[Comunicato stampa Giunta regionale Emilia - Romagna]
Commercio su aree pubbliche. Confermate le linee guida della Regione sui bandi per riassegnare i posteggi in scadenza. Il Tar: "Operato legittimo"

venerdì 12 luglio 2019


 

Respinto il ricorso dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato contro la delibera della Giunta sulle linee guida indirizzate ai Comuni per lo svolgimento delle procedure selettive per la riassegnazione dei posteggi in scadenza. L'assessore Corsini "Siamo soddisfatti. Abbiamo adottato criteri selettivi coerenti con la legislazione allora vigente e con una procedura trasparente"

Bologna – Le linee di indirizzo approvate dalla Regione Emilia-Romagna relative ai bandi per la riassegnazione dei posteggi delle bancarelle, in scadenza nel 2017, sono legittime: è un provvedimento che non lede la libera concorrenza, né i principi di libertà di iniziativa economica. È questo, in sintesi, quanto argomentato dal Tar (Tribunale amministrativo regionale) che di fatto ha respinto il ricorso dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, in merito alla delibera della Giunta sulle linee guida indirizzate ai Comuni per lo svolgimento delle procedure selettive per la riassegnazione dei posteggi in scadenza. 

"Siamo soddisfatti perché vuol dire che abbiamo operato bene e in modo corretto- afferma l’assessore regionale al Commercio, Andrea Corsini- fornendo, in un contesto di grande incertezza da parte sia dei Comuni che degli operatori, indicazioni coerenti con la legislazione allora vigente e nella garanzia di una procedura trasparente". 

Il Tar Emilia-Romagna (Sezione Seconda) con sentenza n. 614/2019, si è pronunciato infatti a favore della Regione Emilia-Romagna, ritenendo il ricorso dell’Autorità garante, inammissibile per tardività e infondato nel merito concludendo che “appare legittimo l’operato complessivamente compiuto dalla Regione”. 

Il Tar ha preso atto che la Regione ha richiamato la proroga operata dal legislatore statale con il decreto milleproroghe 2016, poi convertito nella legge 19/2017, e dato coerente applicazione ai criteri e alle relative modalità applicative individuati con i documenti unitari della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome del 2013 e del 2016.