[Comunicato stampa Giunta regionale Veneto]
AUDIZIONE DELLE REGIONI SUL DEF 2023. ASSESSORE AL BILANCIO, “BENE OBIETTIVI RIPRESA DEL PIL, RIDUZIONE DELLA PRESSIONE FISCALE E AIUTI ALLE FAMIGLIE”

mercoledì 19 aprile 2023



“Il DEF 2023 prende atto sia dell’auspicato rallentamento delle problematiche del caro energia e delle carenze di approvvigionamento, sia della permanenza di fattori oggettivi di incertezza nel quadro economico e finanziario, dovuti al conflitto in Ucraina e alle tensioni sui prezzi e sui tassi di interesse. Tra gli elementi più apprezzabili ci sono gli obiettivi programmatici della ripresa del PIL nel 2024 (+1,4% rispetto al +0,9% del 2023), della riduzione della pressione fiscale, del deficit e del rapporto debito/PIL nel periodo 2024-2026”. Lo dice l’Assessore regionale al Bilancio a margine dell’Audizione delle Regioni sul Documento di Economia e Finanza 2023 in Commissione Bilancio.

 

“E’ condivisibile, inoltre, utilizzare il miglioramento dei risultati di bilancio rispetto alle previsioni, pari a 3,4 miliardi di euro nel 2023, per mettere in campo misure finalizzate a sostenere il potere d’acquisto delle famiglie, attraverso il taglio dei contributi sociali dei lavoratori a reddito medio-basso – prosegue l’Assessore veneto -  Ed è anche ragionevole l’utilizzo dei margini sul 2024 (4 miliardi) per la riduzione della  pressione fiscale, che è altresì l’obiettivo del disegno di legge di riforma fiscale. Il Governo su questi punti appare fortemente impegnato”.

 

“Dalla riforma fiscale ci aspettiamo, come è nei suoi obiettivi – aggiunge l’Assessore - un deciso sostegno alle famiglie maggiormente fragili, il rilancio della produttività e degli investimenti delle imprese in un quadro armonico di sostenibilità ambientale, ma anche la salvaguardia degli attuali livelli di autonomia finanziaria regionale. Come noto, il contenimento della pressione fiscale è stato per la Regione del Veneto un obiettivo, ribadito negli ultimi 13 anni, unica regione a statuto ordinario, di blocco dell’addizionale regionale Irpef”.

 

Il DEF fa riferimento alla necessità di dare copertura a esigenze di spesa indifferibili come missioni all’estero, rinnovo dei contratti ed altre, che il Governo si è impegnato a finanziare con una revisione della spesa senza pregiudizio dei servizi pubblici e delle politiche sociali. “Le Regioni  - dice l’Assessore veneto - hanno richiesto che la revisione della spesa non vada a toccare il comparto regionale: infatti oltre ai tagli registrati nel tempo ai trasferimenti statali, dal 2010 al 2021 le Regioni hanno dato prova di efficientamento, facendo registrare la riduzione della spesa di personale del 10,7% contro l’aumento medio della PA del 7,8%, mentre le spese per acquisti di beni e servizi nel medesimo periodo si sono ridotte del 14% a fronte di una crescita del 20% della media della PA. Inoltre le Regioni garantiscono già per legge l’equilibrio del bilancio a preventivo e a consuntivo, e possono utilizzare l’indebitamento solo per investimenti”.

 

Infine, l’Assessore rende noto che: “si conferma di primaria importanza la necessità che il Governo dia una risposta per salvaguardare i livelli di servizio e l’equilibrio del trasporto pubblico locale e stabilizzare il finanziamento della spesa sanitaria”.