[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Aree interne: Zannier, oltre 40 mln per ridurre marginalità montagna

sabato 22 gennaio 2022


Trieste, 22 gen - "Gli oltre 40 milioni di euro che abbiamo
già individuato sono la base di partenza per potenziare tre
aspetti in grado di rendere le tre aree interne della nostra
Regione - Alta Carnia, Dolomiti Friulane e Canal del Ferro-Val
Canale - sempre meno marginali: le connessioni non solo digitali,
l'innovazione sociale per creare reti locali capaci di erogare
beni e servizi e lo sviluppo delle filiere tipiche della
montagna".

Lo afferma l'assessore regionale alle Risorse agroalimentari,
forestali, ittiche e montagna del Friuli Venezia Giulia, Stefano
Zannier, dopo che ieri la Giunta regionale ha approvato una
generalità riguardante lo stato di avanzamento del percorso che
prevede, per la fase di Programmazione europea 2021-2027, la
revisione e l'aggiornamento delle strategie territoriali per le
aree interne della nostra Regione.

"Queste risorse, che si aggiungono a quelle garantite dallo
Stato, sono ricavate dai fondi strutturali Fesr e Fse e dal Feasr
e potranno essere ulteriormente aumentate - spiega Zannier -
anche a seguito della candidatura della quarta area interna della
nostra Regione, quella relativa ai Comuni dell'area del Torre e
Natisone, che a breve dovrebbe essere approvata e inserita
all'interno della Strategia nazionale aree interne (Snai)".

"Caratteristiche fondamentali del nostro importante Piano di
investimenti sono l'integrazione e la sinergia tra questi fondi
comunitari sia nella fase di programmazione che in quella di
attuazione - sottolinea l'assessore -. Per raggiungere gli
obiettivi ambiziosi che ci siamo posti, tutti gli interventi
continueranno a essere definiti attraverso un attento percorso
partecipativo dei diversi territori".

"Per quanto riguarda il tema delle connessioni - definito
'Montagna smart' - vogliamo realizzare un sistema per alcune zone
montane prive di copertura particolarmente frequentate da
escursionisti, alpinisti e persone che amano lo sport. Una
situazione - aggiunge Zannier - che spesso rende impossibile
l'attivazione dei soccorsi in caso di emergenza".

"In questo ambito rientra anche una serie di interventi
innovativi e attenti ai processi di transizione ecologica
riguardanti i rifugi alpini, la connettività di diversi tratti di
piste ciclabili e alcuni progetti pilota finalizzati a garantire
la qualità e la continuità del servizio idrico a favore di
piccole comunità che vivono lontano dai centri più densamente
popolati".

Come precisato nella generalità di Giunta, l'obiettivo delle
iniziative caratterizzate da una forte innovazione sociale è
invece quello di stimolare e supportare ad ogni livello la
nascita di imprese multifunzionali e multisettoriali coniugando
obiettivi di reddito con quelli di sviluppo territoriale e di
valorizzazione delle caratteristiche naturali e delle tradizioni
di queste comunità.

"Questo aspetto non si riferisce solo alle produzioni
manifatturiere, agricole o forestali molto diffuse in queste aree
- rimarca Zannier - ma anche e soprattutto a quelle attività,
quali la formazione professionale, le iniziative culturali e
ricreative, i servizi alla persona, quelli ambientali e
turistici, la diversificazione dell'attività agricola, che
debitamente valorizzate e sostenute possono contribuire alla
nascita di nuove imprese e allo sviluppo sociale ed economico di
queste zone". 

Il Piano della Regione punta infine a sviluppare le filiere
tipiche della montagna: legno, servizi ecosistemici,
turistico-ricreative, alpeggio, agricola e agroalimentare e
agroalimentare/turismo.

"La valorizzazione dell'ambiente, contraddistinto dalla presenza
di aree naturali uniche a livello regionale e delle produzioni
locali in un'ottica multifunzionale e integrata costituisce -
conclude l'assessore - un elemento strategico per lo sviluppo
delle aree interne del Friuli Venezia Giulia".
ARC/RT/al