PRIORITA’ DI POLITICA COMMERCIALE  PER

LE PRODUZIONI DEL “MADE IN ITALY”

 

Punto 12) Conferenza delle Regioni

 

 

La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome,

 

-premesso che tra gli obiettivi dell’UE vi è quello – sancito nella strategia di Lisbona -  di “diventare un economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggior coesione sociale”;

 

-considerato che la nostra economia e quella dell’Unione europea si basa, soprattutto, sulla rete di piccole e medie imprese e che, in particolare, le produzioni tipiche del Made in Italy rappresentano un punto di forza per la tenuta dei nostri sistemi locali di produzione anche in termini di occupazione;

 

-tenuto conto dei danni apportati alle produzioni nazionali dalle contraffazioni e dalle violazioni delle norme riguardanti la proprietà intellettuali;

 

CHIEDE

 

al Governo di impegnarsi in tutte le sedi competenti per la difesa attiva del “Made in Italy” mediante l’adozione delle seguenti misure:

 

1. obbligatorietà della stampigliatura di origine per i prodotti che entrano nella UE, ai fini della corretta informazione del consumatore;

 

2. adozione di misure tempestive (come le quote o restrizioni quantitative e le procedure antidumping con dazi compensativi previsti dall’Unione Europea) nei confronti delle quote dalla Cina già scadute, che stanno generando effetti devastanti sugli assetti produttivi e occupazionali del settore in Europa;

 

3. parità di condizioni nel commercio internazionale.

 

Roma 14 luglio 2005.

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