periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 299 - Roma, 28 maggio 2004

Sommario

Regioni per razionalizzazione spesa farmaceutica Morto Umberto Agnelli. Il ricordo di Ghigo, Bassolino e Cuffaro
Sirchia: reversibilità dei medici fa bene a tutti Relazione Montezemolo "riaccende" dibattito su federalismo
Alta commissione federalismo fiscale: si lavora attendendo un indirizzo Giornata del sollievo
Regioni per razionalizzazione spesa farmaceutica

Con un “ordine del giorno” la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, ha sollecitato il Governo ad adottare urgentemente le necessarie misure di contenimento e razionalizzazione della spesa farmaceutica. Ed in particolare le Regioni ritengono fondamentale procedere al ripiano dello sfondamento del tetto della spesa farmaceutica considerando come riferimento l’entità complessiva del Fondo sanitario nazionale.

Nell’ordine del giorno si sottolinea anche la necessità di utilizzare il prezzo del farmaco generico come prezzo di rimborso nelle categorie omogenee e, in caso di assenza del farmaco generico, il prezzo più basso come prezzo di riferimento per il rimborso stesso.
La Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, infine, anche con riferimento alle ultime notizie, riportate da tutti gli organi di informazione, su indagini condotte dalla Guardia di Finanza sulle attività di importanti aziende farmaceutiche che avrebbero comportato lievitazione della spesa, auspica che il Governo intraprenda ogni utile iniziativa anche di tipo amministrativo, da concertare con le Regioni, tesa a intervenire sui meccanismi della promozione dei farmaci ed alle iniziative finalizzate alla formazione continua dei medici.
''Mi auguro che, alla fine, non si debba trovare in questa vicenda la spiegazione di certi anomali andamenti della spesa sanitaria e farmaceutica nel nostro Paese. Non e' certo il caso di criminalizzare l'intera categoria dei medici italiani, però non possiamo negare che siamo di fronte ad un fenomeno di malcostume grave e diffuso'', ha sottolineato l'assessore veneto alla sanità Fabio Gava, che e' anche coordinatore degli assessori alla sanità delle Regioni.
Un malcostume, aggiunge Gava, ''che ha causato un vistoso danno d'immagine e di fiducia al sistema sanitario nel suo complesso, e che con ogni probabilita' ha portato anche a pesanti aggravi di spesa per le casse statali e regionali. Spero almeno che non emerga anche qualche caso di prescrizione di farmaci inutili o inefficaci, perche' allora la cosa sarebbe scandalosa''. Comunque ''in questo come in tutti i casi in cui entrano indagini giudiziarie - precisa infine Gava - prima di trinciare giudizi bisogna attendere il loro compimento".

Ecco alcuni degli articoli dei quotidiani sull'argomento:
Corriere della Sera: Ai medici trecento euro per ogni malato di cancro che usa il nostro farmaco
Corriere della Sera: Costa troppo poco, sparisce la miglior pillola per la pressione
Corriere della Sera:Le Regioni- tagli alle spese per i farmaci
La Repubblica: Glaxo, ecco il prontuario degli omaggi
Il Sole 24 Ore: Dl prezzi, imprese contrarie
Il Messaggero: Farmaci, un terzo dei costi in pubblicità
La Stampa: Sirchia- difendo i medici onesti
Il Mattino: Farmaci, per i medici anche regali in argento
Il Giornale: In tribunale il farmaco che causava l'epatite
Libero: Boom di test prenatali, inutili e nocivi
Libero: C'è chi vede la lunga mano di Tremonti. E Sirchia sbotta- non sono tutti criminali
Il Gazzettino: Il comparaggio c'e', ma non criminalizziamo
Il Giorno: Le regioni d'accordo- Subito il decreto taglia-spese

Panorama Economy: La donna giusta per Sirchia
(gs)

Sirchia: la reversibilità dei medici fa bene a tutti

La reversibilità fa bene a tutti, sostiene Sirchia oggi su Il Sole 24 Ore. Si parla ovviamente della reversibilità della scelta dei medici tra l'attività pubblica e quella libero professionale.
Le Regioni sostengono un nuovo atto di indirizzo per il nuovo contratto dei medici - le premesse sono buone - ma ribadiscono al Governo che comunque va rispettato l'accordo dell'8 agosto del 2001 sul contenimento della spesa sanitaria. In un quadro economico dove la sottostima del Fondo sanitario nazionale è stimata in 5 miliardi di euro.
''Il percorso e' complessivamente condiviso e, in tempo breve, si dovrebbe arrivare ad un nuovo atto di indirizzo per il nuovo contratto dei medici: le premesse per un accordo, tra le Regioni, ci sono''. Cosi' si e' espresso l'assessore alla sanità della Regione Emilia-Romagna, Giovanni Bissoni.
Pertanto il comitato di settore del comparto sanita' (composto da rappresentanti delle Regioni e del governo) si appresta a mettere mano alla proposta di atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale dei medici e della dirigenza sanitaria, che dovrà tener conto della nuova legge sull'esclusività. Si discuterà anche di questo, oltre che della legge sull'esclusività, nella Conferenza dei presidenti delle Regioni  prevista per il 17 giugno.
''Vi sono ovviamente posizioni diverse tra le Regioni - ha spiegato l'assessore Bissoni - rispetto alla legge sull'esclusività dei medici, ma su un punto le Regioni sono unite: il ritorno all' accordo dell' 8 agosto 2001. Le Regioni non intendono fare carico ai medici del pasticcio creato dal governo. Per questo e' stato incaricato il comitato di settore di mettere mano all' atto di indirizzo sul contratto dei medici''.
Anche il coordinatore degli assessori alla sanita', Fabio Gava, ha fatto intendere anch'egli che ci sono margini per arrivare a trovare un'intesa sul nuovo atto d'indirizzo.
''Il percorso e' complessivamente  condiviso e, in tempo breve, si dovrebbe arrivare ad un nuovo atto di indirizzo per il nuovo contratto dei medici'', ha ribadito l'assessore alla sanità della Regione Emilia-Romagna, Giovanni Bissoni.

Ma a governo e sindacati le Regioni pongono anche impegni precisi: ''chiediamo al governo - ha spiegato Romano Colozzi, Presidente del comitato di settore del comparto sanità - che i nuovi atti di indirizzo siano immediatamente approvati perché non ricominci il ritardo on cui sono stati tenuti fermi i precedenti ed ai sindacati che inizino immediatamente le trattative senza ulteriori pregiudiziali per dare risposte ai dipendenti della sanità ''.
Le Regioni chiederanno inoltre al governo un tavolo per verificare se la norma sull'esclusività ha oneri finanziari e in quest'ultimo caso quali, ed infine che nei prossimi provvedimenti riferiti al sistema sanitario, in particolare il decreto legislativo 131 sui principi generali, che non sia violata la potesta' legislativa delle Regioni e che non vi siano ''invasioni di campo''.
Le Regioni ieri in Conferenza Presidenti si sono confrontate anche su un pacchetto di proposte elaborate dall'assessore Colozzi che e' anche ilpresidente del Comitato di settore per la Sanita'. ''Il confronto e' stato molto netto - ha spiegato Colozzi - ma civile. Contiamo di arrivare, come Comitato, alla formulazione di una proposta sia per la dirigenza che per la medicina generale, che presenteremo alla prossima Conferenza dei presidenti prevista il 17 giugno. Sono ottimista, penso che per quella data arriveremo a una posizione unitaria, senza spaccature''.
Quanto all'indennita' di esclusiva, secondo l'assessore Colozzi, non e' in discussione che nella bozza venga formulata al governo la richiesta di verificare, attraverso un tavolo di confronto Regioni-Governo, sul piano giuridico e contrattuale gli effetti finanziari della nuova legislatura in base all'accordo dell'8 agosto, attraverso una puntuale analisi dei costi 'storici' dell'indennita' di esclusivita'. All'esecutivo viene chiesto inoltre dalle Regioni di aprire la discussione sui principi fondamentali della legislazione sanitaria ex legge 131 del 2003, affinche' non vi siano ''invasioni di campo sull'autonomia delle Regioni''.
''In questo momento - ha spiegato infine Colozzi - ci preme che i dipendenti e i medici convenzionati abbiano il rinnovo dei contratti. L'ipotesi e' formulata sulla nuova normativa in tema di esclusivita' e quindi tenta di adeguare l'atto di indirizzo della dirigenza a questo cambiamento e di chiarire alcuni punti che in questi mesi i sindacati hanno evidenziato come critici e di impedimento all'inizio della trattativa''.
Per Sirchia "La reversibilita' fa bene a tutti", ci saranno risparmi cospicui, miglior controllo e organizzazione del lavoro, maggiore chiarezza. Sono alcune delle conseguenze positive del provvedimento sulla reversibilità dei medici. Secondo il ministro della Salute Girolamo Sirchia: ''La reversibilità - afferma in un suo intervento pubblicato su 'Il sole 24 ore' di oggi - fa bene a tutti''.
La possibilità per i medici dipendenti delle strutture pubbliche del Servizio sanitario nazionale di esercitare la libera professione, sottolinea il Ministro, ''è utile sia ai medici stessi sia ai pazienti. Dovendo conquistare la preferenza del paziente, il medico e' stimolato a crescere nella qualità professionale e a rapportarsi con il paziente in modo umanamente corretto''. Così facendo, prosegue Sirchia, ''egli aumenta quindi la sua qualità professionale e integra lo stipendio in modo anche significativo''. ''Grande vantaggio'', secondo il ministro, ne trae anche il Servizio sanitario: ''Fino ad oggi infatti - osserva - in virtù di disposizioni ideologiche che volevano il medico dipendente irreversibilmente vincolato ad un lavoro intra-ospedaliero, l'ospedale ha dovuto farsi carico di organizzare e gestire la libera professione del medico in ospedale ... e ciò ha comportato per le aziende sanitarie pubbliche un enorme costo, legato a una gestione diseconomica della libera professione''. La perdita stimata nel triennio, sottolinea a questo proposito il ministro, e' di 3.000 miliardi
di vecchie lire l'anno. Oggi, afferma, ''il Parlamento ha finalmente posto termine a questi errori di sistema e a queste norme illiberali e ideologiche, restituendo ai medici la libertà di decidere ogni anno se vogliono esercitare la libera professione dentro o fuori l'ospedale e cancellando le penalizzazioni che erano inflitte a chi sceglieva la libera professione extramoenia''.
Da qui il giudizio di Sirchia circa le conseguenze positive cui porterà la nuova reversibilità, definita un ''provvedimento importante'': ''risparmi cospicui per gli ospedali, che non dovranno più spendere per attivare adeguati spazi e strutture da adibire alla libera professione intramoenia o ai suoi surrogati; miglior controllo e organizzazione del lavoro a favore dei pazienti non paganti in proprio, con riduzione delle liste di attesa; chiara definizione che la libera professione - conclude il ministro - non può avvenire durante l'orario di servizio ordinario, ma deve essere esercitata nelle ore serali e nei giorni festivi o di sabato''.
(gs)

Alta commissione federalismo fiscale: si lavora attendendo un indirizzo

L'Alta Commissione per il Federalismo fiscale, dopo l'impasse dei mesi scorsi, è tornata a lavorare a pieno ritmo, con cadenza quindicinale ed entro metà luglio avrà pronto un documento di proposte da sottoporre al governo: ma l'incognita rimane, e il governo è accusato, dagli Enti locali, di non avere ancora maturato un suo indirizzo. Lo ha detto Gianluca Galletti, assessore al Bilancio del Comune di Bologna e membro della Commissione in rappresentanza dei Comuni, confortato da Gino Nunes (nella foto), presidente della Provincia di Pisa, rappresentante dell'Upi, il quale ritiene che la scadenza che l'Alta Commissione si e' data sara' rispettata. ''A fronte del nostro impegno però - ha detto Nunes - il governo continua a latitare, non ha fatto niente, non ci ha fatto la grazia di sottoporci un indirizzo. Lo abbiamo detto anche nell'ultima conferenza Unificata ricevendo, in cambio, solo sorrisi imbarazzati''.
La prossima riunione si terrà dopo le elezioni, intorno al 20 giugno. Comincera' a valutare il lavoro svolto da tre macro-gruppi istituti nell'ultima riunione del 24 maggio su tre temi specifici: il primo dovra' analizzare le legislazione esistente, facendo una ricognizione ed una valutazione della spesa di Comuni, Regioni e Province ''in rapporto - ha spiegato Nunes - al reddito pro-capite della popolazione, alle caratteristiche demografiche e socio-economiche e alla localizzazione territoriale''; un secondo macrogruppo si occuperà della ''dislocazione'' delle imposte locali e nazionali ed il terzo di individuare i meccanismi di perequazione che assicurino un federalismo fiscale solidale. Un particolare approfondimento sara' dedicato al coordinamento tributario tra le diverse istituzioni, indispensabile - secondo i rappresentanti degli Enti locali - per il federalismo fiscale. In attesa che l'Alta Commissione produca i suoi frutti, gli Enti locali pensano al prossimo Dpef che deve essere messo a punto dal governo. ''Temiamo - ha detto Nunes - che sarà un brutto Dpef. Vogliamo chiarire subito che il blocco degli investimenti sarebbe inaccettabile, sarebbe una decisione priva di senno''. Gli Enti locali hanno perciò chiesto che nella prossima Conferenza Unificata, che si terrà dopo le elezioni, il governo presenti le linee-guida del documento di programmazione economica.
(red)

Morto Umberto Agnelli. Il ricordo di Ghigo, Bassolino e Cuffaro
Nella notte fra il 27 e il 28 maggio è morto Umberto Agnelli (nella foto). Immediati, fra i vari messaggi di cordoglio, anche quelli provenienti da diverse regioni italiane.
"Umberto Agnelli ha avuto il grande merito di aver fatto le scelte giuste per il rilancio della Fiat'': ha sottolineato c il presidente della Regione Piemonte,
Enzo Ghigo, a margine di una cerimonia in prefettura. "Perdiamo - ha aggiunto - una persona che aveva dimostrato di essere un leader in grado di scegliere gli uomini giusti e di assumere decisioni importanti''. In questa direzione va ''la scelta di Morchio, una scelta vincente - ha affermato Ghigo - La Fiat oggi ha recuperato l' orgoglio aziendale, oltre che ampie fette di mercato''."Il momento che la Fiat sta attraversando - ha concluso - e' meno difficile di quando morì l' avvocato Agnelli. E questo proprio grazie alle capacità di mettersi in gioco che ha avuto il fratello Umberto. La situazione della Fiat non e' ancora risolta, ma tutto lascia presagire un futuro meno nero. Non e' un'azienda decotta e senza speranze, come appariva qualche anno fa. Credo che l' affetto che la popolazione ha dimostrato  durante i funerali dell' Avvocato e che sicuramente si riconfermerà in questa occasione, unito all' impegno delle istituzioni sul problema Fiat, facciano percepire chiaramente che questa e' un' azienda non solo dei piemontesi ma di tutti gli italiani".
''Con Umberto Agnelli scompare una delle figure che hanno segnato la nostra epoca, l'Italia del boom economico e di una importante industrializzazione, pur con tanti limiti e problemi, del Mezzogiorno''.
''Mi sento molto vicino alla famiglia e penso - ha concluso Bassolino - che il modo più giusto per ricordarlo sia continuare tutti, ognuno per le proprie responsabilità, nell'azione di rilancio dell'industria automobilistica che e' un grande ed irrinunciabile patrimonio del Paese''.''Il senatore Umberto Agnelli non e' stato soltanto un grande economista, l' artefice in questi ultimi anni del rilancio della Fiat, e' stato soprattutto un grande uomo e un grande italiano''. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana,
Salvatore Cuffaro, dopo la scomparsa di Umberto Agnelli. ''In questo momento di dolore - ha aggiunto - vorrei ricordare la sua umanita', profusa anche attraverso la passione politica, l' impegno civile, la difesa dei valori cristiani. I siciliani non dimenticheranno quanto la famiglia Agnelli ha fatto per la Sicilia e per la sua crescita industriale. Con lui se ne va l' ultimo dei Kennedy italiani''.
(red)
Relazione Montezemolo "riaccende" dibattito su federalismo
Il federalismo sta andando nella direzione sbagliata: è questo uno dei concetti centrali della relazione del neo presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo (nella foto), secondo il quale "questo federalismo rischia di far affondare il nostro Paese, altro che liberarlo!". ''Muoveva da un ragionamento semplice, comprensibile ai cittadini e razionale. Per cambiare la nostra Pubblica amministrazione c'e' bisogno di una profonda riorganizzazione dei poteri, in modo da avvicinare ai cittadini le responsabilita' e le decisioni''. Ma dopo quattro anni dalla prima riforma costituzionale e dopo molti progetti di ulteriori riforme ''dobbiamo dire che stiamo andando nella direzione sbagliata. Questo federalismo rischia di far affondare il nostro paese, altro che liberarlo! Il localismo avrebbe dovuto esaltare le specificita' delle diverse aree,responsabilizzando i loro amministratori, aumentando la loro competitivita'''.
Vasco Errani, Vicepresidente della Conferenza delle regioni concorda
: bisogna tornare ad un serio federalismo. E si apprezza invece l'indicazione di riaprire una fase nuova per la concertazione istituzionale e con le parti sociali. Non è il federalismo in sè ad essere negativo ma è come viene portato avanti che è sbagliato.
“Inutile nascondersi dietro ad un dito: i rischi che vede il Presidente di Confindustria Montezemolo ci sono e vanno affrontati”, ha dichiarato Vasco Errani. “Ci sono perché in questi ultimi anni chi governa nei fatti non ha voluto praticare un serio federalismo, ma si sono al contrario uniti pratica centralista e chiacchiera devolutiva, con danni seri al Paese e alla forza competitiva dell’Italia. Infatti non si è compiuto un solo passo avanti nell’applicazione del nuovo Titolo V della Costituzione: basti pensare al federalismo fiscale mai attuato, scaricando invece tagli e costi su Enti locali e Regioni. E ancora - sostiene sempre Errani -  sono mesi che sostengo che la nuova proposta di riforma costituzionale, approvata al Senato, di fatto promuove nuovi conflitti e prefigura un quadro di grande confusione istituzionale.  E' ora di cambiare strada e tornare davvero al federalismo che ci serve, un federalismo cooperativo e solidale in un sistema istituzionale equilibrato, capace di rispondere alle esigenze e alle vocazioni delle comunità locali e di dare efficienza e forza al “sistema Paese” in chiave europea. In questo contesto – ha concluso Errani - il rilancio del dialogo e della concertazione è sicuramente un contributo positivo per aprire una indispensabile fase nuova”.
 ''Misureremo il federalismo - ha sottolineato  in nuovo Presidente di Confindustria - sulla sua capacità di ridurre la spesa pubblica quindi le tasse, e di accelerare le decisioni. Lo condanneremo se servirà solo a far prevalere il particolare e il locale sugli interessi generali''.
Lo spirito originale del federalismo, nato dall'idea di alcuni movimenti politici, "non era sbagliato", ha osservato Montezemolo che attacca "questo federalismo che rischia di far affondare il Paese". Un attacco che riceve parecchi applausi in platea. "Dopo quattro anni dalla prima riforma costituzionale e dopo molti progetti di ulteriore riforme, dopo decine di ricorsi alla corte costituzionale e una incredibile proliferazione legislativa a tutti i livelli, dobbiamo dire che stiamo andando nella direzione sbagliata.
Il localismo - spiega Montezemolo - avrebbe dovuto esaltare le specificita' delle diverse aree, responsabilizzando i loro amministratori, aumentando la loro competitivita'. Invece - denuncia il neo presidente di Confindustria - il localismo ci sta uccidendo. Stanno aumentando i costi per la finanza pubblica, c'e' confusione di competenze, c'e' una rincorsa ad occupare potere. L'autonomia fiscale avrebbe dovuto ridurre le tasse alleggerendo l'amministrazione, invece viene usata per drenare piu' risorse per pagare apparati sempre piu' costosi e privilegiati".
"
Sul fronte delle tasse incalza anche il   governo. Chiede una riduzione dell' Irap sulla ricerca e -  aggiunge - il calo delle tasse, sul quale il governo si e' 
impegnato, va fatto in un contesto ''positivo'' di finanza   pubblica. E "l'autonomia fiscale avrebbe dovuto ridurre le tasse alleggerendo   l'amministrazione, invece viene usata per drenare piu' risorse". Sul progetto che il governo  sta studiando per ridurre l' Irpef, due sono i paletti messi da 
Montezemolo: per il calo delle tasse servono conti pubblici a  posto; gli incentivi alle imprese vanno resi piu' efficienti non  tagliati. Servono, soprattutto al Sud. ''Aleggia una ipotesi di  sostituzione degli incentivi in conto capitale con debiti a  lunga scadenza e, pare, garantiti dallo Stato - dice Montezemolo  - Non ho remore a parlare di come migliorare il sistema di  incentivi, specie se si riducesse l' intermediazione politica e  discrezionale''. Ma e' ''improprio che si parli di modifica  degli incentivi per ridurre la spesa pubblica e per favorire una  successiva riduzione della pressione fiscale''.Poi  ''Bisogna annullare l' Irap sulla ricerca  - dice Montezemolo. La riduzione dell' Irap deve essere un obiettivo prioritario del Governo. Ma  dentro questo ci deve essere un obiettivo parziale, ma ancora  piu' prioritario: annullare l'Irap sulla ricerca. E' impensabile  che gli imprenditori italiani paghino una tassa sulla ricerca.  Un Paese che non investe sulla ricerca,non investe sul futuro''.
 
Un anno prima, il predecessore, D'Amato, intervenendo ad un convegno su 'La politica industriale alla luce dei nuovi statuti regionali' aveva già avvertito che sulle "riforme, anche su quella fiscale, occorre più serietà e responsabilità", ma aveva messo in guardia sul "falso federalismo": "Di federalismo fiscale - aveva detto D'Amato -  da otto anni si parla solo sui giornali e il modo in cui esso e' stato affrontato fino ad oggi rappresenta un problema''. Quasi tutte le Regioni hanno problemi molto pesanti di deficit e di redditi nei loro bilanci. Non risanare i conti delle regioni e pensare di affrontare, senza averlo fatto, il falso federalismo fiscale e' veramente una cosa impossibile che crea grossi problemi non solo alle Regioni deboli ma anche a quelle forti''
Per Il leader della Cisl Savino Pezzotta il neo presidente di Confindustria "sulle riforme istituzionali dice una verita', che non si possono fare a colpi di maggioranza, devono essere bipartisan". Anche sul federalismo, aggiunge Pezzotta, Montezemolo "dice quello che tutti pensiamo: se serve ad avvicinare gli elettori agli eletti va bene. Ma se stravolge le relazioni istituzionali, crea costi e penalizza alcune parti del paese, allora è meglio che non si faccia".
Duro il giudizio di
Francesco Storace: ''Devoto a Ciampi, gentile col governo, cortese con l'opposizione, affettuoso con i sindacati, volgare con le Regioni e gli enti locali: consideravo l'annunciata relazione di Luca Cordero di Montezemolo come una speranza, ne sono uscito con la delusione di chi ha assistito alla lettura di un documento vecchio, datato, sostanzialmente demagogico. Scoprire che il problema paese sia rappresentato dalle Regioni e dai Comuni, da parte del vertice di un'organizzazione che ha sostenuto le riforme costituzionali e non riesce a cogliere le differenze tra le realtà territoriali è davvero curioso''. E dalla Regione Lazio - nel day-after della relazione di Montezemolo - arriva un altro monito
dall’assessore agli Affari istituzionali della Regione, Donato Robilotta: “Faccio i migliori auguri al nuovo Presidente della Confindustria Montezemolo e al nuovo gruppo dirigente, ma considero fuori luogo e grave l’attacco rivolto al federalismo e al sistema delle Regioni e degli Enti locali. È vero che il nuovo Titolo V della Costituzione, voluto ed approvato dalla maggioranza ulivista della scorsa legislatura, ha creato problemi, ma la strada del federalismo occorre percorrerla fino in fondo, se non vogliamo tornare indietro agli anni in cui dominava il centralismo statalista e un sistema consociativo che ha contribuito notevolmente a mettere in piedi il debito pubblico più alto del mondo.  Solo con il federalismo e Regioni ed Enti locali più forti potremo avere servizi migliori per i cittadini e una maggiore responsabilizzazione del sistema politico amministrativo, in grado di assicurare servizi efficienti e di abbassare i costi degli stessi. Sono convinto che da parte delle Regioni e degli Enti locali verrà una risposta forte ad un messaggio sbagliato venuto dalla Confindustria”.
Per il Presidente delle Marche Vito D'Ambrosio :"I problemi posti da Montezemolo esistono e sono figli diretti della mancanza di un qualunque progetto serio di federalismo fiscale".
Propone invece alcune distinzioni il presidente del Veneto, Giancarlo Galan:
''Se per federalismo all'italiana - ha continuato Galan - s'intende il federalismo immaginato e voluto dal centrosinistra  con la legge Bassanini, il presidente della Regione del Veneto  non solo e' in attesa di un immediato decesso del federalismo ma  può anche decidere di partecipare al suo assassinio''. ''Ma per noi - ha sostenuto il presidente della giunta veneta  - il federalismo significa l'attuazione del principio di  sussidiarieta', un principio che l'Europa ha fatto proprio da  Maastricht in poi. ''Ma c'e' forse qualcuno - si e' chiesto  Galan - che ha nostalgia dei pesanti disservizi precedenti,  quando tutto veniva gestito centralmente? Leggo che tra i mali 
del federalismo all' italiana ci sarebbero gli svantaggi  derivati da costi aggiuntivi a seguito di competenze ora  delegate alle Regioni. Per questi motivi si dovrebbe tornare a  ridare competenze allo Stato in materia di energia,  comunicazioni, lavoro, infrastrutture''. Per Galan ''chi dice e  pensa simili cose non e' a conoscenza ne' dell'autentica cultura  del federalismo, ne' di quanto avviene oggi tra Regioni e  Governo Berlusconi''.
Per Ghigo è un fatto positivo" l'atteggiamento istituzionale" del nuovo Presidente di Confindustria.
E se il Presidente della Regione Calabria,
Giuseppe Chiaravalloti, si dice "D'accordo con il giudizio negativo sul localismo, un po' meno con quello sul federalismo", Il Presidente della Campania, Antonio Bassolino, rimarca invece il fatto che "
con la relazione di Montezemolo  comincia un'altra stagione delle relazioni sociali'': ''E', infatti, con il dialogo tra istituzioni e parti sociali che si puo' rilanciare una politica di sviluppo, fondata in primo luogo sulla ricerca, sulla innovazione e sulla formazione''.On line su www.regioni ita alcuni lanci di agenzia, fra cui:

[ansa] ===OGGI DAI GIORNALI: LE PRIME PAGINE

[adnkronos] 27/05: MONTEZEMOLO: STORACE, LOIERO PRENDE FISCHI PER FIASCHI = 'CRITICHE DEL NEOPRESIDENTE CONFINDUSTRIA RIFERITE A FEDERALISMO ULIVO'
[ansa] ===MARONI: MONTEZEMOLO, INVERSIONE A U? SI RISCHIA TESTACODA INTERVISTA ALLA STAMPA
[ansa] MONTEZEMOLO: RIPARTIRE DALLA CONCERTAZIONE, BASTA DIVISIONI
[ansa] MONTEZEMOLO: LA RELAZIONE, HANNO DETTO
[agi] FEDERALISMO: ERRANI, HA RAGIONE MONTEZEMOLO =
[ansa] CONFINDUSTRIA: VELTRONI,MONTEZEMOLO INNOVATIVO ED EQULIBRATO
[ansa] CONFINDUSTRIA: BASSOLINO, NUOVA STAGIONE RELAZIONI SOCIALI IMPORTANTE RICHIAMO MONTEZEMOLO RIPRESA DIALOGO E CONCERTAZIONE
[ansa] CONFINDUSTRIA: GHIGO, MONTEZEMOLO? LIETO SIA VICINO A CIAMPI L'AVEVO INDICATO COME CANDIDATO IDEALE, ELEZIONI MI FA PIACERE
[adnkronos] MONTEZEMOLO: BASSOLINO, COMINCIA STAGIONE DI NOVITA' PER DIALOGO
[comunicato stampa] ERRANI (REGIONI):MONTEZEMOLO; TORNARE AD UN SERIO FEDERALISMO
[agi] MONTEZEMOLO: BASSOLINO, ALTRA STAGIONE RELAZIONI SOCIALI =
[ansa] CONFINDUSTRIA:CALDEROLI, MONTEZEMOLO PEGGIO DI 1° REPUBBLICA INTERVENGA BERLUSCONI PER GARANTIRE LE RIFORME
[adnkronos] MONTEZEMOLO: STORACE, LA SUA RELAZIONE VECCHIA E DATATA =
[ansa] MONTEZEMOLO: RIPARTIRE DALLA CONCERTAZIONE, BASTA DIVISIONI
[agi] MONTEZEMOLO: PEZZOTTA D'ACCORDO, RIFORME NO A MAGGIORANZA =
[agi] MONTEZEMOLO: QUESTO FEDERALISMO RISCHIA DI AFFONDARE PAESE
[ansa] CIAMPI A MONTEZEMOLO: LE IMPRESE COLLABORINO ALLA RIPRESA
[adnkronos] FEDERALISMO: MONTEZEMOLO, LOCALISMO CI STA UCCIDENDO
[adnkronos] MONTEZEMOLO: VOGLIAMO CHIUDERE LA STAGIONE DEI DISSIDI
[agi] CONFINDUSTRIA: STORACE, DOCUMENTO VECCHIO E DEMAGOGICO =
[ansa] CONFINDUSTRIA: STORACE, MONTEZEMOLO VOLGARE CON REGIONI PRESIDENTE LAZIO, LO CONSIDERAVO SPERANZA MA ORA DELUSO
[ansa] ===OGGI DAI GIORNALI: LE PRIME PAGINE
[ansa] ===MARONI A MONTEZEMOLO: ATTENZIONE ALLE SVOLTE INTERVISTA A REPUBBLICA
[ansa] 27.05 - CONFINDUSTRIA: D'AMBROSIO, PROBLEMI DI MONTEZEMOLO ESISTONO
[ansa] FEDERALISMO: GALAN, DISTINGUERE PAROLE MONTEZEMOLO DA SLOGAN D'ACCORDO CON LUI SE SI RIFERISCE A FEDERALISMO ALLA BASSANINI
[ansa] FEDERALISMO: LA LOGGIA, DDL OK, MA POSSIBILE MIGLIORARLO RIFORMA UNO DEI PUNTI CARDINE DEL PROGRAMMA, LA REALIZZEREMO
[ansa] CONFINDUSTRIA: ROBILOTTA, AUGURI A MONTEZEMOLO ASSESSORE LAZIO, FUORI LUOGO ATTACCO A FEDERALISMO
[ansa] FISCO: TREMONTI, CONTINUEREMO A CONGELARE ADDIZIONALI NEL 2002 SCATTATE QUELLE DEL 2001, QUANDO C'ERA SINISTRA
[www.confindustria.it] 27.05 - relazione del neo presidente Confindustria Montezemolo
[adnkronos] 27.05 - CONFINDUSTRIA: CHIARAVALLOTI, FEDERALISMO VA INTERPRETATO

(sm)

Giornata del sollievo

Le Regioni hanno confermato la loro adesione ed il loro impegno su tutto il territorio nazionale per la terza edizione della Giornata Nazionale del Sollievo che si celebrerà il 30 maggio. “Lo ha dichiarato Fabio Gava - coordinatore degli Assessori alla Sanità per la Conferenza dei Presidenti delle Regioni – sottolineando come la lotta al dolore rappresenti un dovere istituzionale.
“Gli eventi e le manifestazioni promosse in molte Regioni, nelle Aziende sanitarie ed ospedaliere – ha dichiarato Gava (nella foto) - sono il segnale più evidente di una consapevolezza e di una raggiunta maturità sul terreno dello sviluppo delle cure palliative. Va dato atto al Ministro della Salute di aver sempre cercato sul terreno della concertazione istituzionale di aver accelerato ulteriormente questo processo. Occorre che Governo e Regioni lavorino ancora  insieme per dare piena attuazione all’Accordo “Ospedale senza dolore”, al “Progetto obiettivo per la rete delle cure palliative” ed al “Programma di realizzazione delle cure palliative”. Ed un lavoro ancora più capillare dovremo sostenerlo per dare concretezza alle diverse iniziative previste nel Piano Sanitario Nazionale 2003-2005. Se da un lato bisogna cambiare l’approccio culturale e per certi aspetti quello clinico, collocando sempre al centro la dignità del malato, dall’altro occorrono risorse congrue e dobbiamo considerare gli investimenti in questo settore come una opportunità di sviluppo da e non semplicemente una voce di spesa. L’indagine OSMED fornita dal Ministero della Salute rivela che è ancora basso l’utilizzo dei farmaci oppiacei, indispensabili, insieme ad un adeguato supporto psicologico, in determinate e drammatiche fasi della vita del malato terminale.
Domenica – ha proseguito il coordinatore degli assessori alla sanità - la Giornata del sollievo rappresenterà l’occasione per fare il punto su queste tematiche in molte realtà regionali. Solo per fare qualche esempio, in Emilia Romagna nelle piazze della principali città diverse associazioni di volontariato allestiranno punti informativi ed il 9 giugno in tutti gli ospedali della Regione si svolgerà un’indagine tra le persone ricoverate, sulla percezione del dolore, un monitoraggio che abbiamo promosso presso tutti gli assessorati alla sanità. I risultati saranno resi noti a fine anno. La rilevazione è promossa dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome, dal Ministero della Salute e dalla Fondazione Gigi Ghirotti. In Veneto, oltre ai diversi convegni che si svolgeranno sul tema de dolore, tutte le Aziende sanitarie si sono attivate con iniziative specifiche fra cui considero molto importanti quelle destinate alla formazione del personale. Confronti ampi fra i livelli istituzionali e quelli più propriamente operativi sono al centro di diverse iniziative, fra cui nel Mezzogiorno quanto avverrà in Campania proprio nella sala della giunta regionale dove i rappresentanti delle istituzioni ed i direttori generali delle aziende sanitarie si incontreranno con le maggiori associazioni di volontariato.
Ci sono comunque segnali incoraggianti che debbono indurci all’ottimismo rispetto alla terapia del dolore: una terapia che oggi nelle diverse Regioni è assicurata in 7 strutture su 10, così come è importante il fatto che in un’analoga percentuale siano stati istituiti servizi di assistenza psicologica per i pazienti oncologici. I dati raccolti dal Ministero della Salute dalle diverse Regioni italiane testimoniano come sia aumentato il numero delle strutture che forniscono assistenza domiciliare. Resta ancora molto da fare – ha concluso Fabio Gava - ma l’impegno delle Regioni e del Ministero su questo fronte sta dando i suoi frutti, proprio in linea con la filosofia di Gigi Ghirotti”.
(red)

 

Proprietario ed editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
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