Assemblea - Stralcio resoconto stenografico del 23 febbraio 2023 - interrogazione a risposta immediata: Semplificazione degli iter autorizzativi di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili

venerdì 24 febbraio 2023


Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-00236

Atto n. 3-00236

Pubblicato il 22 febbraio 2023, nella seduta n. 41

Svolto question time il 23 febbraio 2023 nella seduta n. 42 dell'Assemblea

RONZULLIROSSOBERLUSCONIDAMIANIFAZZONEGASPARRILOTITOOCCHIUTOPAROLISILVESTROTERNULLOZANETTIN - Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. –

Premesso che:

l'incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili è uno dei grandi obiettivi che il Paese deve raggiungere, al fine di conseguire gli obiettivi al 2030 del "Fit for 55" e una maggiore sicurezza e autonomia energetica;

nell'ultimo anno sono stati autorizzati 8 gigawatt (GW) di impianti e installati 2-3 GW, mentre a regime gli iter autorizzativi dovranno consentire l'installazione di 12 GW annui;

il ribaltamento dell'attuale rapporto di utilizzo delle fonti di energia, prodotta per due terzi da fonti fossili, e un terzo da rinnovabili, può essere raggiunto attraverso la semplificazione degli iter di autorizzazione per le installazioni di impianti da fonti rinnovabili e lo snellimento degli adempimenti posti in capo ai richiedenti;

la semplificazione amministrativa e burocratica, oltre a rappresentare uno strumento di tutela e rispetto dei diritti del cittadino nel rapporto con lo Stato, costituisce una misura di fondamentale importanza sotto il profilo economico, con particolare riferimento alle piccolissime, piccole e medie imprese,

si chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda adottare in relazione agli iter di autorizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, al fine di garantire la sicurezza energetica del Paese e quale sia il piano per rendere strutturali gli incentivi per l'installazione e l'ampliamento di impianti di produzione e di accumulo di energia da fonti rinnovabili, anche per la vastissima platea degli utenti privati, cioè delle famiglie italiane.

RISPOSTA

Legislatura 19ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 042 del 23/02/2023

Stralcio:

[…]

PRESIDENTE. Il senatore Rosso ha facoltà di illustrare l'interrogazione 3-00236 sulla semplificazione degli iter autorizzativi di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, per tre minuti.

ROSSO (FI-BP-PPE). Signor Presidente, come il signor Ministro sa benissimo, uno dei grandi obiettivi del nostro Paese è l'incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili, e non solo per centrare gli obiettivi che ci ha dato l'Europa per il 2030 col grande progetto Fit for 55, ma anche e soprattutto per centrare quelli che la maggioranza di centrodestra e questo Governo si sono dati per una maggiore sicurezza e autonomia energetica.

Sappiamo che nell'ultimo anno sono stati autorizzati circa 8 gigawatt di impianti, con una installazione di circa 3 gigawatt; sappiamo anche che a regime dovremo raggiungere i 12 gigawatt annui di autorizzazione. Abbiamo l'obiettivo di ribaltare l'attuale rapporto di utilizzo: in questo momento le fonti energetiche rinnovabili rappresentano meno di un terzo della produzione in Italia, mentre purtroppo le fonti fossili sono a più di due terzi.

Dobbiamo ribaltare assolutamente questo dato e, per farlo, occorre un grande sforzo per la semplificazione, sburocratizzazione e velocizzazione di tutto l'iter per l'autorizzazione per nuove installazioni. Inoltre, dobbiamo anche snellire gli adempimenti posti in capo ai richiedenti. Penso, signor Ministro, alle procedure di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione ambientale speciale (VAS) e a quelle mille regole che rallentano la procedura e soprattutto allontanano la voglia, in particolare delle piccole e medie imprese, di investire in nuovi impianti.

Le chiediamo, quindi, signor Ministro, quali iniziative ha messo in campo il Governo per cercare di snellire e semplificare queste procedure, con l'obiettivo ultimo della decarbonizzazione e, quindi, della sicurezza e autonomia energetica del nostro Paese.

PRESIDENTE. Il ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, onorevole Pichetto Fratin, ha facoltà di rispondere all'interrogazione testé illustrata, per tre minuti.

PICHETTO FRATIN, ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. Signor Presidente, ringrazio gli interroganti perché la questione da loro posta mi consente di illustrare le misure di semplificazione introdotte con il decreto-legge riguardante il PNRR, approvato in Consiglio dei ministri lo scorso giovedì e in via di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che mirano a snellire le procedure amministrative per l'installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili.

Con il procedimento citato si pongono le premesse per uno svolgimento coordinato e integrato dei procedimenti di VIA e di autorizzazione integrata ambientale (AIA). Inoltre, si snelliscono gli adempimenti richiesti nel procedimento di valutazione di impatto ambientale, prevedendo che non solo l'avvio dello stesso, ma anche l'adozione del parere e del provvedimento di VIA non sia subordinato alla conclusione della verifica preventiva di interesse archeologico che viaggia parallelamente.

Ulteriori e significative innovazioni riguardano lo snellimento dell'iter di installazione di impianti fotovoltaici in aree a destinazione industriale, artigianale e commerciale, nonché in discariche e cave non più soggette a sfruttamento. È prevista inoltre una misura volta a ridurre la fascia di rispetto dei beni sottoposti a tutela paesaggistica per le aree individuate dalla legge come idonee al fine dell'installazione di impianti da fonti rinnovabili, segnatamente riducendo la suddetta fascia di rispetto da sette a tre chilometri per gli impianti eolici e da un chilometro a cinquecento metri per gli impianti fotovoltaici.

Una successiva misura di semplificazione introdotta riguarda il procedimento autorizzativo unico per impianti a fonti rinnovabili, che dovrà concludersi entro centocinquanta giorni dalla ricezione delle istanze di avvio del procedimento, con un provvedimento quindi di autorizzazione che comprenda anche la valutazione di impatto ambientale, ove occorrente.

Nel testo del decreto-legge sono inoltre presenti anche misure di semplificazione per lo sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale e una corsia veloce per i procedimenti relativi a progetti di produzione di idrogeno verde o rinnovabili.

È stata inoltre ampliata la casistica per la sottoposizione a procedura abilitativa semplificata degli impianti di accumulo da esercire in un combinato con impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, al fine di rendere più celere la realizzazione. Posso affermare, pertanto, che l'azione del Governo si caratterizza sin dal suo insediamento per l'attenzione particolare al perseguimento dello sviluppo delle fonti rinnovabili al fine di raggiungere una spiccata indipendenza e sicurezza energetica del nostro Paese, nonché garantire le migliori condizioni economiche per le famiglie e le imprese.

PRESIDENTE. Ha facoltà di intervenire in replica il senatore Rosso, per due minuti.

ROSSO (FI-BP-PPE). Signor Ministro, la ringrazio per la risposta, di cui sono estremamente soddisfatto, perché vedo che il Governo sta agendo nella linea programmatica che aveva promesso. Ho sentito parlare di snellimento di procedure, di coordinamento fra valutazione di impatto ambientale e valutazione ambientale strategica, di velocizzazione delle procedure, di corsia veloce per l'idrogeno verde, di aumento delle procedure abilitative semplificate.

Stiamo quindi percorrendo la strada giusta per la decarbonizzazione. Devo dire che, dopo undici anni di Governi non eletti, mi fa piacere che sia un Governo finalmente eletto, di centrodestra, con all'interno rappresentata una forza come Forza Italia, con lei ministro Pichetto Fratin, a portare avanti con un atteggiamento non ideologico, ma di necessità, quello di cui molti hanno parlato in questi anni, ma di cui è stato realizzato veramente poco. Dobbiamo distinguere le cose che si possono fare - e queste di cui lei ha parlato, Ministro, si possono assolutamente fare, perché le fonti rinnovabili sono un obiettivo - dalle questioni che ci pone l'Europa, che sono invece di più difficile realizzazione per tempi e per mete. Sono sicuro che, così come si sta impegnando per le fonti rinnovabili, spiegherà all'Europa che non tutte le direttive sono uguali e, quindi, ci sono delle modifiche da fare sia sullo stop ai motori termici, sia sulle case green per il 2030 e il 2033. Complimenti e vada avanti così. (Applausi).

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