periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 288 - Roma, 13 maggio 2004

Sommario

Riforme: promulgato nuovo Statuto Puglia Buffardi su riduzione organici scuola
Matteoli su commissariamenti parchi nazionali Riforme: primo "semaforo verde" per Statuto Lazio
Riforme: per Magna Carta senato federale da correggere Ferrara: 8ª Borsa Turismo 100 Città d'Arte
Riforme: promulgato il nuovo Statuto della Puglia
Con la scadenza del termine dei novanta giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale - informa una nota della Regione Puglia - il Presidente del consiglio Regionale, Mario De Cristofaro, ha inviato al presidente della Regione, Raffaele Fitto (nella foto), ''il testo dello Statuto approvato in aula, in seconda lettura, il 5 febbraio scorso''. Fitto - e' detto - ''ha firmato il testo che vede così la sua promulgazione definitiva (on line sul sito della Regione Puglia). La pubblicazione dello Statuto è avvenuta sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 17 dell' 11 febbraio ed è quindi trascorso il termine di tre mesi fissato dall'art.123 della Costituzione.''La Puglia - sottolineano in una dichiarazione congiunta Fitto e De Cristofaro - è la prima delle quindici regioni a statuto ordinario ad avere una carta costituzionale rinnovata alla luce degli orientamenti istituzionali che il nostro Consiglio Regionale si èdato, dopo un lavoro che ha impegnato gli organi dell' assemblea per quasi un triennio. E' un risultato che resterà nella storia del nostro ordinamento e che rappresenta un motivo di giustificato orgoglio per l' assemblea regionale e per tutti i pugliesi''.
Conferma il carattere presidenzialista indicato dalla riforma costituzionale, porta da 60 a 70 il numero dei consiglieri regionali, introduce nuovi organismi (a livello di garanzia e di consultazione) che prevedono la partecipazione degli enti locali: sono questi gli elementi piu' importanti del nuovo statuto della Regione Puglia, da oggi prima e unica Regione italiana a statuto ordinario ad avere una carta costituzionale rinnovata.
Il nuovo statuto entrato in vigore da oggi in Puglia e' il frutto di oltre tre anni di lavoro: all' inizio del mese di gennaio del 2001 e' cominciato il gravoso impegno della settima commissione consiliare della Regione (Affari istituzionali) che si e' immersa in confronti estenuanti al proprio interno - avvalendosi anche del contributo esterno di tecnici e professionisti - durante i quali si è evidenziata, tra l' altro, la posizione critica del centrosinistra.
I consiglieri di opposizione, sostanzialmente, ritengono, che siano stati attribuiti al Presidente della giunta maggiori poteri a scapito del consiglio regionale. E' per questo che, alla fine della maratona, in seconda e definitiva lettura della carta costituzionale, il 5 febbraio scorso, il più numeroso gruppo di opposizione, quello dei Ds, si è astenuto, hanno votato contro Prc, Comunisti italiani, Verdi, Italia dei Valori. Insieme con la maggioranza di centrodestra, a favore, hanno votato la Margherita, Socialisti Autonomisti e Rinnovamento Puglia.
(sm)
Matteoli su commissariamenti parchi nazionali

Parchi nazionali fruibili? Il territorio di un parco deve essere godibile dal cittadino. E' questa l'idea che il ministro dell'Ambiente, Altero Matteoli (nella foto), esprime sui parchi italiani: "Ho sempre, avuto l'impressione - ha detto il ministro - che chi mi ha preceduto, invece, preferisse ingessare la zona facendo si' che l'uomo abbandonasse l'area. Io, invece, voglio che l'uomo ci torni, che ne possa godere e anche attivare economie compatibili con il territorio stesso".
Anche che il Presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, aveva sostenuto che
sui Parchi nazionali non si puo' rinunciare alla competenza statale, sviluppando ''un'ampia rete di parchi sul territorio''.
In merito ai commissariamenti, inoltre, Matteoli ha spiegato che "avvengono quando non si riesce a raggiungere l'intesa con le Regioni. Siccome non posso lasciare un parco senza un responsabile quando non c'e' intesa sono costretto a nominare il commissario".
Ma a tal proposito sull'argomento sono intervenuti anche con un
'libro bianco' i Ds per segnalare la "situazione allarmante" delle aree protette. E' stato sostenuto che si è
tornati indietro agli anni Novanta. Secondo i dati della Quercia gli anni che vanno dal 1991 al 2001 sono stati gli anni del progresso per la tutela del territorio: la superficie protetta e' passata dal 3% a circa il 20; tra il '93 e il 2001 sono stati istituiti 17 nuovi parchi nazionali e 11 aree marine protette; nell'insieme delle aree protette sono stati occupati circa 80 mila addetti; gli investimenti ammontano a circa 500 milioni di euro; 30 milioni sono i visitatori nelle aree ogni anno; infine, il giro di affari complessivo si puo' stimare in circa un miliardo di euro.
Inversione di tendenza tra il 2001 e il 2004: "Questi risultati sono messi in serio pericolo", il governo nazionale fa scelte volte a ridurre le superfici dei parchi e i finanziamenti: i contributi per le spese di gestioni dei 23 parchi nazionali per il 2004 sono di 43,5 milioni di euro; i contributi per gli investimenti nei parchi nazionali sono stati ridotti a 10 milioni di euro nel 2003 e azzerati nel 2004.
Infine denuncia la Quercia: i commissariamenti e le nomine sono fatte senza cercare l'intesa con le Regioni e si propone, fra l'altro, un programma decennale per la tutela della biodiversita'.
Critiche che il Ministro dell'Ambiente Altero Matteoli rimanda al mittente, ovvero al centrosinistra, per come si e' proceduto alla nomina dei vertici dei parchi e delle aree protette in Italia e parla di "attacchi strumentali, da parte di chi non accetta il cambiamento nella gestione della materia ambientale".
Dell'argomento se ne è occupato di recente anche il quotidiano "la Repubblica", in un articolo titolato: "Alberghi, porti, riserve di caccia; così si dissolvono i parchi italiani".
(gs)

Riforme: per Magna Carta senato federale da correggere

''La Costituzione promessa'' e' il titolo del libro, edito dalla Fondazione Magna Carta, che sara' distribuito domani allegato al quotidiano di Giuliano Ferrara ''Il Foglio'' (con un sovrapprezzo di 4 euro), e che raccoglie i contributi di diversi costituzionalisti che mettono sotto la lente di ingrandimento la riforma istituzionale approvata a marzo in Senato.
Nel libro, curato da Peppino Calderisi, Fabio Cintioli, Giovanni Petruzzella, le critiche alla riforma si possono trovare sintetizzate nella prefazione di Gaetano Quagliarello, storico e presidente della Fondazione Magna Carta, che da' la sufficienza alla forma di governo scelta dal Senato, mentre boccia la parte del federalismo.
''Non convincono affatto - scrive Quagliarello - le modifiche relative ai rapporti tra Stato e Regioni e, segnatamente, quelle riguardanti la composizione e i poteri del Senato federale che necessiterebbero di sostanziali correzioni''. Il pericolo che si corre con questa riforma, sostiene Quagliarello, non e' quello della ''deriva plebiscitaria'' (cfr anche il Documento "Riforma della Costituzione, Documento dei costituzionalisti e giuristi di Magna Carta"), bensì quello di trovarsi con un ''governo debole''. Da un ''governo difficile'', rincara Quagliarello, si passerebbe, se non venisse modificata la riforma licenziata da Palazzo Madama, al ''governo impossibile''. La questione cruciale, e' la tesi del libro, e' che il Senato federale diventerebbe, con questa riforma, il vero fulcro del sistema. ''Perche' il premier - spiega Quagliarello - ed il suo esecutivo, se vorranno governare, dovranno contrattare su quasi tutto: come si faceva nella Camera giolittiana, quando i partiti non c'erano e come si e' fatto in epoca repubblicana quando i partiti sono diventati i domini dello scambio''. Quagliarello avanza quindi, da storico, un inquietante dubbio: ''Per caso, questa riforma non potrebbe finire per far rivivere la vecchia legge del Gattopardo, per la quale si cambia per non cambiare niente?''.
(red)

Buffardi su riduzione organici scuola
Sulla riduzione degli organici nella scuola si deve discutere in sede politica. Lo afferma Adriana Buffardi (nella foto), assessore all'Istruzione della Regione Campania e coordinatrice delle regioni in materia. Mentre Valentina Aprea, sottosegretario del Miur, propone di rinviare in sede tecnica il confronto sugli organici.
''La contrazione degli organici - ribadisce la Buffardi - non e' una mera questione tecnica, poiché riguarda problematiche che attengono alla stessa qualita' dell'offerta formativa. La riduzione degli organici, infatti, investe la stessa qualita' della formazione,l'adeguata presenza di insegnati di sostegno e il mantenimento e l'ampliamento del programma di Educazione degli adulti''.
''Prima del tavolo tecnico - continua la Buffardi - e' opportuno un confronto interistituzionale''. I temi principali da discutere in relazione all'attuazione della riforma Moratti, conclude l'assessore, sono ''la mancata definizione del piano programmatico degli interventi finanziari, la sussistenza e l'adeguatezza delle risorse legate alla sperimentazione, la programmata riduzione degli organici per il prossimo anno scolastico''.
(red)
Statuto Lazio: semaforo verde in prima lettura
Lo Statuto della Regione Lazio è stato approvato in prima lettura (cfr. anche articolo pubblicato oggi su La Repubblica). E da una prima analisi emergono alcune importanti conferme (come il principio dell'elezione diretta del Presidente della Regione) , alcune novità (come l'aumento del numero dei consiglieri e la "clausola rosa" secondo cui almeno un terzo degli assessori saranno donne) ed anche diverse discussioni fra maggioranza e opposizione su taluni passaggi (come quello che riconosce la famiglia naturale fondata sul matrimonio).
"I cittadini - spiega il presidente Storace in un'intervista rilasciata oggi a La Repubblica - avranno più diritti: 5 milioni di persone del Lazio vedono ribadita la facoltà di votare direttamente per il Presidente, e questo non era scontato. L'aiuto ai disabili diventa questione costituzionale, mentre sulla rappresentanza femminile facciamo scuola nel Paese. Non ci limitiamo a proporre un principio di legge elettorale improntato all'equilibrio, ma facciamo di più... Scriviamo che il prossimo Presidente dovrà avere una Giunta con una presenza femminile di almeno un terzo. Cito due dati su 176 assessori regionali in Italia solo 20  sono donne e sono state 6 nelle nelle ultime sei legislature nel Lazio.
Quanto alle discussioni su famiglia ed educazione per il Presidente Storace si è semplicemente "ribadito la centralità della famiglia, la sua libertà di scelta educativa, tutelando anche la dignità della persona e della vita. Questa Costituzione per Storace non è né di destra, né di sinistra , "ma dei cittadini" . "Il Ds De Angelis considera quello del Lazio - aggiunge Storace - come il più avanzato d'Italia. Infine un auspicio "spero si si trovi il massimo della condivisione fra tutti i parti anche sulla legge elettorale". Sull'argomento statuto ha rilasciato un'intervista (sempre a la Repubblica) anche il capogruppo Ds, Michele Meta che fra l'altro afferma: Ci sono stati dei tentativi di inserire elementi ideologici e retrivi e noi li abbiamo respinti", "La valutazione di merito ha risentito del clima elettorale", ma poi riconosce "è indubbio che lo Statuto introduce importanti novità: grazie al lavoro  del Presidente della commissione De Angelis che ha cercato di creare nella Regione Lazio un vero laboratorio istituzionale. ringraziamenti a De Angelis e all'Assessore agli affari istituzionali Donato Robilotta arrivano anche dal Presidente Storace.
"Lo Statuto - ha dichiara l’assessore agli Affari istituzionali, Donato Robilotta (nella foto), dopo l’approvazione dello Statuto in Consiglio regionale - approvato oggi è innovativo ed ha come baricentro i cittadini. È una riforma equilibrata che tiene conto di tutte le posizioni politiche: non è né di una parte né dell’altra. Tuttavia non capisco l’atteggiamento di una parte dell’opposizione che nel giudizio di merito ha fatto prevalere in maniera strumentale considerazioni da campagna elettorale».
Questi i link disponibili sul sito del Consiglio della Regione Lazio:
Composizione della Commissione consiliare Riforma statuto;  Verbali delle Sedute ; Comunicati stampa ;Bozza del nuovo Statuto ; Scheda sintetica del nuovo statuto [pdf 87,6 KB] Articoli deliberati in Commissione [pdf 823 KB] ;Scheda emendamenti [pdf 58 KB] P.L. 329 [.zip - 63 KB] ;P.L. 351 [.zip - 63 KB] ; Lo Statuto vigente ;La Costituzione Italiana .
Una sezione è dedicata alla documentazione e contiene:
Parte I : Principi
Autonomia - Fondamentali - Forme di autonomia (art. 1-16 della bozza elaborata dagli esperti). [zip-58 KB]
Parte II : Ordinamento della Regione
Forma di governo - Potere legislativo
(art.17-45 della bozza elaborata dagli esperti). [zip 98 KB]

Il Presidente e la Giunta Regionale. [zip-38 KB]
Giunta Regionale, attività amministrativa, attività finanziaria.
[zip-64 KB]

Parte III : Istituti di garanzia
Garanzie dello Statuto, Referendum e partecipazione. [zip-39 KB]
Gli emendamenti:
Parte I Principi
Autonomia - Fondamentali - Forme di autonomia (artt. 1 - 16)
Parte II Ordinamento della Regione
Forma di governo - Potere legislativo (artt.17 - 44)
Il Presidente e la Giunta Regionale (artt.45 - 52)
Giunta Regionale, attività amministrativa, attività finanziaria
(artt.53 - 64)

Parte III Istituti di garanzia
Garanzie dello Statuto, Referendum e partecipazione (artt.65 - 80)
(sm)
Ferrara: 8ª Borsa del Turismo delle 100 Città d'Arte

A Ferrara, dal 13 al 16 maggio, approda "Arts and Events", l'8ª Borsa del Turismo delle 100 Città d'Arte.
Si tratta di uno dei più importanti eventi del settore, promosso da Confesercenti, in collaborazione con Regione Emilia-Romagna, APT Servizi, ENIT, Comune e Provincia di Ferrara, Camera di Commercio e Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara.
Tra gli scopi principali della manifestazione, nell'ambito della quale sono previsti workshop, convegni, spettacoli, stand con l'offerta turistica delle varie regioni d'Italia, c'è la necessità di promuovere il turismo nelle città d'arte, anche nei centri minori, che talvolta non sono sufficientemente valorizzati dai tour operator.
"Il 2004 si presenta come un anno difficile per il turismo in Italia - ha affermato l'Assessore regionale al Turismo Guido Pasi - dato il permanere di una situazione di insicurezza e di stagnazione. La Borsa del Turismo è importante anche perchè ci dirà quale è lo stato di salute del mercato e ci permetterà di cominciare a guardare al 2005, per capire se si possono cogliere segni di ripresa per il settore. Comunque, il turismo delle città d'arte si conferma per l'Emilia-Romagna un importante strumento di promozione della nostra offerta turistica all'esterno, soprattutto sui mercati francesi, britannici e ora anche tedeschi".
L'importante appuntamento, che vede Ferrara dare ospitalità alle città d'arte di tutto il territorio nazionale e 150 tour operator provenienti da tutto il mondo (60 in più dell'ultima edizione) e 500 operatori italiani, anche quest'anno farà da vetrina al sistema turistico regionale e determinerà, come di consueto, importanti ricadute sul settore, sia sul piano delle presenze turistiche e quindi dei fatturati, sia su quello occupazionale.
"Devo ricordare con rammarico - ha sottolineato Pasi - che a livello nazionale c'è stato un abbandono di ogni finanziamento per la promozione turistica. Tutto ricade sulle spalle degli operatori, che sono lasciati a sè stessi sui mercati internazionali".
La Borsa, muovendosi sul doppio binario della promozione e della commercializzazione, si pone l'obiettivo primario di trasformare in economia le eccellenze artistiche e culturali dei numerosi centri storici italiani. Il messaggio dell'ottava edizione è chiaro: fare turismo in Italia attraverso una gamma sempre più allargata di proposte.
Ricco il calendario degli eventi che caratterizzeranno l'8ª edizione della Borsa e che spazieranno dalle conferenze alle degustazioni, dalle esibizioni di gruppi folcloristici ai convegni.
Da non perdere il 4° Forum Europeo dei siti dichiarati dall'UNESCO patrimonio dell'Umanità che si svolgerà venerdì 14 maggio alle 15, sempre all'imbarcadero del Castello Estense. Nella stessa occasione è prevista la prima assemblea internazionale dell'associazione World Heritage European Association (WHEA).
Tra gli eventi di rilievo, la seconda edizione del Premio Bell'Italia, in collaborazione con la rivista Bell'Italia, che verrà conferito alle 22 di venerdì 14 alla Sala Capitolare di San Francesco. Si tratta di un riconoscimento destinato all'evento culturale italiano espositivo, museale di restauro o di studio che nell'ultimo anno ha portato alla località interessata un cambiamento nell'approccio turistico e nelle modalità di accoglienza del turismo culturale.
(gs)

 

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