[Comunicato stampa Giunta regionale Veneto]
NUOVA LEGGE REGIONALE SUL FOTOVOLTAICO. ASSESSORE CORAZZARI, “SÌ ALLE RINNOVABILI NELLE AREE DEGRADATE E ASCOLTO ALLE ISTANZE DEL MONDO AGRICOLO IN OTTICA DI PARTECIPAZIONE”

mercoledì 13 luglio 2022



“Era importante dettare delle regole per garantire la maggiore tutela possibile dei nostri terreni agricoli ben consapevoli di come occorra contemperare la salvaguardia del suolo e delle produzioni agricole ed alimentari, con la giusta necessità di implementare l’utilizzo di energia rinnovabile. Infatti, anche la drammatica situazione internazionale, mai come oggi, ci impone la salvaguardia del terreno agricolo, e di conseguenza delle produzioni di cibo”. Con queste parole interviene l’Assessore regionale alla Pianificazione territoriale e urbanistica Cristiano Corazzari commentando l’approvazione di ieri in Consiglio regionale della nuova legge che disciplina la realizzazione di impianti fotovoltaici con moduli ubicati a terra limitando l’utilizzo di suolo agricolo.

 

“Si tratta di una norma equilibrata, di buon senso, attenta dal punto di vista giuridico anche tenendo in considerazione eventuali impugnazioni e dunque coerente con il quadro normativo nazionale ed europeo – prosegue Corazzari – È una norma che rispetta il principio di sussidiarietà e introduce il concetto di partecipazione nel processo decisionale per la posa degli impianti fotovoltaici per gli enti territoriali, cioè di Province e Comuni”

 

“Questa legge pone inoltre come obiettivo il contrasto ai fenomeni speculativi in materia di energia rinnovabile, con i relativi impatti dal punto di vista paesaggistico e ambientale. Auspichiamo che l’equilibrio di questa norma sia di riferimento anche per la normativa nazionale in itinere, un aspetto questo che oggi ci preoccupa molto – conclude Corazzari - Il messaggio che emerge con l’approvazione di questa legge regionale è un sì al fotovoltaico e quindi un sì alle rinnovabili, sui capannoni, sui tetti, nelle aree degradate e in aree produttive. Abbiamo voluto dare anche un ruolo centrale al mondo agricolo di cui abbiamo cercato di ascoltare, ove possibile, le istanze”.