci sia stata una partecipazione in crescita rispetto agli ultimi appuntamenti, rispetto agli ultimi cinque anni ed e' una partecipazione importante che lascia sperare per il futuro. Vuol dire che esprime la necessita' di non lasciare la politica agli altri. La politica in Sardegna ha bisogno della partecipazione di tutti. Questo voto affollato e' un grande segnale della Sardegna. (...) La vittoria e' dei sardi. Il voto deve essere legittimato ogni giorno. La politica e' partecipazione. Non puo' essere considerata un appuntamento che si ripete ogni cinque anni e basta''.
(gs)

L'Emilia-Romagna e Lépida:  la nuova rete telematica regionale

Con 2568 km di rete in fibra ottica, più i collegamenti satellitari e in Xdsl collegherà tutti i 341 Comuni, le 9 Province e le 18 Comunità montane dell´Emilia-Romagna. E poi anche le università, le aziende sanitarie e le scuole. E' la nuova rete telematica regionale dell'Emilia-Romagna che avrà anche un nome: si chiamerà Lépida, in omaggio al console Marco Emilio Lepido che realizzò la  via Emilia, la strada che attraversa e unisce tutta la regione, lo ha reso noto la newsletter dell'Emilia-Romagna Autonomie.
Il progetto della nuova rete si è completato in questi giorni con gli ultimi accordi di programma conclusi anche per Province e Comuni dei territori di Ferrara, Reggio Emilia, Parma e Piacenza, dopo quelli già realizzati per i territori delle Province di Bologna, della Romagna e di Modena. Lépida, è la rete regionale pubblica a fibre ottiche più grande d´Italia
tra quelle ad oggi realizzate.
(red)

Quadri: selezioni per  200 disoccupati intellettuali in Veneto
Dopo aver avviato le prime sperimentazioni nelle regioni Lombardia, Lazio, Abruzzo e Sicilia, Italia Lavoro dà il via al Progetto per il reinserimento nel mondo del lavoro dei "quadri disoccupati anche nella Regione Veneto.
L’azione - informa la newsletter di Italialavoro - è rivolta a circa 200 lavoratori disoccupati con qualifica di “Quadro” (come da normativa di riferimento: L.190/85) della Regione Veneto, e ha - come si accennava - l’obiettivo di favorire il loro rientro nel mondo del lavoro attraverso azioni di assistenza, orientamento, counselling, riqualificazione e accompagnamento all’inserimento. Possono presentare domanda di ammissione i lavoratori:
1. disoccupati o iscritti nelle liste di mobilità o in cassa integrazione straordinaria da almeno 12 mesi con la qualifica di “quadro”
2. che abbiano compiuto i 40 anni di età al 16 Giugno 2003
3. residenti nella Regione Veneto oppure non residenti che abbiano però prestato l’ultima attività lavorativa nella Regione stessa
E’ prevista l’ammissione al progetto di almeno il 20% di donne.
(red)
17 giugno: Conferenza delle Regioni

Il Presidente Enzo Ghigo ha convocato la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome per giovedì 17 giugno 2004 (ore 10.00 presso la sede la Segreteria della Conferenza dei Presidenti - Via Parigi, 11 – Roma. anche in relazione alle riunioni delle Conferenze Unificata e Stato-Regioni programmate per il pomeriggio di giovedì 17 giugno p.v. All'Ordine del giorno, fra gli altri punti (gli ordini del giorno integrali della Conferenza dei Presidenti delle Regioni, della Stato-Regioni e  dell'Unificata sono on line su www.regioni.it ), le valutazioni sulla posizione della Conferenza rispetto al rapporto di lavoro dei medici del Servizio Sanitario Nazionale (a seguito dell’esame in sede di Comitato di settore per il Comparto Sanità e dei Coordinamenti congiunti degli Assessori alla Sanità e al Bilancio nelle riunioni del 16 giugno 2004):
Il confronto fra i Presidenti riguarderà anche l'approfondimento e discussione sulle ipotesi di riorganizzazione del sistema delle Conferenze Stato-Regioni, Unificata e della Conferenza dei Presidenti; e le determinazioni su nuova sede della Conferenza dei Presidenti delle Regioni. Saranno inoltre esaminati uno Schema tipo di regolamento regionale per il trattamento dei dati personali sensibili e giudiziari di competenza delle Regioni e uno Schema tipo di regolamento regionale per il trattamento dei dati personali sensibili e giudiziari di competenza delle Aziende sanitarie.
Sarà esaminata  anche un'Ordinanza della Presidenza del consiglio Ministri che stabilisce “Modalità di attivazione del fondo per gli interventi straordinari con priorità per quelli connessi alla riduzione del rischio sismico di cui all’art. 32 bis della L. 326/2003. Esaminata dal Coordinamento interregionale degli Assessori il 27 maggio scorso.
Infine i Presidenti delle Regioni valuteranno una serie di  proposte del tavolo tecnico Ministero – Regioni – Federterme per la definizione di:
Requisiti minimi per l’autorizzazione all’apertura ed esercizio degli stabilimenti termali e regole per l’erogazione delle prestazioni termali; Linee guida per l’individuazione dei requisiti di accreditamento e per l’attribuzione di livelli tariffari differenziati.
(red)

18 giugno: Il "peso" dell'ignoranza informatica in sanità

"Il costo dell'ignoranza informatica: Il caso Sanità" è questo il tema di un convegno promosso e organizzato da SDA Bocconi - AICA, con il patrocinio di:Ministero della Salute, del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie e della Rappresentanza a Milano della Commissione europea. Il convegno - secondo quanto reso noto dalla newsletter Socialinfo si svolgerà a Milano il 18 giugno 2004 (Università Bocconi - Via Sarfatti 25 - Aula Magna). nel programma sono previsti fra gli altri gli interventi di  Carlo Secchi, Rettore Università L.Bocconi e di Ivo De Lotto, Presidente AICA. Sono poi previste le relazioni : Nuovi fabbisogni informativi e nuove prospettive organizzative nella Sanità Elio Borgonovi, Cergas - Università L.Bocconi, Luca Buccoliero, Cergas - Università L.Bocconi;  I risultati della ricerca AICA - SDA Bocconi, Pier Franco Camussone, SDA Bocconi, Fulvia Sala, AICA ; Formazione ICT per il personale sanitario: nuove iniziative, Antonio Brogi, Università di Pisa, Fabrizio Consorti, Università "La Sapienza". Nell'ambito della sessione pomeridiana  dedicata al tema "Scenari e prospettive della Sanità in Europa" sono previste le seguenti relazioni:  Health at the Crossroads of the Knowledge Society - The European eHealth R&D Activities, Vaggelis Ouzounis, European Commission Information Society Directorate General ; Innovazione e sistema sanitario italiano, Ugo Guelfi, Consigliere del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie; Matching theory and practice in health ICT training - Learning from the U.K. experience; Michael Rigby, Centre for the Health Planning and Management, Keele University;  Strategie di sviluppo dei sistemi informativi: orientamenti del Ministero della Salute, Walter Bergamaschi, Direzione Generale del Sistema Informativo del Ministero della Salute . per ulteriori informazioni:www.sdabocconi.it
(red)

 

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