Conferenza Regioni
e Province Autonome
Doc. Approvato - Piccola e media impresa: odg su small business e legge annuale

giovedì 7 ottobre 2010


in allegato il documento in formato pdf

CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME

10/100/CR01/C11

ORDINE DEL GIORNO IN MERITO ALLA REVISIONE DELLO SMALL BUSINESS ACT E DELLA PROPOSTA DI LEGGE ANNUALE PER LE PMI

Le Regioni, in riferimento ai lavori svolti dal Tavolo permanente delle PMI, istituito presso il Ministero dello Sviluppo economico con il DM 4 marzo 2010, desiderano in primo luogo stigmatizzare il metodo di consultazione messo in campo dal Ministero che non ha in alcun modo tenuto conto delle prerogative regionali in materia.

Il decreto suddetto infatti non contemplava la presenza delle Regioni, e solo in data 30 settembre u.s., il Ministero ha richiesto alla Conferenza delle Regioni e Province autonome la designazione di un rappresentante regionale.

L’informale coinvolgimento del coordinamento delle Regioni, avvenuto in occasione delle ultime due sedute del tavolo (16 giugno e 21 settembre), non può in alcun modo ovviare a tale mancanza istituzionale.

Peraltro ciò non ha consentito al sistema regionale di partecipare con proprie proposte ai temi che il Tavolo ha affrontato con gli altri soggetti istituzionali e le categorie componenti del Tavolo stesso.

Le Regioni si trovano pertanto a valutare alcuni provvedimenti che sono stati già concordati con le categorie e che possono introdurre elementi di criticità in relazione alle iniziative che ciascuna Regione ha attuato a sostegno delle PMI, in relazione alle proprie competenze costituzionali in materia.

Ci si riferisce, in particolare, alla revisione dello SBA e alla legge annuale per le piccole e medie imprese.

Al riguardo, le Regioni esprimono forti perplessità in relazione al fatto che il Ministero dello Sviluppo Economico abbia già inviato informalmente alla Commissione Europea una proposta di integrazione al documento di consultazione dello "Small Business Act" (SBA), senza che su esso ci fosse stato un confronto di merito con le Regioni. Tra l’altro compiendo un passo indietro rispetto al metodo seguito in occasione dell’adozione della direttiva del Presidente del Consiglio di attuazione dello SBA che ha visto al contrario il pieno coinvolgimento della Conferenza delle Regioni.

Anche in merito alle iniziative legislative che il governo intende adottare in materia di PMI, le Regioni ritengono necessario attivare un confronto urgente per definire congiuntamente gli ambiti di intervento statale in modo da evitare ogni possibile sovrapposizione con la legislazione regionale in materia, che rischierebbe di vanificare gli obiettivi di valorizzazione e di sostegno delle PMI.

A questo proposito, desta qualche perplessità il continuo ricorso allo strumento legislativo in materia di impresa, che forse potrebbe essere più efficacemente ricondotto a "buone" politiche di governance tra i diversi livelli di governo.

E’ attualmente all’esame della Commissione "Attività Produttive" della Camera dei Deputati un testo unificato di iniziativa parlamentare concernente: "Norme per la tutela della libertà di impresa. Statuto delle imprese" (AC 98 e abb.).

Anche in questo caso, il continuo richiamo disposto dalla legge statale alle "norme fondamentali di riforme economiche-sociali della Repubblica e principi dell’ordinamento giuridico dello Stato"(art. 1 , comma 2 ), a cui le Regioni dovrebbero uniformarsi per l’esercizio della loro potestà legislativa concorrente, amplia i limiti della competenza legislativa statale ingerendo con evidenza in materie attribuite alla potestà legislativa delle Regioni.

Roma, 7 ottobre 2010

071010_pmi.pdf