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Regioni.it

n. 3837 - venerdì 8 maggio 2020

Sommario3
- Fase 2: la ripartenza e l'autonomia delle Regioni
- Emergenza Covid-19: chiesta al governo accelerazione su riaperure
- Emergenza Coronavirus e fase 2: ipotesi allo studio in attesa del decreto di maggio
- Bonaccini (Regioni): nessuna discriminazione sindacale  
- Emergenza Covid-19 ed erogazione cassa integrazione in deroga: rallentamenti non sono imputabili alle Regioni
- Report Conferenze Stato-Regioni e Unificata del 7 maggio

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Fase 2: la ripartenza e l'autonomia delle Regioni

Tabelle richieste e interventi

(Regioni.it 3837 - 08/05/2020) “Abbiamo chiesto che dal 18 maggio, visto che il 17 scade il decreto del Governo, le Regioni possano decidere in autonomia”, spiega il presidente Stefano Bonaccini, in merito alla Conferenza della Regioni del 7 maggio che ha presentato al Governo, in sede di Conferenza Stato-Regioni, un documento per anticipare le riaperture della Fase 2. Certo, precisa Bonaccini, siamo “sempre in contatto col Governo e col Ministero della Salute, perché dobbiamo verificare il rimbalzo di questa epidemia". Perché col rialzo dei contagiati "rischieremmo chiusure di ciò che stiamo per riaprire".
"Non abbiamo ancora sconfitto il virus, ci vuole cautela e le misure restrittive ancora in corso vanno rispettate. In Emilia-Romagna abbiamo reso obbligatoria la mascherina in luoghi chiusi e aperti se non c'è distanziamento", ribadisce Bonaccini, e "se si dà il messaggio che è finito tutto è sbagliato e si rischia di veder rimbalzare in alto la curva epidemiologica". Ma “siccome le cose stanno andando meglio, io penso sia giusto permettere alle Regioni una nuova fase”, afferma Bonaccini.
E la provincia autonoma di Bolzano accelera sulle riaperture di alcuni esercizi commerciali. Domani potranno perciò aprire i negozi, mentre lunedì tocca a parrucchieri, bar, ristoranti e musei. Il Consiglio provinciale di Bolzano ha infatti approvato  la legge che accelera la Fase 2 in Alto Adige. "La Provincia di Bolzano intende affrontare questa Fase 2 all'insegna dell'applicazione della nostra autonomia",  dichiara Arno Kompatscher. Valgono invece le normative nazionali per gli spostamenti verso il resto del Paese, le lezioni scolastiche e universitarie, le manifestazioni sportive.
In merito al provvedimento della Provincia Autonoma di Bolzano, il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, rileva che poichè è stato deciso di "aprire ugualmente alcune attività commerciali pur in assenza delle linee guida sul lavoro, il governo non può fare altro che impugnare il provvedimento, limitatamente alle parti in contrasto con le regole sulla sicurezza sul lavoro", ricordando che "in Italia vige lo stato di emergenza nazionale". E aggiunge Boccia, il governo ritiene che l'autonomia sia "sempre rigorosamente rispettata, e debba esercitarsi sempre nell'ambito del rispetto dei valori universali garantiti dalla Costituzione, primo fra tutti quello alla salute". 
"Con il governo - spiega Kompatscher - abbiamo sempre continuato il dialogo anche quando abbiamo annunciato che noi ci saremo mossi con una legge autonoma. In tutti i dpcm e' sempre stata posta la postilla della salvaguardia delle autonomia ma nell'ultimo dpcm ci aspettavamo che venisse indicata la possibilita' di apertura, sempre in base alla situazione epidemiologica, a livello territoriale ma cosi' non e' stato".
Riaprire ma in piena sicurezza seguendo i dati delle curve epidemiologiche. Sono le condizioni che sta seguendo la regione Lazio, sottolinea il presidente Nicola Zingaretti, quindi si riapre quando le date delle aperture saranno in linea con gli esiti del monitoraggio della curva epidemiologica "fatto di concerto con il Governo regione per regione, valuteremo settimana per settimana cosa aprire". Dunque bar, esercizi commerciali, stabilimenti balneari apriranno "ma solo in totale sicurezza per evitare di dover richiudere dopo".
“Non sono entusiasta del documento della Conferenza delle Regioni”, spiega al Corriere della Sera il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, “per un semplice ma fondamentale motivo: prima dobbiamo capire gli effetti di queste giornate di riapertura, misurare i numeri, i dati che ci arriveranno e poi decidere i passi successivi. Ma per avere informazioni attendibili è necessario attendere qualche giorno”. Per Fontana c'è "troppa enfasi su questa Fase 2. Prima vediamo i dati e poi parliamo di date".
Quindi Fontana ribadisce che la Fase 2 è stata fin troppo caricata di aspettative: “questo, in realtà, è il momento più delicato, è quello del monitoraggi, del controllo, della raccolta di dati utili per capire cosa ci aspetta”, e invece “vedo tanta gente che si è riversata nei parchi per le strade, davanti ai bar e che usa la mascherina come un nuovo accessorio da tenere sotto il mento e da indossare correttamente in caso di controlli”. Sui test, “stiamo lavorando per implementare i tamponi e i test sierologici", assicura Fontana, che si dice "molto perplesso di fronte al proliferare di offerte, che definirei di mercato. Questa è una situazione molto seria, e tutto quanto dovrebbe rispondere a criteri di massima attendibilità. E poi è bene ricordare che il test sierologico ha valore epidemiologico, non diagnostico”.
“Il presidente Fontana – afferma il presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga - ha firmato il documento sottoscritto la scorsa settimana da numerosi governatori e mandato al Governo sulla Fase 2, sulla capacità di fare scelte, restrittive o meno, non solo in base ai contagi, che è determinante, ma anche alle diverse necessità che hanno le stesse regioni al loro interno. Per mobilità e vita quotidiana, ad esempio, è diversa la situazione di Milano rispetto a quella delle valli bergamasche”.
“Le regioni hanno un rapporto molto diretto con il territorio - prosegue Fedriga - dunque è giusto che venga data loro la possibilità, all'interno di un quadro deciso dal governo nazionale, che condividiamo perché siamo collaborativi, di muoversi con maggiore libertà".
Fedriga ha poi ricordato che “anche il Piemonte ha firmato quel documento ed è in una situazione difficile. Occorre dare risposte mirate, uniformarsi rispetto alle esigenze di un territorio. Come potremmo spiegare ai cittadini che le misure da prendere in un territorio particolarmente colpito debbano essere applicate anche alla Calabria e al Molise, dove i contagi sono bassissimi?”.
Sulle ulteriori aperture della Fase 2, il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, evidenzia che "non c'è programmazione. Se il Governo dicesse che si apre il 18 maggio tutti accenderebbero i motori. Ma il 18 potrebbe presentarsi Conte e fare un Dpcm che chiude altre due settimane. Siamo in un'area di incertezza paurosa".
"Il Trentino Alto Adige ha usato l'"artifizio" di una legge di una Regione autonoma, meno annullabile dal Governo. Ma io mi sento con i colleghi presidenti di Regione e dico che c'è condivisione rispetto al fatto che il primo giugno è una data troppo distante", afferma Zaia, che aggiunge: "Ieri in conferenza con i presidenti abbiamo assunto una posizione onesta e legittima verso il Governo, ma è indubbio che i tempi d'attesa si stanno dilatando. Io chiedo che il Governo produca un provvedimento, che può essere un Dpcm, che autorizza le Regioni ad aprire sulla base di un piano che vogliono vedere. Lasciamo l'ultima parola al Governo, ma che si possa presentare un piano e si possa aprire".
"Avessimo avuto l'autonomia avrei aperto tutto", afferma sempre Zaia: "l'unica ordinanza in Italia firmata regioni-governo è del 23 febbraio, poi il Governo ha avocato a sé ogni decisione con Dpcm, a partire dal 10 marzo. Che qualcuno arrivi a dire che le Regioni non devono avere Autonomia è fuori tema".
Il Presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, precisa poi che “fino ad oggi è solo il decreto del Governo che può permettere l'allargamento di aperture di attività produttive", mentre le Regioni potevano semmai "restringere". Quindi, ribadisce Bonaccini, al Governo "chiediamo autonomia decisionale dal 18 maggio rispetto ad aperture economiche, abbiamo detto che la mobilità fra regioni è un tema nazionale, deve essere deciso dal Governo” e sulla ripartenza del turismo sottolinea che essendo "l'unico comparto economico che non esporta merci ma importa persone che sono quelle che contagiano" è evidente che sia "il settore tra i più in difficoltà. Ma noi dobbiamo farci trovare pronti quando si potrà ripartire, nel modo che si potrà ripartire”.
Per Bonaccini "dove è possibile si possa anticipare la road map" e  ormai tramontato il termine dell'11 per i negozi, quello del 18 maggio "potrebbe essere un buon compromesso".
"Bisogna fare cose giuste ma anche rapide", rileva sempre Bonaccini, "il tema della ripartenza nella sostenibilità è fondamentale a partire da infrastrutture, materiali e immateriali, dico che il Governo deve accelerare, dare una mano a grande industria ma anche alla piccola e media impresa che se non ha liquidità e accesso al credito sarà spazzata via".
Il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, sottolinea come "la ripresa economica dopo l'emergenza Covid-19 dovra' necessariamente essere supportata da un piano straordinario e coordinato di interventi pubblici, a livello europeo, altrimenti ci troveremo ad affrontare severe conseguenze per l'economia".
"Solo con misure forti capaci di avere un impatto a livello locale - sottolinea Rossi - possiamo sostenere la crescita ed essere preparati alle sfide del futuro. Ora o mai più è necessario proporre un bilancio più ambizioso, rafforzando le politiche europee come la coesione, il più importante fondo dell'Ue per lo sviluppo delle regioni europee. Non è solo una richiesta di solidarietà, che in troppi tendono a dimenticare, ma è anche un imperativo economico".
Infine il gruppo di lavoro, istituito dalla Regione Puglia e costituito da professori universitari e medici, ha consegnato il "Manuale della sicurezza", circa 200 pagine con indicazioni su come organizzare in Puglia la "fase 2" nei diversi ambiti: dal turismo alla cultura, dalla ristorazione sino alle aziende. Il manuale contiene delle indicazioni ad hoc per ogni settore per riprendere le attività in sicurezza, limitando al minimo il rischio di nuovi contagi da coronavirus.






( gs / 08.05.20 )

Documento della Conferenza delle Regioni del 7 maggio

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Emergenza Covid-19: chiesta al governo accelerazione su riaperure

Occorre un nuovo DPCM entro il 17 maggio

(Regioni.it 3837 - 08/05/2020) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, riunitasi il 7 maggio in videoconferenza, ha approvato un ordine del giorno - fuori sacco - riguardante l’anticipazione delle riaperture delle attività economiche e produttive sospese o chiuse nella fase 2 dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Il documento è stato poi inviato telematicamente dal Presidente Stefano Bonaccini al Governo, nel corso della Conferenza Stato-Regioni. Due sono le richieste formulate dalle Regioni. La prima è che venga adottato, entro il 17 maggio, un nuovo dpcm che consenta di procedere autonomamente alla riapertura delle attività, previa valutazione delle strutture tecnico scientifiche territoriali e l'adozione, da parte delle imprese, di misure per i lavoratori come previsto dai protocolli di sicurezza. La seconda è che dall’11 maggio si anticipi la riapertura del commercio al dettaglio previa sottoscrizione di protocolli di sicurezza con le parti sociali a tutela dei lavoratori.
Si riporta di seguito il testo integale del documento.
Ordine del giorno
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in relazione alla cd. Fase 2 dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, avviata dal 4 maggio u.s.:
considerato che si si sta assistendo positivamente in questi giorni alla ripresa graduale delle attività produttive che in forza di precedenti decreti avevano sospeso le attività;
preso atto che il DPCM 26 aprile 2020 nonostante le prime indicazioni per la riapertura non ha previsto un cronoprogramma relativamente alle numerose attività ancora sospese o chiuse;
atteso che il rischio di una sospensione prolungata di queste altre attività economiche non contemplate nel decreto mette fortemente a rischio la sopravvivenza di migliaia di attività economiche, determinanti per le diverse economie regionali e per la tenuta del tessuto sociale del Paese;
rilevato che i dati epidemiologici sono in costante diminuzione in tutto il territorio nazionale ed è stato attivato un sistema di monitoraggio da parte del Ministero della Salute per verificare eventuali recrudescenze dell’epidemia e monitorare il rischio contagio;
rilevato, altresì, che il livello di saturazione delle strutture ospedaliere è in costante diminuzione ed è inoltre in corso di realizzazione, anche col sostegno del Governo attraverso ulteriori ed imminenti provvedimenti, il potenziamento strutturale della rete sanitaria, con particolare riferimento sia alle terapie intensive che alla medicina territoriale;
considerato, inoltre, che sono stati sottoscritti e sono in corso di sottoscrizione i Protocolli per l’individuazione delle misure di sicurezza con le parti sociali a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici in tutti i settori economici;
CHIEDE AL GOVERNO
- che entro il 17 maggio venga adottato un nuovo DPCM con il coinvolgimento delle Regioni per consentire alle Regioni stesse di procedere autonomamente, sulla base delle valutazioni delle strutture tecniche e scientifiche dei rispettivi territori, a regolare le riaperture delle attività previa adozione da parte delle imprese di tutte le misure per la tutela dei lavoratori ed il contenimento del contagio come definiti dagli specifici protocolli di sicurezza, fermo restando che la competenza sulla mobilità interregionale è di competenza nazionale;
- che a far data dal prossimo 11 maggio le Regioni possano procedere ad anticipare la riapertura dei settori del Commercio al dettaglio fermo restando la necessaria sottoscrizione dei relativi protocolli di sicurezza con le parti sociali a tutela dei lavoratori.

Link al documento della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome del 7 maggio 2020: Ordine del giorno relativo all’anticipazione delle riaperture delle attività economiche e produttive sospese o chiuse nella cd. fase 2 dell’emergenza epidemiologica da COVID-19

Comunicato stampa: Fase 2 e riaperture: consegnato al Governo un ordine del giorno della Conferenza delle Regioni



( red / 08.05.20 )

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Emergenza Coronavirus e fase 2: ipotesi allo studio in attesa del decreto di maggio

Bellanova: dalla Conferenza Stato-Regioni via libera al Fondo da 100 milioni, sostegno alle imprese agricole

(Regioni.it 3837 - 08/05/2020) Il nuovo decreto economico, atteso in aprile e poi a inizio settimana,  slitta ancora, al fine settimana o all'inizio della prossima.  Lavoro, sanita', fisco, famiglia e sport saranno i principali capitoli delle misure per sostenere l'economia che il governo si appresta a mettere in campo nel decreto maggio, che si chiamerà ora dl rilancio. Circa 770 pagine di proposte pervenute dai ministeri, un provvedimento ancora in cantiere (come risulta dalla bozza visionata dall'Agi). Molte proposte sono infatti ancora incomplete e diverse non hanno il parere favorevole della Ragioneria.
Sta di fatto che nonostante il susseguirsi di riunioni tecniche e politiche il governo non riesce a chiudere la maxi-manovra da 55 miliardi, tanto che si inizia a ipotizzare anche uno spacchettamento delle misure, per accelerare almeno sui capitoli su cui c'è accordo.
Di sicuro ci saranno buoni fino a 500 euro per le bici, con fondi a disposizione, come ha spiegato il ministro dell'Ambiente Sergio Costa. "Il Ministero dell'Ambiente ha messo 125 milioni di euro per il bonus per l'acquisto di biciclette" che sarà inserito nel Decreto Maggio. Il bonus, studiato in collaborazione col Ministero dei Trasporti, prevede fino a 500 euro di finanziamento per l'acquisto di bici, bici elettriche e monopattini.
E il superbonus sui lavori green che scatterà da luglio, come ha ribadito il sottosegretario alla presidenza Riccardo Fraccaro. Ma sono molti gli aspett da chiarire, a partire dal "pacchetto per le imprese", in  ogni caso "Non è intenzione del governo entrare nel cda delle imprese", sottolinea il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ed anche ministro dell'Economia Roberto Gualtieri rassicura sul fatto che lo Stato non interverrà nella governance né avrà il controllo delle aziende.
Quanto alle richieste delle Regioni di poter gestire in autonomia la fase delle riaperture (vedi notizia precedente), il Ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, precisa che "Dall'11 maggio" si avvierà "l'esame dei dati del monitoraggio del ministero della Salute sul contagio da Covid 19 e in base a quelli dal 18 maggio possibili differenziazioni regionali nelle riaperture, anche in base alle linee guida dell'Inail.  Il ministro poi -  commentando un'impugnativa del governo relativa alla legge sulla Fase 2 della Provincia autonoma di Bolzano "limitatamente alle parti in contrasto con le regole sulla sicurezza sul lavoro" - ha spigato  che "È evidente che il governo approva l'idea del riavvio graduale delle attività economiche, ma ritiene che l'autonomia, sempre rigorosamente rispettata, debba esercitarsi sempre nell'ambito del rispetto dei valori universali garantiti dalla Costituzione, primo fra tutti quello alla salute. Resta confermato l'orientamento a procedere dal 18 maggio ad aperturedifferenziate per Regioni sulla base delle valutazioni che perverranno dal ministero della Salute. Ricordo, tra l'altro, che in Italia vige lo stato di emergenza nazionale proclamato dal governo", conclude Boccia. L'Ufficio studi Confcommercio ha però lanciato un allarme: il dato sulle vendite al dettaglio diffuso dall'Istat era "largamente atteso, ma non per questo meno inquietante". Il dato (-20,5% su febbraio), spiega una nota, conferma le anticipazioni dell'Icc (-21,8% congiunturale grezzo per i beni). A marzo, l'indice scende a un livello che non si osservava dal 2000.  Solo considerando - continua la nota - che le vendite calcolate dall'Istat non comprendono i consumi di servizi (per esempio presso bar e ristoranti) e gli acquisti di auto, segmenti che viaggiano prossimi al meno 100% mensile, si comprende appieno la gravità dell'impatto del lockdown in termini di spesa delle famiglie e, quindi, di fatturato aziendale e reddito dei lavoratori indipendenti. Purtroppo il dato di marzo sara' peggiorato dalle performance di aprile, ne' l'estate potra' compensare minimamente le perdite subite nei mesi precedenti. 
La ministra delle Infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli, ha firmato il decreto di proroga della sospensione dei divieti di circolazione sulle strade extraurbane nei giorni festivi del 10 e 17 maggio per i mezzi adibiti al trasporto cose, di massa complessiva massima autorizzata superiore a 7,5 tonnellate. Per i servizi di trasporto merci internazionale resta, invece, la sospensione del calendario dei divieti, fino a nuove disposizioni del governo. "La proroga del provvedimento - spiega la ministra - è necessaria per far fronte all'emergenza Coronavirus e superare un ulteriore elemento di criticità del sistema dei trasporti non più giustificato dall'attuale riduzione dei flussi di traffico".
Il 7 maggio la Conferenza Stato-Regioni ha sancito l'intesa sul decreto del ministro delle Politiche Agricole per il Fondo da 100 milioni istituito dal Decreto Cura Italia per far fronte all'emergenza Covid-19. Gli aiuti saranno erogati rispettando le regole del framework emergenziale della Commissione europea. "Ho chiesto ai miei uffici - ha dichiarato la ministra Teresa Bellanova - di velocizzare il più possibile ogni attività di sostegno alle imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura. Dopo una settimana dalla pubblicazione del Decreto Cura Italia abbiamo oggi avuto l'intesa dalle Regioni per il decreto da 100 milioni. Abbiamo previsto procedure più semplici e tempi di pagamento piu' brevi. Andiamo a intervenire per i nuovi finanziamenti e per la ristrutturazione dei debiti - ha aggiunto - con aiuti fino a 20mila euro, con un fondo perduto fino a 6mila euro per i mutui gia' pagati dalle aziende e poi abbiamo destinato 20 milioni per l'arresto temporaneo dell'attivita' di pesca, anche nelle acque interne, e per l'acquacoltura. Sono risposte necessarie a una crisi che non ha paragoni anche nel settore agroalimentare. E' vero che la filiera della vita non si e' mai fermata e ha continuato a garantire gli approvvigionamenti di cibo, ma le perdite sono enormi. Per questo serviranno risorse adeguate anche nel decreto di maggio e su questo stiamo lavorando".  Il decreto prevede tre misure principali. Copertura interessi passivi su finanziamenti bancari: 20 milioni per la copertura totale degli interessi passivi su finanziamenti bancari destinati al capitale circolante e alla ristrutturazione dei debiti nell'esercizio dell'impresa agricola. In questo caso e' previsto un contributo massimo per impresa agricola, della pesca e dell'acquacoltura pari a 20mila euro. Questa misura mira a aumentare l'effetto leva del contributo, tenuto conto che e' legato a un finanziamento. Per esempio con 15mila euro di contributo si puo' agevolare un finanziamento da 100mila euro, che potrebbe godere anche della garanzia al 100% di Ismea in attuazione del DL Liquidita' (23/2020). Il soggetto istruttore sara' Ismea e il decreto prevede una massima semplificazione della procedura che consiste in una richiesta di finanziamento alla Banca che gestira' in forma telematica su piattaforma Ismea la richiesta del contributo e della garanzia. Copertura interessi mutui 18/19: 60 milioni per la copertura dei costi sostenuti per interessi maturati e pagati negli anni 2018 e 2019 su mutui contratti nell'esercizio dell'impresa agricola, della pesca e dell'acquacoltura. Per semplificare la gestione amministrativa il decreto prevede un range di contributo da 500 a 6.000 euro per singola impresa agricola dotata di fascicolo aziendale. Questa scelta e' indirizzata da un lato a escludere richieste di aiuto troppo basse e dall'altro di consentire di soddisfare la domanda di platea il piu' ampia possibile di imprese. Si stima quindi un minimo di 10mila aziende che possano accedere all'aiuto. Il soggetto gestore sara' Agea. Le Banche stesse potranno caricare all'interno del portale Agea le cifre degli interessi dei mutui delle imprese degli ultimi due anni, certificando cosi' il contributo richiesto. La procedura di erogazione e' molto semplice e sfrutta quanto disposto dal DL Cura Italia, ovvero l'anticipo del 70% con controlli rinviati al momento del saldo. Copertura per sospensione temporanea attivita' di pesca e acquacoltura: 20 milioni sono destinati alla copertura di interventi in conseguenza dell'arresto temporaneo dell'attivita' di pesca, inclusa quella nelle acque interne, e acquacoltura per effetto delle disposizioni emanate in relazione all'emergenza Covid-19. Questo aiuto sara' oggetto di un separato decreto ministeriale di prossima emanazione. Il decreto prevede che gli importi eventualmente residui delle misure, possono essere utilizzati, per lo stesso anno, per la realizzazione delle misure per le quali i fondi a disposizione non sono risultati sufficienti.
"Abbiamo l'occasione di progettare la ripartenza del Paese basandola sulla crescita sostenibile, indispensabile per affrontare la crisi che stiamo attraversando ma anche l'emergenza climatica. Per questo il Manifesto "Uscire dalla pandemia con un nuovo Green Deal per l'Italia", firmato da 110 esponenti delle imprese,è assolutamente condivisibile. Come Governo stiamo lavorando sin dall'inizio per una ripresa green e vogliamo cogliere l'opportunita' di superare l'emergenza Coronavirus promuovendo un nuovo modello di sviluppo". Lo dichiara il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro. "Abbiamo messo in campo misure straordinarie per affrontare la crisi sul piano economico e sanitario e - aggiunge - presto vareremo nuovi provvedimenti con le risorse necessarie per sostenere cittadini e imprese. Gia' nel dl maggio sara' prevista una misura rivoluzionaria come il Superbonus al 110% per gli interventi di efficientamento energetico e l'installazione di pannelli fotovoltaici, oltre che per le misure antisismiche. Tutelare l'ambiente e il territorio rappresenta per noi un obiettivo primario e sin dall'ultima manovra il Governo ha previsto un Fondo dedicato agli investimenti degli Enti locali per la riqualificazione energetica e l'economia circolare". "Con il decreto Crescita, inoltre, abbiamo stanziato 500 milioni di euro a favore dei Comuni italiani per le opere di sviluppo sostenibile, norma - prosegue Fraccaro -resa strutturale con un piano da 2,5 miliardi di euro in 5 anni. Il Green new deal promosso dall'Italia, arricchito anche dal Decreto clima, e' un contributo importante che vogliamo fornire ad un impegno per il contrasto dei cambiamenti climatici che dev'essere europeo e mondiale. Le misure messe in campo dal Commissione Europea, come i 1.000 miliardi di euro per gli investimenti sostenibili e il Fondo per la giusta transizione, vanno certamente nella direzione che auspichiamo. Riteniamo necessario approvare anche una Green rule per scorporare gli investimenti green dal computo del deficit, salvaguardando l'ambiente e facendo ripartire l'economia. E' fondamentale la sinergia tra istituzioni e privati per archiviare modello produttivi insostenibili e guardare al futuro del nostro pianeta. Come sottolineato anche dalle 110 imprese firmatarie del manifesto, abbiamo il dovere di uscire dalla crisi - conclude Fraccaro - con un nuovo patto verde che metta al centro la crescita sostenibile. E' la priorita' del nostro Governo".
La Commissione europea ha intanto ribadito che quando terminerà la pandemia le regole del Patto di Stabilità, ora sospese, torneranno in vigore, "perché sono già provviste della necessaria flessibilità che consentirà di adattarle alle differenti situazioni economiche in cui si trovano gli Stati membri". Lo afferma, in un'intervista alla Stampa, il vice-presidente esecutivo della Commissione Ue Valdis Dombrovskis, secondo cui sarà difficile un'intesa tra i governi per la riforma del Patto: "La discussione continuerà, ma bisogna trovare un consenso per decidere dove vogliamo andare".

 
Dossier su Emergenza Coronavirus: provvedimenti Governo, Decreti legge, Ordinanze regionali e Protezione civile


++ Boccia a governatori,differenziazioni possibili dal 18 ++


Fase 2, De Micheli proroga sospensione divieto circolazione tir Nelle giornate festive del 10 e 17 maggio


CORONAVIRUS: ACCORDO MIPAAF-REGIONI SU FONDO PER EMERGENZA DA 100 MLN ROMA (ITALPRESS) -


++ Fase 2: Costa, 125 milioni per bonus bici ++


CORONAVIRUS: FRACCARO "LAVORIAMO PER RIPRESA GREEN"


Dl maggio: Fraccaro, ok imminente, superbonus da luglio


==Ue: Dombrovskis, dopo il virus torna il patto di Stabilità


Commercio: Confcommercio, dato su vendite dettaglio inquietante


Dl maggio: diventa dl Rilancio, pioggia proposte da ministeri


Fase 2 Alto Adige, governo impugna norme sicurezza sul lavoro



( red / 08.05.20 )

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Bonaccini (Regioni): nessuna discriminazione sindacale  

Tabella potenziamento servizi sanitari

(Regioni.it 3837 - 08/05/2020) “In un momento così grave per il Paese serve il lavoro di tutti e la massima condivisione, non è certamente il tempo delle polemiche. Sorprende questa presa di posizione del sindacato infermieri Nursing Up per una presunta condotta antisindacale della Conferenza”, dichiara il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Stefano Bonaccini.
“Il Protocollo siglato dalla Conferenza delle Regioni e dalle Organizzazioni sindacali CGIL CISL e UIL – spiega Bonaccini – è un Accordo che si inquadra più nella sfera del confronto e dell’impegno politico, al fine di reperire risorse per il personale del servizio sanitario nazionale che combatte in prima fila la battaglia contro il COVID-19.
Pertanto confermo che c’è la piena disponibilità della Conferenza e del Comitato di settore Regioni-Sanità ad interloquire in maniera collaborativa e costruttiva con tutte le organizzazioni sindacali, a maggior ragione con chi rappresenta gli infermieri”. 


Bonaccini (Regioni): nessuna discriminazione sindacale  


Coronavirus - Fase 2: Tabella relativa ai potenziamenti sanitari nelle Regioni - aggiornata all' 08.05.2020

 



( gs / 08.05.20 )

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Emergenza Covid-19 ed erogazione cassa integrazione in deroga: rallentamenti non sono imputabili alle Regioni

(Regioni.it 3837 - 08/05/2020) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, presieduta da Stefano Bonaccini, ha preso atto “di alcune spiacevoli dichiarazioni del presidente dell’INPS che vorrebbero porre in carico alle Regioni i rallentamenti riscontrati nell’erogazione dei trattamenti per la cassa integrazione in deroga che il Governo aveva assicurato sarebbero avvenuti entro la fine del mese di aprile”.
In un ordine del giorno consegnato oggi durate la Conferenza Stato-Regioni si sottolinea che i “rallentamenti non sono certamente imputabili alle Regioni, che stanno lavorando a pieno organico per autorizzare le domande e trasmetterle all’INPS, bensì ad un meccanismo che si fonda su regole previste per situazioni ordinarie e che pertanto comporta tempi non conciliabili con una situazione di emergenza e straordinarietà quale è quella che stiamo vivendo”.
Per questo ci si trova di fronte ad una “polemica” che non appare improntata ai rapporti di leale collaborazione interistituzionale” e che dà vita a “problemi di tenuta sociale”.
Si tratta di “dichiarazioni che ingenerano confusione e mancanza di fiducia nelle istituzioni e vanno unicamente a danno dei cittadini e dei lavoratori che si trovano difficoltà”.
Resta ferma la “disponibilità delle Regioni a proseguire nella collaborazione con il Ministero del Lavoro per la semplificazione e la riduzione dei tempi.
Le Regioni chiedono però al Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali di intervenire per chiarire l’inappropriatezza delle dichiarazioni che individuano le Regioni come responsabili di ritardi e malfunzionamenti”.
Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, sottolinea che "E' tutto il sistema che non funziona". "Le regioni in Italia stanno soffrendo nella erogazione della cig e nell'espletamento delle pratiche proprio perché il sistema non funziona e la procedura è complessa". 
Per dar un'idea del garnde lavoro che le Regioni stanno affrontando, basta far riferimento ad una nota della Regione Abruzzo: "sale a 8830 il numero delle istanze di Cassa integrazione in deroga che la Regione ha provveduto ad inviare all'Inps per l'erogazione del trattamento ai dipendenti delle aziende beneficiarie. Nel pomeriggio il Servizio Lavoro della Regione ha provveduto a pubblicare l'undicesimo elenco delle aziende ammesse. In sostanza, il gruppo di lavoro che si occupa di esaminare e istruire le istanze delle aziende ha terminato tutto il carico di lavoro che si è concentrato nei giorni successivi all'8 aprile, data di avvio della piattaforma telematica. In un mese, il gruppo di lavoro regionale ha istruito ed esaminato oltre 13.500 istanze, ammettendone a finanziamento 8830. Il lavoro di questi giorni riguarda soprattutto le istanze che sono state congelate o sospese in attesa di documentazione integrativa (attualmente sono oltre 3000). Una parte di queste è stata sbloccata già nella giornata di oggi e inserita nell'undicesimo elenco; per la parte restante il sistema informatico ha provveduto ad inviare all'azienda o al professionista che ha presentato l'istanza richiesta di integrazione. Intanto, secondo i dati riportati dal sito dell'Inps, l'Abruzzo occupa la nona posizione nella classifica delle Regioni italiane che hanno inviato le istanze all'Inps". 
E proprio il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha voluto ringraziare il Presidente "Stefano Bonaccini, per aver accolto il mio invito a chiarire le responsabilità del Governo e dell’Inps rispetto alla lentezza e ai ritardi nell’erogazione della cassa integrazione in deroga che in maniera molto scorretta (come rilevato da tutte le regioni,  Toscana in testa) qualcuno ha voluto addossare alle regioni. Se il Governo avesse ascoltato i suggerimenti posti dalle regioni oggi i lavoratori avrebbero già accreditato l’importo sulla busta paga”.


( red / 08.05.20 )

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Report Conferenze Stato-Regioni e Unificata del 7 maggio

Online anche il report della Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica

(Regioni.it 3837 - 08/05/2020) Sono sttai pubblicati i "report" della Conferenza Unificata, della Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica e della Conferenza Stato-Regioni che si sono tenute il 7 maggio.
La Conferenza Stato-Regioni, presieduta dal Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Boccia, ha esaminato i seguenti punti all’ordine del giorno con gli esiti indicati:
1. Accordo, ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome recante “Proroga di dodici mesi delle disposizioni transitorie di cui all’articolo 13 dell’Accordo concernente l’individuazione del profilo professionale dell’Assistente di studio odontoiatrico, quale operatore d’interesse sanitario di cui all’articolo 1, comma 2, della legge 26 febbraio 2006, n. 43 e per la disciplina della relativa formazione (rep. atti n. 209/CSR del 23 novembre 2017). SANCITO ACCORDO
2. Intesa, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, sullo schema di decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali contenente le modifiche da apportare al Piano straordinario di potenziamento dei centri per l’impiego e delle politiche attive del lavoro nonché le modifiche da apportare al decreto di adozione del medesimo. SANCITA INTESA
3. Intesa, ai sensi dell’articolo 5bis del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, come introdotto dall’articolo 5, comma 2, del decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229, sulla proposta del Ministero della salute, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, inerente all’Accordo di programma integrativo dell’Accordo di programma quadro per il settore degli investimenti sanitari” ex art. 20 della legge n. 67/1988 con la Regione Puglia. SANCITA INTESA
4. Parere, ai sensi dell’Intesa Rep. Atti n. 182/CSR del 26 ottobre 2017, sulla Relazione dell’Istituto superiore di sanità sulle attività svolte nell’ambito del Programma di prioritizzazione del Sistema Nazionale Linee Guida di cui alla legge 8 marzo 2017, n. 24. PARERE RESO
5. Parere, ai sensi dell’articolo 42 del decreto-legge 8 aprile 2020, n.23, sulla proposta del Ministro della salute di nomina del Commissario straordinario per l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. RINVIO
6. Intesa, ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali recante Proroga dei termini di presentazione della domanda unica per l’anno 2020. SANCITA INTESA
7. Intesa, ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali che disciplina la definizione dell’importo totale degli aiuti de minimis concessi ad una impresa unica e la ripartizione fra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano dell’importo cumulativo massimo degli aiuti “de minimis” concessi alle imprese attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli. SANCITA INTESA
8. Intesa, ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali recante Modifiche al D.M. n. 60710 del 10 agosto 2017, concernente OCM Vino – Modalità attuative della misura “promozione sui mercati dei Paesi terzi”. SANCITA INTESA
9. Intesa, in applicazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 61 del 27 marzo 2018, sullo schema di decreto del Ministro degli esteri e della cooperazione internazionale di riparto dei fondi per l’anno 2020 recati dal Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy e l’attrazione degli investimenti in Italia, ai sensi dell’art. 30, comma 1, del D.L. 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164. SANCITA INTESA
10. Intesa, ai sensi dell’articolo 78, comma 2, del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, sullo schema di decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali che istituisce il Fondo per l’emergenza COVID-19. SANCITA INTESA
La Conferenza Unificata, presieduta dal Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Boccia, ha esaminato il seguente punto all’ordine del giorno con l’esito indicato:
1. Intesa, ai sensi dell’articolo 1, comma 232, lettera a), della legge 27 dicembre 2017, n. 205, sullo schema di Piano Generale di Censimento del 7° Censimento generale dell’Agricoltura. SANCITA INTESA
2. Approvazione, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera e), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, del Protocollo d’intesa tra l’Istituto nazionale di statistica (Istat), le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, l’ANCI e l’UPI per il rafforzamento della qualità dell’informazione statistica ufficiale. APPROVATO
3. Designazione, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, dei rappresentanti delle Regioni nella Cabina di Regia di cui all’articolo 1, comma 703, lettera c) della legge 23 dicembre 2014, n. 190.  DESIGNAZIONI ACQUISITE
4. Parere, ai sensi dell’articolo 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di conversione in legge del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19”. PARERE RESO
5. Intesa ai sensi dell’articolo 1, comma 1252, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, sullo schema di decreto Ministro per le pari opportunità e la famiglia concernente il riparto delle risorse del “Fondo per le politiche della famiglia” per l’anno 2020. SANCITA INTESA
6. Intesa, ai sensi della Delibera CIPE n. 127 del 22 dicembre 2017, come modificata dalla Delibera n. 55 del 24 luglio 2019,  sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, di approvazione del riparto delle risorse per interventi di edilizia residenziale sociale nei territori danneggiati dai sismi del 24 agosto 2016, 26 ottobre 2016, 30 ottobre 2016, 18 gennaio 2017 e 21 agosto 2017 e di definizione dei criteri per il finanziamento degli interventi e delle modalità attuative e di monitoraggio. SANCITA INTESA
7. Parere, ai sensi dell’articolo 71, comma 1, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, sullo schema di Linee guida per la normalizzazione dei dati statistici dei servizi erogati dai gestori PEC, dai conservatori e dai prestatori di servizi fiduciari qualificati. PARERE RESO
8. Designazione, in sostituzione, di due rappresentanti regionali in seno all’“Osservatorio nazionale sulle politiche del trasporto pubblico locale”, istituito ai sensi dell’art. 1, comma 300, della legge 24 dicembre 2007, n. 244. DESIGNAZIONI ACQUISITE
9. Intesa ai sensi dell’articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1 sullo schema di direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri concernente Formazione e standardizzazione delle conoscenze del personale delle Sale operative unificate permanenti (SOUP). SANCITA INTESA
10. Intesa, ai sensi dell’articolo 37, comma 2, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1 sullo schema di decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile recante: Criteri per la concessione da parte del Dipartimento della protezione civile dei contributi per il finanziamento dei progetti presentati dalle Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile nel triennio 2019-2021. SANCITA INTESA
11. Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri “Sistema di allertamento It-Alert” di cui all’articolo 28, comma 2, del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32. PARERE RESO
12. Parere ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 sullo schema di ordinanza recante “Disciplina delle risorse non utilizzate o oggetto di revoca di cui alle ordinanze 3907/2010/, 4007/2012, 52/2013, 171/2014, 293/2015, 344/2016 e 532/2018, di attuazione dell’articolo 11 del decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno2009, n.77. PARERE RESO
13. Parere ai sensi dell’articolo 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di legge per la conversione in legge del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22 recante Misure urgenti sulla regolare conclusione e l’ordinato avvio dell’anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato. PARERE RESO
14. Designazione, in sostituzione, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, di un componente in seno al Consiglio Superiore Beni culturali e paesaggistici, di cui all’articolo 24, comma 4, lettera b) del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 19 giugno 2019, n. 76. DESIGNAZIONE ACQUISITA
15. Designazione, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, di due rappresentanti della Conferenza Unificata in seno al Consiglio Superiore del Cinema e dell’Audiovisivo, di cui all’articolo 11, comma 4, lettera a) della legge 14 novembre 2016, n.220. DESIGNAZIONI PARZIALMENTE ACQUISITE
16. Informativa, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera e) del decreto legislativo 281/1997 sull’emergenza COVID-19: “Attività di monitoraggio del rischio sanitario connesse al passaggio dalla fase 1 alla fase 2A di cui all’allegato 10 del DPCM 26/4/2020”. INFORMATIVA RESA
Infine  la Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica, presieduta dal Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Boccia, ha esaminato i seguenti punti all’ordine del giorno con gli esiti indicati:
Approvazione del verbale e del report della seduta del 9 maggio 2019 APPROVATI
1. Parere, ai sensi dell’articolo 7, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196 e successive modificazioni, sul Documento di economia e finanza 2020 (DEF) e relativi allegati. PARERE RESO

>>>>Report



( red / 08.05.20 )
Regioni.it

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