[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Fondi europei: Fedriga, concentrare risorse su interventi immediati

martedì 14 luglio 2020


"E su traguardo 2030 linee Fesr e Fse nascono collegate"

  Trieste, 14 lug - "Sui fondi europei occorre procedere su due
binari: concentrare tutte le risorse disponibili su interventi
immediatamente cantierabili già nel 2021 per dare una risposta
alla crisi socio-economica da coronavirus; proporre azioni
strutturali che traguardino la regione alle sfide al 2030".

Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia
Massimiliano Fedriga aprendo oggi la sessione plenaria di
consultazione del partenariato sulle Politiche di Coesione
2021-27 che si è tenuta in videoconferenza e alla quale hanno
preso parte gli assessori regionali Barbara Zilli e Alessia
Rosolen.

Fedriga ha ricordato di aver inviato già ad aprile al ministro
per il Sud e la Coesione Giuseppe Provenzano la proposta di
prolungare l'attuale periodo di programmazione dei fondi
strutturali con risorse aggiuntive derivanti dal periodo 2021-27
proprio per evitare un rallentamento fisiologico degli
investimenti supportati dai fondi europei in relazione alla crisi
pandemica.

"La Regione Friuli Venezia Giulia - così Fedriga - ha avviato un
percorso di dialogo nazionale che oggi possiamo dire essere stato
vincente in quanto il piano proposto dalla Commissione Europea
prevede il programma React-Eu del valore di 55 miliardi di euro
per una spesa straordinaria di fondi strutturali negli anni
2021-22 per il superamento degli effetti della crisi nei settori
più colpiti ai fini di una ripresa verde, digitale e resiliente.
Contemporaneamente - ha aggiunto - abbiamo dato avvio ad una
riprogrammazione dei fondi strutturali della programmazione
2014-20 mobilitando oltre 20 milioni di euro di fondi europei per
far fronte all'emergenza in atto".

Il governatore ha evidenziato alcuni aspetti generali. "Per la
prima volta - ha rilevato -, grazie agli assessori Zilli e
Rosolen, nel documento di indirizzi strategici concorrono sia i
fondi per lo sviluppo regionale sia i fondi dedicati alle
politiche sociali e del lavoro in una visione prospettica
ispirata a tre pilastri per la crescita del territorio". Si
tratta dei filoni sintetizzati nei claim "una regione che
apprende", "una regione dinamica e sostenibile capace di
affrontare le sfide globali" e "una crescita sostenibile capace
di affrontare le sfide globali".

Secondo il governatore, dopo la fase acuta dell'emergenza
Covid-19, che ha scompaginato la possibilità di predisporre un
piano settennale di sviluppo, "era necessario ora riavviare la
consultazione diretta con il partenariato regionale", partita lo
scorso 10 marzo con la partecipazione di 250 stakeholder. Una
consultazione che ha visto per il 35 per cento la partecipazione
di cittadini, in prevalenza di età compresa tra i 31 e 55 anni e
di sesso femminile, e che ha fornito già numerose indicazioni,
per i rispettivi pilastri, tra cui le più sentite sono state,
rispettivamente, la partecipazione delle donne al mercato del
lavoro, lo sviluppo verde e le strategie locali sulle aree
interne e urbane. 

Tra le altre istanze emerse nella consultazione con il
partenariato spiccano le azioni mirate per giovani e disoccupati,
una maggiore collaborazione tra sistema della ricerca e sistema
delle imprese e lo sviluppo di un trasporto pubblico locale
intelligente e rispettoso dell'ambiente.
ARC/PPH/ma