periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 - Tribunale Civile di Roma, Sezione Stampa -  n.106/2003
 
n.  392 - Roma, 21 ottobre 2004

Sommario

 Consulta: Calderoli polemizza con Onida

Lombardia: informazione, comunicazione e tecnologia

Consulta: Regioni da coinvolgere in finanziamenti studenti

UE: Bassolino sulla Tremonti-bis

Spesa farmaceutica 2004 a 12.116 milioni

Miss Italia al Salone del Gusto

Consulta: Calderoli polemizza con Onida

Per il ministro delle Riforme Roberto Calderoli (nella foto), le affermazioni di ieri (Onida- riflettere prima di modificare la "Casa comune" della Costituzione) del presidente della Consulta Valerio Onida rappresentano ''sicuramente un'invasione di campo. Spiace -sottolinea l'esponente dell'esecutivo- il vederlo fare da un organismo di garanzia, spiace l'uso e le consuetudini che ha assunto la Corte in questi ultimi periodi, dove vengono nominati presidenti per la durata di qualche mese, per farli diventare presidente emerito, con una pensione più alta, un'auto blu e tanti altri benefit che vengono garantiti non per un servizio di qualche anno ma di qualche mese''.
Tornando alle affermazioni di ieri di Onida sulle riforme, ''credo - dice ancora Calderoli - che la Consulta e ancor più il Presidente debbono astenersi dal determinare dei condizionamenti nei confronti del Parlamento quando sta legiferando. Loro debbono applicare la Costituzione non giudicarla e ancor meno debbono poter fare dichiarazioni che possono influenzare quella che è l'attività legislativa del Parlamento''.
(red)

Consulta: Regioni da coinvolgere in finanziamenti studenti

Le Regioni debbono essere coinvolte"direttamente", e non avere solo un ruolo consultivo, nella gestione del fondo finalizzato a garantire il rimborso dei prestiti fiduciari per il finanziamento degli studi degli studenti capaci e meritevoli. Il punto fermo è stato fissato dai giudici della Consulta in una sentenza che impone una correzione della legge Finanziaria 2004. "Le modalità di utilizzo del fondo di garanzia, e, di riflesso, delle risorse messe a disposizione dal sistema bancario - hanno fatto rilevare nella pronuncia n. 308 depositata oggi in cancelleria -  riguardano la materia dell'istruzione, di competenza concorrente" Stato-Regioni.
La Toscana e l'Emilia Romagna avevano impugnato la Finanziaria 2004 (la legge 350 del 2003) laddove ha introdotto l'istituto del prestito fiduciario per il finanziamento dei suddetti studi, ha previsto l'istituzione di un fondo di garanzia, ha disposto che il fondo sia gestito dalla società Sviluppo Italia sulla base di criteri ed indirizzi fissati dal ministero dell'Istruzione in accordo con quello dell'Economia, sentita la Conferenza permanente Stato-Regioni. A questi aspetti della legge le ricorrenti avevano contestato di violare: 1) il riparto di competenze legislative, perché il legislatore statale e' intervenuto in una materia di competenza regionale esclusiva (diritto allo studio) o, al piu', concorrente (istruzione); 2) il principio di autonomia finanziaria delle Regioni, il quale - avevano sostenuto - non consente allo Stato la creazione di fondi speciali, gestiti a livello centrale, in materie appartenenti alla competenza legislativa, esclusiva o concorrente, delle Regioni.
I giudici costituzionali hanno inparte accolto il ricorso; con una puntualizzazione che conferma, pero', il cardine della legge: "l'istituto delprestito fiduciario per il finanziamento degli studi, qualedelineato dalle norme impugnate si sostanzia, quanto al suo profilo finanziario, in una nuova ipotesi di mutuo agevolato, caratterizzato dalla particolare finalita' perseguita, erogato dalle banche o dagli altri intermediari finanziari in favore di soggetti individuati in via generale dalla legge esclusivamente in funzione delle loro particolari attitudini personali. La conclusione è che le norme relative alladefinizione del prestito fiduciario ed alla istituzione del fondo finalizzato alla costituzione di garanzie per gli istituti mutuanti "sono immuni dalle censure formulate dalle Regioni in quanto non comportano alcuna invasione delle competenze legislative regionali ne' violano l'autonomia finanziaria delle Regioni".
Per ulteriori approfondimenti relativi agli ultimi orientamenti della Corte Costituzionale nell'ambito della collana "Riforme per i diritti", della Regione Emilia-Romagna cfr. Le pronunce della Corte Costituzionale dopo la Riforma del Titolo V (marzo 2004)
(gs)

Spesa farmaceutica 2004 a 12.116 milioni

La spesa farmaceutica a fine 2004 arrivera' a 12.116 milioni di euro, con uno sfondamento di 1.477 milioni di euro rispetto al tetto programmato. E' la previsione di crescita, calcolata sulla base dell'andamento dei  primi sette mesi dell'anno, illustrata dal ministero della Salute Girolamo Sirchia durante l'audizione sulla Finanziaria questa mattina in Commissione Bilancio della Camera. Secondo le stime dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), a fine anno sarà superato il tetto del 13% e la spesa farmaceutica assorbira' il 14,8% del totale della spesa sanitaria.
Per quanto riguarda sempre i farmaci, anche il sottosegretario Vegas ha evidenziato che il tetto del 13% in realta' arriva al 16% se si considera anche la spesa farmaceutica ospedaliera.
Il 60% delle spesa farmaceutica in eccesso, il cui ripiano e' a carico delle aziende farmaceutiche come stabilisce il decreto convertito il legge lo scorso agosto, e' pari a 806 milioni di euro.
La previsione di spesa da agosto a dicembre 2004 - si legge nella relazione consegnata da Sirchia alla Commissione Bilancio - e' stata effettuata considerando per questi mesi un incremento del 9,2%, lo stesso, in media, che si e' registrato da gennaio a luglio di quest'anno. Si tiene conto, inoltre, dell'effetto dello 'sconto' al produttore (-4,12%) e dell'introduzione dei generici ad elevato consumo a partire da ottobre 2004. Il recupero degli 806 milioni di euro e' affidato all'attuazione di due provvedimenti: la modifica del valore dello sconto sul margine di spettanza alle aziende produttrici,che passerà dal 4,12% al 4,43%, e la revisione del prontuario farmaceutico. Revisione che, ha annunciato Sirchia, è già stata effettuata: il nuovo prontuario dovrebbe entrare in vigore gia' a dicembre.
Non c'e' ''nessun sottofinanziamento del settore sanitario'' e per il calcolo del fondo per il 2005 per la sanità ''e' stata fatta una delle eccezioni più rilevanti'' nella regola del tetto di crescita della spesa del 2%, ha sostenuto il sottosegretario all'economia Giuseppe Vegas.
''L'incremento del 2% per la sanità che porta ad una dotazione di 88,250 miliardi per il 2005, è stato calcolato non sulla spesa finanziata ma sulla spesa reale a consuntivo 2004".
Vegas ha anche detto che se ci si fosse attenuti all'accordo tra governo e regioni per la sanità nel 2004 lo stanziamento doveva essere di 73,4 miliardi e non di 81,6, e quindi per l'anno in corso c'è una differenza di stanziamento di oltre 8 miliardi. ''Si parla di sottofinanziamento - ha commentato il sottosegretario - ma quando e' stato fatto l'accordo nel 2001 le Regioni lo ritenevamo adeguato''. Per il 2005 il tendenziale avrebbe portato ad una spesa di 92 miliardi, ha ricordato, ''e dunque c'è una compressione pari a 4 miliardi perché non possiamo più lasciare correre questo settore di spesa senza controllo''.
Secondo gli ultimi dati di Federfarma relativi al periodo Gennaio Luglio 2004
la spesa farmaceutica netta a carico del SSN nel periodo gennaio-luglio 2004 è aumentata del +10,5% rispetto ai primi sette mesi del 2003, attestandosi intorno a 7 miliardi 236 milioni di €. L'aumento della spesa è correlato a un incremento del numero delle ricette del +7,3% rispetto al periodo gennaio-luglio 2003. Il numero delle ricette nel periodo gennaio-luglio 2004 è stato pari a oltre 279 milioni, in media 4,87 per ogni cittadino italiano.
E sempre sul fronte farmaceutico la Fondazione Cerm rende disponibile on line le 
Conclusioni e la sintesi del Quaderno CERM intitolato "Strumenti di regolazione del mercato farmaceutico: un'analisi ragionata" di Fabio Pammolli, Claudia Oglialoro e Nicola C. Salerno.

(sm)

Lombardia: informazione, comunicazione e tecnologia

IRC Lombardia a SMAU. ''La Regione Lombardia punta sulle tecnologie ed in particolare sull' Ict , per favorire lo sviluppo della competitività del territorio''. Lo ha ribadito il Presidente della Regione Roberto Formigoni al convegno inaugurale della 41ma edizione dello SMAU. E' stato ricordato che la Regione ha dedicato uno specifico assessorato alla nuova economia e si è gia' dotata di un Piano di azione per la Società dell'informazione.
La Lombardia è leader in Italia nel settore dell'ICT: copre da sola un terzo del totale nazionale degli investimenti nel settore e occupa il 30% degli addetti; la connettività è pari al 17,5% dell'interno sistema italiano e la disponibilità di connettività di ''ultimo miglio'' riguarda il 73% della popolazione e il 75% delle aziende.
Formigoni ha indicato due obiettivi strategici fondamentali: ''fare Ict'' e ''impiegare l'Ict''. Esistono imprese di eccellenza che producono Ict. È importante che queste imprese rimangano sul nostro  territorio e si potenzino. Stiamo anche lavorando per favorire la nascita e l'attrazione di nuove imprese'' Lo scopo è quello di promuovere l'attrazione di centri di ricerca di multinazionali''.
''Le Istituzioni - ha proseguito Formigoni - sono chiamate a svolgere un ruolo essenziale per garantire il diritto di accesso agli strumenti e ai servizi della Società dell'Informazione da parte di tutti gli utenti, siano essi cittadini e imprese, senza discriminazioni sociali, territoriali o culturali: la Regione Lombardia si propone, in sostanza, di agire come garante di un'equilibrata diffusione delle nuove tecnologie, affinché esse diventino elemento di stimolo per una maggiore coesione territoriale e sociale''.
(red)

UE: Bassolino sulla Tremonti-bis

“La decisione della Commissione Europea, che ha dichiarato “incompatibile con le norme comunitarie sugli aiuti di Stato” la Tremonti-bis, è giusta", ha sostenuto il presidente della regione Campania Bassolino (nella foto). "La decisione sposa pienamente le tesi da noi sostenute nel ricorso che la Regione Campania presentò nel marzo 2003 a Bruxelles: la proroga della Tremonti-bis solo nei territori del centro-nord colpiti da calamità naturali era una palese violazione delle regole comunitarie in materia di mercato interno e di aiuti di Stato.
Noi non avevamo mai messo in discussione il diritto al risarcimento dei danni di aziende colpite da calamità naturali. Ma nel caso in questione non solo è avvenuto che alcune imprese ricevessero, grazie ai particolari meccanismi fiscali della Tremonti-bis, molto di più dei danni eventualmente subiti, ma addirittura il beneficio era stato esteso anche a chi non aveva patito alcun danno.
Un pasticcio consumato sull’altare dell’accordo Tremonti-Lega.
Voglio ricordare che il Presidente Berlusconi e l’allora Ministro Tremonti erano stati da me avvertiti con una specifica nota nel febbraio 2003, prima che inviassi formale ricorso a Bruxelles, circa la violazione delle regole della concorrenza. Li invitai espressamente a ritirare il provvedimento. La Regione Campania fece ricorso perché non ci fu nessuna risposta alla mia lettera, né scritta né di altro tipo. Dunque, questa decisione a livello europeo il Governo italiano se l’è cercata.
In un Paese come il nostro, dove gli aiuti economici e fiscali dovrebbero essere concentrati sulla parte che più ne ha bisogno – il sud – il governo ha cercato di dare un contributo non dovuto al centro-nord e di penalizzare il Mezzogiorno. E’ in nome del Mezzogiorno che abbiamo fatto ricorso e abbiamo avuto ragione.”
(red)

Miss Italia al Salone del Gusto

''E' un grande appuntamento di produttori ma anche di consumatori, che speriamo assumano sempre di più un ruolo da protagonisti per essere, diciamo così, co-produttori''. Così il patron di Slow food, Carlo Petrini, ha aperto il Salone internazionale del gusto di Torino annunciando un'iniziativa per la prossima edizione che, ha anticipato, "dovrà essere caratterizzata in tutta Italia da gruppi di acquisto di consumatori. Slow food -ha spiegato- intende organizzare centri di acquisti diretti che calmeranno la strapotenza della distribuzione. Il piccolo miracolo che e' avvenuto con i vaccini antinfluenzali deve avvenire anche con la grande distribuzione: e' ora di farla finita con il fatto che il grande potere sia in mano alla distribuzione e siano gabbate le due parti della catena, i produttori e i consumatori".
Il presidente della Regione Piemonte Enzo Ghigo che ha sottolineato che ''se l'agricoltura italiana e' andata verso la tipicita' e' grazie a Slow food e al Salone". Un tema che non poteva mancare nell'intervento del governatore piemontese e' quello degli Ogm a proposito dei quali Ghigo ha parlato di 'coerenza politica'. Ricordando di non essere contro la ricerca e lo sviluppo Ghigo ha però osservato che il suo obiettivo è  "permettere agli agricoltori della mia regione di poter scegliere e il mio impegno e' che se vogliono coltivare Ogm free lo potranno fare".Cfr anche l'articolo pubblicato oggi su La Stampa a firma del Presidente del Piemonte "
Perche' dire no agli ogm".
E a Torino è di scena anche Miss Italia che - secondo quanto riferiscono le agenzie di stampa -adora la pizza e la pasta al ragù in omaggio alle sue origini campane, ma Cristina Chiabotto (nella foto) non disdegna neppure la bagna cauda, nel rispetto delle tradizioni della regione in cui e’ cresciuta: il Piemonte. “In un posto dove si parla di buon cibo e di bellezze della natura non poteva mancare miss Italia”, ha commentato il presidente Ghigo. “Sono felice di averla invitata - ha concluso - perche’ ci onora il fatto che sia piemontese, come del resto anche la seconda classificata all’ ultimo concorso di miss Italia”. 
(red)
 

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