[Comunicato stampa Giunta regionale Veneto]
COOPERAZIONE TRILATERALE ITALIA, SLOVENIA E CROAZIA. SIGLATO ACCORDO NAPA. VICEPRESIDENTE DE BERTI “FIRMA IMPORTANTE PER POTENZIARE COLLABORAZIONE TRA PAESI DELL’ADRIATICO”

venerdì 3 dicembre 2021


 

È stato siglato questa mattina a Ca’ Corner, a Venezia, l’accordo che dà concretezza alla “Joint Declaration” tra porti NAPA (North Adriatic Ports Association) per la promozione della cooperazione trilaterale tra Italia, Slovenia e Croazia. La sottoscrizione è avvenuta alla presenza della Vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti, il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Jernej Vrtovec, Ministro delle Infrastrutture della Repubblica slovena, Oleg Butković, Ministro agli Affari Marittimi, Trasporti e Infrastrutture della Repubblica croata e Adina Vălean, Commissario Europeo per i Trasporti.

 

 

Si tratta del documento finale che conclude un processo iniziato un anno fa e nato con l’obiettivo di rilanciare la cooperazione tra i tre paesi afferenti al Mare Adriatico, e in grado di coinvolgere i cinque porti aderenti all’Associazione: Venezia, Trieste, Ravenna, Koper e Rijeka.

 

L’iter che ha portato alla firma odierna si è sviluppato attraverso una serie di fasi costitutive ed attuative la prima delle quali, avvenuta nel dicembre del 2020, ha basato i propri presupposti sulla consapevolezza comune che l’Adriatico, mare con un intenso traffico marittimo e un sistema vulnerabile, necessiti di un approccio integrato per salvaguardare l’ambiente, prevenire i rischi e assicurare uno sviluppo sostenibile. In particolare, le aree chiave individuate contemporaneamente come oggetto e opportunità comuni di cooperazione, da parte di Italia, Slovenia e Croazia, sono state quelle relative a sviluppo economico, connettività, blue economy, piena protezione del Mare Adriatico in termini di tutela ambientale e sicurezza marittima.

 

Nel gennaio 2021 l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale, in capo alla quale è la Presidenza NAPA, ha ricevuto incarico dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, di proporre un’iniziativa capace di dare concretezza ai temi cardine della cooperazione. Il risultato del lavoro di negoziazione tra i cinque porti è stata appunto l’elaborazione della “Joint Declaration” che ha delineato le attività dell’Associazione, focalizzate su tre direttrici prioritarie: nell’ambito delle iniziative in corso (co-finanziate da fondi europei) e volte a tutela ambientale e connettività (in particolare attraverso tre progetti in materia di “green port policies” che prevedono investimenti per 15 mln di euro e altri tre progetti in materia di “smart port policies”, per un totale di 8 mln di euro) il primo impegno è quello di istituzionalizzare una cooperazione permanente in materia di sostenibilità ambientale, efficienza energetica, security e digitalizzazione delle procedure logistiche e di trasporto”. In secondo luogo, in relazione ai progetti strategici per la connessione del NAPA alla rete TEN (rete transeuropea di trasporto) con particolare riferimento all’ultimo miglio ferroviario, è stata elaborata la proposta “ACCESS2NAPA” di uno studio su come migliorare ulteriormente l’accessibilità marittima e l’intermodalità del Nord Adriatico. Infine sono state definite una serie di proposte per un ulteriore rafforzamento della cooperazione trilaterale, tra le quali l’estensione della rete Ten a Paesi terzi vicini non europei e l’inclusione della dimensione marittima e ferroviaria nel Programma di cooperazione territoriale 2021-2027.

 

“Questo documento suggella e rilancia un’importante azione svolta da AdSPMAS (porti di Venezia, Marghera e Chioggia) nell’ambito dello sviluppo sostenibile e strategico dei corridoi TEN europei, con particolare riguardo al Corridoio Baltico-Adriatico–BAC ed al Corridoio Mediterraneo - spiega la Vicepresidente della Regione Veneto e Assessore alle infrastrutture e Trasporti Elisa De Berti - La firma odierna è il risultato di un articolato lavoro di discussione tecnica su diversi ambiti di comune interesse e che, anche in relazione alle ‘politiche green port e smart port’ testimoniano l’impegno di Italia, Croazia e Slovenia – con i rispettivi porti - a costituire una cooperazione transfrontaliera permanente su sostenibilità ambientale, efficienza energetica, sicurezza e la digitalizzazione delle procedure logistiche e di trasporto”.

 

“La Regione è particolarmente impegnata per valorizzare e attivare ogni possibile sinergia finalizzata a coordinare il nostro sistema logistico basato su nodi intermodali di rilievo internazionale come appunto il porto e l’aeroporto di Venezia e gli interporti di Padova e Verona, ma anche su di una rete stradale e autostradale estremamente diffusa, su di una rete ferroviaria in continua espansione e su di una rete idroviaria di primaria importanza, in quanto di diretto accesso al mare e di connessione verso le altre Regioni poste ad Ovest - ha proseguito la Vicepresidente - Un sistema complesso, in cui ben 3 dei 4 Corridoi della rete TEN che attraversano l’Italia si incontrano, incrociando una dimensione di trasporto internazionale di lunga percorrenza con la dimensione locale derivata dalla complessità di gestire infrastrutture e mobilità di una praticamente unica grande area urbana. Un sistema che abbiamo proprio recentemente voluto revisionare e rilanciare attraverso un’attenta opera di programmazione definita nell’ambito del Piano Regionale dei Trasporti approvato nel luglio 2020”.

 

“I settori dei trasporti e della mobilità dovranno affrontare grandi cambiamenti nei prossimi anni, in termini tecnologici, economici e ambientali. Queste sfide richiedono necessariamente una più forte cooperazione tra organizzazioni e istituzioni delle diverse regioni europee, implementando iniziative e progetti congiunti per sviluppare strategie comuni e attrarre nuovi investimenti nel settore dei trasporti e della mobilità. Proprio in relazione al respiro internazionale dell’iniziativa, al ruolo giocato dal Veneto e dal porto di Venezia, ma soprattutto in vista delle ricadute positive che ne possono derivare sotto il profilo dei progetti infrastrutturali, l’accodo odierno pone le basi per il rafforzamento del ruolo baricentrico del Veneto nell’Adriatico”, ha concluso la Vicepresidente.