periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n.  401 - Roma,  5 novembre 2004

Sommario

Comunicazione e pubblica amministrazione

Cooperazione allo sviluppo

Meno spesa con farmaci distribuiti direttamente in ospedale

Torino 2006: primi biglietti, ma si dimette Castellani

Illy: Trieste patrimonio prezioso per l'Italia e l'Europa

Finanziaria, disavanzi e tagli Irap

Comunicazione e P.A.: Emilia-Romagna Agenzia unica acquisti on line

Dalla newsletter di Palazzo Chigi si apprende che il Ministro  - per l'Innovazione e le Tecnologie - Stanca ha pubblicato i dati emersi dal primo Rapporto sulla "Larga Banda e sviluppo dei contenuti digitali". Il rapporto, curato dall'Ufficio studi del MIT, rappresenta il primo studio in materia in Italia. Obiettivo del documento è dimostrare come i pesanti investimenti effettuati fino ad oggi sulla infrastruttura di larga banda rischiano di essere vanificati (con penalizzazione degli sviluppi futuri dell'infrastruttura) in assenza di indirizzo delle tematiche legate ai contenuti digitali e ai servizi. Negli ultimi mesi c'è stato un incremento di 30 mila nuovi abbonamenti alla settimana per l'accesso attraverso la banda larga. Tutto questo prospetta non solo una eccezionale opportunità di sviluppo, ma anche una vera e propria "rivoluzione" determinata dall'espansione dei contenuti digitali (telefonia, servizi vari, e-government, e-learning, sicurezza domestica, foto e video digitali, informazioni, cultura, turismo, film, musica, divertimento), che divengono interattivi e non sono più una semplice trasposizione dai formati tradizionali.
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/banda_larga/index.html
Intanto si discute di comunicazione digitale in regione Emilia-Romagna, dalla televisione digitale terrestre alle opportunità che essa può offrire alla Pubblica Amministrazione e quindi ai cittadini. E, ancora, i progetti che la Regione Emilia-Romagna ha già predisposto in via sperimentale per realizzare un network televisivo regionale in grado di offrire informazioni e servizi di pubblica utilità.
Di questo si parla nell'ambito del COM.P.A..
Inoltre è nata in Emilia-Romagna l'Agenzia unica per gli acquisti on line della Pubblica amministrazione. L'ha costituita la Regione dando attuazione al progetto Intercent-ER, con l'obiettivo di realizzare in rete l'incontro tra domanda e offerta per l' acquisto di beni e servizi garantendo snellimento di procedure e risparmi di spesa. L' Agenzia e' stata presentata a Bologna sempre nell'ambito del Com-Pa, il salone europeo della comunicazione pubblica, dal vicepresidente e assessore alle finanze della Regione Flavio Delbono: "DIAMO ATTUAZIONE A UNO DEGLI OBIETTIVI DI LEGISLATURA. AGGREGARE LA DOMANDA PER REALIZZARE ECONOMIE DI SCALA".
Sempre nell' ambito del Com-Pa, è stato annunciata anche la nascita di un Forum permanente, presso l' Associazione italiana della comunicazione pubblica e istituzionale, che riunira' giornalisti e comunicatori pubblici. Il coordinamento del Forum e' stato affidato a Fausto Taverniti, portavoce del presidente della Regione Calabria, che sara' coadiuvato da Cristina Mundi, portavoce del presidente della Provincia di Foggia, Maurizio Capozzo (portavoce Comune di Portici), Riccardo Caldara (portavoce sindaco di Torino), Franco Miracco (portavoce presidente Regione Veneto), Nazareno Re (portavoce presidente Regione Marche), Agata Ruscica (portavoce presidente Provincia di Siracusa), Alessandro Foglietta (portavoce presidente Regione Lazio).
Il Censis ha tra l'altro presentato il quarto rapporto sulla comunicazione in Italia, che "e' dedicato alle aspettative del pubblico nei confronti dei media. Il titolo, 'I media che vorrei', spiega chiaramente che si e' cercato di capire cosa cercano gli spettatori, i lettori, gli utenti quando si avvicinano a un mezzo di comunicazione; quello che vi trovano, ma anche quello che gli piacerebbe trovarci e ancora non c'e'. I media che vorrebbero gli italiani se li ritagliano in sostanza da soli, contrapponendo ad un'offerta di contenuti di massa, una capacita' di scelta fortemente individuale".
Sono state rese note anche l
e ultime novita' in tema di investimenti pubblicitari sulla stampa da parte di Primaonline.it, il sito del mensile 'Prima Comunicazione': relativi al periodo gennaio-settembre 2004 a confronto con l'analogo periodo precedente e un commento dell'Osservatorio. Per saperne di piu': Primaonline.it, il sito del newsmagazine 'Prima Comunicazione' - http://www.primaonline.it.
Segnaliamo infine due
Convegni:
1)
La gestione dei servizi culturali e del tempo libero -
Problemi e prospettive alla luce delle recenti evoluzioni normative e giurisprudenziali - Roma, 9 novembre 2004-ore 15 - Sala del Consiglio - Palazzo Valentini-Sede della Provincia di Roma - Via IV Novembre 119/a. - e-mail legislativo@federculture.it;
2)
Conferenza Internazionale sull'EuroRegione Adriatica (http://www.regioni.it) che si terrà in Termoli (CB) l' 8 e 9 novembre 2004. L'evento ha anche il suo spazio (in fase di completamento) sul sito www.regione.molise.it e sul sito www.coe.int sotto la voce Istituzioni - Congresso Poteri Locali e Regionali d'Europa (promotore con la Regione Molise dell'iniziativa).
(red)

Meno spesa con farmaci distribuiti direttamente in ospedale

Caro-farmaci, Sirchia chiede un taglio, titola "Il Sole 24 Ore" (Monitoraggio esteso a Umbria, Emilia-Romagna, Veneto e Lazio). Dell'argomento spesa farmaceutica e suo contenimento se ne occupano anche altri giornali: Il Messaggero: Monitoraggio esteso a Umbria, Emilia-Romagna, Veneto e Lazio; La Stampa: La promessa di sirchia- Taglieremo i prezzi di aspirina e ansiolitici; Il Giornale: Sirchia- basta con il latte regalato- ogni ospedale dovrà comprarselo; L'Espresso: Formula Pfizer, Ospedale a domicilio; Panorama: Terapie personalizzate.
Farmaci distribuiti direttamente in ospedale ad alcune categorie di pazienti, non solo al momento della dimissione ma per tutto il periodo di cura. Con la distribuzione diretta dei farmaci negli ospedali, almeno per un gruppo di patologie selezionate, e' possibile ridurre la spesa pubblica del 60% per quei prodotti. E' quanto sostengono i farmacisti ospedalieri della Sifo che riuniti in congresso propongono un rafforzamento di questo percorso non solo a favore delle casse dello stato ma anche per i cittadini.  
La proposta della Sifo riguarda in particolare le persone con problemi oncologici, ematologici, i trapiantati, le coppie in cura per la sterilita' e i pazienti emofilici e
psichiatrici.
L'Agenzia italiana per il farmaco, ha spiegato Giovanna Scroccaro, presidente Sifo, sta mettendo a punto la lista delle patologie che potranno godere di questo meccanismo.
La legge 402 infatti permette al distribuzione diretta dei farmaci negli ospedali. La scelta i questo senso e' stata fatta solo da alcune regioni mentre in molti ospedali ancora la prescrizione del medico viene fatta addirittura non sui moduli del servizio sanitario nazionale, costringendo il malato a passare dal medico curante per ottenere il prodotto. Un percorso quindi piu' scomodo e anche piu' caro, perche' in questo modo il paziente e' costretto anche a pagare il ticket.
Ad oggi il meccanismo e' stato adottato in misura diverse in alcune regioni: Campania, Emilia Romagna, Veneto, Toscana e Umbria quelle che hanno gia' optato a favore.
(red)

Illy: Trieste patrimonio prezioso per l'Italia e l'Europa

''Trieste e' un patrimonio prezioso per l' Italia e per il futuro di tutta l'Europa'': e' stata la conclusione dell'intervento del Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Riccardo Illy, alla cerimonia per il Cinquantesimo del ritorno della citta' all'Italia.
''L'Italia - ha detto Illy - puo' essere orgogliosa di questa citta' che molto ha ricevuto e che molto ha dato al Paese, di questa citta' che molto puo' dare oggi, con la sua capacita' di essere protagonista, con le sue esperienze, con l'antica consuetudine alle relazioni internazionali e all'apertura culturale''.
Illy ha ricordato Trieste come ''citta' del dialogo e della convivenza alle porte della nuova Europa'' e che in queste terre ''per secoli si sono incontrate, confrontate e contaminate le tre grandi civilta' dell'Europa: quella latina, quella germanica e quella slava''.
''Nel momento stesso in cui celebriamo il ritorno di Trieste all'Italia - ha detto Illy (nella foto) - e' dunque nostro
dovere ricordare che qui, a Trieste e in Istria, i veleni ideologici dei nazionalismi e dei totalitarismi del XX secolo, fascismo, nazismo e comunismo, hanno scritto alcune delle pagine piu' feroci e tragiche della storia contemporanea: un fascismo precoce e virulento, che ha cancellato i diritti delle minoranze slave; gli eccidi nazisti della Risiera di San Sabba; la barbarie delle foibe; un comunismo che, in nome dell'ideologia, ha diviso gli italiani sul destino di queste terre; la perdita dell'Istria e l'esodo. Oggi, dunque - ha continuato Illy - i festeggiamenti per il Cinquantenario del ricongiungimento di Trieste alla Patria devono essere anche l'occasione per rilanciare e approfondire la riflessione su quei capitoli della nostra storia che molti, in tutti questi anni, per interesse di parte o con il pretesto del realismo politico, hanno voluto dimenticare o distorcere''.
Il Gazzettino: Ciampi invita a superare odi e rancori;«Gli sloveni, una risorsa». E la piazza fischia Illy.
Il Piccolo: Trieste in festa come nel '54 trionfo per Ciampi.
(red)

Immigrazione e cooperazione allo sviluppo

La Cooperazione italiana cambia volto: la Farnesina ha organizzato un mese di 'Giornatedella Cooperazione' per illustrare la nuova strategia cheguidera' l'azione degli aiuti italiani allo sviluppo secondo un"nuovo modello" - quello della cooperazione decentrata -  orientato a coinvolgere sempre di più  gli enti locali, le fondazioni, le università e i centri di ricerca in collaborazione cone le ONG e le agenzie dell'ONU.
COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO, ecco le cifre:
L'Italia, come gli altri Paesi membridel Comitato Aiuto allo Sviluppo (DAC) costituito nell'ambitodell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), presenta ogni anno un Memorandum sugli aiuti ai paesi in via di sviluppo (Pvs) e ai paesi dell'Europa centrale ed orientale (definiti come paesi con economia in transizione)finanziati con fondi pubblici.
OCSE - I dati sull'Aiuto pubblico allo sviluppo (Aps) contenutinel Memorandum di tutti i Paesi membri vengono pubblicati nel"Rapporto annuale" dell'OCSE, una delle piu' qualificate fonti sull'argomento a livello internazionale.
GLI OBIETTIVI - Le stime della Banca Mondiale indicano che, perche' sia possibile conseguire entro il 2015 gli obiettivi di sviluppo del Millennio ("Millennium Development Goals") approvati in sede ONU nel 2000, e' necessario un raddoppio del volume annuale dell'APS rispetto all'anno 2000 (da $50 miliardi a $ 100 miliardi, approssimativamente). L'OCSE ha calcolato che tale raddoppio e' conseguibile se tutti i Paesi membri del DAC, tra il 2000 ed il 2012, aumenteranno annualmente dello 0,01% il loro rapporto APS/PIL.
L'ITALIA - Nel 2003 l'aiuto pubblico allo sviluppo (APS) italiano e' risultato pari allo 0,17% del Prodotto Interno Lordo. Di questi 2,153 miliardi di euro, circa un terzo e' erogato dal Ministero degli Affari Esteri (MAE), un altro terzo dal Ministero dell'Economia, importi minori sono stanziati da altri dicasteri quali Ambiente, Attivita' produttive, Salute, Interni nonche' gli enti della cooperazione decentrata (Regioni, Province, Comuni). L'ultimo terzo dell'APS italiano viene erogato attraverso l'Unione Europea.
Ad esempio gli africani rappresentano uno dei gruppi di immigrati con la piu' alta percentuale di professionisti e imprenditori in Lombardia, ha detto il presidente, Roberto Formigoni, intervenendo al convegno sulla cooperazione allo sviluppo organizzato dal Comune di Milano: "Questo elemento indica due aspetti particolarmente importanti. Innanzitutto testimonia - ha spiegato Formigoni (nella foto) - che alcuni gruppi sono dotati di un autentico spirito imprenditoriale: sono propensi al rischio, sanno leggere la domanda del mercato e calibrare l'offerta. In questo senso la qualita' della risorsa umana dell'immigrato africano, con tutto cio' che questo comporta in positivo per la prospettiva dell'integrazione, appare alta. In secondo luogo, bisogna considerare - ha proseguito - che gli africani scelgono la strada dell'imprenditorialita' piu' in Italia che nelle loro terre d'origine. La realta' degli immigrati africani imprenditori dunque, e' importantissima perche' rappresenta una potente leva per modificare l'ambiente africano nei suoi dati culturali, politici ed economici".
Il presidente della Regione ha ricordato che l'ammontare delle rimesse inviate in patria dagli immigrati che vivono e lavorano nel nostro Paese sono in aumento. "E' normale che una parte di queste somme venga destinata al consumo e all'acquisto di beni e servizi essenziali, ma una parte e' certamente destinata al risparmio. Sarebbe dunque sicuramente una grande
opportunita' - ha suggerito Formigoni - poter attivare un circolo virtuoso di sviluppo capace di autoalimentarsi, orientando efficacemente questo risparmio nella direzione di investimenti produttivi". A questo scopo - secondo Formigoni - "si potrebbero predisporre strumenti finanziari adeguati, come linee di accesso al credito agevolato e fondi di investimento ad hoc vincolati ad investimenti nei Paesi di origine dei loro sottoscrittori. In questo quadro - ha spiegato - troverebbero collocazione, anche in un nuovo ruolo, gli interventi di cooperazione allo sviluppo, come tramite e assistenza tecnica alle attivita' finanziate con tali strumenti, concentrando invece la propria spesa diretta su quei servizi fondamentali, come la sanita', l'assistenza sociale e la formazione, che per loro natura non possono ripagarsi nell'immediato".
La Lombardia - ha  infine ricordato Formigoni - "ha compiuto grossi sforzi per aumentare costantemente i progetti di cooperazione decentrata,gli interventi diretti e gli stanziamenti relativi. Solo nello scorso anno abbiamo sostenuto una quarantina di progetti in 17
Paesi africani con un apporto di quasi 4milioni di euro , contribuendo cosi' alla realizzazione di interventi in loco per un totale di 16,8milioni di euro. Questi finanziamenti, che rappresentano un quarto degli stanziamenti lombardi destinati alla cooperazione internazionale in tutto il mondo, hanno garantito la realizzazione di progetti situati prevalentemente - ha concluso Formigoni - nelle aree dell'educazione e della formazione professionale, della sanita', dell'ambiente e delle public utilities".
(red)

Torino 2006: primi biglietti, ma si dimette Castellani

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I XX Giochi olimpici invernali entrano nel vivo. Da oggi, infatti, apre la biglietteria di Torino 2006: attraverso il sito www.torino2006.org/tickets, le 3.000 filiali di SanPaolo Imi, i 400 punti vendita della rete TicketOne e ilcall center di Torino 2006 si potranno ordinare i biglietti e i carnet per i 177 eventi sportivi e per le cerimonie di apertura e chiusura delle olimpiadi invernali in programma dal 10 al 26 febbraio 2006. Oltre la meta' dei biglietti è venduta ad una cifra compresa tra i 20 e 50 euro: un'offerta variegata con annesso carnet: XX Giochi Olimpici Invernali.
Intanto il presidente del Toroc Valentino Castellani ha annunciato che presentera' le proprie dimissioni al prossimo cda del comitato organizzatore di Torino 2006 (Toroc), convocato per fine novembre. La sua decisione giunge dopo il vertice che ha conferito al sottosegretario Mario Pescante pieni poteri e che ha affrontato anche il tema
dei 150 milioni di euro che mancano dai conti preventivati per la gestione delle prossime olimpiadi invernali.
''Di Olimpiadi si parla molto in senso politico, ma poco in senso sportivo. Speriamo che questa tendenza finisca presto'', ha dichiarato infine il presidente della Regione Piemonte, Enzo Ghigo.
Ghigo- "A Pescante un ruolo importante per superare le criticità": La decisione è avvenuta durante un incontro svoltosi a Palazzo Chigi tra il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, Ghigo, i Presidenti della Provincia di Torino e del Coni, Antonio Saitta e Gianni Petrucci, e il Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino.
"E' anche importante - aggiunge Ghigo - che questa soluzione, che rappresenta un valore aggiunto al Toroc e dà un respiro sempre più nazionale all'evento olimpico, esca da una ritrovata concordia istituzionale, fortemente cercata da Letta".
L'incarico a Pescante sarà ufficializzato da un protocollo d'intesa che verrà siglato anche dalle istituzioni locali nell'incontro in programma l'11 novembre con il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
Governo, Coni, Toroc ed Enti locali daranno vita ad un tavolo permanente a cui Pescante riferirà periodicamente. "Il suo scopo - ha detto Letta - è quello di esaminare lo stato dell'arte e sostenere lo sforzo di Pescante per recuperare il tempo e il terreno perduto, con l'obiettivo di consentire all'Italia e a Torino di fare bella figura".
(red)

Finanziaria, disavanzi e tagli Irap

Fondi Ue in bilico per la Finanziaria, titola "Italia Oggi" un'intervista al presidente della Conferenza delle Regioni, Enzo Ghigo (nella foto).
La Finanziaria 2005 rischia di far perdere alle regioni italiane il cofinanziamento comunitario dei progetti di sviluppo. La manovra introduce l’inasprimento del Patto di stabilità intorno per gli enti locali con l’inclusione della spesa per investimenti, limita il ricorso all’indebitamento per finanziare alcune tipologie di investimenti e blocca la leva fiscale.
Ghigo ha sostenuto che:" il governo con questa Finanziaria ha risposto alle esigenze, più volto ribadite dalle regioni, per un finanziamento in linea con il fabbisogno effettivo del servizio sanitario nazionale per il 2005. Restano però aperte questioni non marginali che destano molte preoccupazioni.
Si tratta di nodi sui quali il governo ha manifestato una certa disponibilità a un confronto approfondito, senza chiusure. In particolare, si deve porre la necessaria attenzione alle misure relative all’indebitamento per spese di investimento e al finanziamento strutturalmente adeguato dei livelli essenziali di assistenza per la sanità. Siamo poi ancora agli inizi per quel che riguarda l’attuazione del federalismo fiscale. E nel frattempo il governo ci ha annunciato di voler sospendere gli effetti del decreto legislativo 56 del 2000 ( disposizioni in materia di federalismo fiscale; Lucania:
Decreto 56, Ghigo: "Nessuna battaglia fra Nord e Sud ma il Governo riequilibri il Federalismo"). È ovvio che alla luce di tali considerazioni le regioni il 14 ottobre scorso hanno dovuto esprimere, in sede di Conferenza unificata, un giudizio preoccupato e non favorevole sulla Finanziaria 2005".
E a proposito dell'’introduzione del tetto del 2%, sempre Ghigo: " Il tetto del 2% non presenta i necessari requisiti di chiarezza e non consente di poterne valutare pienamente la portata. Le maggiori preoccupazioni riguardano non tanto il tetto in sé, ma il combinato disposto di tale limite con altre disposizioni assai restrittive sui bilanci regionali.
Penso, per esempio, all’inasprimento del Patto di stabilità interno con l’inclusione della spesa per investimenti, la limitazione del ricorso all’indebitamento per finanziare, determinate tipologie di investimenti, a cui facevo riferimento prima, il blocco della leva fiscale. Quest’ultimo sembrava un pericolo scongiurato, ma ora, con un emendamento approvato alla camera, riappare all’orizzonte. Si pensi, per quanto riguarda la limitazione all’indebitamento per investimenti, agli effetti sui cofinanziamenti comunitari: non poter finanziare alcuni progetti significa perdere risorse dell’Ue. Una conseguenza che non mi pare né conveniente, né lungimirante".
E per quanto riguarda la sanità: "a fronte dell’aumento delle risorse previste - ribadisce Ghigo - il tetto del 2% per l’anno in corso potrebbe anche, con qualche difficoltà, essere sostenibile. L’imposizione di tale limite non può però essere esteso al triennio, come previsto dalla Finanziaria 2005. Sappiamo bene che la spesa sanitaria cresce a ritmi ben più elevati rispetto al 2%".
Il
Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica ha reso noto che nel mese di ottobre 2004 si è registrato un disavanzo del settore statale di circa 6.700 milioni di euro, in miglioramento di 4.000 milioni rispetto al disavanzo di ottobre 2003 (10.700 milioni). Nei primi dieci mesi del 2004 il disavanzo è stato complessivamente pari a circa 57.700 milioni, mentre nell'analogo periodo 2003 si era avuto un disavanzo pari a circa 54.700 milioni.
Prima il 'taglio' dell'Irpef, poi, in un secondo tempo e se ci sono le risorse, la riduzione dell'Irpef. Cosi' il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo:''Il problema numero uno del Paese e' la ripresa degli investimenti pubblici e privati per creare sviluppo e occupazione. Per questo e' fondamentale mantenere l' impegno di tagliare l'Irap per consentire alle imprese di recuperare competitivita' sui mercati internazionali". Il "Sole 24 Ore" titola "
Montezemolo- priorita' e' l'Irap, non l'Irpef".
"Io credo che entrambe le promesse perquanto riguarda l'Irpef e l'Irap vadano mantenute,compatibilmente con le risorse disponibili", dice il vice ministro alle Attivita' Produttive,
Adolfo Urso.
Il leader della Cisl, Savino Pezzotta, afferma ''Non abbiamo una contrarieta' di principio ad un taglio dell'Irap ma serve una compensazione per gli enti locali che impiegano la tassa per fronteggiare le spese  sanitarie''. ''Sono contrario - ha proseguito- ad una riduzione delle tasse perche' non ci sono le condizioni economiche. Se ci fossero le risorse per farlo, infatti, queste andrebbero dirottate sui problemi strutturali del paese piu' che sui consumi''.
(red)

 

Proprietario ed editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
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Direttore responsabile: Marco Tumiati
In redazione: Stefano Mirabelli (caporedattore); Giuseppe Schifini (caposervizio)
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