[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Riccardi, Friuli investa su capitale di rischio; Bini, contrastare clima anti-impresa

sabato 23 febbraio 2019


 

Udine, 23 feb - "Sostenere le imprese, con defiscalizzazione e investimenti, e far ripartire la domanda interna dando certezze alle famiglie".

 

È questa in sintesi la formula con cui il Friuli Venezia Giulia sta affrontando la sfida della crescita economica, nella visione del governatore, Massimiliano Fedriga, che è intervenuto oggi a Udine al convegno "Rilanciare le imprese per creare lavoro", organizzata dall'Intergruppo parlamentare per la sussidiarietà.

 

Dibattendo sui temi dell'economia, Fedriga ha ricordato le iniziative anticicliche messe in campo dalla Regione su defiscalizzazione delle imprese, credito d'imposta, investimenti pubblici, ma anche sull'aiuto alle famiglie.

"È necessaria un'alleanza tra pubblico e privato" ha affermato Fedriga "mi fido del mondo dell'impresa e ritengo che il ruolo della pubblica amministrazione sia limitare gli ostacoli allo sviluppo, in primis burocrazia e pressione fiscale". Ne sono un esempio, secondo il governatore, il taglio dell'Irap in montagna e sui nuovi insediamenti o, in tema di sburocratizzazione, la possibilità di attivare in meno di 48 ore un corso di formazione.

 

"L'export è fondamentale, ma le ricadute delle crisi internazionali sulla nostra economia sono scarsamente controllabili - ha affermato ancora Fedriga - la politica di investimenti che abbiamo varato mira appunto a far ripartire la domanda interna; parallelamente dobbiamo contrastare una crescita demografica troppo bassa, dando supporto alle famiglie".

 

In apertura del convegno Andrea Toselli, presidente della Pwc, ha tratteggiato una fotografia del mondo imprenditoriale elencando le maggiori difficoltà incontrate dalle Pmi in Italia: accesso al credito, costo dell'energia (16% in più della media europea), costo del trasporto, alta pressione fiscale. Sotto il profilo del know-how le criticità riguardano la trasformazione digitale e il rinnovo delle competenze del personale, la bassa produttività, l'inefficienza della rete infrastrutturale, la difficoltà nel reperire talenti.

 

Su questi temi sono intervenuti anche il vicegovernatore, Riccardo Riccardi che ha rivolto un appello alla nuova governance di Friulia invitando "la finanziaria regionale a cambiare pelle rispetto agli anni passati e a investire nella partecipazione al capitale di rischio su idee innovative, nonchè a creare professionalità interne per consentire alle micro e piccole imprese di crescere".

 

Per l'assessore regionale alle attività produttive, Sergio Emidio Bini, "è necessario contrastare il forte clima anti-impresa che caratterizza il nostro Paese. In Friuli Venezia Giulia abbiamo avviato un percorso di facilitazione, creando la nuova Agenzia Lavoro&Sviluppo e premendo l'acceleratore sugli investimenti in ricerca".

 

Durante il dibattito, moderato dal direttore del Messaggero Veneto, Omar Monestier, è intervenuto anche Giuseppe Bono, amministratore delegato Fincantieri, secondo cui è necessario ripartire dalla scuola con un grande piano della formazione.

Dello stesso avviso, Giorgio Vittadini, presidente Fondazione per la Sussidiarietà, ed Ettore Rosato, vicepresidente della Camera dei Deputati, per i quali lo sviluppo è legato all'istruzione e al capitale umano, mentre per Maurizio Lupi, presidente dell'Intergruppo parlamentare, il confronto sulle iniziative politiche deve concentrarsi su impresa-lavoro, educazione-formazione, giovani e Sud, riforme.

ARC/SSA/ep