Legislatura 19ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 075 del 01/06/2023 - Interrogazione: ripercussioni della carenza di dirigenti scolastici sull'attuazione degli obiettivi del PNRR nel comparto istruzione

lunedì 5 giugno 2023


Interrogazione: ripercussioni della carenza di dirigenti scolastici sull'attuazione degli obiettivi del PNRR nel comparto istruzione

Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-00482

Atto n. 3-00482

Pubblicato il 31 maggio 2023, nella seduta n. 74

Svolto question time il 1° giugno 2023 nella seduta n. 75 dell'Assemblea

FLORIDIA Barbara - Al Ministro dell'istruzione e del merito. -

Premesso che:

il piano nazionale di ripresa e resilienza mette a disposizione del comparto istruzione circa 19,44 miliardi di euro;

con l’obiettivo “scuola 4.0” si destina gran parte dell’ammontare alla creazione di ambienti didattici innovativi, mentre quota parte è destinata alla formazione digitale del personale, alla lotta alla dispersione scolastica e all’aumento del tempo pieno;

alla data del 30 giugno 2023 è fissata la scadenza per l’entrata in funzione e l’utilizzo didattico dei laboratori per l’anno scolastico 2024/2025 così come previsto dal PNRR;

tuttavia numerosi dirigenti scolastici e associazioni di categoria, quali l’ANDIS, hanno sottolineato le notevoli difficoltà a rispettare tale termine, chiedendo formalmente una proroga;

considerato che i ritardi non sono, in alcun modo, dovuti all’inerzia dei dirigenti scolastici, bensì alla cronica e inascoltata carenza di organico, in particolare alla mancanza di professionalità adeguate, capaci di dare risposta e attuazione alle innumerevoli scadenze e agli adempimenti burocratici necessari, lasciando di fatto i dirigenti soli nel far fronte a tutte le incombenze previste;

valutato che:

il mancato rispetto dei termini non solo metterebbe a serio rischio l’erogazione dei fondi del PNRR ma, soprattutto, costituirebbe la perdita di un’opportunità unica che viene data allo Stato, ossia l’ammodernamento degli istituti scolastici, con conseguente miglioramento della qualità dell’insegnamento;

tali ritardi comportano, inevitabilmente, una grave lesione e costituiscono un vulnus per le studentesse e gli studenti, primi e reali beneficiari degli interventi previsti dal PNRR;

al tempo stesso i ritardi non si riferiscono soltanto alla creazione di ambienti innovativi giacché, alla data di oggi, non risulta esserci alcun decreto per la lotta alla dispersione scolastica, piaga assai grave che affligge le zone più bisognose delle città e del Paese, e sulla quale ci si sarebbe aspettati un tempestivo intervento del Governo;

pari tempestività avrebbe dovuto manifestarsi per un altro punto del piano scuola 4.0, ossia per lo sviluppo e il perfezionamento nell’insegnamento delle discipline STEM e linguistiche, nonché nella formazione al digitale del personale, punti su cui il Ministero ha tardivamente emanato un decreto solo il 12 aprile 2023,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di questa grave situazione e quali misure e iniziative intenda intraprendere per porvi rimedio, al fine di evitare di lasciare inascoltate le richieste dei dirigenti scolastici con conseguente danno per i gli studenti e le studentesse.

Legislatura 19ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 075 del 01/06/2023

Stralcio

[…]

RISPOSTA

FLORIDIA Barbara (M5S). Signor Presidente, signor Ministro, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, come lei ben sa, mette a disposizione del comparto scuola oltre 19 miliardi. Con l'obiettivo Scuola 4.0, gran parte di queste risorse sono destinate, non soltanto al rinnovo degli ambienti didattici innovativi, ma anche alla formazione digitale del personale, alla lotta alla dispersione scolastica ed anche all'aumento del tempo pieno a scuola.

Ora, alla data del 30 giugno 2023 è fissata la scadenza per l'entrata in funzione e l'utilizzo didattico dei laboratori per l'anno scolastico 2024-2025. Tuttavia, come lei ben sa, numerosi dirigenti e anche associazioni di categoria hanno sottolineato le notevoli difficoltà. Chiaramente, queste difficoltà sono date certamente dalla carenza di organico, certamente da una richiesta di proroga, in quanto impossibilitati a rispettare la scadenza stessa, e dalla mancanza di professionalità adeguate. Come lei ben sa, mettere a rischio queste risorse sarebbe non soltanto un peccato per il fatto di non poterne usufruire, ma soprattutto significherebbe una perdita di opportunità da parte dei nostri studenti e delle nostre studentesse.

Inoltre, buona parte di queste risorse, come ben sa, è dedicata alla dispersione scolastica e abbiamo necessità che determinati decreti vengano emanati perché la dispersione scolastica, soprattutto in alcune parti del nostro Paese, è un vulnus davvero grave di cui dobbiamo occuparci.

Abbiamo presentato questa interrogazione, quindi, per chiedere al Ministro se è a conoscenza di questa grave situazione e anche quali misure e iniziative intenda intraprendere per riuscire a far sì che queste risorse possano essere messe a terra per il mondo prezioso della scuola. (Applausi).

PRESIDENTE. Il ministro dell'istruzione e del merito, professor Valditara, ha facoltà di rispondere all'interrogazione testé illustrata, per tre minuti.

VALDITARA, ministro dell'istruzione e del merito. Signor Presidente, gentili senatori, il PNRR costituisce un'importante opportunità, come è stato ben detto, per la scuola italiana. In questi mesi, abbiamo lavorato molto per supportare le scuole, in molti casi risolvendo questioni frutto di errori di impostazione dello stesso Piano. Su tutti, cito i molteplici interventi in tema di semplificazione sia a beneficio delle scuole che degli enti locali.

Inoltre, proprio per andare incontro alle esigenze e alle richieste delle istituzioni scolastiche, abbiamo individuato per loro percorsi di accompagnamento amministrativo per facilitare le procedure di affidamento. Ma non ci siamo fermati qui. Abbiamo incrementato la quota di acconto dal 10 per cento previsto dalle prime disposizioni del PNRR fino al 50 per cento proprio in considerazione della necessità, più volte rappresentata dalle scuole, di avere una maggiore disponibilità finanziaria iniziale.

Posso comunicare anzi che proprio in questi giorni abbiamo iniziato a erogare le risorse relative al Piano scuola 4.0 e quelle relative alle azioni per il contrasto alla dispersione scolastica. Ciò dimostra che abbiamo ascoltato le esigenze delle scuole nei limiti delle regole e delle procedure stringenti del PNRR e abbiamo ogni volta trovato le soluzioni più efficaci.

Da ultimo, voglio anticipare in questa sede che abbiamo appena accordato una proroga dei termini per l'affidamento dei servizi e delle forniture al 31 luglio 2023. Tale proroga contempera le esigenze delle scuole di avere un ulteriore margine temporale senza pregiudicare in ogni caso le relative milestone del PNRR.

Desidero infine ricordare che in pochi mesi abbiamo ripartito nei tempi previsti importanti risorse a favore delle scuole sia per le STEM, con lo stanziamento di 600 milioni di euro, sia per la formazione del personale scolastico con 450 milioni di euro, nonché per il potenziamento dei percorsi Erasmus, raddoppiando le risorse annualmente disponibili; infine, altri 150 milioni sono stati stanziati per le competenze linguistiche.

PRESIDENTE. Ha facoltà di intervenire in replica la senatrice Floridia Barbara, per due minuti.

FLORIDIA Barbara (M5S). Signor Ministro, non sono soddisfatta perché non ha detto nulla, ad esempio, in merito alla dispersione scolastica, che invece è un tema fondamentale, o meglio in merito ai decreti attuativi delle riforme previste dal PNRR in tale materia. Tra l'altro, avete cominciato a fare degli annunci, ma tecnicamente i tempi previsti saranno rispettati o rischiamo di perdere queste risorse? Parlando poc'anzi degli asili nido, per esempio, ha anche sottolineato che avete aggiunto un miliardo fuori dalle risorse del PNRR e questo mi fa piacere, anche se chiaramente è lontano dal traguardo che il MoVimento 5 Stelle ha raggiunto nel 2020 destinando a questo scopo non un miliardo, ma 10 miliardi in un anno soltanto. Sono veramente contenta di avere contribuito con i Governi precedenti a far sì che adesso il suo Ministero abbia quasi 20 miliardi da poter investire nella scuola. Mi auguro che lei ne faccia buon uso.

Le rivolgo inoltre un appello perché sia ripristinato il servizio psicologico che avevamo finanziato, anche quello utile contro la dispersione scolastica, perché è vero che si può pensare a qualcosa di più strutturale, come ben diceva lei poc'anzi, ma intanto c'era quello ed era assolutamente necessario.

La prego poi, da Ministro dell'istruzione, di non appoggiare e di non permettere che vada avanti l'autonomia differenziata, perché questo significherebbe ulteriore dispersione scolastica e un regionalismo delle disuguaglianze. Glielo dico da docente che ha vent'anni di esperienza nella scuola italiana: se lavorerà bene per la scuola, noi saremo al suo fianco, ma basta proclami e cominciamo con le azioni concrete. (Applausi).