ERP, le Regioni intervengono sulle tre proposte di legge alla Camera - Le Regioni richiamano la competenza esclusiva in materia di Edilizia Residenziale Pubblica, chiedendo al Governo una programmazione pluriennale e il rafforzamento dei fondi per la locazione

martedì 14 ottobre 2025




Tre proposte di legge destinate a ridisegnare il futuro dell’edilizia residenziale pubblica sono state al centro dei lavori della Commissione Ambiente della Camera dei deputati che, lo scorso 30 settembre, ha ascoltato in audizione la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

La delegazione, guidata da Marco Scajola, assessore della Regione Liguria e Coordinatore vicario della commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del territorio per la materia Edilizia, ha sottolineato la necessità di politiche abitative capaci di rispondere all’emergenza sociale e di coniugare diritto alla casa e sostenibilità.

“Dal Governo ci aspettiamo non un provvedimento una tantum, bensì una programmazione di lungo periodo – ha dichiarato Scajola – anche con piccole risorse, ma stabili e programmabili, da utilizzare nel tempo per consentire alle Regioni di attivare gli interventi territoriali e dare risposte a quelle che ormai sono diventate emergenze. È chiaro che, per l’entità delle criticità che abbiamo, non possiamo affrontarle da soli: serve un coordinamento con il Governo”.

LE PRIORITÀ INDICATE DALLE REGIONI

Nel corso dell’audizione, la Conferenza delle Regioni ha messo in evidenza alcune priorità comuni, raccolte in un documento consegnato alla Camera dei deputati:

  • rafforzare il Fondo nazionale per la locazione e chiarire la disciplina sulla gestione delle morosità incolpevoli;
  • definire regole fiscali uniformi, in particolare sulla riduzione dell’IMU sugli immobili ERP;
  • garantire tempi e risorse certe per l’attuazione dei programmi.
  • Scajola ha ribadito anche la necessità di evitare sovrapposizioni tra Stato e Regioni:

    “Lo stato introduca disposizioni che ci diano delle opportunità per incidere insieme sul territorio – ha spiegato il Coordinatore vicario nel corso dell’audizione – ma nel rispetto di quelle che sono le competenze delle Regioni riconosciute dall’articolo 117 della Costituzione. Penso ad esempio, ai requisiti sulle graduatorie di accesso agli alloggi ERP, che devono rimanere di competenza regionale per evitare un possibile conflitto tra Stato e Regioni. Al Governo piuttosto chiediamo un ruolo di supporto concreto, una guida, soprattutto sul tema della programmazione economica”.

    FEDERCASA E LA COLLABORAZIONE ISTITUZIONALE

    Il confronto tra istituzioni non si è limitato solo alle sedi parlamentari. Già a luglio, infatti, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha sottoscritto un accordo di collaborazione istituzionale con Federcasa, l’associazione che rappresenta le 85 aziende che gestiscono l’Edilizia Residenziale Pubblica.

    L’intesa punta a condividere strategie e proposte per il rilancio delle politiche abitative, a partire da una ricognizione del patrimonio immobiliare regionale e dall’individuazione del fabbisogno delle famiglie, con particolare attenzione a quelle più vulnerabili.

    LE TRE PROPOSTE DI LEGGE SULL’ERP, COSA PREVEDONO

    Sul tavolo della Commissione parlamentare sono state discusse in audizione tre proposte di legge (C. 1169, C. 1562​ e C. 2181) tutte orientate a rilanciare l’edilizia pubblica e sociale, ma con approcci differenti.

    La proposta di legge C.1169 prevede:

  • Piano nazionale di edilizia residenziale pubblica della durata di otto anni.
  • Rifinanziamento annuale di 1 miliardo di euro del Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione.
  • Sistema integrato di fondi immobiliari, con partecipazione di soggetti pubblici e privati.
  • Ecco cosa prevede, invece, la proposta di legge C.1562:

  • Programma ventennale “ABITA – Abitare Bene Insieme per Tutti e per l’Ambiente”, orientato al recupero del patrimonio edilizio, al risparmio energetico e all’inclusione sociale.
  • Fondo di garanzia per la locazione, per sostenere i cittadini più vulnerabili e prevenire sfratti da morosità.
  • Banca dati nazionale del patrimonio edilizio inutilizzato.
  • Infine, la proposta di legge C.2181 propone:

  • Programma nazionale di edilizia residenziale pubblica, con interventi di recupero, acquisto o locazione di immobili e attenzione alle categorie vulnerabili.
  • Fondo dedicato, accompagnato da agevolazioni fiscali e riduzione dell’IMU sugli immobili ERP.
  • Definizione di criteri per modulare i canoni sociali in base al reddito dei beneficiari.

  • MOROSITÀ INCOLPEVOLE, UN TEMA ANCORA APERTO

    Scajola ha lanciato un appello al Governo anche sulla delicata questione degli inquilini morosi incolpevoli, impossibilitati a pagare l’affitto per una perdita o riduzione significativa del reddito familiare dovuta a eventi imprevisti:

    “Abbiamo bisogno che la morosità incolpevole diventi legge dello Stato e che venga programmata nei bilanci annuali – ha affermato l’assessore Scajola -. Oggi le Regioni stanno intervenendo con risorse proprie, ma serve un sostegno nazionale per affrontare un fenomeno in crescita, insieme a Comuni ed ex IACP”

    Il tema è stato discusso nella Conferenza Unificata del 10 luglio, ed è stata espressa l’intesa sul decreto per il riparto del relativo Fondo, rifinanziato con 10 milioni di euro per il 2025 e 20 milioni di euro per il 2026, accogliendo anche la richiesta di prorogare al 31 dicembre 2025 i termini per l’utilizzo delle risorse a favore delle Regioni.

    OBIETTIVI DELLE REGIONI

    Al termine dell’audizione la Conferenza delle Regioni ha ribadito la disponibilità a un confronto costruttivo con il Governo, con l’obiettivo di mantenere il tema dell’edilizia residenziale pubblica al centro dell’agenda nazionale.

    La richiesta è chiara: una programmazione pluriennale stabile e condivisa, rispettosa dei rispettivi ambiti di competenza, l’unica capace di rispondere concretamente alle famiglie e di garantire politiche abitative davvero inclusive.


    LINK UTILI

    Rivedi l’audizione della Conferenza delle Regioni


    Scarica il documento presentato alla Camera dei Deputati