periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 - Tribunale Civile di Roma, Sezione Stampa -  n.106/2003
 
n.  390 - Roma, 19 ottobre 2004

Sommario

Salone del Gusto: ospite Carlo d'Inghilterra

  Turismo: Emilia-Romagna su riforma Enit 

 Veneto: se studenti coltivano cannabis...

 Regioni: Lazio coordina "affari sociali"

Riforme; Pera correggere "torsione federalista" 

29/10 a Roma firma Costituzione europea

 Salone del Gusto: ospite Carlo d'Inghilterra

Apre i battenti il Salone del Gusto a Torino. Oggi conferenza stampa di presentazione del Presidente della regione, Enzo Ghigo. Ad animare la manifestazione un evento collaterale che riunirà centinaia e centinaia di coltivatori e produttori provenienti dai più remoti angoli del Continente: dal Burkina Faso a Sao Tome, dalla Bosnia al Perù per un incontro significativamente intitolato Terra madre. sarà la sede per uno scambio di esperienze fra le "comunità del cibo" come le ha definite Carlin Petrini.Ed anche ospiti di eccezione fra questi una menzione particolare la merita la visita del Principe Carlo d'Inghilterra.
Nel frattempo le prime notizie che mostrano realtà della produzione alimentare in continua evoluzione come quella del commercio equo e solidale. Nonostante i venti di crisi un solo settore commerciale e' stato in grado di raddoppiare in questi ultimi tempi il suo fatturato: il commercio equo solidale. Quello che solo 20 anni fa appariva come un'utopia agli occhi dei più, è oggi un comparto affermato in Italia. E' stato
calcolato che, negli ultimi due anni, i clienti dell'"equo"
sono passati da 3,7 a 7 milioni. Si fa strada dunque  un mondo di piccoli produttori sparsi nei Paesi del sud del mondo (Colombia, Guatemala, Peru', Costa Rica, Paraguay, Messico, India, Ghana, Ecuador, Thailandia ...). Se la crescita e' stata inizialmente merito dei "piccoli", ora la cultura della soliderietà si e' attestata . Merito di una nuova cultura dei consumi che si è andata consolidando sempre più in questi ultimi tempi
presso un popolo di acquirenti che senza rinunciare alle proprie esigenze di spesa opera le proprie scelte con un occhio rivolto allo sviluppo sostenibile dei Paesi produttori. Con queste premesse il commercio equo e solidale si presenta al Salone del Gusto di Torino, l'expo internazionale dedicata al comparto enogastronomico mondiale, organizzata da Slow Food e dalla Regione Piemonte dal 21 al 25 ottobre che sara' dedicata ai grandi temi della biodiversita', della educazione alimentare, della ecogastronomia. 
Per quanto riguarda le "visite d'eccezione  si svolgera' dal 22 al 24 ottobre la prevista visita ufficiale del principe Carlo in Italia. Il viaggio, sottolinea l'ambasciata britannica, "dara' risalto
alla stretta collaborazione fra Regno Unito ed Italia, ponendo particolare accento su alimentazione ed agricoltura, conservazione, ambiente ed edificazione".
E fra gli impegni previsti dal programma, una visita al
Salone del Gusto del Movimento Slow Food, considerato la piu' grande mostra mercato dell'enogastronomia, che si svolge a
Torino ad anni alterni. All'evento parteciperanno oltre 50 produttori provenienti dall'Inghilterra, dalla Scozia e dal Galles dimostreranno la qualita' e la varieta' degli alimenti e delle bevande presenti in tutto il Regno Unito. L'erede al trono britannico partecipera' anche ad altre iniziative collegate con il Salone del Gusto, fra cui un Seminario sull'Alimentazione ove saranno discussi il valore del British Pedigree e delle Razze Rare. Sono previsti inoltre incontri con il ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Giovanni Alemanno, col ministro dei Beni Culturali, Giuliano
Urbani, e col presidente della Regione Piemonte, Enzo Ghigo, con i quali discutera' l'impegno volto a proteggere l'ambiente naturale. E a Torino terrà ovviamente banco anche la questione degli Ogm  a cui è dedicato oggi un lumgo servizio del Corriere della sera, intitolato:
Ogm, decreto bis. Decisive le Regioni. Niente Ogm senza accordi tra le Regioni.
Infine on line sul sito del salone del Gusto le informazioni relative alla imporatante manifestazione piemontese :
Mercato del Buon Paese; Mercato del Mondo; I Presìdi Slow Food; l'Enoteca; Eventi su prenotazione; Laboratori del Gusto; Teatro del Gusto; Appuntamenti a Tavola;Le aree di degustazione; Cucine del Mondo; Regioni alla ribaltaTerra Madre;I Master of Food; Tre Bicchieri; Itinerari Slow;l'intervento del Presidente della Regione Piemonte Enzo Ghigo, il saluto del Presidente Slow Food .

L’Italia è una Repubblica fondata sulle tipicità”. Lo afferma Elvio Ubaldi, coordinatore nazionale del progetto “Res Tipica” e Sindaco di Parma, città sede dell’Agenzia europea sull’alimentazione. ‘’Con il progetto ‘Res Tipica’ – prosegue – l’ANCI si sente particolarmente vicina a tutti quegli agricoltori e alle imprese di trasformazione che riescono a coniugare la qualità del prodotto con il rispetto per l’ecosistema di cui fa parte, rimanendo sul mercato senza far ricorso agli OGM. E’ questa la scommessa vincente ed è su questa sfida che l’ANCI ha investito i propri sforzi nell’elaborazione e nello sviluppo di ‘Res Tipica’’’. ‘’La diffusione delle conoscenze e dei saperi legati alle produzioni, l'incentivazione nel commercio e nella ristorazione locale, l'inserimento nelle reti di promozione (dalle strade tematiche alle comunità virtuali, dal commercio elettronico alle manifestazioni specializzate), la chiara segnalazione dei luoghi di produzione, trasformazione e fruizione, la tutela del consumatore attraverso una corretta informazione – conclude Ubaldi - rappresentano obiettivi irrinunciabili e condivisi dai 1050 Comuni aderenti al progetto ‘Res Tipica’’’.
(red)

Riforme; Pera correggere "torsione federalista"  

Completare e correggere la riforma del Titolo V della Costituzione. E' la strada da seguire secondo il Presidente del Senato, Marcello Pera (nella foto), per proseguire il cammino delle riforme costituzionali. ''Il problema che abbiamo di fronte è quale idea nuova dobbiamo perseguire'', dice Pera intervenendo ad un convegno organizzato da Banca Intesa. ''L'idea nuova deve andare nel solco già tracciato. E allora il nostro problema oggi è quello di completare e correggere, colmare i 'senza' e raddrizzare le storture'', afferma il presidente del Senato, sottolineando che è necessario ''non caricare sulle spalle di una riforma in itinere gli effetti di una riforma vigente''. La riforma del Titolo V della Costituzione, rileva infatti Pera, ha rappresentato ''una torsione federalista che è avvenuta creando problemi che oggi sono davanti a tutti. E' stata caratterizzata da una serie di 'senza'''. E in particolare, sottolinea ancora il presidente del Senato, ''si e' cambiato sensibilmente la forma di Stato senza cambiare la forma di governo''. 
Con la riforma del Titolo V, prosegue il Presidente del Senato, ''si sono attribuiti poteri legislativi importanti alle Regioni senza prevedere un luogo di compensazione delle istanze delle Regioni e delle Autonomie. Si sono divise le competenze per materie fra Stato e Regioni con una riserva notevole di
'materie concorrenti' e perciò sovrapposte, senza che si fissasse il tetto superiore della unità giuridica ed economica della Repubblica.
Si è attribuito alle Regioni un diritto di appropriazione di materie esclusive dello Stato senza una effettiva garanzia che tale unità fosse preservata. Si è introdotto il federalismo fiscale senza che esso entrasse realmente in vigore''. La riforma, secondo Pera, ''ha generato problemi istituzionali e costi. I primi sono ben rappresentati dagli oltre 200 ricorsi pendenti di fronte alla Corte Costituzionale, provenienti dallo Stato e dalle Regioni senza che vi abbia peso la colorazione politica dei governi centrali e regionali. I costi, su cui un'indagine approfondita ancora manca, si sono manifestati, in modo diretto, attraverso una maggiorazione della spesa corrente e, in modo indiretto, attraverso una perdita secca della certezza del diritto''. L'idea nuova di cui parla il presidente del Senato ''non puo' essere realisticamente il ritorno alla vecchia forma dello Stato centralistico'', perché ''il federalismo è in corsa e non si arresta''. E' necessario, prosegue Pera, ''aver chiaro che, qualche che sia la forza della sussidiarietà, della solidarietà, della perequazione fiscale e delle risorse, il federalismo, per sua natura
comporta dosi crescenti di competizione, di sfida, di emulazione''. In questo quadro, l'analista e il commentatore ''ha l'obbligo di non confondere il dibattito sui modelli con quello sui modi concreti per ricondurre l'attuale forma di Stato dentro una più equilibrata razionalità costituzionale'', conclude Pera aggiungendo che si tratta di un obbligo che impone ''di esaminare serenamente i problemi che abbiamo di fronte senza trasformare la discussione sulla riforma in strumenti per altri fini''.
Alla riforma della Costituzione, recentemente approvata alla Camera,  è dedicato uno speciale di Guida agli enti locali de il Sole 24 Ore. 
(red)

 Regioni: Lazio coordina materia "affari sociali"

Sarà il Lazio a coordinare la materia "Affari sociali" nell'ambito della Conferenza delle Regioni (la sezione "Rubrica" del sito www.regioni.it permette di verificare la nuova organizzazione della Conferenza ).La decisione è stata assunta nel corso dell'ultima Conferenza del 14 ottobre.«Il fatto che la Conferenza dei presidenti delle Regioni abbia affidato al Lazio l’Area dedicata ai Servizi sociali è un’altra battaglia vinta dal presidente Storace, oltre che un riconoscimento alle politiche messe in atto da questa Giunta, in difesa delle fasce più deboli della popolazione”. E’ quanto ha dichiarato l’assessore regionale ai rapporti istituzionali, Donato Robilotta (nella foto), che aggiunge: “Ritenevamo giusto, per tutto quello che abbiamo fatto in questi quattro anni e mezzo di governo, che l’Area ci venisse affidata. Gli interventi per la famiglia, per i bambini, gli anziani, per i disabili e, in generale, per i più poveri rappresentano il nostro biglietto da visita e la Conferenza dei presidenti oggi lo ha riconosciuto"."Ovviamente sono molto contenta dell’indicazione – ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali, Anna Teresa Formisano -  e per questo ringrazio il presidente Storace e il collega Robiotta per aver portato avanti l’istanza. Questo riconoscimento mi spinge ad impegnarmi di più soprattutto per quel che riguarda il corretto rapporto istituzionale fra regioni e governo rispetto alle problematiche sociali. Naturalmente questa decisione mi gratifica anche dal punto di vista personale caricandomi di una maggiore responsabilità nel continuare la strada intrapresa dal collega De poli che mi ha preceduto in questo incarico.
(gs)

Turismo: Emilia-Romagna su riforma Enit 

"A un mese dalla Conferenza sul turismo di Genova attendiamo ancora la convocazione che lì era stata così annunciata: "al massimo fra 15 giorni il Governo incontrerà le Regioni per stabilire quale riforma dell'Enit e come rilanciare il turismo italiano". Lo riferisce l'assessore al turismo della Regione Emilia-Romagna Guido Pasi, preoccupato per l'inadeguatezza dei finanziamenti nazionali al settore del turismo e per il mancato coinvolgimento delle Regioni nelle politiche di rilancio del settore.
"Nelle conclusioni di Genova - continua Pasi - Berlusconi aveva addirittura affermato che 'per il turismo servono, mi dicono, almeno 300 milioni di Euro...per me sono pochi...".
"Oggi, dopo che la sequenza disastrosa del finanziamento all'unica legge del turismo (135-/01) si conferma con soltanto 36 milioni di euro per tutta l'Italia nel 2004 -aggiunge Pasi - nulla è previsto nella attuale finanziaria 2005 e nessuno sa nulla dell'eventuale "collegato". Non vorrei che Berlusconi e Marzano pensassero di cavarsela con un piccolo ritocco al bilancio Enit, ora ridotto a 25 milioni di Euro, proseguendo a sottrarre risorse alle Regioni che continuano ad avere la competenza esclusiva per il turismo in base alla Costituzione. Le Regioni Italiane, è bene ricordarlo, hanno chiesto ben altro e, all'unanimità, si sono rivolte al Governo già dalla primavera scorsa affermando che "va garantito alle Regioni, nella logica di un corretto federalismo, un finanziamento annuale di 150/180 milioni di Euro".
Altro capitolo disastroso secondo l'Assessore è quello del previsto quadruplicamento dei canoni demaniali. "La proroga che rinvia il provvedimento scade tra 10 giorni e niente è stato fatto per cercare una soluzione alternativa con Regioni e categorie interessate".
"Se nelle prossime settimane il Governo vorrà incontrarci - conclude Pasi - saremo ben lieti di discutere delle risorse che si intendono destinare al turismo nei prossimi anni, della riforma dell'Enit e, perché no, anche del trasferimento alle Regioni della competenza sui canoni demaniali, auspicata sabato scorso a Rimini dall'on. Conte, componente della Commisssione Finanze della Camera ".
(red)

 Veneto: se gli studenti coltivano Cannabis...

La Regione Veneto scende in campo sul proposito di avviareuna coltivazione sperimentale di canapa indiana in una scuola di Monselice, toccano aspetti di carattere tecnico-scientifico che non si contrappongono affatto alle mie considerazioni negative che si basano innanzitutto su una questione etica ed educativa". Questo il commento dell'assessore regionale alla sicurezza, Raffaele Zanon ()nella foto) sulla presa di posizione del Presidente della Provincia di Padova, Vittorio Casarin, a proposito della notizia della sperimentazione sulla canapa indiana, sia pure finalizzata alla ricerca a scopi terapeutici, in corso all'Istituto superiore J.F. Kennedy di Monselice (Padova). "La ricerca - aggiunge Zanon - spetta ai ricercatori, ma è innegabile che l'effettuazione di una simile ricerca da parte di alcuni studenti faccia a pugni con la funzione educatrice della scuola, che dovrebbe in primo luogo attuare tutte le azioni di prevenzione e dissuasione dall'uso di sostanze psicoattive, evitando ogni possibilità di dare, sia pure in modo indiretto - e questo mi sembra proprio il caso del Kennedy - un messaggio involontariamente positivo sull'uso della canapa indiana. Anche una notizia di questo tipo, infatti, rischia di diffondere il concetto che esistano droghe leggere o di tipo terapeutico. Vorrei sbagliare - spiega Zanon -  ma purtroppo i fatti mi hanno già dato ragione, visto il vergognoso spettacolo inneggiante alla liberalizzazione della cannabis, messo in scena dai soliti "disobbedienti", dopo che si è diffusa la notizia di questo infelice esperimento". Zanon prosegue affermando che "i dannosi effetti della cannabis, infatti, sono ampiamente documentati dalla letteratura scientifica internazionale: disturbi psichici e cognitivi acuti, effetti psicomotori pericolosi (soprattutto quando ci si trova alla guida di autoveicoli), effetti cellulari degenerativi sul sistema immunitario, sul sistema respiratorio e su quello riproduttivo, effetti comportamentali devianti per l'adolescenza, sindrome da dipendenza e, in qualche caso, anche morte precoce. Mi piacerebbe che agli studenti del Kennedy tutto questo fosse insegnato. Credo che l'episodio di Monselice sia grave - sottolinea l'assessore regionale - non giovi al buon nome di quella scuola e del nostro sistema formativo e vada stigmatizzato, anche perché - voglio ricordarlo al Preside e a tutte le Istituzioni - la Regione del Veneto è una delle poche in Europa ad aver adottato una propria Dichiarazione Etica che impegna tutti coloro che operano nell'ambito della prevenzione primaria e della formazione a operare per contrastare e ridurre la domanda di sostanze psicoattive e per affermare il diritto degli studenti di essere informati sugli effetti negativi del loro uso. Poco importa quindi - conclude Zanon - che qualcuno pensi all'uso della canapa indiana a scopo terapeutico o come prodotto tessile o cosmetico: la stragrande maggioranza dei giovani deve sapere prima di tutto che la cannabis è una sostanza che causa gravi danni alla salute e la scuola dovrebbe far passare questo messaggio".

 29 ottobre: a Roma  firma Costituzione europea

Venerdi 29 ottobre 2004 i Capi di Stato e di Governo ed i Ministri degli Affari esteri di 29 Paesi europei saranno a Roma per partecipare alla cerimonia della firma del Trattato e dell'Atto finale che stabiliscono una Costituzione per l'Europa, ne da informazione il sito www.governo.it .
Il Trattato e l'atto finale - si legge nella presentazione del sito di palazzo Chigi -saranno firmati dai 25 Stati membri dell'Unione Europea. I Paesi candidati Turchia, Bulgaria e Romania firmeranno solo l'Atto finale. La Croazia sarà presente in veste di osservatore, in quanto paese candidato che non ha partecipato ai lavori della Convenzione.
Il 18 giugno scorso i Capi di Stato e di Governo europei hanno raggiunto un accordo sulla Costituzione europea a Bruxelles.
Dopo che il Trattato sarà firmato il 29 ottobre prossimo, gli Stati membri devono ratificare la Costituzione in accordo con le loro rispettive legislazioni interne.
Questo processo di ratifica potrebbe durare circa due anni.
La Costituzione europea sostituisce la maggior parte dei Trattati esistenti ed è preceduta da un
preambolo. La firma del Trattato avverrà in Campidoglio, Sala degli Orazi e Curiazi, la stessa sala in cui i Sei Paesi fondatori - Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Olanda - firmarono il 25 marzo 1957 i Trattati istitutivi della Comunità economica europea (CEE) e della Comunità europea per l'energia atomica (Euratom) a Roma, da cui il nome ancora in uso di "Trattati di Roma".
(red)
 

Proprietario ed editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
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Direttore responsabile: Marco Tumiati
In redazione: Stefano Mirabelli (caporedattore); Giuseppe Schifini (caposervizio)
Progetto grafico: Mirabelli, Schifini
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