periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 42 - Roma, 23  maggio 2003

Sommario

Regioni: federalismo fiscale subito Istat: rapporto annuale 2002
II giornata nazionale del Sollievo: convegno a Roma Si coordinano regioni UE con poli chimici
Regioni danno ok su decreto Sars Lunedì 26 maggio convegno su sistema energetico
Regioni: federalismo fiscale subito

Le Regioni chiedono al Governo che il federalismo fiscale sia fatto subito. Si tratta del vero nodo da sciogliere: “Le Regioni sono tutte d’accordo su questo punto e spingono in avanti - ha dichiarato Enzo Ghigo, Presidente della Conferenza delle Regioni -  facciamo una forte richiesta che lo stesso lavoro dell’Alta Commissione sul federalismo fiscale abbia tempi certi. L’importante è coniugare bene gettito fiscale e fondo di perequazione al fine di garantire la qualità e la quantità dei livelli essenziali dei servizi su tutto il territorio nazionale tenendo unito il Paese. Ma deve essere chiaro che gli squilibri del sistema, da Regione a Regione, non possono essere trasferiti passivamente sulle spalle delle autonomie o peggio delle sole Regioni. Così come deve esser chiaro al Governo che al motore dello sviluppo del Paese serve la benzina del federalismo fiscale. Altrimenti rimaniamo fermi, senza riforme significative per i governi dei territori, con il rischio di finire tutti a piedi.”
''In sintonia con il presidente Ghigo - si è detto al termine della riunione in Conferenza Unificata, Leonardo Domenici, presidente dell'Anci - abbiamo chiesto un confronto politico sulla materia con i ministri interessati: il ministro La Loggia si occupera' della questione''. Domenici teme che i tempi si allunghino oltre il previsto (''si parla - ha detto - di andare a dopo l'estate''), in considerazione del fatto che ''ad oggi l'Alta Commissione si e' riunita una sola volta per il primo incontro tecnico''.   ''Vogliamo tempi certi - ha ribadito Domenici - non e' possibile aspettare che sia concluso il lavoro tecnico, il confronto politico deve procedere parallelamente''.
Dello stesso parere l'Unione delle Province italiane, rappresentate da Vittorio Prodi, presidente della Provincia di Bologna. ''Abbiamo lamentato lentezza nei tempi: vorremmo che si arrivasse a imbastire la delicata materia prima della definizione del Dpef e della Finanziaria. Tutti insieme, Regioni, Comuni e Province chiediamo la rapida applicazione dell'articolo 119 in uno spirito di pari dignita' istituzionale. Parlando, in particolare di ''resistenza passiva del ministro dell'Economia, Tremonti'', Prodi ha concluso dicendo che ''i tempi lunghi non sono piu' accettabili''.
Sul federalismo fiscale ''ci giochiamo il futuro del nostro Paese'' ha ribadito  il ministro per gli Affari regionali, Enrico La Loggia al termine della Conferenza Unificata. Quanto prima sarà attivato un confronto fra gli Enti locali e i ministri Tremonti, Bossi e Pisanu, ha annunciato il ministro sostenendo di essere d'accordo con Regioni ed Enti locali, che nel corso della riunione hanno chiesto un'accelerazione e l'avvio  di un confronto politico sul federalismo fiscale.
Così, vista la richiesta di tempi certi, è stato annunciato che a metà giugno lo schema di disegno legge di Riforma del Titolo V sarà discusso in Conferenza Unificata. Il ministro ha inoltre ricordato che lo schema di ddl, dopo aver ottenuto il parere delle autonomie locali tornerà in Consiglio dei ministri e quindi approderà in Parlamento. Il Consiglio dei ministri aveva approvato lo schema di riforma l'11 aprile scorso. Mentre il ddl La Loggia che detta le norme di attuazione della riforma costituzionale del Titolo V voluta dal centrosinistra nella scorsa legislatura sara' invece discusso in aula al Senato il 27 maggio prossimo.

Il segretario confederale della Uil Guglielmo Loy si è inserto nella discussione e ha commentato preoccupato la ''indeterminatezza delle scelte governative''. ''Quale sarà - si chiede - la pressione fiscale locale?''. (gs)

II giornata nazionale del Sollievo: convegno a Roma

In occasione della II Giornata nazionale del sollievo (evento in programma per il 25 maggio, promosso dal Ministero della salute, dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome e dalla Fondazione nazionale Gigi Ghirotti) si tiene un convegno per affrontare le problematiche legate all’assistenza dei malati terminali e di chi è costretto a soffrire per gravi patologie croniche. Il convegno si svolge a Roma, oggi 23 maggio (Camera dei Deputati, Palazzo Valdina, Sala del Cenacolo, Vicolo Valdina 3/a). Ad introdurre i lavori sarà Bruno Vespa, Presidente della fondazione Gigi Ghirotti. Il primo tema affrontato sarà la “dimensione del sollievo” dal punto di vista fisico (intervento di Franco Henriquet), dal punto di vista psicologico (intervento di Marie de Hennezel), dal punto di vista spirituale (intervento di Angelo Brusco) e dal punto di vista sociale (intervento di Marinella Cellai). Il programma prevede poi l’intervento di Vittorio Ventafridda (Fondazione Floriani)  su “L’ospedale senza dolore”, mentre la qualità nelle cure palliative sarà il tema della relazione di Furio Zucco (FCP). Giorgio Trizzino (SICP) parlerà della “rete nazionale delle cure palliative”. Vito Ferri interverrà invece sui risultati della I giornata del Sollievo illustrando i risultati di un monitoraggio promosso e organizzato dalle Regioni (“15.000 voci in cerca di sollievo”). Concluderanno i lavori Giovanni Bissoni (Assessore alla sanità della Regione Emilia-Romagna)  che interverrà in rappresentanza della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome e il Ministro della Salute Girolamo Sirchia. (sm)

Regioni danno ok su decreto Sars

“Le Regioni esprimono un parere positivo al provvedimento sulla SARS messo a punto dal ministro Sirchia sulle disposizioni urgenti da adottare al fine di prevenire e combattere la possibile diffusione dell’epidemia nel nostro Paese”. Lo ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Enzo Ghigo.
“Le Regioni, in particolare il coordinamento dei nostri assessori alla sanità, hanno fornito tutta la collaborazione al ministero della salute per migliorare alcuni passaggi tecnici e operativi. Abbiamo assicurato l’effettiva disponibilità dei presidi sanitari e diagnostici, identificando insieme anche i servizi sanitari più idonei a garantire l’identificazione e la eventuale cura. E’ fondamentale la tempestività in questi casi. I controlli saranno effettuati in prima battuta dagli uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera. Più saremo rigorosi e più accerteremo una sintomatologia sospetta, anche grazie ai test clinici validati dall’Istituto Superiore di Sanità”. (gs)

Istat: rapporto annuale 2002

Il nostro Paese non retrocede ma non va neanche avanti. Lo dice l'Istat analizzando i suoi dati economici rilevati e pubblicati sul Rapporto annuale 2002. Sono stati resi noti anche i dati relativi al lavoro nero in ogni singola Regione. Oltre quindici lavoratori su 100 in Italia sono irregolari e la patria del lavoro nero e' la Calabria dove circa un terzo del ''input totale al lavoro'' e' ''non regolare''. E' quanto rileva l'Istat nel Rapporto annuale sulla situazione del Paese nel 2002 che, basandosi su dati del 2000, sottolinea come, per quanto riguarda invece le regioni del Nord, il primato spetti alla Valle D'Aosta, dove si registra un tasso di irregolarita' pari al 15,9%, superiore alla media nazionale (15,1%). In friuli-Venezia Giulia, la media e' del 13,2%, in lieva crescita rispetto al 1999 (13,1%). Sempre privilegiando l’ottica di modificazioni strutturali e del loro confronto internazionale, il capitolo 3 del Rapporto Istat analizza la struttura e l’evoluzione ciclica del mercato del lavoro. In seguito, viene presentata per la prima volta un’analisi dei flussi dell’occupazione e della disoccupazione nel periodo 1995-2002. Vengono inoltre riprese e aggiornate alcune analisi già offerte nelle edizioni precedenti: la lettura del mercato del lavoro secondo l’ottica della famiglia; l’evoluzione delle diverse tipologie di lavori atipici; l’analisi del rapporto tra salari, retribuzioni e inflazione.
Il capitolo 1 – dedicato agli aspetti congiunturali – è arricchito da due importanti approfondimenti: il primo dedicato alle caratteristiche del processo inflazionistico nel primo anno di introduzione dell’euro; il secondo alla posizione relativa del nostro paese nell’ambito dell’Unione, quale emerge dalla lettura degli indicatori strutturali elaborati dall’Eurostat.
Seguendo l’impostazione degli ultimi Rapporti, il
capitolo 2 affronta il tema della struttura e dell’evoluzione del sistema economico e produttivo. Nell’ottica descritta e sfruttando le informazioni ottenute da indagini comunitarie (per le quali è quindi possibile un confronto europeo), si analizzano i fattori che determinano la competitività del sistema. Il tema viene affrontato tenendo conto di tre aspetti rilevanti nell’attuale contesto di integrazione europea e di globalizzazione delle relazioni economiche: competitività e commercio estero, struttura e dinamica delle imprese, principali fattori che condizionano la crescita del sistema produttivo (costo del lavoro, ricerca e innovazione, utilizzo delle tecnologie dell’informazione).
Nel
capitolo 4 vengono analizzati i comportamenti demografici individuali. Seguendo l’impostazione degli ultimi Rapporti, il capitolo 2 affronta il tema invece della struttura e dell’evoluzione del sistema economico e produttivo.
(sm)
Si coordinano regioni UE con poli chimici

Le regioni europee che hanno sul loro territorio poli chimici hanno dato vita ad un network per affrontare collettivamente i problemi posti dal settore sia dal punto di vista produttivo sia ambientale, ma anche per ottimizzare l'utilizzo dei finanziamenti Ue. L'avvio dell'attivita' della rete e' stata sancita a Bruxelles nel corso del primo convegno delle Regioni chimiche europee a cui hanno aderito anche Piemonte e Veneto - la prima per il polo chimico di Novara e la seconda per Porto Marghera -oltre che diverse regioni tedesche e inglesi.
Nel corso del congresso, a cui hanno partecipato anche parlamentari europei, esperti della Commissione Ue nonche' rappresentanti delle imprese chimiche, le Regioni hanno confermato la possibilita' di giungere ad un progetto comune in occasione della seconda scadenza del bando Interreg III C (finanziamenti Ue per progetti tematici interregionali) prevista per il 26 settembre prossimo. Intanto
La Commissione per la politica regionale del Parlamento europeo ha votato a larga maggioranza la relazione Pomes Ruiz sulle regioni strutturalmente svantaggiate. Il documento, che andra' in plenaria a luglio, chiede alla Convenzione di far riferimento nel nuovo trattato costituzionale alle zone con handicap naturali, tra cui le isole. (red)
Lunedì 26 maggio convegno su sistema energetico

Si terrà a Roma lunedì 26 maggio 2003 alle ore 10.00 presso la sede del CNEL - Viale David Lubin n. 2 - la presentazione del testo di Osservazioni e Proposte dal titolo: "Sistema energetico italiano: la rete instrastrutturale ed il processo di liberalizzazione", a cura del CNEL-Commissione Grandi Opere e Reti infrastrutturali. Secondo quanto previsto dal programma interverrà  Antonio Marzano, Ministro per le Attività produttive. (red)

 

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