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PERSONALE SANITARIO: LE REGIONI INCONTRANO I SINDACATI

Roma, 4 giugno 2025 (comunicato stampa) Un’alleanza tra Regioni e organizzazioni di rappresentanza sindacale del personale sanitario per garantire un futuro sostenibile al Servizio sanitario nazionale che valorizzi i professionisti e renda attrattivo il comparto.
Con questo intento si è svolto oggi un primo incontro tra la Conferenza delle Regioni e Province autonome e i rappresentanti delle sigle sindacali del personale del SSN, durante il quale sono state analizzate le proposte del documento che le Regioni hanno approvato lo scorso 17 aprile e che è stato inviato al Governo, con l’auspicio di definire la base di una strategia nazionale condivisa, e alle organizzazioni sindacali, al fine di avere un loro importante contributo ed avviare un confronto.

Presenti all’incontro per la Conferenza delle Regioni e Province autonome il Presidente Massimiliano Fedriga, il Presidente del comitato di settore Regioni-Sanità, Marco Alparone, il Coordinatore della Commissione Salute, Massimo Fabi e le organizzazioni sindacali Aaroi Emac, Anaao Assomed, Cimo, Cisl Fp, Fassid, Federazione Cisl Medici, Fedirets, Fesmed, Fials, Fp Cgil, Fvm, Nursind, Nursing Up, Uil Fpl.

“L’incontro odierno si inserisce in un percorso che richiede una responsabilizzazione condivisa da parte politica e da parte sindacale. La sanità è infatti da trasformare per fronteggiare le esigenze di una comunità di pazienti che è molto cambiata rispetto al passato e cambierà ancora nei prossimi anni”, ha dichiarato in esordio il Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga. “Ci sono alcuni punti essenziali che abbiamo posto in termini di proposte e che riguardano l’attrattività del sistema pubblico da assicurare, le potenzialità dell’utilizzo delle nuove tecnologie, la qualità del lavoro”.

Marco Alparone, presidente del comitato di settore Regioni-Sanità, ha aggiunto: “Abbiamo avviato un percorso di trasparenza rispetto agli obiettivi e ai ruoli. Per le Regioni, ciò implica governare l’offerta di servizi sanitari pubblici arrivando a comporre atti di indirizzo consapevoli delle criticità e creare i presupposti per un piano di azione condiviso con il Governo per le azioni normative e con i rappresentanti delle organizzazioni dei lavoratori per gli aspetti contrattuali”.

Il documento della Conferenza del 17 aprile scorso indicava infatti che “le Regioni e le Province Autonome ritengono urgente e necessario definire una posizione condivisa e propositiva, con l’obiettivo di stimolare un confronto istituzionale costruttivo e di promuovere misure normative, organizzative e contrattuali coerenti con le reali esigenze del sistema”.

Per il Coordinatore della Commissione Salute, Massimo Fabi, occorre “attivare azioni multilivello, di tipo trasversale per aumentare l’attrattiva delle professioni sanitarie, rilanciarne il riconoscimento sociale e migliorare la retention del personale sanitario nei servizi pubblici. Ricordiamoci che si tratta di categorie professionali particolarmente cruciali per la tenuta del sistema sanitario, su cui bisogna investire”.




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