periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n.  400 - Roma,  4 novembre2004

Sommario

Un Piano per l'occupazione

Casini: federalismo delle municipalità

Un atlante on line per le infrastrutture

Standard & Poor's: rating a dieci regioni

Ogm: Veronesi lancia il manifesto per il biotech

Isae: Italia ultima in Europa nella lotta alla povertà

  Un Piano per l'occupazione

Un Piano Nazionale d'Azione per l'Occupazione (NAP) per l'anno in corso è stato discusso ed approvato dal Consiglio dei Ministri nella riunione del 28 ottobre 2004, ne da notizia la newsletter di Palazzo Chigi. Si tratta di un documento programmatico con cui gli Stati membri dell'Unione Europea, con un ciclo a cadenza triennale, illustrano le linee guida delle politiche del lavoro adottate nel corso dell'anno precedente ed indicano le linee d'azione per il triennio successivo. L'obiettivo è quello di innestare nella Strategia di Lisbona le politiche per l'Occupazione con lo scopo di ridurre la disoccupazione, in particolare quella dei giovani, delle donne e degli ultracinquantenni.
Il piano è un documento successivo al Documento di Programmazione Economico-Finanziaria e contemporaneo all'adozione, da parte del Consiglio dei Ministri, della Legge Finanziaria. Si tratta quindi di una parte integrante delle scelte di politica economica, da cui assume il quadro di riferimento macro-economico e le risorse finanziarie disponibili per l'attuazione delle politiche ivi previste (cfr. anche il
dossier sul sito del Governo).
(red)

Un atlante on line per le infrastrutture

Per conoscere meglio le infrastrutture presenti nel nostro Paese nella loro dimensione territoriale il Cnel ha realizzato un vero e proprio atlante on line delle infrastrutture. Del resto, come scrive il Cnel nella home page dell'Atlante, il  fenomeno infrastrutturale necessita (forse più di altri) di poter verificare visivamente la sua distribuzione sul territorio, aggiungendo una ulteriore importante chiave di lettura per la sua analisi: la prossimità geografica.
Nel caso delle infrastrutture questo aspetto appare particolarmente rilevante, poiché richiama la possibilità di affiancare l’offerta di risorse in loco (ad es. strade) ad una potenziale domanda (ad es. le autovetture circolanti), nonché la compresenza di strutture tra loro “concorrenti” (ad es. strade e ferrovie) o complementari (ad es. strade e aeroporti).
Con l’Atlante delle Infrastrutture il CNEL, con l’ausilio dell’Istituto Tagliacarne, ha voluto rispondere a queste necessità di approfondimento, consentendo agli utilizzatori, avvalendosi delle tecniche di navigazione GIS (Geographic Information Systems), di: localizzare le infrastrutture presenti sul territorio italiano (raggruppate in 10 categorie); conoscerne caratteristiche qualitative e quantitative; verificare la compresenza di infrastrutture diverse (e confrontarle); valutarne l’entità rispetto alla superficie, alla popolazione o alle aziende presenti e realizzare mappe tematiche; selezionare infrastrutture/unità territoriali per analisi di “bacini”.
E a proposito di infrastrutture è da registrare una dichiarazione del Ministro Lunardi, secondo cui
le Ferrovie stanno funzionando bene, ora investono come richiesto, d'altronde "la Finanziaria per le Ferrovie e' stata piu' generosa che con l'Anas". Lo stesso Lunardi si e' mostrato soddisfatto dei nuovi vertici delle Ferrovie: "Mi sembra che il presidente,
Elio Catania, stia lavorando molto bene - ha dichiarato - stafacendo cose buone e ha rimesso a posto l'organigramma".
Novità anche per quanto riguarda l'applicazione del condono edilizio (cfr.anche Il Messaggero del 1 novembre:
Condono edilizio, sei Regioni vicine al varo della legge ). La Regione Veneto ha approvato la legge che limita la sanatoria agli ampliamenti di edifici a uso residenziale, direzione e turistico-alberghiero e commerciale che non superino il 30 per cento della volumetria originaria sino a un massimo di 450 metri cubi.Per le costruzioni a destinazione industriale, artigianale e agricolo-produttiva si potranno sanare invece ampliamenti che non superino il 20 per cento della superficie coperta, sino a un massimo
di 450 metri quadrati di superficie lorda di pavimento. Nessuna sanatoria sarà possibile per nuovi fabbricati abusivi, con l'unica eccezione dei ''fabbricati pertinenziali'' (garages, tettoie, gazebo, legnaie, lavanderie esterne), privi di funzionalità autonoma, che potranno usufruire della sanatoria. Rispetto alla legge statale
 il condono veneto limita la volumetria condonabile (al massimo 450 metri cubi contro i 750 consentiti dalla legge nazionale), estende la sanatoria anche allezone vincolate, differenzia le possibilità di condono tra ampliamenti di immobili a destinazione produttiva e ampliamenti di immobili ad altra destinazione (residenziale, direzionale, turistico-alberghiero ecommerciale) e incrementa l'oblazione prevista del 10 per cento nelle zone vincolate e del 5 per cento nel resto del territorio regionale.
In Regione Lazio Luciano Ciocchetti, ha difeso nella sua relazione la legge proposta "Sono disponibile ad ogni confronto nel merito della questione - ha detto l'assessore - ma ritengo inaccettabile quello che certi quotidiani hanno scritto dicendo che noi vogliamo condonare le ville, fino ad un massimo di 750 metri cubi, quando invece questa e' una legge molto restrittiva. La scelta che abbiamo fatto e' quella piuttosto di aver, tra virgolette, privilegiato la prima casa dando riconoscimento a quelle famiglie che abusivamente hanno realizzato la casa di prima abitazione per la propria famiglia con 450 metri cubi di condono quando la legge nazionale ne riconosce 750 in qualunque caso, non solo per la prima casa".
Dure le
critiche dall'opposizione "è la stessa legge di aggressione al territorio di
Berlusconi'' e gli emendamenti presentati dalla maggioranza sono
un modo per ''riscrivere la legge'' e ''mischiare le carte perche' sono sottoposti a diverse pressioni''.
"La realtà - replica
Storace  - è che l'assessore Ciocchetti e la maggioranza hanno ancora una volta fatto il loro dovere. La minoranza kerrysta della Regione Lazio no".
Mentre in Piemonte la Lega invita il Governo regionale a dare il via libera al Ddl , la legge dell'Emilia-Romagna è on line in un sito che consente di avvere ogni utile informazione sulla nuova normativa.
Da sottolineare infine che il presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, ha firmato il decreto che emana il regolamento per il funzionamento dell’ufficio regionale per l’espletamento di gare d’appalto di lavori pubblici. Nei dieci articoli è previsto l’ambito di applicazione, le commissioni provinciali e la commissione centrale, l’ufficio di segreteria tecnico-amministrativo, gli adempimenti relativi alla celebrazione della gara, il responsabile degli adempimenti relativi alla gara, lo svolgimento delle sedute della commissione provinciale e di quella centrale, il procedimento, l’individuazione e la verifica dell’anomalia delle offerte, il verbale di aggiudicazione.
(sm)

Ogm: Veronesi lancia il manifesto per il biotech

"Negli Stati Uniti sono libero di mangiare il mais da Ogm perche' e' sicuramente piu' controllato di quello cosiddetto naturale che, spesso, puo' contenere la tossina cancerogena piu' diffusa in natura e quando vedo che in Italia mi e' negata questa liberta' penso che non possiamo lasciare il nostro Paese in mano a persone che hanno solo interessi basso-elettoralistici". Lo ha detto il professore Umberto Veronesi (nella foto) presentando a Milano il documento sottoscritto da 19 delle piu' accreditate societa' scientifiche italiane, in rappresentanza di oltre 10mila ricercatori, che prende posizione contro chi, "con una insensata caccia alle streghe", si oppone all'agricoltura transgenica "mentre accetta lo stesso identico processo quando si tratta di ricavarne medicinali innovativi". Veronesi ha poi aggiunto: "ben vengano le etichette che evidenziano la presenza di Ogm, ma oltre al fatto che mi sentirei piu' tranquillo se ci fossero etichette che evidenziano la presenza di sostanze veramente nocive, non ne vedo comunque l'utilita' pratica visto che i prodotti Ogm non comportano nessun rischio e l'unica contaminazione che temo e' quella dei pollini da colture naturali su piantagioni geneticamente modificate".
Sugli OGM ci sono anche appelli degli scienziati alla prudenza. Cosi' il Ministro delle Politiche agricole e forestali,
Gianni Alemanno, risponde a Umberto Veronesi che oggi si e' pronunciato a sostegno del documento, sottoscritto da 19 societa' scientifiche italiane, contro la demonizzazione degli organismi geneticamente modificati. "Ci sono altri appelli di natura diametralmente opposta a quelli sottoscritti da Veronesi e dagli altri ricercatori - ha dichiarato Alemanno - La scienza sugli OGM è  divisa e, in ogni caso, il decreto che presenteremo la settimana prossima non e' contro la ricerca, ne' contro l'utilizzazione in campo alimentare degli OGM, ma e' volto ad evitare la contaminazione diffusa e incontrollata degli OGM nelle coltivazioni agricole italiane.
Durissima la replica della Senatrice
Loredana De Petris: Ci meraviglia - anche se le posizioni di Veronesi sono gia' ben note - che un ex ministro della salute e un autorevole medico possa dire un tale cumulo di sciocchezze, proponendo ai consumatori di scegliere tra mais transgenico e mais cancerogeno".
In Piemonte la legge regionale
che blocca gli Ogm - secondo quanto riportato da La Stampa del 31 ottobre si rivela come una corsa ad ostacoli per varare la legge .
Il Sole 24 ore recentemente (1 novembre) ha dedicato ampio spazio al patrimonio enogastronomico della Penisola (
un giacimento di sapori da sfruttare) ospitando un forum che ha visto la partecipazione di Enzo Ghigo (Presidente della Regione Piemonte), Enrico Salza (Presidente del San Paolo Imi), Roberto Luongo (Direttore Rete USA dell'ICE), Carlo Petrini (Presidente di Slow Food), Maurizio Gardini (Presidente di Conserve Italia, Carlo Dell'Ava (Presidente del Prosciuttificio DOK di San Daniele del Friuli), Vincenzo Ercolino (Presidente Feudi di San Gregorio, Vino e Olio), Giandomenico Negro (Presidente di Arbiora, Formaggi tipici) e Biagio Pecorino (Presidente della Cooperativa Pandittaino, Cereali e prodotti da forno). "Previsto che il gusto non si può normare - ha affermato nel corso del Forum Enzo Ghigo - è invece auspicabile regolamentare le produzioni agro-alimentari il cui destino finale è il piatto del cliente-consumatore. A cominciare dalla WTO che a tutt'oggi non tutela sufficientemente i prodotti e i marchi di origine, come il parmigiano reggiano o il barolo, consentendo contraffazioni banali dei nomi di origine tanto penosi quanto economicamente dannosi". Quanto agli Ogm Ghigo afferma "sono certo che dalle biotecnologie riceveremo un aiuto sulla strada della crescita, dello sviluppo e del progresso, ma sono altrettanto convinto che questo percorso sarà soggetto a maggiori consensi se sapremo difendere in tutti i Paesi del Mondo i campi Ogm free attraverso una regolamentazione che assicuri tanto la libertà del produttore quanto quella del consumatore".
La Liguria ha nel frattempo presentato 
Agriligurianet (www.agriligurianet.it), il sito regionale dedicato al mondo dell'agricoltura ligure, ha due anni ma non li dimostra: colorato e solare, aggiorna quotidianamente centinaia di utenti su tutto quello che riguarda agricoltura, allevamento, pesca, economia montana, turismo verde in Liguria. Dalle novità normative, alle opportunità di contributo, ai servizi tecnici specializzati, alle notizie sull’agriturismo, il biologico e i prodotti tipici, Agriligurianet.it è il filo diretto con la Regione.  Tra i servizi a disposizione on line c’è una grande novità: la Vetrina di Agriligurianet ( www.saporeligure.it ), un sito per gli appassionati di enogastronomia e per i consumatori attenti alla qualità e al gusto dei prodotti locali, ma anche uno strumento di promozione per le aziende liguri.
(red)

Casini: federalismo delle municipalità

XXI Assemblea Anci. Pier Ferdinando Casini (nella foto) ha sottolineato - durante l'intervento in apertura dei lavori dell'Assemblea annuale dell'Anci - il ruolo crescente acquisito dagli enti locali nella gestione delle risorse pubbliche "comporta evidentemente anche una maggiore responsabilita'".
Ed e' una responsabilita' che "ha un contenuto attivo".  Come in una sorta di gara virtuosa - ha detto il presidente della Camera - accompagnata da forme di "reciproco stimolo per la gestione piu' efficiente dei servizi ai cittadini". Una gara cui "non si sottrarranno certamente anche i Comuni di piccola dimensione".
Non vi sono - per Casini - contrasti sulla necessita' di un equilibrio tra risorse e servizi, "la questione e' piuttosto quella degli strumenti piu' idonei a conseguirlo".
"Credo che in uno sforzo di risanamento del paese possa anche esserci un coinvolgimento forte di Comuni, Province, Regioni e governo centrale, e muoversi tutti insieme remando nella stessa direzione", ha ribadito
Casini.
Infine per il presidente della Camera, Pier
Ferdinando Casini, "proprio il confronto con la realta' plurale e diversificate del Paese non potra' che orientare la riforma verso un federalismo con caratteri propri ed originali", e in Italia "non c'e' spazio per un federalismo che si traduca in forme piu' o meno raffinate di neocentralismo regionale". E a questo proposito Casini ha sottolineato che "questa e' la storia italiana, la nostra non e' quella dei Lander tedeschi.
In direzione del ruolo forte delle muncipalita' Casini vede quindi emergere alcune indicazioni positive: "Se si sovrappongono i contenuti della prima riforma del Titolo V della Costituzione, voluta dal centrosinistra sul finire della scorsa legislatura, e quelli della 'riforma della riforma', condotta dal centrodestra, si vede chiaramente che e' rimasta intatta la sola parte dei poteri locali: un dato di sistema, dunque, che oggi possiamo dire acquisito e condiviso". Eppure -
ha detto Casini - non pare che "vi sia ancora sufficiente consapevolezza della profondita' di questa linea di tendenza e di quanto essa possa orientare l'esperienza italiana verso una forma di federalismo originale ed innovativa".
(red)

Standard & Poor's: rating a dieci regioni

Standard & Poor's ha assegnato il rating a dieci regioni italiane: per tutte l'outlook passa a stabile. S&P motiva la propria decisione con il fatto che prevede non ci  saranno cambiamenti sostanziali al profilo di credito delle singole regioni nei prossimi due anni. La sanita' resta la chiave di volta per la qualita' del credito cosi' come la devolution e la sua applicazione determineranno l'evoluzione dei conti delle regioni italiane e la loro valutazione.
In futuro si aggiungerà anche il rating della Calabria: ''Noi stiamo ottenendo riconoscimenti e mietendo successi e la Regione sta per avere il rating da una delle primarie societa' mondiali di valutazione'', ha annunciato Giuseppe Chiaravalloti, presidente della Giunta regionale della Calabria .
(red)

Isae: Italia ultima in Europa nella lotta alla povertà

Italia ultima in Europa nella lotta alla poverta': tutti gli altri Paesi della Ue a 15, esclusa la Grecia, hanno forme di sostegno per le famiglie piu' disagiate, quelle che vivono sotto la soglia della poverta'. La denuncia arriva dall''ISAE che ha presentato un Rapporto su 'Finanza pubblica e redistribuzione'.
I piu' poveri d'Italia sono al Sud: il tasso di poverta' assoluta tocca il 22,1% in Sicilia contro lo 0,9% dell'Umbria o dell'1,3% in Lombardia e Veneto. Questo però e' il dato se si considera una ''soglia nazionale'' di poverta'; il discorso varia se si prende a riferimento invece una soglia regionale.
Se per un calabrese, infatti, il reddito minimo (sotto il quale c'e' la poverta' assoluta) e' calcolato in 396 euro, per i lombardi l'entrata minima per vivere e' calcolata dall'Isae in 589 euro, con un costo della vita dunque superiore circa del 30%. Uno degli elementi che fa maggiormente la differenza, nel costo della vita, e' il peso dell'abitazione:
''rispetto al dato nazionale - spiega l'Isae - la variazione di tale componente raggiunge il 40% in meno (in Calabria) e il 20% in piu' (in Lombardia), mentre, considerando la sola componente alimentare, le differenze sono molto piu' contenute''.
Se si considerano le differenze regionali ''la geografia della poverta' - rileva l'Isae - assume caratteri meno ovvi di quelli, tradizionali, di una netta bipartizione tra un Nord in cui il disagio economico e' quasi assente ed un meridione in condizioni ben piu' drammatiche. In generale, infatti, si osserva un forte ridimensionamento della poverta', ferma restando al sua maggiore diffusione al Sud, la' dove il costo della vita e' inferiore al livello nazionale''. Cosi' si scopre che se a livello nazionale i piu' poveri sono al Sud con tassi 10-20 volte superiori ad alcune regioni del Nord, con un calcolo del costo della vita nelle singole regioni il tasso di poverta' aumenta ''nelle Regioni con prezzi piu' alti, in particolare Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Marche''.
Ecco in una tabella la spesa minima mensile (la soglia di poverta' assoluta) in euro per un nucleo familiare con un solo componente nelle diverse Regioni nell'anno 2004 (Fonte: elaborazioni Isae).
------------------------------------------------------------
Alimentare Abitazione Tariffe Residuo TOTALE e beni durevoli
ABRUZZO MOLISE 179 212 47 21 459
BASILICATA 187 214 49 23 473
CALABRIA 167 169 40 20 396
CAMPANIA 173 213 42 21 450
EMILIA ROMAGNA 184 297 60 30 573
FRIULI V.G. 182 223 48 16 468
LAZIO 136 308 42 25 511
LIGURIA 186 282 52 24 545
LOMBARDIA 168 335 54 32 589
MARCHE 198 257 53 38 546
PIEMONTE V.D'A. 157 267 50 25 500
PUGLIA 170 226 45 23 464
SARDEGNA 184 210 42 27 462
SICILIA 168 186 40 21 414
TOSCANA 152 266 48 20 485
TRENTINO A.A. 184 326 46 28 583
UMBRIA 160 279 48 28 514
VENETO 175 310 49 33 568
-----------------------------------------------------------
NORD OVEST 167 304 52 29 552
NORD EST 180 294 53 29 556
CENTRO 151 284 45 25 505
SUD 179 211 44 22 456
ISOLE 172 190 40 22 424
-----------------------------------------------------------
ITALIA 169 278 46 25 519
Ed ecco in un'altra tabella quanto costerebbe, in milioni di euro, alla finanza pubblica un assegno di sostegno al reddito. Gli oneri sono calcolati sia con una soglia nazionale di poverta' che con differenti soglie a livello regionale (Fonte: elaborazioni Isae su dati Banca d'Italia).
SOGLIA NAZIONALE SOGLIA REGIONALE
ITALIA 7.280 5.313
-------------------------------------------------------------
Nord Ovest 507 601
Nord Est 179 247
Centro 370 350
Sud 3.948 2.794
Isole 2.275 1.321

Le ultime indagini dell'ISAE:

3 novembre 2004: Inchiesta trimestrale ISAE presso le imprese industriali e i consumatori: Aspetti territoriali (III trimestre 2004)
2 novembre 2004: Confronto inchieste mensili presso le imprese industriali italiane, francesi e tedesche effettuate da ISAE, INSEE ed IFO (ottobre 2004)
29 ottobre 2004:
Inchieste mensili ISAE presso le imprese dei servizi e del commercio


(red)

 

Proprietario ed editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
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Direttore editoriale: Marcello Mochi Onori
Direttore responsabile: Marco Tumiati
In redazione: Stefano Mirabelli (caporedattore); Giuseppe Schifini (caposervizio)
Progetto grafico: Mirabelli, Schifini
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