periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n.  371 - Roma,  22 settembre 2004

Sommario

Presentazione Finanziaria

Economia: Iorio, Bassolino...

Conferenza Stato-Regioni costituzionalizzata

Lombardia presenta festa del nonno e Piemonte Terra madre

Finanziaria: Enti locali critici, ma positivo metodo Siniscalco

Domani Conferenza Unificata (ore 20.00)  su riforma Costituzionale

Presentazione Finanziaria

Enzo Ghigo, presidente della Conferenza delle Regioni, ha giudicato ''positiva e innovativa'' nel metodo e nei contenuti la Finanziaria illustrata oggi dal ministro dell'Economia, Siniscalco e dal premier Berlusconi. Erano presenti anche per il Governo: Letta, Sirchia, Fini, Stanca, la Loggia...Per le Regioni erano presenti i presidenti: D'Ambrosio, Iorio, Pace, Ghigo (nella foto); e gli assessori: Colozzi, Robilotta, Palese, Vandelli e Bissoni.
Al termine del vertice con il governo a palazzo Chigi, Ghigo ha detto di condividere il tetto del 2% all'incremento della spesa pubblica, ma ha anche aggiunto di aver invitato il ministro dell'Economia a monitorare quel tetto sulla spesa sanitaria ''perche' questa voce potrebbe aver bisogno di incrementi superiori'' a quelli ipotizzati dal governo''.
Ghigo ha anche osservato che Regioni ed Enti locali hanno visto confermata la possibilita' di ritoccare le addizionali fiscali di loro competenza ''e' ovvio - ha poi spiegato il presidente del Piemonte - che laddove questo avvenga non puo' essere imputato al destino, ma soltanto alla cattiva amministrazione: insomma, sarebbe una sorta di autodenuncia per quegli amministratori che dovessero scegliere di incrementare l'aliquota dell'addizionale Irpef''.  ''E' ovvio - ha aggiunto Ghigo - che non si puo' far passare come tassa di scopo un incremento delle addizionali Irpef''.
Federalismo fiscale. ''Pero' - ha aggiunto - vorrei far notare che il termine 'costi' e' inappropriato rispetto alla  natura della riforma costituzionale. Se voi pensate a un'azienda che deve rilanciarsi sui mercati e affrontare una ristrutturazione per risanarsi, come si fa a parlare di costi per il risanamento? Si tratta di affrontare, magari in una fase iniziale, dei costi aggiuntivi, ma in vista di un recupero di efficienza dell'amministrazione pubblica che, nel tempo, dara' frutti sicuramente importanti in termini di finanza pubblica''.
Romano Colozzi, assessore al Bilancio della Lombardia e coordinatore degli assessori regionali sulla materia, ha apprezzato il ''metodo Siniscalco'': ''Il clima positivo e' importante - ha spiegato Colozzi - ma sono il metodo e le tecniche innovative proposte dal ministro Siniscalco che fanno davvero la differenza''.
Il ''metodo'' e' spiegato cosi' da Colozzi: ''Siniscalco ha indicato gli obiettivi macroeconomici e ha chiesto a Regioni ed Enti locali di costruire un percorso condiviso per dare insieme risposte importanti al Paese''.
Ma e' sulla spesa sanitaria - ha aggiunto Colozzi - che il metodo Siniscalco si apprezza meglio. ''Se l'obiettivo per la sanita' punta a incrementare del 2%, nel 2005, la spesa effettiva maturata nel 2004, e' evidente che siamo di fronte a
una svolta storica per il settore, ma anche, mi permetto di aggiungere, per il bilancio pubblico di cui la sanita' e' parte cospicua''. ''In questo modo si archivia una volta per tutte e mettiamo definitivamente alle nostre spalle la stagione della spesa sanitaria finanziata sul fabbisogno tendenziale''. Questa impostazione, secondo Colozzi, merita pero' un attento monitoraggio da parte del governo per evitare che nell'ultimo trimestre ci sia la corsa a spendere da parte delle Regioni cosi' da alzare i bilanci a consuntivo da finanziare per il prossimo anno.
Se si realizzano questi obiettivi ''allora si puo' dire, senza timore d'enfasi, che il governo avra' impresso una svolta storica a uno dei settori di spesa tradizionalmente rilevanti nel bilancio pubblico''. A questi punti, pero', Colozzi aggiunge anche alcuni ''nota bene'': il primo e' la quantificazione della spesa 2004 comprensiva di tutte le voci effettive (costi contrattuali e finanziamento degli Ircss); quindi, dell'aumento della popolazione degli extracomunitari (questione che si trascina dall'anno precedente e il cui costo e' stato stimato dalle Regioni in circa 980 milioni di euro, ndr); l'incremento del 2% e' accettabile per il 2005 perche' si parla di un riallineamento, ma per il futuro deve essere oggetto di un monitoraggio costante perche' ''la spesa sanitaria non puo' essere considerata alla stregua di una qualsiasi spesa ministeriale''.
La Finanziaria - ha concluso Colozzi - puo' essere l'occasione ''per chiudere una volta per tutte il tormentone sul decreto 56, il cosiddetto decreto Visco che e' riuscito nel duplice obiettivo di essere, da un lato, penalizzante per le regioni del Mezzogiorno e, dall'altro lato, di produrre una sperequazione intollerabile fra le Regioni chiamate a finanziare il Fondo di solidarieta' il cui costo, per il 55%, ricade sulle spalle della sola Lombardia''.

(red)

Conferenza Stato-Regioni costituzionalizzata

Conferenza Stato-Regioni costituzionalizzata o anche l'Unificata, o solo quest'ultima; composizione del Senato federale; l'istituzione e il riconoscimento delle città metropolitane; la possibilità di essere soggetti istituzionali, le Province e i Comuni, che possono ricorrere alla Corte costituzionale, così come prevede il testo "Calderoli". Sono questi i temi affrontati oggi in una riunione politica informale dalla Conferenza delle Regioni, con Anci, Upi e Uncem, per trovare una base comune sul tema delle riforme costituzionali.
Il presidente della Regione Marche Vito D'Ambrosio, al termine dell'incontro, ha parlato di difficolta' a trovare ''una linea comune in questa gigantesca confusione di lingue e prospettive. Trovo sbagliato - ha inoltre spiegato D'Ambrosio - che ci sia una limitazione nell'esprimere un giudizio solo su 4 punti rispetto a un impianto che complessivamente non va bene''.
Per D'Ambrosio la situazione e' ingarbugliata anche perche' ''in questo momento noi ci troviamo di fronte a un testo  pasticciato. Un testo che non si riesce neanche a ricostruire  con esattezza. Ieri e l'altro ieri c'era addirittura la  difficolta' di capire su quale testo stessimo discutendo perche'  per strada si cambiavano le cose. Quindi diciamo che e' un lavoro molto complicato. Stiamo cercando di isolare all'interno delle tematiche quello che potrebbe essere un certo tipo di filo  conduttore''.
Il presidente delle Marche ha aggiunto: ''Quello che posso dire, e che credo sia condiviso anche dai colleghi delle autonomie, e' che questo modo di porre il punto all'ordine del giorno e' un modo sbagliato. Il fatto di mettere soltanto in discussione quattro o cinque articoli e' sbagliato. Noi riteniamo, e domani lo faremo presente, che comunque il discorso non possa prescindere da una valutazione complessiva di tutto il sistema che non riguarda le istituzioni''.
'' Non si puo' pensare - ha spiegato D'Ambrosio - che si scomodino tutte le istituzioni, tutte le autonomie d'Italia per parlare solo di quattro punti. Questo significa allora che tutto il resto e' blindato ? Questo francamente non e' il piede giusto di partenza. Noi stiamo vedendo se e' possibile in questa confusione gigantesca di lingue, di prospettive e di progetti trovare un filo comune. Io trovo sbagliato che ci sia una limitazione soltanto a quei quattro punti perche' io un giudizio complessivo sull'impianto che non sta bene, che complessivamente e' di difficilissima gestione, per non dire impossibile, penso di doverlo dire''.
Il problema vero, ha concluso D'Ambrosio, e' che in questa fase 'trovo difficile attribuire una volonta' al governo, ci sono piu' volonta' in campo''.
Le Regioni avevano chiesto per prime - poi si sono uniti anche gli Enti locali - che gli emendamenti Calderoli all'esame dell'Aula della Camera fossero ''congelati''.  La riunione con gli enti locali è stata quindi interlocutoria, e in vista della Conferenza Unificata di domani  - dedicata proprio alle riforme costituzionali - c'è ancora il tempo per trovare una piattaforma comune. In tal senso uno spiraglio si è aperto sul punto della costituzionalizzazione delle Conferenze, invece c'è ancora molta distanza sui ricorsi alla Corte costituzionale anche per Province e Comuni.
Per il presidente dell'Anci Leonardo Domenici: "E' un confronto non facile, ci sono alcuni punti che ci vedono ancora distanti: non parlerei di rottura, pero', indubbiamente, il fatto che ci sia questo testo e che ci siano questi emendamenti, non aiuta a trovare una convergenza".
"Ci troviamo in una situazione molto particolare - avverte Domenici - perche', in realta', noi nonsiamo chiamati a discutere, almeno formalmente, di una proposta del governo, ma stiamo discutendo di emendamenti di carattere parlamentare, quindi di una maggioranza politica. E' quindi molto relativo - prosegue il presidente dell'Anci - che poi ci sia o meno accordo tra le diverse autonomie, nel senso che comunque c'e' in questi emendamenti una volonta' politica di carattere parlamentare. In realta' - spiega - domani noi parliamo con il governo e non con la maggioranza parlamentare".
''Dai presidenti delle Regioni arriva un contributo istituzionale e non politico. Speriamo che il governo ci ascolti: questa riforma e' schizofrenica e pericolosa per un paese in una fase di declino economico e calo di fiducia''. E' quanto dichiara il presidente della regione Basilicata, Filippo Bubbico, in un'intervista a 'L'Unita'': Testo da rifare, fa danni al Paese.
''C'e' l'esigenza di ridurre iconflitti di attribuzione tra Stato e Regioni di fronte alla Corte Costituzionale - prosegue Bubbico (nella foto) - e' un obiettivo nobile e condivisibile. Ma la proposta risponde a questi requisiti? Io non credo''.
La riforma costituzionale del centrodestra, continua il presidente della Basilicata, ''introduce meccanismi che rendono piu' pesante e complicato il percorso, piu' difficile individuare la titolarita' delle materie. Basta pensare a quelle di interesse nazionale che ricadono sotto la competenza della Camera, del Senato Federale, della Commissione paritetica''. O anche ''si trasferiscono scuola, sanita' e polizia locale alle regioni - dice ancora Bubbico - ma al tempo stesso si propone di riaccentrare in capo allo Stato funzioni su cui oggi c'e' una potesta' concorrente. E' un meccanismo illogico''.
Quanto alla conferenza Stato-Regioni, convocata per domani, sostiene ''noi vogliamo contribuire a dare un punto di vista istituzionale, senza colori politici. Le riforme devono funzionare, non paralizzare il paese''. ''Speriamo che il governo si apra al confronto - conclude Bubbico - temo che non succedera', ma noi continueremo a chiederlo''.
(red)

Finanziaria: Enti locali critici, ma positivo metodo Siniscalco

La manovra economica per il 2005 sara' di 24 miliardi di euro.  Confermato il varo della Finanziaria in Consiglio dei ministri il prossimo 29 settembre.
''Una manovra ancora poco chiara per quanto riguarda i comuni'': questo il giudizio del presidente dell'Anci, Leonardo Domenici, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi nel corso del quale il Governo ha illustrato a Regioni ed enti locali le linee della Finanziaria.
''Questo ci preoccupa - ha detto Domenici (nella foto) - perche' la data del 29 settembre, quando sara' approvata la manovra, si avvicina. Lo stesso ministro Siniscalco ha ammesso che sul fronte dei comuni si e' ancora indietro e c'e' ancora molto da chiarire. Il principio del tetto del 2% alla spesa, per esempio, puo' essere giusto, ma e' impossibile applicarlo ai comuni cosi' come si fa per i ministeri. Bisogna vedere cosa rientra nel calcolo di quel 2% , se per esempio si considerano tutte le voci, come quella del rinnovo dei contratti dei dipendenti. In questo caso non potremmo mai stare dentro quel 2% e i comuni non potrebbero piu' rispettare il patto di stabilita' interno, incorrendo in sanzioni. Questo non puo' andare bene''.
Il presidente dell'Anci Leonardo Domenici ha espresso perplessita' sul calcolo del contenimento della spesa, il tetto del 2%, per i Comuni. ''Viene introdotto il principio
del tetto di spesa anche per i Comuni ma bisogna capire da dove si parte e come si calcola il contenimento della spesa''. Lo ha detto al termine dell'incontro governo-Regioni ed Enti locali che si e' tenuto a Palazzo Chigi per la presentazione delle linee guida nella Finanziaria 2005.
L'applicazione del tetto del 2% alla spesa pubblica, per i Comuni ''ci obbliga a fare tagli ai servizi''. Questo il commento del sindaco di Torino e rappresentante dell'Anci,
Sergio Chiamparino.
 ''Bisogna considerare qual e' la base di partenza, ossia se si parte dal 2004 o dal 2003 -ha spiegato Domenici- in quanto sembra che il ministero dell'Economia non abbia dati precisi sui  bilanci dei Comuni.
 Le Comunita' montane considerano ''difficilmente positivo'' il tetto del 2% sul Fondo della Montagna 2004 rispetto al taglio da cui si e' partiti. ''Scontiamo gia' un taglio forte del 50% -ha dichiarato il vicepresidente dell'Uncem Valerio Prignachi al termine dell'incontro a Palazzo Chigi con il governo sulla Finanziaria- e inoltre il fatto di non avere acquisito il concetto di compartecipazione al gettito Irpef''. Tuttavia il rappresentante dell'Uncem ha commentato positivamente l'incontro per il metodo adottato dal ministro Siniscalco.
Le proposte delle Comunita' montane per la Finanziaria sono riassumibili in quattro punti: passaggio delle comunita' da ''un quadro di finanza derivata a un quadro di finanza decentrata'', ''aumento degli attuali fondi ordinari per l'anno 2005 piu' che proporzionale rispetto al tasso programmato d'inflazione'', la ''previsione di fondi statali per l'incentivazione delle funzioni e dei servizi associati da parte di quelle comunita' che nel 2004 non hanno ricevuto finanziamenti'' e infine il recupero, in sede di Finanziaria, del ''drastico taglio del Fondo nazioanle per la Montagna, che da 61,468 milioni di euro e' passato a 30,740 milioni di euro''.
Con la prossima Finanziaria ''non cisaranno ne' tagli ne' stangate''. E' quanto sottolinea il ministro degli Affari regionali, Enrico La Loggia, al termine dell'incontro tragoverno e i rappresentanti degli enti locali sulla manovra per il 2005. ''C'e' una collaborazione importante - ha aggiunto La Loggia -. Durante l'incontro si e' parlato della difesa del potere d'acquisto e della competitivita', anche di sanita' ma non si e' scesi nel dettaglio''.
(red)

Economia: Iorio, Bassolino...

Il presidente del Molise. Michele Iorio (Fi), ha chiesto al governo di inserire nella legge finanziaria i fondi necessari a sostenere la ricostruzione delle aree della Regione danneggiate dal terremoto dell'ottobre 2002 e dalla successiva alluvione del gennaio 2003. ''Nel condividere il metodo di confronto e di collaborazione instauratosi con il governo -ha detto Iorio- ho rappresentato al presidente Berlusconi, al ministro La Loggia e al sottosegretario Letta, l'esigenza di prevedere, nell'articolato della nuova legge finanziaria, i fondi necessari al proseguo della ricostruzione post sisma e post alluvione nel Molise''.
 ''A riguardo -ha aggiunto il governatore del Molise- con soddisfazione ho registrato ampie disponibilita' ed assicurazioni sia sul piano politico che sul piano piu' strettamente tecnico-finanziario. Segno evidente -ha concluso Iorio- di una decisiva volonta' del governo centrale e del suo presidente di voler continuare a sostenerla ripresa del Molise fino ad avviarlo ad uno sviluppo diffuso e duraturo''.
Bassolino interviene anche su altri problemi economici. ''Sono contrario al ticket in se', e' una parola che porta anche male''.  ''La bozza di decisione del commissario dell'Unione europea per la concorrenza, Mario Monti, di chiedere al governo italiano di sopprimere la Tremonti bis - bozza che sara' sottoposta al collegio dei commissari europei e' giusta ed accoglie le ragioni del ricorso presentato dalla Regione Campania nel marzo del 2003''.
Secondo Bassolino ''in una nazione come l'Italia, differentemente sviluppata, sarebbe stato assurdo che un vantaggio fiscale per gli investimenti fosse accordato ad alcune delle aree piu' sviluppate del Paese e negato alle aree piu' arretrate''. Del resto, aggiunge il presidente della giunta campana, ''la vicenda aveva assunto caratteri ancora piu' spiacevoli e imbarazzanti perche', prendendo a pretesto le avversita' atmosferiche verificatesi in quel periodo nel centro-nord, si consentiva l'uso della Ttremonti-bis (agevolazioni fiscali molto favorevoli per gli imprenditori) solo o quasi esclusivamente ai comuni del centro-nord, trascurando territori meridionali egualmente colpiti da temporali e alluvioni. Addirittura il beneficio era stato esteso anche a chi non aveva subito alcun danno''.
Infine ribadisce: ''Continuero' a ripetere fino alla noia che il decreto 56 del febbraio 2000 va radicalmente modificato. Esso da' un'applicazione di federalismo fiscale inaccettabile e dannosa per le regioni meridionali.
Bassolino (nella foto) afferma che trova ''pero' singolare che da parte del presidente Fitto nei giorni scorsi venisse data per certa la decisione del governo Berlusconi di ritirare il decreto e oggi, invece, si proponga una petizione popolare per abrogarlo...
In base alle proiezioni effettuate, da qui a 5 anni, la perdita per la Campania, dice Bassolino, sara' di 228,95 milioni (812,42 milioni in meno per l'intero Mezzogiorno).
(red)

Formigoni presenta festa del nonno, Piemonte Terra madre

Tanti appuntamenti come spettacoli, convegni, feste ed escursioni per festeggiare la festa dei nonni che si celebrera' a partire dal prossimo 2 ottobre a Milano e in tutta la Lombardia. Ha illustrato le iniziative il presidente della Regione, Roberto Formigoni, durante una conferenza stampa, insieme ad un nonno esemplare, il conduttore Mike Bongiorno. "E' una festa per aiutare la società a comprendere più nel profondo il rapporto nonni-nipoti - ha detto il presidente Formigoni - un rapporto che arricchisce. Ed e' anche una festa di ringraziamento per quello che fanno tutti i giorni per la famiglia". Formigoni ha ricordato che sono 1.800.000 i nonni lombardi e che il 92% di loro mantiene rapporti costanti con i nipoti e nel 78% dei casi i nonni siprendono cura con regolarita' dei nipoti. "L'obiettivo della festa - continua Formigoni - e' appunto quello di sensibilizzare la societa' lombarda a recuperare e approfondire il rapporto tra nonno e nipote, nella prospettiva di considerare il nonno non come un problema ma come una risorsa".
A dimostrazione di cio' era presente l'attivissimo Mike Bongiorno (nella foto). "Sono diventato nonno tardi, perché ho 80 annianche se non li dimostro. Pensate che in clinica me ne hanno dato 17 in meno, quindi significa che ho 63 anni". Il presentatore ha mostrato orgoglioso la foto con i primi passi della nipotina, Stella, figlia di Nicolo' (24 anni) e ha annunciato che a febbraio avra' un altro nipote, stavolta un maschietto che gli piacerebbe si chiamasse Filippo come suo padre.

E così
Il prossimo 2 ottobre, giorno in  cui si celebrano anche gli Angeli custodi, in tutta la Lombardia verranno festeggiati per la prima volta, anche i nonni. L'iniziativa,
che ha ottenuto l'alto patronato del presidente della Repubblica, punta a riconoscere e valorizzare il ruolo centrale che i nonni e le nonne svolgono nella vita della famiglia e della societa'. "E' un'iniziativa -spiega il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni - che ritengo significativa e rispondente alla  scelta che il nostro governo regionale ha fatto gia' da tempo di  valorizzare la famiglia in tutte le sue componenti. Ci auguriamo che  la festa venga estesa a tutta Italia diventando un evento nazionale ma tenendo ben presente che parte da noi''.
I nonni lombardi sono in tutto 1 mln e 800 mila e il 55% delle donne che lavorano affidano i figli ai nonni. Risulta, da un'indagine della Regione, che il 15% dei nonni partecipa alle spese della famiglia e, nel 78% dei casi si prendono cura con regolarita'  dei nipoti.
Quella di festeggiare i nonni e' un'ottima idea. Gia' ieri Bruno Vespa ha presentato una puntata con ospite Lino Banfi nei panni di 'Nonno Libero'. Ma l'iniziativa di una giornata ufficiale nasce dalla Regione Lombardia. Ragazzi, ricordate che i nonni a volte  sono anche piu' importanti dei genitori''.
Per il 2 ottobre sono numerose le iniziative organizzate dai comuni lombardi. Nonni e nipotini potranno andare al cinema gratis in 17 sale e la Regione Lombardia ha organizzato un convegno per parlare del valore della famiglia nella societa'  lombarda. Molti istituti, tra cui il Redaelli, proporranno una  giornata di canzoni popolari e mostre fotografiche. Sabato e domenica potranno visitare gratuitamente le piu' belle ville della Lombardia. Viene anche istituito l'albo d'oro regionale, che sarà aggiornato ogni anno e raccoglierà le storie dei nonni e dei loro nipoti. Le cerimonie di premiazione per i racconti più belli e degni di lode si svolgeranno in ogni comune con la consegna di una pergamena della presidenza della Regione Lombardia. All'interno della Regione, inoltre, verra' indetto un concorso per i figli dei dipendenti che premiera' i lavori realizzati sul tema 'nonni' con buoni da 100 euro ciascuno per l'acquisto di libri.
Se la Lombardia lancia "la festa del nonno", il Piemonte promuove "Terra Madre" il primo incontro mondiale tra le comunita' del cibo, evento culturale unico e rappresentativo della biodiversita' agroalimentare nel mondo.  A presentare l' evento, previsto a Torino dal 20 al 23 ottobre prossimi, e' stato oggi il ministro delle Politiche agricole, Gianni Alemanno, con il presidente della Regione Piemonte, Enzo Ghigo, il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, e il presidente di Slow Food, Carlo Petrini, rappresentanti delle istituzioni che organizzano la manifestazione. Terra Madre, hanno spiegato gli organizzatori, e' una grande conferenza internazionale che ha l' intento di riunire e mettere a confronto oltre 1.194 Comunita' del Cibo, ovvero 4.300 agricoltori, produttori e operatori del settore agroalimentare provenienti da 130 Paesi che realizzano un modello sostenibile di produzione e distribuzione del cibo.   In particolare si tratta di produzione e distribuzione attente alle risorse ambientali, agli equilibri planetari, alla qualita' dei prodotti, della vita di chi lavora e della salute di chi consuma.  La manifestazione, riservata a operatori e giornalisti, si articolera' in 61 seminari denominati 'Laboratori della Terra'
che - ha spiegato Petrini - saranno l' occasione per le Comunita' del Cibo di condividere saperi, testimonianze e soluzioni.   ''La cosa inedita e veramente rivoluzionaria di Terra Madre - ha detto Alemanno - e' il tentativo di mettere sul palco i produttori agricoli di base, selezionando le Comunita' del cibo meno toccate dai processi industriali e piu' qualificate per l' autenticita' e il livello qualitativo delle loro produzioni''. Per il ministro ''si tratta di un esperimento difficile ma necessario''. Di ''prezioso contenitore di scambi e di esperienze nel segno della solidarieta''' ha parlato Enzo Ghigo, mentre per Chiamparino ''Terra Madre sara' un momento per pensare e riflettere su un tipo di futuro che tutti auspicano''.
L' evento, ha concluso Petrini, ''sara' un importantissimo momento di scambio di informazioni'' e ''gli organizzatori faranno un passo indietro e lasceranno ai partecipanti la possibilità di discutere le loro problematiche, le aspettative, le possibili soluzioni per applicare pratiche sostenibili, rispettose anche della dignita' delle persone e delle culture dei popoli, alla produzione del cibo, a cominciare dall'agricoltura''. Terra Madre si svolgera' al Palazzo del Lavoro di Torino e non sarà aperto al pubblico. Dal 21 al 25 ottobre, sempre a Torino, nella struttura fieristica del Lingotto, si terra' la quinta edizione del Salone del Gusto, esposizione internazionale dedicata al comparto enogastronomico mondiale.

(red)

 

Domani Conferenza Unificata (ore 20.00)  su riforma Costituzionale

Il Presidente Enzo Ghigo ha convocato la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome per giovedì 23 settembre 2004 alle ore 10.00 presso la Segreteria della Conferenza dei Presidenti in Via Parigi, 11 a Roma.
All'ordine del giorno, come di consueto, gli argomenti che saranno affrontati nelle successive riunioni delle Conferenze Unificata (alle ore 15.30 ) e Stato-Regioni (h16.30) programmate per il pomeriggio di giovedì 23 settembre p.v. Per la serata il Ministro La Loggia ha convocato alle ore 20.00 anche un'ulteriore riunione straordinaria della Conferenza Unificata che avrà all'ordine del giorno le proposte delle Regioni e degli enti locali sul Ddl di riforma della Costituzione attualmente in discussione alla Camera.
All'attenzione della Conferenza delle Regioni, fra l'altro, anche una iniziativa Ministero Affari Esteri – Regioni e Province autonome sul partenariato Mediterraneo – Approvazione delle Linee di attuazione e la
partecipazione delle Regioni e delle Province autonome al Programma italiano di sostegno alle Municipalità Palestinesi.
Prevista nell'ordine del giorno della Conferenza anche una
  Informativa del coordinatore sulle problematiche della mobilità sanitaria interregionale.
I presidenti delle Regioni esamineranno un "Documento sulla Disciplina interregionale delle piscine" in attuazione dell'Accordo Governo, Regioni e Province autonome del 16 gennaio 2003 ed un teso di
Osservazioni in merito al Piano Nazionale della Ricerca 2004 – 2006.
(red)
 

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