[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Agricoltura: Zannier, regole Ue non considerano differenze territori

giovedì 1 febbraio 2024


 



Trieste, 1 feb - "Oggi le associazioni di categoria del mondo agricolo protestano a livello europeo non sui principi ma sulla loro applicazione, su come vengono calati sui nostri territori. La Ue sta imponendo una regolamentazione uniforme per tutto il continente in modo così dettagliato da impedire qualsiasi spazio di manovra, determinando persino la tipologia delle colture da adottare. Si tratta di un'impostazione politica inaccettabile e impraticabile".

Lo ha affermato l'assessore alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche Stefano Zannier durante la discussione in Consiglio regionale della mozione con la quale si è chiesto di valorizzare l'autosufficienza alimentare e la tutela dei diritti dei produttori agricoli, consentendo un ricambio generazionale e garantendo i prodotti locali.

"Il vero problema che abbiamo nei confronti delle politiche agricole dell'Unione europea - ha spiegato Zannier - non riguarda assolutamente l'obiettivo di rendere più sostenibile l'attività agricola. Si vogliono applicare invece queste finalità attraverso regole che risultano inapplicabili per qualsiasi impresa".

"Dobbiamo ricordare inoltre che tutte le attività che devono sottostare a normativa europea devono gestire una burocrazia complicatissima e superare numerosi controlli. Tutto questo - ha aggiunto - non può che generare malumore e forme di protesta".

"Calare politiche impositive dall'alto e non lasciare alcuna autonomia a livello locale significa non comprendere che l'Europa - ha rimarcato l'esponente della Giunta Fedriga - presenta grandi differenze tra Paese e Paese e tra regione e regione anche per quanto riguarda le tipologie di agricoltura".

Sul tema fitofarmaci l'assessore Zannier ha sottolineato infine che tutti vogliono ridurre il loro utilizzo. "Sono necessarie però delle modalità operative da mettere subito in campo per contrastare le fitopatie. Altrimenti - ha concluso - rischiamo di non arginare lo scoppio di queste malattie, causando danni enormi alle aziende di settore". ARC/TOF/ma