Chiusura strada E45 Orte-Ravenna, Bonaccini sollecita il Governo perché attivi ammortizzatori sociali e misure di sostegno all’economia

giovedì 28 marzo 2019


Roma, 27 marzo 2019 (comunicato stampa) “Nonostante le sollecitazioni” e “i conseguenti impegni assunti dal Governo” a 70 giorni dalla chiusura della E45 Orte-Ravenna, “dobbiamo registrare come nulla sia accaduto” e “restino inevase le richieste di aiuto pervenute dagli Enti Locali, dalle Regioni Emilia-Romagna, Umbria e Toscana, dalle rappresentanze economiche e sociali delle comunità coinvolte”, così il Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, sollecita il Governo ad intervenire.
In una lettera inviata oggi al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al Ministro dello Sviluppo economico, del Lavoro e delle Politiche Sociali, Luigi Di Maio, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, e al Ministro dell'Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, il Presidente Bonaccini sottolinea anche che “non ha avuto risposta la richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza avanzata dalle tre Regioni, non ha trovato accoglimento la richiesta dei sindaci di un incontro con il Ministro dello Sviluppo Economico per affrontare la perdurante situazione di difficoltà in cui sono venute a trovarsi le imprese del territorio, non si è dato seguito all'impegno assunto dal Ministero del Lavoro, nell'incontro del 5 marzo 2019, di adottare tempestivamente un provvedimento di autorizzazione per l'utilizzo di ammortizzatori sociali a sostegno delle aziende e dei lavoratori dipendenti e autonomi”.
“Una situazione – spiega Bonaccini - che, col protrarsi della parziale interruzione del traffico, rischia di aggravarsi ulteriormente, anche in considerazione del fatto che dal mese di aprile a subire un ulteriore colpo sarà il comparto del turismo”.
Per questi motivi, conclude il Presidente della Conferenza delle Regioni e Presidente dell’Emilia-Romagna, è necessario “un tempestivo incontro” con il Governo “per valutare congiuntamente la situazione e per concordare gli interventi urgenti da adottare”, posto che comunque Regioni ed Enti Locali coinvolti “hanno assunto prime misure di risposta ai bisogni del territorio che in alcun modo possono però ritenersi sufficienti e soddisfacenti”.

 

(2019-045sm)