
Servizi sociali: squilibri territoriali nella spesa pro capite dei comuni
lunedì 20 ottobre 2025
20/10/2025 Roma
Sezione delle Autonomie
L’analisi sul sistema dei servizi sociali comunali evidenzia squilibri territoriali nella spesa sociale pro capite, con valori bassi e strutturalmente insufficienti in vaste aree del Paese, a fronte di un bisogno sociale più accentuato. Livelli di spesa più elevati si registrano invece in alcune Regioni, soprattutto in quelle a statuto speciale.
È quanto sottolinea la Corte dei conti nella Relazione sulla spesa sociale negli enti territoriali, approvata dalla Sezione autonomie con Delibera n. 18/SEZAUT/2025/FRG e basata sul confronto tra i dati di bilancio degli enti e le risultanze delle principali fonti statistiche nazionali, per descrivere la diffusione della spesa sociale sul territorio, correlando le erogazioni comunali con la reale domanda di assistenza e inclusione sociale.
Osserva la magistratura contabile che i fattori demografici (invecchiamento della popolazione, bassa natalità) e i livelli di istruzione inferiori alla media europea incidono ulteriormente sulla sostenibilità del sistema, con una prevalenza della spesa corrente (per la gestione immediata dei bisogni) su quella per investimenti che limita la capacità di innovazione e rafforzamento delle strutture sociali. Queste disomogeneità, specifica la Corte, compromettono l’equità e l’uniformità dei diritti sociali, rendendo necessari sia un riequilibrio nella distribuzione delle risorse, che l’effettiva erogazione di standard minimi omogenei di prestazioni su tutto il territorio nazionale.