Conferenza Regioni
e Province Autonome
Doc. Approvato - Grande distribuzione organizzata: OdG delle Regioni

giovedì 17 dicembre 2009


in allegato il documento in formato pdf

CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME

09/113/CR/C10

 

ORDINE DEL GIORNO

 

RELAZIONI DI FILIERA: IL RAPPORTO CON LA

GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA

 

 

Alla luce dei documenti elaborati a livello comunitario, delle esperienze maturate in altri Stati membri e di quanto espresso dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sollecita il Governo e i Ministeri competenti ad affrontare la questione dei rapporti commerciali tra fornitori e Grande Distribuzione Organizzata, al fine di adottare tutti i provvedimenti utili a un confronto efficace tra GDO, industria e agricoltura.

L’obiettivo da perseguire è la definizione di un "Codice di condotta" volontario che individui comportamenti contrattuali negativi da eliminare e indichi, nel contempo, buone pratiche commerciali da adottare, regolando i rapporti contrattuali tra GDO e fornitori per i prodotti agroalimentari, in uno spirito di reciproca responsabilità sociale. 

A titolo orientativo il Codice dovrebbe trattare i seguenti temi:

1)      obbligo di contratti scritti con condizioni di fornitura definite in dettaglio, compresi sconti e ristorni;

2)      tempi di pagamento concordati entro un termine massimo, con precisi impegni di ricaduta sui produttori di base;

3)      prezzo minimo che copra almeno i costi diretti di produzione (sia per prodotti freschi che trasformati);

4)      promozioni concordate e promozioni straordinarie legate a congiunture climatiche e produttive;

5)      possibilità di introduzione, nei punti vendita, "corner" gestiti direttamente dai produttori agricoli del territorio.

Unitamente al Codice di condotta deve essere istituita una figura/commissione arbitrale che possa verificare e controllare il rispetto degli impegni da parte dei contraenti.

A favore delle catene distributive che accettano volontariamente di applicare il Codice nei loro rapporti commerciali, la Pubblica amministrazione individua strumenti e modalità in grado di "premiare" soggetti virtuosi, quali, a titolo d'esempio, vantaggi di carattere fiscale e iniziative di comunicazione ai consumatori che promuovano la responsabilità sociale delle catene aderenti.

L’adozione del Codice di Comportamento può utilizzare, come strumento normativo, l’INTESA DI FILIERA nazionale da sottoscrivere ai sensi del D.Lgs. 102/05 nell’ambito del Tavolo Agroalimentare nazionale.”

 

 

Roma, 17 dicembre 2009

171209odggrandedistribuzioneorganizzata.pdf