[Comunicato stampa provincia autonoma di Trento]
PAT - Lago di Santa Colomba, a breve riprenderanno i lavori

venerdì 25 gennaio 2019


I lavori di ripristino ambientale al Lago di Santa Colomba riprenderanno in tempi contenuti, si attende infatti che “passi in giudicato” e diventi quindi definitiva, alla fine di gennaio, la sentenza con cui sono stati assolti dalle accuse avanzate nell’esposto che era stato presentato il direttore dei lavori e il dirigente del Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale della Provincia autonoma di Trento. I lavori non possono infatti riprendere fino alla chiusura del procedimento penale in corso. Da parte della Provincia autonoma di Trento vi è l’intenzione di riprendere appena possibile l’intervento progettato e di concluderlo completandolo anche con le opere “di mitigazione”, come piantumazioni di specie autoctone, previste per renderlo più armonioso di quanto non appaia ora. Queste precisazioni intendono rispondere ad un articolo riportato nei giorni scorsi dalla stampa locale, nel quale si fa riferimento ad una richiesta di informazioni avanzata anche alla Provincia autonoma di Trento e si denuncia lo stato di abbandono del cantiere e la mancata ripresa dei lavori.

Nel merito dell’intervento si ricorda che la realizzazione di una passerella e tre piccoli solarium, presso il lago di Santa Colomba, intervento voluto per la valorizzazione ambientale della zona e mirato anche a tutelare le specie vegetali ripariali presenti in loco, è stato eseguita dal Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale della Provincia autonoma di Trento, su istanza dei comuni di Albiano e Civezzano e con tutte le autorizzazioni dei vari Servizi provinciali competenti, nel rispetto delle norme e a tutela del delicato, anche se antropizzato, ambiente lacustre.

Nell’estate del 2016 è stato presentato alla Procura della Repubblica di Trento un esposto per la presunta realizzazione di lavori non autorizzati e difformi dal progetto. L’esposto ha determinato il rinvio a giudizio del direttore dei lavori e del dirigente del Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale, oltre alla conseguente sospensione dei lavori.

Con sentenza del 12 settembre 2018, accogliendo anche la richiesta del Pubblico Ministero, sono stati assolti sia il dirigente provinciale che il direttore dei lavori dalle accuse che erano state ipotizzate. La sentenza andrà definitivamente “in giudicato” alla fine di gennaio e a partire da allora si potrà riprogrammare il completamento dei lavori previsti.

(lr)