[Comunicato stampa Giunta regionale Valle d'Aosta]
Approvato alla Camera l’esame del Disegno di legge “Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane”. Ora torna in Senato

mercoledì 9 luglio 2025


 

Nuovo passo avanti per il Disegno di legge recante “Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane”, approvato ieri alla Camera dei Deputati, con 153 voti a favore e 110 contrari. Il testo, modificato nel corso dell'esame a Montecitorio, in particolare da parte della Commissione Bilancio (passando, tra l'altro, da 30 a 33 articoli), sarà incardinato al Senato per una terza lettura complessiva.

Il Disegno di legge è volto a sostenere lo sviluppo socio-economico sostenibile delle aree montane, contrastando spopolamento e disuguaglianze territoriali e tutelando ambiente e cultura locali, e definisce in un'unica cornice normativa tutte le misure in favore delle zone di montane, affidando al Governo deleghe per il riordino di ulteriori agevolazioni dei Comuni montani. Al riguardo è prevista una nuova classificazione e un nuovo elenco dei Comuni realmente montani che, superando la legge 97 del 1994, si baserà sui due parametri dell’altimetria e della pendenza.

“Dopo numerosi incontri a livello politico e tecnico, volti a trovare una sintesi delle diverse posizioni delle Regioni - dichiara l’Assessore agli Affari europei, all’Innovazione, al PNRR e alle Politiche nazionali per la montagna, Luciano Caveri - si avvia alla conclusione l’iter della nuova Legge sulla Montagna. Nel mio ruolo di Coordinatore della Commissione per la montagna della Conferenza delle Regioni e Province autonome, ho sostenuto da molto tempo la necessità di aggiornare una norma che risale al 1994, sollecitandone la modifica con norme di immediata applicazione. Il lavoro svolto in collaborazione con le Regioni, la Conferenza e con gli uffici del Ministro Roberto Calderoli, che ho incontrato personalmente, è stato proficuo ed esprimo la mia personale soddisfazione”.

Nel complesso la nuova norma mette a disposizione dei Comuni montani circa 200 milioni l'anno per il periodo 2025-2027 per misure a favore della sanità (40 milioni), dell'istruzione (20 milioni) e di una serie di interventi mirati al sostegno dell'agricoltura, dei servizi digitali, della mobilità, del turismo, e al contrasto dello spopolamento.

“Positiva nel testo attuale una “pulizia” nella perimetrazione della montagna, troppo generosa in passato a detrimento della “vera” montagna. Ora è il momento di lavorare con Governo e Parlamento per aumentare il Fondo montagna che permetta di non intaccare le risorse che vengono assegnate alle Regioni e di individuare nuovi strumenti finanziari per dare corpo agli incentivi per medici, imprese, insegnanti, previsti nell'articolato", conclude l’Assessore Caveri.