periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 62 - Roma, 21,22,23  giugno 2003

Sommario

Disabilità: audizione di De Poli e il 27/06 Conferenza Regioni Martini e l'esperienza scozzese. Nencini "verso carte Regioni UE"
Nuova Giunta in Friuli - Venezia Giulia Trento: nuovo piano energetico
Piemonte: bando micronidi Regioni: prime proposte sanità per semestre presidenza UE
Nuova Giunta in Friuli - Venezia Giulia
Il Presidente della Regione  Friuli-Venezia Giulia, Riccardo Illy (nella foto), ha deciso  le deleghe  tra i dieci assessori che compongono il nuovo esecutivo regionale. Vicepresidente della nuova Giunta sarà Gianfranco Moretton  (Margherita) che avrà anche le deleghe alla Pianificazione territoriale, all' Ambiente, alla Protezione civile, all'Edilizia e ai Lavori pubblici. Tre saranno gli assessori Ds: Lodovico Sonego alla Viabilità e Trasporti; Roberto Cosolini alla Formazione, Lavoro e Professioni; Ezio Beltrame agli Affari istituzionali (Riforma dello Statuto e degli Enti Locali) e internazionali. Franco Iacop ed Enzo Marsilio saranno gli altri due assessori della Margherita, con deleghe, rispettivamente, al Personale e all' Agricoltura, Foreste, Parchi e Montagna. Tre saranno anche gli assessori indicati direttamente dal Presidente Illy: Enrico Bertossi all' Industria, Commercio, Turismo, Artigianato e Cooperazione; Augusto Antonucci alle Finanze e al Bilancio e Gianni Pecol Cominotto alla Sanità e alle Politiche sociali. Roberto Antonaz, di Rifondazione comunista, avrà infine le deleghe alla Cultura, allo Sport, al Volontariato, i Corregionali all' estero e l' Immigrazione. Illy ha anche precisato che lunedì firmerà i decreti di nomina dei dieci assessori e che la nuova Giunta si riunirà per la prima volta martedì 24 giugno. (red)
Disabilità: audizione di De Poli e il 27/06 Conferenza Regioni

Rivedere complessivamente i criteri di accertamento della disabilità ponendo particolare attenzione a valutare il carico assistenziale nelle persone con gravissima disabilità; riconsiderare le provvidenze economiche, in modo da introdurre prestazioni, anche economiche, aggiuntive per le disabilità gravi in cui il carico assistenziale sia particolarmente significativo; quindi, in estrema sintesi, applicare e definire percorsi condivisi tra Parlamento e Regioni secondo quanto già stabilito dalla legge n.328 del 2000. Su questi principali punti si è basata l’audizione di Antonio De Poli, Assessore alle politiche sociali della Regione Veneto che, in qualità di Coordinatore nazionale degli Assessori regionali in materia, è intervenuto alla seduta che la Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati ha dedicato, nei giorni scorsi, alla disabilità e alla costituzione di un fondo nazionale per la non autosufficienza (richiesto dalle Regioni anche nel parere sul DPEF, ndr). De Poli ha sollecitato i commissari ad avviare un itinerario che consenta al Parlamento di raccogliere in un unico testo le tanti leggi sulla disabilità ora presenti, per dare la possibilità di un riferimento legislativo unico e agile con il quale raccordarsi. I membri della commissione, a loro volta, hanno chiesto di essere coinvolti nel lavoro di proposta e di puntualizzazione che le Regioni stanno realizzando nel settore della disabilità. L’esponente delle Regioni ha poi ricordato in commissione Affari sociali che, in tema di disabilità, le Regioni hanno dato il via a un tavolo con il Governo (tavolo interistituzionale sulle tematiche della disabilità) per affrontare i temi del "dopodinoi", delle barriere architettoniche, dei livelli di assistenza "proprio perché - ha sottolineato De Poli - l’ambito specifico della disabilità, per il suo carattere trasversale, necessità di una forte collaborazione interistituzionale".
La Conferenza dei Presidenti delle Regioni, convocata in sessione straordinaria per il prossimo 27 giugno ad Abano Terme, avrà un ordine del giorno "monotematico" dedicato proprio alle politiche per la disabilità. La Conferenza delle Regioni si inserisce nell'ambito di una tre-giorni organizzata in Veneto in occasione dell'anno europeo per la disabiltà. (red)

Piemonte: bando micronidi

foto Mariangela Cotto

La Giunta Regionale del Piemonte ha approvato il bando per la concessione dei contributi regionali a sostegno degli interventi di realizzazione dei micronidi.
Il micro-nido e' un servizio rivolto alla prima infanzia. L'attivazione deve essere concordata con l'Ente locale di riferimento per assicurare il coordinamento con la rete dei servizi per la prima infanzia presenti sul territorio comunale, nonché il raccordo con i servizi sociali del territorio e permette la creazione di un servizio intermedio fra il nido tradizionale e il centro di custodia oraria già regolato dalla Giunta Regionale con un apposito regolamento risalente al novembre 2000.
E' un servizio innovativo - ha commentato l'Assessore alle Politiche Sociali Mariangela Cotto (nella foto) - specificatamente creato per quelle realtà locali minori che non sono in grado di sostenere gli oneri per la conduzione di un nido tradizionale. La Regione Piemonte è la prima ad identificare nel dettaglio la creazione di questo servizio che permetterà di dare un'efficace risposta al fabbisogno, sempre crescente, di servizi rivolti alla prima infanzia. (gs)
Martini e l'esperienza scozzese. Nencini "verso carte Regioni UE"

''Le  esperienze della Toscana e della Scozia possono dare un forte impulso all'affermarsi di un' Europa federalista, costruita dal basso tenendo conto della volonta' dei cittadini''. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Toscana Claudio Martini al termine dell' incontro col primo ministro scozzese Jack McConnell. Molteplici i temi affrontati nel corso del colloquio in occasione della firma dell' Action Plan tra le due regioni, un protocollo d' intesa per avviare forme di collaborazione nei settori della cultura, formazione, innovazione ed educazione.
Tra questi anche il federalismo. ''La Scozia - ha detto Martini - ha ottenuto buoni margini di autonomia che le hanno consentito di crescere economicamente, valorizzando al tempo stesso le proprie tradizioni. Tenere insieme passato e futuro e' una caratteristica comune delle nostre due realta' ed io ho trovato una straordinaria somiglianza tra la Toscana e la Scozia, a cominciare dal forte senso di identità sia verso il Regno Unito che verso l' Unione europa''. ''Cio' mi fa pensare - ha aggiunto Martini - che, se regioni come le nostre uniscono le loro forze per affermare questi principi di autonomia, l' Europa di domani potra' avere davvero i caratteri di Unione voluta dai cittadini invece di essere il risultato di un disegno teorico imposto dall' alto''.  Il Presidente ha anche sottolineato un' altra caratteristica comune alle due regioni: il fatto di affacciarsi una sul Mare
del nord, l'altra sul Mediterraneo può consentire loro di proporsi come un ponte di dialogo verso gli Stati confinanti o che si affacciano sui due mari. Anche col sindaco di Edimburgo, signora Lesley Hinds, Martini si e' soffermato sul ruolo che le citta' e le regioni devono avere per favorire il processo di costruzione di un' Europa che sia davvero dei popoli.La
Conferenza delle Assemblee legislative regionali europee (Calre), coordinata da Riccardo Nencini, Presidente del Consiglio Regionale della Toscana (nella foto), ha proposto a tutte le altre Regioni del continente di sottoscrivere un documento per valorizzare i principi istituzionali comuni disussidiarietà, identità locale, rapporti con i cittadini e decentramento con il ruolo strategico dei poteri regionali e locali, che dovranno trovare un adeguato riconoscimento nell'architettura istituzionale che nascerà dalla nuova costituzionale europea. E' la ''Carta delle Regioni d'Europa'' e sarà presentata a Roma dal ministro per gli Affari regionali, Enrico La Loggia, e dallo stesso Nencini che e' coordinatore della Carle e della Conferenza dei Consigli regionali italiani. L'iniziativa dei 73 parlamenti regionali dell'Ue ''rappresenta un contributo istituzionale al semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea essendo rivolta - e' scritto in una nota di Nencini - alle altre 150 realtà regionali del Vecchio Continente, tra cui quelle dei paesi in via d'adesione o pro-adesione. (gs)
Trento predispone nuovo piano energetico
La Provincia autonoma di Trento si propone di ridurre di trecentomila tonnellate l'anidride carbonica, ciò è pari ad una riduzione delle emissioni del due per cento rispetto al 1990. E' il contributo che  prevede di poter offrire al conseguimento degli obiettivi di Kyoto attraverso la revisione del Piano energetico provinciale, i cui contenuti sono stati illustrati dall’assessore alle fonti energetiche Roberto Pinter (nella foto). Il nuovo Piano energetico, sulla cui proposta è già iniziato un ampio confronto allargato a tutta la comunità trentina, traduce in indicazioni operative le linee guida per una politica locale in materia di energia definite dal Programma di sviluppo provinciale, tenendo conto delle nuove competenze statutarie, dell’avvento di nuove regole comunitarie e dell’assoluta necessità di prospettare una politica energetica locale come attività capace di incidere sui comportamenti dei diversi soggetti sociali e istituzionali. Due sono le priorità strategiche che, ai fini della riduzione delle emissioni fisiche di anidride carbonica, sono assunte dall’Amministrazione provinciale: la promozione dell’efficienza energetica (risparmi di energia) e l’impiego delle fonti rinnovabili. (sm)
Regioni: prime proposte sanità per Semestre presidenza UE

E' stato inviato dal Presidente della Conferenza delle Regioni Enzo Ghigo al Ministro La Loggia il documento di proposte delle Regioni in materia di Sanità per il Tavolo tecnico Governo-Regioni istituito presso la Segreteria della Conferenza Stato-Regioni in previsione del semestre italiano di Presidenza dell’Unione Europea. Il Documento approvato dalla Conferenza delle Regioni propone , in particolare, che la Conferenza Stato-Regioni attribuisca rilievo ai seguenti temi :A) - Mobilità dei pazienti e accesso alle cure mediche; B) - Mobilità degli operatori sanitari; C) Adozione della Carta europea di assicurazione malattia; D) - Maggiore consultazione e partecipazione, in Europa, del livello regionale alla determinazione delle politiche comunitarie in materia di salute pubblica e ricerca biomedica.

Per quanto concerne la“Mobilità dei pazienti e accesso alle cure mediche” La proposta delle Regioni è quella di favorire una maggiore integrazione tra i sistemi sanitari europei, che permetta una effettiva libera circolazione delle persone anche nel settore delle cure mediche e dei servizi sanitari, superando gli attuali ostacoli amministrativi e normativi . La base di partenza per giungere a questo risultato è l’ individuazione di criteri comuni e condivisi che garantiscano, a livello europeo, uguaglianza di accesso ai servizi sanitari .

Infine il documento delle Regioni si sofferma  sull’esigenza di una Maggiore consultazione e partecipazione, in Europa, del livello regionale . E le Regioni italiane propongono che siano introdotti , a livello comunitario, strumenti idonei a favorire una maggiore consultazione e partecipazione del livello regionale alla determinazione delle politiche comunitarie in materia di salute pubblica e ricerca biomedica.

La Conferenza dei Presidenti delle Regioni del 19 giugno ha  approvato (oltre ai documenti relativi ad una proposta di legge per la Disciplina e principi fondamentali in materia di libere professioni; al parere sul DPEF  collegato alle proposte delle regioni e delle istituzioni locali in relazione al dpef 2004-2007 ; un Documento sull'accordo ai sensi dell'art.3, comma 1, lett.a) L.289/2002 sui meccanismi del federalismo fiscale) anche un Documento sulla mobilità sanitaria interregionale e Linee guida per Sperimentazione Farmaci in Età Pediatrica .

Il presidente Ghigo ha poi convocato in sessione straordinaria la Conferenza delle Regioni mercoledì 25 giugno per proseguire il confronto su D. lgs 56/2000 (in materia di federalismo fiscale). (sm)

 

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