Conferenza Regioni
e Province Autonome
Doc. Approvato - trsaporto ferroviario regionale e Trenitalia: ordine del giorno

giovedì 18 settembre 2008


 

ORDINE DEL GIORNO IN MATERIA DI SERVIZI DI TRASPORTO FERROVIARIO DI INTERESSE REGIONALE E LOCALE RESI DA TRENITALIA – COPERTURA FINANZIARIA 2009-2010

– CONTRATTI DI SERVIZIO

  

Ad oggi, e siamo all’ultimo quadrimestre del 2008, il rapporto tra ciascuna Regione e Trenitalia non è regolato da alcun contratto di servizio.  Quelli esistenti sono scaduti al 31.12.2007.  Tale situazione è derivata, per un verso,  dalla pretesa di Trenitalia di definire i corrispettivi da inserire in contratto attraverso una valutazione di costi e ricavi individuati in un “Catalogo” che fa salire significativamente l’importo dei corrispettivi stessi tanto da rendere insufficienti le risorse disponibili anche a valle dell’assegnazione a Trenitalia dei 330 milioni di euro per l’anno 2008 (decreto Governo Prodi che assegna a Trenitalia 80 milioni di euro e decreto Governo Berlusconi che ne assegna 300 di cui 250 per il trasporto regionale).

 

L’applicazione del nuovo criterio del “Catalogo” comporta infatti una esigenza di risorse aggiuntive non coperte integralmente dai 330 milioni di euro.  La differenza risulta essere di circa 120 milioni di euro, che rappresentano circa il 7% in più del corrispettivo attuale aggiornato. Già nel 2008  Trenitalia intende recuperare pro quota da ciascuna Regione tale differenza con la sottoscrizione del nuovo contratto, contratto che Trenitalia non intende in modo assoluto che possa essere limitato al solo anno 2008 pretendendo un contratto triennale 2008-2010 + ulteriori 3 anni.

 

 Se la predetta differenza pari, come detto sopra, a circa 120 milioni di euro non fosse coperta, si dovrà in misura corrispondente:

 

·      incrementare le tariffe (e sono stati già proposti da Trenitalia interventi variabili tra il 10 e il 20%);

·      o ridurre alcuni servizi accessori (numero di sportelli di biglietteria aperti al pubblico, orario di servizi diversi, etc.);

·      o ridurre i servizi fino al 7%;

·      o adottare una combinazione delle suddette soluzioni.

 

 

Le Regioni, però, a parte le deficienze finanziarie per il 2008, non sono comunque nella condizione di sottoscrivere alcun contratto triennale per effetto della assenza  della necessaria copertura finanziaria dal 2009 in poi.

 

Trenitalia ha posto il termine del 30 settembre 2008 per la definizione dei contratti anticipando che, trascorso invano tale termine, procederà ad una proporzionata riduzione dei servizi resi, che corrisponde ad oltre il 25% del servizio attuale, con effetti catastrofici sul traffico dei pendolari, ancor più ora che si registra una forte crescita della domanda di trasporto pubblico in conseguenza degli aumenti dei costi energetici e della generale situazione di crisi economica.

 

A parità di servizi resi, Trenitalia ha già rappresentato che l’entità dei corrispettivi di servizio per il 2009 va calcolata con incrementi del 3,5%, in ragione dell’adeguamento al tasso di inflazione e dell’aumento dei costi energetici.

 

Si configura, pertanto, la necessità che lo Stato intervenga a coprire il maggiore fabbisogno di 120 milioni di euro per il 2008, scongiurando così le riduzioni di servizi sopra specificate per cui le risorse necessarie per il 2009 saranno pari a 1839 milioni di euro, ovverosia le risorse appostate in Finanziaria 2008, pari a 1389 milioni di euro, integrate dell’adeguamento di 330 milioni di euro come disposto dal Governo per l’anno 2008 nonché dell’adeguamento di 120 milioni di euro, maggiorate del 3,5%.

 

Lo Stato dovrà garantire per il 2009 risorse aggiuntive per 514 milioni di euro e per il 2010 risorse aggiuntive per 552 milioni di euro da assegnare alle Regioni e non già direttamente a Trenitalia come accaduto per lo stanziamento dei 330 mln di euro per l’anno 2008.

 

Le Regioni, per parte loro, garantita la copertura finanziaria per il 2009 più la copertura indicizzata per il 2010, sono nelle condizioni di sottoscrivere i contratti e possono dar corso anche ai piani di sviluppo regionali finalizzati all’incremento dell’offerta del servizio ferroviario con particolare riguardo ai nodi metropolitani, nella intesa che i maggiori costi connessi ai piani di sviluppo saranno coperti con risorse proprie delle singole Regioni.

 

 

 

Roma, 18 settembre 2008