Sommario

Il ministero del Welfare e le Regioni attiveranno insieme la borsa nazionale del lavoro, una nuova “piazza telematica” per mettere a confronto le domande e offerte di lavoro, accessibile in prospettiva a tutti i cittadini, le imprese e gli uffici della pubblica amministrazione. Si sta mettendo a punto questa iniziativa in attuazione alla riforma del mercato del lavoro avviata dalla “legge Biagi”.
E' l’assessore Gilberto Pichetto della Regione Piemonte che presentando l’attività per la borsa piemontese del lavoro, ha annunciato lo snodo della più ampia borsa nazionale, il cui avvio effettivo è previsto per il prossimo autunno.
E’ proprio la legge a prevedere l’obbligo di conferire alla borsa continua nazionale del lavoro i dati acquisiti, da parte degli operatori pubblici e privati accreditati o autorizzati ad operare nel mercato del lavoro; la loro stessa iscrizione agli appositi albi ha come requisito – tra gli altri – quello dell’interconnessione con la borsa nazionale del lavoro.
Tale obbligo di connessione riguarda dunque Regioni e Province, tramite i centri per l’impiego, agenzie per il lavoro, università, Comuni, istituti di scuola secondaria superiore, sia statali sia paritari, Camere di Commercio, associazioni dei datori di lavoro, enti bilaterali.
Secondo l’assessore Pichetto la borsa costituirà un punto di incontro telematico aperto a chiunque, ove si possono incontrare tutte le proposte e le ricerche di lavoro introdotte da ogni soggetto che ne abbia interesse.
In questo contesto, le Regioni assumono un ruolo fondamentale, nella realizzazione vera e propria del modello di servizi e di integrazione tra pubblico e privato. La Regione Piemonte si è fatta promotrice del polo regionale della borsa del lavoro, mettendo in campo tutti gli strumenti di inquadramento giuridico e tecnologici indispensabili.
(red)

Le questioni finanziarie del settore Sanità sono state al centro del dibattito della manovra di finanza pubblica per l’anno 2004" (costituita principalmente dal DL 30 settembre 2003 n. 269,  e dalla legge finanziaria per l’anno 2004). L’iter è stato caratterizzato da un lungo e articolato confronto tecnico e politico fra il governo e le Regioni, anche successivamente all’espressione del  parere in sede di Conferenza Unificata. E proprio durante questo confronto, la Segreteria della Conferenza dei Presidenti ha elaborato un Dossier di riepilogo: una sorta di focus che prende spunto da alcune norme contenute nelle disposizioni che le Regioni hanno considerato particolarmente pesanti per l’istituzione Regione. Fra i link offerti dal dossier un panoramica con le principali tappe del confronto, le "Questioni irrinunciabili" e le "Questioni sospese" ( Finanziamento del sistema e sottostima dei LEA;  Stipula di un nuovo Accordo in materia sanitaria; Disavanzi delle aziende sanitarie 2001; Agenzia italiana del farmaco; il tema del principio “Chi rompe paga”) . on line anche le principali normative: L. 24-12-2003 n. 350 (estratto): D.L. 30-9-2003 n. 269, Accordo tra Governo, regioni e le province autonome di Trento e Bolzano recante integrazioni e modifiche agli accordi sanciti il 3 agosto 2000 (repertorio atti 1004) e il 22 marzo 2001 (repertorio atti 1210) in materia sanitaria.
(red)

Per sostenere gli enti locali nell’assistenza a persone che versano in stato di estrema povertà o senza fissa dimora, la Giunta veneta, su proposta dell’Assessore regionale alle politiche sociali, Antonio De Poli (nella foto), ha approvato un provvedimento che stabilisce le linee guida da seguire  nell’anno in corso per la presentazione di progetti d’intervento e di richieste di contributo secondo quanto ha stabilito la legge 328 del 2000.  Il provvedimento regionale, finanziato con 698 mila euro, indica che la ripartizione dei contributi tra i Comuni capoluogo di provincia (come gia’ avvenuto negli anni scorsi sulla base di criteri sull’ incidenza del fenomeno e sulla capacità organizzativa in rete dei servizi) ma anche tra le Unioni tra i Comuni con oltre 60 mila abitanti e di attivare progetti di potenziamento dei centri e dei servizi di pronta accoglienza, di accompagnamento e di reinserimento sociale. Il coordinamento degli interventi e dei progetti spetterà ai Comuni capoluogo di provincia ed ai Comuni capofila per le Unioni tra i Comuni. 
Il fondo regionale disponibile è pari a € 698.000 si cui 648.000 per i  progetti approvati e € 50.000 riservati alla realizzazione dell’attività di coordinamento, di monitoraggio e di valutazione dei progetti finanziati, affidata all’Azienda U.L.S.S. n. 16 di Padova, tramite l’Osservatorio Regionale per la tutela e promozione della Persona.
(red)

"I dati di spesa farmaceutica a carico del SSN nel periodo gennaio-marzo 2004 evidenziano un aumento di spesa netta del +8,1% rispetto al primo trimestre 2003. La spesa netta si attesta intorno a 3 miliardi 113 milioni di €", lo ha reso noto federfarma, l'organizzazione che riunisce i titolari delle farmacie italiane. L’aumento della spesa è correlato a un incremento del numero delle ricette del +5,6% rispetto al periodo gennaio-marzo 2003. Il numero delle ricette nel periodo gennaio-marzo 2004 è stato pari a oltre 121 milioni, in media 2,12 per ogni cittadino italiano.
Nel mese di marzo 2004 la spesa netta SSN è aumentata del +16% rispetto a marzo 2003. In febbraio 2004 la spesa netta SSN ha registrato un aumento del  +7,8% rispetto a febbraio 2003; in gennaio  del + 1,1% rispetto a gennaio 2003. I primi dati estremamente parziali di aprile non sembrano indicare una inversione di tendenza rispetto agli aumenti registrati in  marzo.
secondo Federfarma la spesa di marzo 2004 sarebbe aumentata per: l’incremento del numero delle ricette (+11,6% rispetto a marzo 2003), legato, in parte, al maggior numero di giornate lavorative di marzo 2004 rispetto a marzo 2003 (23 giorni rispetto a 21, pari al +9,5%); un'attenuazione del ticket prevista da varie Regioni nel corso del 2003 e nei primi mesi del 2004;  il sensibile aumento di spesa determinato da alcune categorie di medicinali. In particolare atorvastatina, darbepoetina alfa, omega 3 trigliceridi, lansoprazolo, esomeprazolo, pravastatina sodica, ramipril, simvastatina che, da soli, hanno prodotto un incremento di spesa superiore al 3%. Va, inoltre, considerato - prosegue la nota di federfarma -che, a decorrere dal 28 febbraio, sono stati ammessi alla concedibilità con nota i farmaci antistaminici, che, nel mese di marzo 2004, hanno determinato una spesa di poco superiore allo 0,5% della spesa lorda.
Infine un fenomeno che incide in misura rilevante sulla spesa è il trasferimento delle prescrizioni verso medicinali a più alto dosaggio, con un maggior numero di unità posologiche ovvero ancora coperti da brevetto, magari solo perché presentano minime variazioni nella composizione che non ne modificano l’efficacia terapeutica (e federfarma propone anche una tabella che documenta il calo del numero delle confezioni prescritte per alcuni principi attivi a brevetto scaduto). E lo spostamento delle prescrizioni verso medicinali più costosi ha determinato un incremento del valore medio lordo ricetta
In un grafico la correlazione, Regione per Regione, dell’andamento della spesa netta e con il numero delle ricette nel mese di marzo 2004 rispetto a marzo 2003. I dati di spesa completi sono pubblicati sul sito www.federfarma.it alla voce ‘spesa e consumi farmaceutici’. E ' inoltre disponibile on line nella sezione ‘ticket regionali’ una panoramica sui ticket .
(sm)