periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 76- Roma, 11 luglio 2003

Sommario

Patto arte contemporanea Governo - Regioni- enti locali Costituzione UE e ruolo Regioni: appuntamenti a Torino e a Bruxelles
Conferenza Regioni su Commissariamento Porto Livorno Federalismo fiscale: continua il confronto "fuori tempo massimo"
Sanità: Regioni su accordo con GdF e su tutela privacy Presentato calendario fieristico 2004
Presentato Patto arte contemporanea Governo - Regioni- enti locali

E' stato presentato dal Ministro Giuliano Urbani il nuovo Patto per l'arte contemporanea tra il Ministero, Regioni e enti locali per promuovere politiche concordate che facilitino la crescita integrata di un sistema nazionale della contemporaneità che veda affiancati i musei statali, quelli comunali e regionali, gallerie e fondazioni che hanno contribuito al sistema dell'arte in Italia. Urbani ha definito il patto ''Non solo un strumento per lavorare, ma anche un trampolino verso mete doverosamente più ambiziose'', parlando all'interno del Maxxi, museo nazionale delle arti del XXI secolo, ancora in costruzione su progetto di Zaha Hadid, ma con gia' alcune sale aperte. “Quando si lavora bene non c’è concorrenza ma proposta. Questo Patto per l’arte contemporanea presentato dal Ministro Urbani dimostra quali siano le possibilità di collaborazione istituzionale derivanti dalla nuova pari dignità acquisita da Regioni ed Enti locali con l’ultima riforma del Titolo V della Costituzione”. Lo ha dichiarato l’assessore Gian Piero Leo (nella foto), coordinatore degli assessori ai beni culturali per la Conferenza delle Regioni, che ha partecipato oggi alla presentazione del “Patto per l’arte contemporanea” presso la sede del MAXXI (centro nazionale delle arti del XXI secolo). “Si è aperta una nuova fase, costruttiva e positiva, sulla valorizzazione dei beni culturali e l’organizzazione di attività culturali. Ciò dimostra – ha spiegato Leo - la volontà degli amministratori di Regioni, Province e Comuni di continuare a lavorare per un federalismo unitario e solidale, ed è significativo che si parti proprio da specifici piani e progetti per la cultura. In tal senso si colloca il Patto per l’Arte Contemporanea, che intende favorire la gestione decentrata delle competenze, l’integrazione e la valorizzazione delle identità culturali locali, l’acquisizione delle opere attraverso la concertazione tra i diversi livelli museali presenti sul territorio. Diciamo che si fa gioco di squadra per creare un sistema Italia della cultura, e in particolare per l’arte contemporanea.   “Coniughiamo nel modo migliore – ha spiegato Leo - la potestà legislativa delle Regioni alla determinazione dei principi fondamentali dello Stato. Coniughiamo nel modo migliore il principio di sussidiarietà in modo tale da avere un approccio integrato delle amministrazioni pubbliche, che consenta anche la collaborazione interregionale e quella con il settore privato. Consapevoli che c’è la possibilità di creare dei poli di attrazione culturale e quindi dei volani di sviluppo con il turismo”.“Oggi è importante che istituzioni pubbliche e private – ha sottolineato Enzo Ghigo, Presidente della Conferenza delle Regioni - continuino a raccogliere le opere degli artisti del nostro tempo, formare delle collezioni organiche, produrre lavori nuovi per portare avanti una tradizione che ha fatto grande il nostro paese. Campeggia all’esterno della GAM di Torino la frase dell’artista Maurizio Nannucci: “All art has been contemporary” cioè tutta l’arte è stata contemporanea, sta a noi crederci e trasmetterla ai posteri. L’arte contemporanea può creare un sistema di formazione, crescita professionale e offerta di lavoro notevole e in continuo rinnovamento. I centri d’arte contemporanea organizzano mostre che permettono ai giovani artisti di farsi conoscere e di produrre il loro lavoro. Con i corsi di formazione accolgono stagisti al loro interno, permettono a neolaureati di sperimentare delle esperienze di lavoro legate alla comunicazione e alla promozione dell’arte contemporanea”.  “Le Regioni si impegnano – ha aggiunto Leo - pertanto a promuovere, valorizzare ed incrementare il patrimonio pubblico d’arte contemporanea nei rispettivi territori, in coerenza con la propria autonomia, attraverso l’operato di musei e centri espositivi, manifestazioni periodiche, fiere, premi, siti internet, e quanto altro serva a promuovere oggi l’arte. Intendiamo inoltre favorire la creazione di reti e di altre forme di cooperazione fra i diversi soggetti attivi nel settore sia in ambito nazionale che comunitario. Intendiamo dare impulso – ha concluso Leo - a nuovi modelli di gestione dei musei e degli spazi dedicati all’arte contemporanea, individuando anche una rete di centri d’eccellenza per la loro promozione, che saranno selezionati in base a criteri condivisi di qualità e rilevanza”.
Il Ministro Urbani si è anche soffermato sul Semestre di presidenza UE  e i beni culturali. Tra le priorita' che si collegano ai programmi delle precedenti presidenze, il Ministro ha sottolineato la prosecuzione del programma Cultura 2000 ''almeno fino al 2006'' e l'estensione al 2005 del programma Media Plus. Urbani ha anche ricordato l'importanza della richiesta di mandato da parte della Commissione per negoziare, insieme agli Stati membri, la convenzione sulla diversita' culturale dell'Unesco. Il Ministro ha poi fatto riferimento agli appuntamenti per stabilire ''basi giuridiche per poter finanziare enti ed organizzazioni culturali europei'' e all' aggiustamento del programma delle capitali europee della cultura per inserire le citta' dei paesi in via di adesione all' Ue. (sm)

Conferenza Regioni su Commissariamento Porto Livorno

La Conferenza delle Regioni, ascoltata oggi un’informativa del Presidente della Regione Toscana Claudio Martini (nella foto) sull’iter che ha portato al Decreto Ministeriale di nomina del Commissario dell’Autorità portuale del Porto di Livorno, ha approvato un ordine del giorno dove si afferma di condividere il giudizio della Toscana sul fatto che le procedure adottate dal Governo hanno eluso nella forma e nella sostanza l’indispensabile ricerca dell’intesa con la Regione prevista espressamente dalla Legge. Si ritiene che il ricorso non giustificato allo strumento del Commissariamento, limitando, di diritto e di fatto, l’attività dell’Ente alla ordinaria amministrazione, mortifichi le prospettive di sviluppo dei porti come di qualunque attività che si fondi sull’attiva partecipazione degli Enti locali o dei soggetti sociali di un territorio. Le Regioni pertanto chiedono con forza al Governo di superare nei tempi più rapidi il Commissariamento decretato a Livorno e di riaprire con le Istituzioni della Toscana il dialogo istituzionale che deve portare ad una soluzione concordata, nel pieno rispetto della Legge.   Infine le Regioni considerano imprescindibile il ripristino di un percorso istituzionalmente corretto dal quale devono restare escluse decisioni unilaterali del Governo che mortifichino le prerogative delle Regioni e degli Enti Locali e violino il principio della leale collaborazione tra Istituzioni. (gs)

Sanità: Regioni su accordo con GdF e su tutela privacy

Garantire efficacia, procedure snelle  e sinergie alle azioni intraprese dalle Istituzioni per il controllo della spesa sanitaria: e' questo lo scopo di un incontro con il ministro dell'Economia e con il Comando della Guardia di Finanza sollecitato oggi dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni, riunita a Roma, in vista di protocolli di intesa regionali con la Gdf.  ''La Conferenza - ha annunciato il presidente delle Marche, Vito D'Ambrosio (nella foto) che, in assenza di Ghigo ed Errani, ha presieduto la riunione - ha deciso di chiedere al governo l'incontro. Occorre arrivare ad un accordo-quadro con la Guardia di Finanza, la cui naturale esplicazione territoriale siano singoli protocolli
regionali''. La Conferenza dei Presidenti, sempre oggi, ha preso in esame e approfondito
il contenuto di questi protocolli regionali che dovrebbero essere composti da sei articoli allo scopo di prevenire eventuali violazioni della legge in materia.  Tre le aree di collaborazione Regioni-Guardia di Finanza: le strutture convenzionate per la riabilitazione, le modalità prescrittive di farmaci, la fornitura di beni e servizi.
E mentre il presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto ha reso noto che
L'accordo sui farmaci in discussione tra Ministero dell'Economia, Ministero della Salute e Regioni ''e' ancora fermo'' e che ieri ''c'e' stato un nuovo incontro tecnico tra gli assessori ma l'accordo e' ancora sospeso'', Il coordimnatore defli assesori alla sanità fabio gava ha posto l'accento sul tema della tutela della privacy e le necesssità di controllo della spesa.Il testo unico sulla privacy, già approvato dal Consiglio dei ministri, non piace alle Regioni, le quali ritengono, in particolare, che la copertura del nome del
paziente sulle ricette potrebbe essere in contrasto con il loro impegno di controllo della spesa sanitaria e di verifica dell'appropriatezza delle prescrizioni mediche. E' per questo - ha riferito il coordinatore degli assessori
regionali alla Sanita', Fabio Gava -  che la Conferenza dei presidenti delle Regioni, riunita oggi a Roma, ha dato incarico al presidente delle Marche, Vito D'Ambrosio, di comunicare al governo le perplessità dei governatori relative al testo unico sulla privacy in materia di sanità, verificandone la disponibilità ad un confronto in vista di una modifica del testo unico.Gava ha riferito che la conferenza dei presidenti tornera' ad occuparsi della materia nella prossima riunione per ascoltare il resoconto di D'Ambrosio e prendere eventuali decisioni.
A livello UE gli Assessori alla Sanità si sono invece confrontati sulla spinosa questione della mobilita' dei pazienti. ''E' una realtà per certi versi già esistente -
ha detto Gava - ma che sconta l'assenza di regole e si affida quindi alle sempre più frequenti sentenze della Corte Europea. I giudici non fanno le regole, ma applicano quelle che ci sono, che sono del tutto insufficienti". (red)
Costituzione UE e ruolo Regioni: appuntamenti a Torino e a Bruxelles
Il 14 luglio prossimo si svolgerà a Torino, dalle ore 9,45 alle ore 13,00, presso il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano - Palazzo Carignano, un Forum dal titolo La Costituzione europea: l'ora delle scelte nel semestre di Presidenza italiana dell'Unione.
L'evento è organizzato dall'Ufficio per l'Italia del Parlamento europeo, in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, la Provincia di Torino, l'Info Point Europa della Provincia di Torino e il quotidiano La Stampa."Politiche settoriali ed i territori Europei:il ruolo degli attori locali e regionali" è invece il tema di una altro appuntamento in programma il 15 luglio al parlamento Europeo, promosso e organizzato dal Centro Europeo per le Regioni (CER-IEAP), da UNIONCAMERE) e dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome con il supporto del Comitato delle Regioni (CdR), del Comitato Economico e Sociale (CESE) e della Associazione delle Camere di Commercio Europee(EUROCHAMBRES) Le prossime sfide a cui oggi è chiamata l’Europa si giocheranno principalmente su tre fronti: sull’impatto e sulle opportunità che offriranno le nuove tecnologie della comunicazione e dell’informazione (ICT) alle pubbliche amministrazioni locali e regionali (E-Government), sulle future regole in tema di concorrenza a cui sono strettamente legate le politiche di aiuti e finanziamenti alle imprese ed infine sul nuovo scenario normativo sull’immigrazione, strumento fondamentale per garantire il futuro sviluppo economico delle regioni europee.  In relazione a ciò, le sessioni di lavoro della Tavola Rotonda 2003 analizzeranno il collegamento tra alcune politiche comunitarie, i loro impatti sui singoli territori e la possibile integrazione di tali politiche con quelle regionali e locali. Fra gli interventi previsti: Vincenzo Falcone, Segretario Generale del Comitato delle Regioni, Bruxelles, Eduardo Sanchez Monjo, Direttore, Centro Europeo per le Regioni (IEAP-CER), Barcellona, Spagna, Giuseppe Tripoli, Segretario Generale, Unioncamere, Roma, Marcello Mochi Onori, Segretario Generale, Conferenza dei Presidenti delle Regioni italiane e delle Province Autonome, Roma, Alexander Heichlinger, Lecturer e Capo progetto CER-IEAP, Barcellona, Gareth Hughes, Amministratore Delegato ERISA (European Regional Information Society Association) e Professore, Andrea Sammarco, Dirigente, Unioncamere (Unione Italiana delle Camere di Commercio, dell’Industria, dell’Artigianato e dell’Agricoltura), Giovanni De Costanzo, Regione Basilicata, Dirigente Ufficio Società dell’informazione, Coordinatore responsabile sistemi informativi delle Regioni italiane, Thanassis Chrissafis, DG INFOSOC, European Commission, Raffaele Zanon, Assessore alle politiche di sicurezza e ai flussi migratori, Regione Veneto (I), Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome, Laura Zanfrini, Docente di sociologia dei processi economici, Università Cattolica di Milano, Beatrix Hornschall, Service « Législation relative aux étrangers », Hôtel de ville de Vienne (A), Vittorio Macchitella, vicesegretario generale, Unioncamere, Phedon Nicolaides, Professore di economia e politiche commerciale e industriale, EIPA, Maastricht, Olanda, Bartolo Vienna,  Dirigente Ufficio Speciale Regimi Aiuti di Stato, Regione Siciliana, Klaus Schlick, Responsabile della politica economica e della concorrenza, Rappresentanza del Land Baden-Wurttemberg all’UE, Bruxelles, Jean Guellec, Chargé de mission, Service du Développement Technologique et      Industriel, Commissariat Général du Plan (F), Carlo Sangalli, Presidente Unioncamere, Roma  (I), Sandro Gozi, Member of  Prodi Cabinet, European Commission (I), Arnaldo Abruzzini, Secretary General Eurochambres, Guido Podestà, Vice President, European Parliament, Brussels* (red)
Federalismo fiscale: continua il confronto "fuori tempo massimo"
Il cosiddetto ''decreto Visco'' va corretto ''anche rispetto agli altri strumenti perequativi  contenuti nell'art.119 della Costituzione'' ma sempre rispettando i confini posti dal decreto legislativo: è il commento del Ministro per gli Affari Regionali, Enrico La loggia, espresso al termine della conferenza Stato-Regioni che ha preso atto della mancata intesa fra le Regioni sul federalismo fiscale, nonostante in mattinata si fosse giunti ad un passo dall'accordo. La Loggia e i rappresentanti delle Regioni hanno comunque concordato l'apertura di un tavolo per modificare i meccanismi del decreto a partire dal 2003. La Loggia ha  sottolineato che si continuerà a ragionare con le Regioni ''per vedere quali correttivi siano possibili, senza però andare al di là dei limiti posti dal 56/2000''. ''Ci metteremo a lavorare subito - ha concluso il Ministro - anche se ci vorrà tempo perché la materia è particolarmente complessa. Si va avanti cercando di limitare i danni. Nel frattempo le regioni incasseranno quello che possono incassare attraverso l'applicazione di questo decreto legislativo con tutte le elasticità possibili che saremo in grado di provare per ovviare alle penalizzazioni''.
Preso atto del mancato accordo, i Presidenti delle Regioni con il sostegno del sottosegretario all'Economia, Giuseppe Vegas (nella foto) e dello stesso ministro per gli Affari Regionali, Enrico La Loggia, hanno deciso - come ricordato -  di andare avanti, istituendo, in seno alla conferenza Stato-Regioni, un tavolo per modificare i meccanismi del decreto legislativo 56/2000 a partire dal 2003. Un tavolo di confronto reso necessario dalla decisa opposizione della Regione Puglia. Il governatore Raffaele Fitto ha confermato di aver ufficializzato il suo no all'intesa sul DPCM proposto dal governo in attuazione del decreto legislativo 56 del 2000''. ''Noi riteniamo - ha detto Fitto - che il federalismo fiscale così come è previsto dal decreto legislativo 56 sia iniquo e ingiusto e non possa trovare applicazione non solo per la perequazione che crea ai danni delle Regioni del Mezzogiorno ma perchè in contrasto con 'art.119 della Costituzione".
Sull'annunciato ricorso della Regione Puglia, il Ministro La Loggia ha poi detto di averne ''preso atto'' e ''valuteremo le ragioni che saranno inserite nel ricorso''. Ripercorrendo le ultime tappe della vicenda è poi intervenuto il
Presidente della Regione Marche, Vito D'Ambrosio, il quale, in assenza di Ghigo e di Errani, ha presieduto la Conferenza dei Presidenti delle Regioni. ''In questo giorno e mezzo - ha detto D'Ambrosio - abbiamo cercato un percorso ed arrivando vicinissimi ad un accordo che però non ha ottenuto il consenso della Puglia. Siamo comunque tutti convinti che il 56 del 2000 e' superato ma ora e' in vigore e si deve applicare. Il governo deve distribuire le risorse. Dopodiché ci facciamo carico di modificarlo puntando per il 2003 all'applicazione degli articoli 117 e 119 della Costituzione. Il decreto legislativo - ha ribadito - e' oggi l'unico strumento, ma parallelamente lavoreremo per arrivare ad un provvedimento in linea con un federalismo fiscale solidale''. E mentre il Presidente Bassolino ricorda che nella Conferenza delle Regioni del 9 luglio una proposta della Campania aveva registrato un largo consenso e la sola opposizione della Lombardia, il Presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, si dice fiduciosa. ''Sono convinta - ha spiegato - che siamo comunque vicino all'accordo. Non vogliamo tornare ai trasferimenti, ma andiamo verso una modifica dei criteri contenuti nel decreto legislativo 56/2000''. (sm).
Presentato calendario fieristico 2004

Definito il Calendario 2004 delle fiere. La Conferenza delle Regioni ritiene che con la modifica del Titolo V della Costituzione, apportata con la Legge Costituzionale 3/2001, la potestà legislativa in materia fieristica è trasferita in via esclusiva dallo Stato alle Regioni e Province Autonome. Nel caso delle manifestazioni fieristiche qualificate Internazionali o Nazionali, data la rilevanza degli eventi, la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province Autonome, ha ritenuto di individuare delle regole minime comuni, al fine di sviluppare armonicamente il sistema fieristico italiano. Nella seduta del 24 ottobre 2002 la Conferenza ha approvato all’unanimità: 1) i requisiti d’idoneità dei quartieri fieristici per lo svolgimento di manifestazioni Internazionali e Nazionali; 2) i criteri di riconoscimento della qualifica di Internazionale e Nazionale alle manifestazioni fieristiche; 3) le procedure per la formazione del Calendario Fieristico Italiano, che deve essere definito entro il 30 giugno dell’anno antecedente a quello cui il Calendario si riferisce.Il Coordinamento Interregionale per le Fiere, organismo della Conferenza per la materia fieristica, ha condotto un serrato lavoro che ha visto come protagonisti, oltre che le Regioni e Province Autonome, anche il Ministero delle Attività Produttive e, soprattutto le Associazioni delle fiere italiane: A.E.F.I. (Associazione Esposizioni Fiere Italiane), C.F.I. (Comitato Fiere Industria) e C.F.T. (Comitato Fiere Terziario). Il risultato è la tempestiva definizione del Calendario 2004, pubblicato sul sito Internet della Conferenza (www.regioni.it), per essere costantemente aggiornato.
Questo Calendario, che per la prima volta viene formato dalle Regioni, coordinate dalla Regione Liguria, è ben più di un elenco di 191 manifestazioni fieristiche internazionali e 385 nazionali, che si terranno nell’anno 2004 in Italia. “Per la prima volta – ha spiegato l’assessore Renata Oliveri (nella foto) ,
della Regione Liguria, regione che ha il coordinamento in materia fiere e mercati per la Conferenza delle Regioni – le Regioni hanno definito il calendario fieristico nazionale. E’ un passo importante verso l’applicazione dei principi si sussidiarietà e anche di chiarezza nei confronti degli operatori del settore. Ciò è stato possibile grazie al nuovo Titolo V della Costituzione, e quindi al passaggio di competenze in materia fieristica dallo Stato alle Regioni, e anche alla collaborazione e concertazione tra le associazioni delle fiere italiane e il coordinamento interregionale, presieduto all'Assessore Giacomo Gatti, della Regione Liguria”.(gs)

 

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