periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 410 - Roma,  19 novembre2004

Sommario

Trasporto pubblico locale: firmato accordo per contratto

Piemonte approva nuovo Statuto. La situazione regione per regione

Robilotta: federalismo; involution più che devolution

Assessori agricoltura: esaltare qualità

Federalismo fiscale in Cdm

Basilicata: bandi a favore della famiglia

Trasporto pubblico locale: firmato accordo per il contratto

L'accordo siglato ieri sera sul contratto per il trasporto pubblico locale ha visto infatti anche la partecipazione delle Regioni, rappresentate dal vice presidente della conferenza delle regioni, Vasco Errani, presidente dell'Emilia-Romagna. Quindi si' definitivo, a palazzo Chigi, di sindacati, governo e aziende al nuovo contratto degli autoferrotranvieri.
''E' un accordo importante - ha commentato Errani - che da' sicurezza al settore. Affronta e riconosce il rinnovo contrattuale in un settore nevralgico per la vita delle città. Il quadro, tuttavia, rimane preoccupante, per quel che ci riguarda, sul fronte della finanziaria. L'auspicio, ora, e' che si possano affrontare i nodi strutturali del settore''.
Errani ha spiegato che il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, si e' impegnato ad aprire un tavolo per affrontare una serie impegni importanti: dai finanziamenti per il rinnovo dei mezzi, al tema dell'integrazione ferro-gomma e al rinnovo dei mezzi su ferro. ''Un tema, quest'ultimo - ha concluso Errani - fondamentale anche per risolvere l'inquinamento ambientale delle citta'. Questo tavolo di lavoro deve dare risultati strutturali; il nostro non puo' essere sempre un paese in emergenza''.
La firma ufficiale e' stata apposta a un verbale d'intesa che prende atto dell'accordo sul contratto e impegna il governo al sostegno del settore. Il finanziamento di 260 milioni per pagare il contratto, ripartiti tra 200 milioni messi dal governo e 60 milioni dalle Regioni.
(red)

Robilotta: federalismo; involution più che devolution

Ad Aprile non si vota, titola l'Espresso, collegando il possibile slittamento alla difficile "stagione statutaria" nelle varie Regioni.
''I quotidiani hanno pubblicato dati sugli statuti regionali che vedono le regioni del centro-sud, come il Lazio, la Puglia e la Calabria che hanno già promulgato il loro statuto, avanti alle regioni del centro-nord, a dimostrazione del fatto che guidano il processo federalista rispetto alle regioni del nord''. Lo ha dichiarato
Donato Robilotta, assessore agli Affari istituzionali ed enti locali della Regione Lazio e vicesegretario del Nuovo Psi.
''Proprio la presenza della Lega a bloccare il processo federalista al nord, d'altra parte basta leggere con attenzione la riforma istituzionale portata avanti dai ministri leghisti per capire che più di devolution bisogna parlare di involution, visto che torniamo di nuovo - conclude Robilotta - ad uno stato centralista ed invasore delle competenze delle regioni e degli enti locali''.
(red)

Federalismo fiscale in Cdm

Federalismo fiscale, sfida tra Nord e Sud, Fitto: Ciampi lo ha capito, lo scontro può dividere il Paese, titola Il Messaggero, mentre Il Sole 24 Ore: Federalismo fiscale, modifiche in cantiere, e il Mattino: Decreto anti-Sud vincono i veti regionali.
"Il fatto che il Consiglio dei Ministri abbia deciso di porre mano alle modifiche del Decreto 56 entro la prossima riunione del Governo e' un fatto assolutamente positivo'', ha detto il presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto. Mentre per Bassolino: ''Al riconoscimento della validità delle nostre ragioni, che Berlusconi ha nei fatti affermato con la sua lettera al presidente dell'Alta Commissione, professor Vitaletti, non sono ancora seguiti fatti concreti da parte del governo''. E' il giudizio del presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino (nella foto): ''Mi auguro che la sospensione degli effetti del decreto 56 sia decisa prima del prossimo riparto (relativo al 2003) che e' all'ordine del giorno della riunione della Conferenza Stato-Regioni del 25 novembre''.
''E che tra tutte le regioni italiane - ha concluso - prevalga un giusto e solidale meccanismo perequativo, per rispettare i nuovi principi costituzionali che il Paese si e' dato''.
Inoltre il
Ministero dell'Economia e delle Finanze ha reso noto il documento. Disponibili sul sito il Quaderno strutturale territoriale relativo agli indicatori macroeconomici al 2003 e il Quaderno strutturale territoriale sui principali indicatori della spesa pubblica in conto capitale al 2001:
http://www.dps.tesoro.it/studi_quaderno_strutturale.asp
Infine sono stati pubblicati in formato elettronico gli ultimi volumi della collana "Le istituzioni del federalismo", il bimestrale di studi giuridici e politici della Regione Emilia-Romagna. Tra i vari argomenti l'Autonomia dell'istruzione e l'autonomia regionale dopo la riforma del Titolo V della Costituzione (prima e seconda parte); uno studio sulle regioni italiane nella multilevel governance; approfondimenti sullo statuto regionale della Calabria e la CRAL tra vecchi e nuovi statuti regionali.
(red)

Piemonte approva nuovo Statuto. La situazione Regione per Regione

Il Piemonte ha approvato il nuovo Statuto.  "E' motivo di  particolare  orgoglio  poter  affermare  di  aver raggiunto un risultato che fa onore al Piemonte, prima Regione  del  Nord  a dotarsi  di  uno  Statuto  moderno  ed  innovativo,   in   grado   di   dare all'Amministrazione regionale  gli  strumenti  idonei  per  rispondere  alle problematiche che  la  società  ci  pone  per  favorire  la  sua  evoluzione nell'ambito di un progresso  civile  e  democratico":  il  Presidente  della Regione, Enzo Ghigo (nella foto), ha commentato così l'approvazione definitiva del  nuovo Statuto, avvenuta questo pomeriggio in Consiglio regionale.
Ricordando di "aver avuto la fortuna  di  assistere  alla  firma della Costituzione europea", Ghigo  ha  quindi  tracciato  "un  collegamento forse un po' ambizioso tra la fase costituente europea e quella  piemontese: entrambe hanno prodotto  un  documento  che  costituisce  il  frutto  di  un confronto  democratico  avvenuto  nelle  rispettive  aule  e  contengono  un preambolo espressione della sintesi delle varie culture  politiche  in  esse rappresentate, mentre invece le precedenti Costituzioni di ogni  Paese  sono scaturite da un evento drammatico, come una guerra o una rivoluzione". "Il nuovo Statuto del Piemonte - ha aggiunto  Ghigo  -  risponde pienamente alle  caratteristiche  di  un  territorio  in  profonda  fase  di trasformazione e contiene contenuti tali da poter essere attuale  anche  fra 20 anni. Ritengo,  in  particolare,  che  sia  stato  di  grande  importanza inserire passaggi di notevole rilievo e  spessore,  come  la  sottolineatura del patrimonio spirituale e morale proprio sia della cultura  cristiana  sia di quella laica e liberale, la fedeltà alla Carta costituzionale,  il  ruolo della famiglia, il riconoscimento del  pluralismo,  dei  diritti  sociali  e della  pari  opportunità  tra  donne  e  uomini,  il  rispetto  dei  diritti riconosciuti dall'ordinamento agli immigrati, agli apolidi, ai  profughi  ed ai rifugiati nell'ambito di una cultura di pace e di solidarietà".Il Presidente ha concluso  sottolineandone  "la  forte  impronta federalista.
Ecco la situazione degli statuti regionali, curata dalla Segreteria della Conferenza delle Regioni, e aggiornata al 19 novembre 2004:
 

REGIONI

STATO DEI LAVORI

Aggiornamento al 19 novembre 2004

ABRUZZO

Il Consiglio regionale ha approvato definitivamente lo Statuto il 21 settembre u.s.. Il 28 ottobre il Consiglio dei Ministri ha impugnato dinanzi la Corte costituzionale lo Statuto regionale.

BASILICATA

La Commissione ha approvato il 22 dicembre 2003 la proposta del nuovo Statuto. Attualmente in discussione in aula.

CALABRIA

L.R. n. 25 del 19 ottobre 2004.

CAMPANIA

Attualmente il Consiglio regionale ha approvato lo statuto in prima lettura 18 settembre.

EMILIA-ROMAGNA

Il Consiglio regionale ha approvato definitivamente lo Statuto il 14 settembre u.s.. L'8 ottobre il Consiglio dei Ministri ha impugnato dinanzi la Corte costituzionale lo Statuto regionale.

LAZIO

L. Statutaria n. 1 dell’11 novembre 2004.

LIGURIA

Il Consiglio regionale ha approvato definitivamente lo Statuto il 28 settembre u.s.. Il 28 ottobre il Consiglio dei Ministri ha impugnato dinanzi la Corte costituzionale lo Statuto regionale.

LOMBARDIA

Attualmente lo Statuto è in discussione in Commissione.

MARCHE

Il Consiglio regionale il 4 ottobre ha riapprovato a seguito di alcune modifiche lo Statuto in prima lettura. Fra due mesi lo Statuto sarà approvato, dopo un'ulteriore lettura, in via definitiva.

MOLISE

La Commissione ha approvato una prima bozza di Statuto il 30 ottobre 2003 . Attualmente la proposta è sottoposta ad una serie di consultazioni esterne.

PIEMONTE

Il Consiglio regionale ha approvato definitivamente lo Statuto il 19/11/2004

PUGLIA

L. R. n. 7 del 12 maggio 2004

TOSCANA

Il Consiglio regionale ha approvato definitivamente lo Statuto il 19 luglio u.s.. Il 4 agosto il Consiglio dei Ministri ha impugnato dinanzi la Corte costituzionale lo Statuto regionale.

UMBRIA

Il Consiglio regionale ha approvato il 29 luglio u.s. definitivamente lo Statuto. Il 4 settembre il Consiglio dei Ministri ha impugnato dinanzi la Corte costituzionale lo Statuto regionale.

VENETO

La Commissione ha approvato il 7 agosto u.s. lo statuto.

(red)

Assessori agricoltura: esaltare qualità

“L’agricoltura italiana è chiamata a produrre “pesando” la quantità, esaltando sempre più la qualità in tutte le sue sfaccettature e individuando e conoscendo sempre meglio i mercati di sbocco”. Lo ha sottolineato Nicola Marmo, assessore della regione Puglia e coordinatore per il settore delle Regioni italiane, nel presentare i contenuti dei due giorni di incontri e dibattiti sull’agricoltura, in corso a Venezia. I vari appuntamenti sono finalizzati da un lato a disegnare il futuro delle politiche di sviluppo rurale (che di fatto rispetto al passato si pone come il principale pilastro comunitario di indirizzo e sostegno al comparto ma che non può prescindere dal mercato), dall’altro a definire tra Regioni e Governo i contenuti di alcuni provvedimenti specifici in attuazione della riforma della Politica Agricola Comunitaria. Si tratta in primo luogo del decreto ministeriale sulla cosiddetta “condizionalità” ovvero sulle azioni che garantiscano il rispetto dell’ambiente naturale, della salute umana e del benessere animale, alla attuazione delle quali sono subordinati i pagamenti degli aiuti diretti agli imprenditori agricoli. Ma all’ordine del giorno figura anche, ad esempio, il rinvio dal 31 dicembre al 31 marzo del termine dato agli allevatori per decidere il passaggio dall’intensivo all’estensivo o ad altro tipo di allevamento: un lasso di tempo in più che consentirà determinazioni più ponderate e anche più efficaci. Le due giornate si sono aperte con l’avvio di un confronto a tutto campo sul tema più generale de “La politica di sviluppo rurale verso il 2007 – 2013 : risultati e prospettive”.
(red)

Basilicata: bandi a favore della famiglia

Interventi della regione Basili8cata a favore delle famiglie. Scadono il 4 dicembre 2004 i termini per partecipare ai bandi approvati dalla Giunta regionale nell’ambito del Piano annuale degli interventi a sostegno della famiglia per il 2004. I bandi sono finanziati con cinquantamila euro: quindicimila sono destinati ad iniziative dirette alla “Formazione al matrimonio”, quindicimila euro per il “Sostegno alla genitorialità e all’associazionismo” e, infine, ventimila euro per il “Sostegno alle Case-famiglia”. I bandi sono stati pubblicati sul Bollettino ufficiale della Regione Basilicata n. 80 del 4 novembre 2004 e sono disponibili sulla home page di basilicatanet. Il primo bando è riferito a progetti di preparazione e formazione al matrimonio destinati a fidanzati, giovani, nubendi e giovani coppie ed è rivolto alle associazioni di volontariato iscritte nel registro regionale, alle associazioni di famiglie o a quelle operanti nel campo da almeno due anni e ai soggetti e agli enti religiosi. Il contributo massimo per ciascun progetto selezionato è di 1.500 euro. Promuovere, sostenere e valorizzare le capacità genitoriali è l’obiettivo del secondo bando, che punta a fornire strumenti per affrontare le normali fasi di cambiamento e i momenti di crisi e a incentivare l’affido di minori in situazioni di forte disagio. Il contributo massimo per ciascuna iniziativa ammonta a 1.500 euro. Sono titolati a presentare progetti le associazioni di volontariato e le associazioni delle famiglie e le reti di auto-aiuto tra le famiglie. L’ultimo bando “Misure di Sostegno alle Case-famiglia” incentiva l’avvio di nuove strutture e la riconversione e il rilancio di quelle già operanti sul territorio. I progetti possono essere presentati dalle cooperative sociali di tipo A o loro consorzi e dalle associazioni di volontariato iscritte nel Registro regionale. Per informazioni è possibile rivolgersi al numero verde 800292020. Le domande di partecipazione devono essere inviate con raccomandata A.R. all’indirizzo: Regione Basilicata – Dipartimento Sicurezza e solidarietà sociale – Ufficio Programmazione e Promozione sociale, Via Anzio – Potenza.
Infine al Senato la regione è stata audita sull'Attuazione Piano Sanitario regionale, e sugli altri aspetti di rilievo della politica sanitaria: 118, spesa farmaceutica e mobilità sanitaria. Sono questi stati questi gli argomenti trattati dall’assessore alla Sicurezza e solidarietà sociale, Carlo Chiurazzi, nel corso dell’incontro con la Commissione del Senato per la verifica dell’efficienza dei presidi sanitari, rispetto all’attuazione del Piano Sanitario regionale.
(red)

 

Proprietario ed editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
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