periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 241- Roma, 6, 7, 8 marzo 2004

Sommario

Riforme: Pera e Casini incontrano Regioni Riforme: Bassolino ed Errani
Storace: Regioni non spettatori partita riforme Apertura anno giudiziario in Molise
Dibattito su riforme costituzionali Corte dei Conti: OK accordo CCNL
Riforme: Pera e Casini incontrano Regioni
Il presidente del Senato, Marcello Pera (nella foto), ricevera' mercoledi' 10 marzo alle 13, a palazzo Madama, una delegazione della Conferenza dei presidenti delle Regioni e delle province autonome guidata dal presidente della Conferenza delle regioni, Enzo Ghigo, e dal vice presidente, Vasco Errani. Il tema dell'incontro sono le riforme costituzionali, e in particolare il disegno e la configurazione del futuro Senato federale in discussione a Palazzo Madama.
Lo stesso farà il presidente della Camera Casini, che in un'intervista rilasciata a "la Repubblica" (
Regole contro i veleni. Casini: il Paese ha bisogno di governo, riforme, risultati) il 7 marzo dichiara: "Il Presidente Pera ha fatto benissimo a consultare i presidenti delle Regioni".
Quindi bisogna ''Definire una carta dei temi di interesse nazionale'' da mettere al riparo da ''un uso facinoroso di parte''. E' la sollecitazione del presidente della Camera deideputati Pier Ferdinando Casini. ''Le regole del gioco -ha spiegato Casini al direttore Ezio Mauro- devono stare al primo posto in questa carta dei temi bipartisan, perche' vanno definite insieme, dalla maggioranza e dall'opposizione. Non voglio rassegnarmi a riforme costituzionali fatte a spintoni e furbizie di parte''.

4 marzo:Conferenza stampa straordinaria

(gs)

Storace: Regioni non spettatori partita riforme
''I presidenti delle Regioni non sono spettatori nella partita delle riforme'': ha affermato il presidente della Regione Lazio, Francesco Storace (nella foto). Per il presidente  della regione Marche D'Ambrosio, ''non esiste al mondo possibilita' di fare una riforma che riguardi un livello istituzionale senza  minimamente coinvolgerlo, salvo poi l'autonomia del Parlamento  nel decidere''. Secondo il presidente dell'Umbria, Maria Rita Lorenzetti, il Senato federale cosi' come e' disegnato, ''non ha eguali al mondo.  Non e' quello il luogo di leale cooperazione tra Stato e Regioni ma il luogo in cui si cerca di controllare le regioni. Noi presidenti delle Regioni non siamo opposizione ma un livello di governo''.
''Dialogo e confronto e non scontro" dice il presidente della Regione del Veneto
Giancarlo Galan.   ''Noi - ribadisce il presidente Vasco Errani, dopo le parole del presidente Galan - assumiamo una posizione istituzionale: l'attuale riforma non e' assolutamente positiva perche' propone una situazione di conflitto. Noi abbiamo chiesto: fermatevi e dialoghiamo e lo abbiamo fatto con uno spirito istituzionale. Il confronto, il dialogo istituzionale vanno riaperti. Abbiamo chiesto di fermarsi per cominciare a fare una discussione vera e costruire una riforma di cui ha bisogno il Paese, equilibrata e federale, per la valorizzazione dell' unita' nazionale''.
''Voglio rivolgere -
ha detto Ghigo - un appello al sen. D' Onofrio perche' spero che le affermazioni della Conferenza dei presidenti delle regioni siano intese come un contributo al dibattito parlamentare e come il segnale della necessita' di mantenere alto il dialogo fra le istituzioni della Repubblica''.
Ghigo ha poi ricordato di avere avuto modo ''di apprezzare il grande impegno e la competenza del relatore D' Onofrio: ne conosco - ha aggiunto - le capacita' di mediazione che hanno fatto registrare passi in avanti nel corso del dibattito parlamentare. Sono anche certo - ha concluso il presidente della Conferenza delle regioni - che l' esperienza del senatore possa permettere di compiere ulteriori progressi nel confronto sul ddl di riforma della Costituzione''.
(gs)
Dibattito su riforme costituzionali

Del dibattito in corso sulle riforme costituzionali e della richiesta delle Regioni di poter intervenire e di essere sentiti a livello istituzionale, i giornali se ne stanno occupando dal 4 marzo - giorno della conferenza stampa straordinaria a riguardo -sottolineando via via i diversi aspetti, anche polemici.
E'
 forte il "sospetto" che, - afferma Ilvo Diamanti in un fondo su "la Repubblica" del 7 marzo -  nei rapporti di poter e territoriale, il pendolo tra centro e periferia, in questa fasestia nuovamente spostandosi verso il centro. Come conferma lo stesso progetto di Senato federale, che dovrebbe regolare le questioni relative alle autono­mie territoriali. Secondo la bozza approvata in Senato, nei giorni scorsi, risulta composto da circa duecento parlamentari, integrati, in occasione particolarmente importanti, dai Presidenti di Giunta e dei Consigli regionali. Questa Camera, nel progetto approvato, verrebbe eletta contestualmente (e quindi contemporaneamente) alle assemblee regionali. Ciò significa che le elezioni regionali dovrebbero avvenire in sincronia con quelle politiche. Con il prevalere delle logiche nazionali su quelle regionali. Perché la campagna elettorale sarà unica. Nazionale. Dominata da temi e soggetti: nazionali. Peraltro, in caso di scioglimento di un Consiglio regionale, non è previsto il rinnovo dei senatori eletti in regione fino alle successive elezioni politiche. Nazionali. Per questo, i Presidenti di Regione, di entrambi gli schieramenti, hanno espresso il loro dissenso sulla legge. "Che tende a nazionalizzare le spinteall'autonomia territoriale emerse negli ultimi dieci anni".
Si segnala anche l'articolo del 6 marzo de "la Repubblica":
Federalismo il Polo attacca Governatori arroganti e di Avvenire: dateci risposte, non insulti.
Infine in un articolo de "Il Giornale" ( I governatori protestano ma hanno la memoria corta ) si fa riferimento a precedenti posizioni della Conferenza delle Regioni. L'ultimo documento dei presidenti di regione (contemporaneo  al passaggio in Senato della contestualità "forte") è del 18 febbraio del 2004: Regioni su contestualità elezioni Senato e regionali - REGIONI SU RIFORMA COSTITUZIONALE IN DISCUSSIONE SENATO.
(gs)

Riforme: Bassolino ed Errani
''Il governo sta sbagliando nel merito e nel metodo. E il risultato e' una confusione impressionante'' afferma il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, intervistato dall'UNITA'.
''Le nostre sono preoccupazioni esagerate, come dice Fini? Nient'affatto, sono del tutto fondate. Perche' si vuole imporre una devolution che finirebbe per accentuare le disuguaglianze nel paese e che tocca questioni delicatissime come la sanita',l'istruzione, la sicurezza. Ma anche perche' si vuole introdurre una Camera, il Senato federale, che non e' di vera rappresentanza ma di controllo delle Regioni, delle loro attivita'. Non so se volontariamente o meno, ma in questo modo il governo incentiva l'instabilita' delle Regioni''.
''Sono evidenti - per Bassolino (nella foto) - le contraddizioni che attraversano la maggioranza di governo. Ora c'e' la forzatura della Lega perche' si approvi velocemente al Senato, in prima lettura, il disegno di legge. þ chiaro che alla Lega serve come bandiera per la campagna elettorale. E puo' anche darsi che le contraddizioni che ci sono nel centrodestra vengano congelate, per ora, proprio perche' siamo alla vigilia di importanti elezioni. Ma poiche' stiamo parlando di una riforma costituzionale che prevede diversi altri passaggi in Parlamento, e poiche' per il centrodestra c'e' il forte rischio di incassare un risultato negativo a giugno, e' prevedibile che queste contraddizioni possano acuirsi e anche scoppiare dopo il passaggio elettorale di primavera''.
Secondo Errani ''Tenere insieme la devoluzione -di per se' sbagliata nel voler dare competenza esclusiva alle regioni su servizi fondamentali come scuola, sanita', e sicurezza - e un nuovo centralismo crea un mix indigeribile per il paese''.
E' quanto afferma il vice presidente della Conferenza delle Regioni e presidente della giunta dell'Emilia Romagna, Vasco Errani, sempre in un'intervista a 'L'Unita'
.
Errani spiega poi cosa intende per 'nuovo centralismo': ''il Senato che viene definito federale -osserva- in verita' ha una funzione assolutamente contraria alla sua ragion d'essere: per come e' delineato nella riforma, ha essenzialmente la funzione di intervenire sull'autonomia delle regioni. Stanno tenendo insieme due obiettivi -dice Errani- entrambi sbagliati e inconciliabili tra loro''. Facendo riferimento all'organizzazione dei paese federali, Errani osserva inoltre che ''il rischio di creare confusione e conflitti costituzionali e' evidente a tutti''.
(red)
Apertura anno giudiziario in Molise
Dopo aver ricordato, sulla scorta della dottrina giuridica, come il diritto sia al servizio dell’uomo e come l’Amministrazione, nello Stato sociale, abbia assunto il ruolo di promozione del benessere collettivo il P.R. per il Molise, Giuseppe Grasso, ha sottolineato l’importanza della cerimonia dell’inaugurazione dell’anno giudiziario quale occasione di presentare ai cittadini/utenti i risultati dell’azione “svolta dalla Corte dei Conti a vantaggio della collettività” nei due momenti del controllo e della giurisdizione. Dopo aver accennato al dibattito provocato dal fenomeno della privatizzazione e all’estensione della competenza della Corte per quanto riguarda anche gli enti pubblici economici (cfr. la sentenza delle SS.UU. della Cassazione civile n. 19667/03, che riprendeva temi già anticipati dalla sentenza SS.UU. civile n. 14488/03), il Procuratore regionale ha illustrato i dati relativi all’attività della Procura e della Sezione giurisdizionale molisane.
Relazione del Procuratore regionale Giuseppe Grasso

(sm)
Corte dei Conti: OK accordo CCNL
La Corte dei conti, chiamata a certificare l’ipotesi di accordo di CCNL riguardante il personale del comparto Regioni e Autonomie locali per il quadriennio normativo 2002/2005 e il biennio economico 2002/2003, ha deliberato in senso positivo (cfr. Delibera n. 1/CONTR/CL/04 del III Collegio delle Sezioni riunite in sede di controllo).
(red)
 

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