periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 47 - Roma, 30  maggio 2003

Sommario

Sirchia: novità su spesa farmaceutica ed età pensionabile Umbria: iniziative con regioni rumene
Abruzzo: tre progetti U.E. su formazione Veneto: contributi per scuole d'infanzia non statali
Un Po per tutti Speroni e Chiti su riforme
Sirchia: novità su spesa farmaceutica ed età pensionabile

Nessun colpo mortale al sistema farmaceutico e medici in pensione a 70 anni più due. Il ministro della salute Sirchia, rispondendo ad un Question Time alla Camera, ha spiegato che all'accordo con le Regioni dell'8 agosto sulla spesa sanitaria "non ha ancora fatto seguito la definizione degli standard quantitativi e qualitativi dei servizi sanitari; standard che sono indispensabili per un efficace governo della spesa".
"Con le Regioni - ha detto il Ministro - è in corso questo passaggio, nell'ambito dell'accordo per l'applicazione del piano sanitario appena approvato". E ha citato il risultato ottenuto con il nuovo prontuario farmaceutico: "con la previsione di rientro al 13 per cento della spesa, rispetto a quella sanitaria globale, entro un anno".
"Il Sole 24 ORE"  ha poi reso nota una lettera di Sirchia indirizzata anche alle Regioni nella quale si boccia l'autonomia nel settore, definita come una variabilità regionale da evitare. E' così corretta in buona parte la proposta delle regioni di un
'Agenzia del farmaco e di un nuovo "Patto" per la spesa farmaceutica. 
Il "Patto" proposto dalle Regioni sulla farmaceutica è un documento che è stato inviato il 9 maggio con lettera al Ministro dell'Economia e al Ministro della Salute da Enzo Ghigo, Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni. Su questo il ministro si era già espresso in termini negativi (crf. regioni.it n.32) in un'intervista a Il Sole 24 titolata in modo emblematico.
Tagli sul co-marketing dei farmaci tra le aziende? E' da limitare
ad alcune categorie di prodotti l
a distribuzione diretta dei farmaci o acquistati direttamente dal Servizio sanitario Nazionale con lo sconto del 50%. 
Concedere più spazio ai farmacisti per la sostituzione dei farmaci? Può creare distorsione del mercato e scatenerebbe contenzioso coi medici. Eliminare dalla concedibilità i vecchi farmaci soppiantati all’ ingresso di medicinali innovativi analoghi? Creerebbe un moltiplicatore incontrollato con aumento di spesa.
Secondo la proposta delle Regioni, invece, qualora si determini uno sfondamento rispetto al tetto di spesa sostenibile e definito nel Patto, si dovrebbe applicare un meccanismo automatico di riduzione proporzionale del prezzo dei medicinali per riportare la spesa al tetto programmato.
C'è la necessità - afferma il documento delle Regioni - da un lato di mantenere e rafforzare l’attuale governo di spesa e, dall’altro, di individuare forme
di intervento negoziate tra pubblica amministrazione, le Aziende farmaceutiche e la catena distributiva (farmacisti e grossisti).
I tetto del 13% è riferito ampiamente alla spesa farmaceutica relativa ai farmaci erogati attraverso le farmacie convenzionate. La definizione del nuovo patto per la farmaceutica - sostengono sempre le Regioni - dovrà opportunamente considerare la necessità di introdurre elementi di governo anche per i farmaci a distribuzione diretta, per quelli impiegati nelle varie forme di assistenza distrettuale e residenziale nonché per quelli utilizzati nel corso di ricoveri ospedalieri. Ciò consentirà - sostengono sempre le Regioni - di evitare fenomeni di eventuale spostamento incontrollato di aliquote di spesa da una modalità distributiva all’altra.
Sirchia ha inoltre annunciato di voler far fronte alla condizione di disparità di trattamento nella dirigenza medica, il riferimento è all'età pensionabile: ''Serve un intervento urgente del Parlamento - ha detto il ministro nel question time alla Camera - e intendiamo proporre un provvedimento per disciplinare la materia'' nel quale il limite massimo di età per tutti i medici, (67 anni) per esigenze delle aziende e ai particolari meriti professionali potrà arrivare a 70 anni piu' due per ragioni didattiche". Tutto il personale sanitario sarà sottoposto alla stessa normativa. (gs)
Abruzzo: tre progetti U.E. su formazione

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Giovanni Pace, Presidente della regione Abruzzo, ha presentato tre nuovi progetti finanziati dall'Unione Europea che rientrano nel programma Socrates rivolto alla formazione.
"La Regione Abruzzo, ricorrendo ad una struttura operativa che è nata con lo scopo di rispondere ai bandi europei - ha spiegato Pace - si sta attrezzando in vista della riduzione dei fondi strutturali che nel 2006 si determinerà tra gli attuali paesi dell'UE per effetto dell'allargamento".
Pace ha detto che la struttura, che è nata per rispondere all'esigenza di reperire altre risorse alternative ai fondi strutturali, oltre ad avere un'alta capacità progettuale, è stata pensata anche come "service" a supporto delle direzioni regionali e dei comuni. "Una struttura - quindi - che accompagni il proponente del progetto dalla fase iniziale fino all'approvazione e al relativo finanziamento europeo".
I progetti prevedono un impegno comunitario pari a circa 770 mila euro e sono orientati al miglioramento della qualità della vita e a sviluppare le potenzialità dell'individuo nella sua interezza. (gs)
Un Po per tutti

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Il più grande fiume del nostro Paese unisce i territori, a conferma della sua storia. Duecento sono gli appuntamenti di 'Un Po per tutti', la rassegna promossa dalla Consulta delle Province del Po, assieme ai cinque parchi che il fiume bagna, le Regioni Piemonte, Lombardia e Emilia Romagna, ed il ministero dell' Industria. Itinerari che prevedono anche scali nelle vicinanze delle dimore celebri, come quelle di Giuseppe Verdi a Parma. Fino ai traghettamenti su isolotti come quello di Maggi, a Piacenza, un tempo spiaggia frequentatissima. Si naviga sul Po, anche in canoa, ma si percorrono le rive a cavallo. Cavalcate in programma, per esempio, nel piacentino, a Calendasco, e nel torinese a Carmagnola e Settimo torinese. Non solo in sella ma anche in carrozza, a Polesine Parmense e a Torricella di Sissa. Sarà infine anche la giornata delle grandi imprese sportive sul fiume, come quella dei canoisti del gruppo Taborowskij che solcherà i 652 chilometri del Grande Fiume pagaiando in kayak, da Torino sino a Massa Fiscaglia, nel ferrarese. In programma anche conferenze sull' ambiente, spettacoli pirotecnici, sfilate notturne di barche, voli di aquiloni, balli popolari, cabaret e concerti di musica classica. Tutte le informazioni sul sito internet: www.unpopertutti.it. (red)
Umbria: iniziative con regioni rumene
Romania Bandiera

Legami sempre più forti tra l’Umbria e le regioni rumene Nord-Est e Prahova. Si sono svolte infatti a Ploiesti (Romania) alcune iniziative.

I rappresentanti della Regione di Prahova hanno dichiarato la loro volontà di avere la Regione Umbria come partner e di guardare con interesse alle esperienze umbre in materia di “Strade del vino”, “Turismo” e “Valorizzazione dei beni culturali”. Altro filone di interesse riguarda soluzione di problemi idrologici in zone agricole in cui è cessata da poco l’attività estrattiva.

La Regione di Prahova è forse la più evoluta tra le regioni rumene e, considerata anche l’importanza degli investimenti di imprenditori umbri, l’ipotesi di far crescere l’attività di partenariato è guardata con interesse anche dalla Regione Umbria. (red)

Veneto: contributi per scuole d'infanzia non statali

Fotografia dell'assessore Antonio De Poli

Le 1216 scuole d'infanzia non statali del Veneto - strutture private che rappresentano il 69% del totale delle scuole d'infanzia della regione e accolgono ben 85 mila bambini dei 123 mila in tutto che frequentano le strutture pubbliche e private - riceveranno dalla Giunta regionale per l'anno 2003 un contributo di oltre 10,3 milioni di euro per il loro funzionamento. Un provvedimento in tal senso, infatti, è stato presentato al governo veneto dall'Assessore regionale alle politiche sociali, secondo quanto prevede la legge regionale n.23 del 1980. "La scuola d'infanzia - ricorda l'Assessore regionale - è il primo segmento formativo della nostra infanzia e ha una forte valenza educativa all'interno del servizio scolastico nazionale. La Regione intende riqualificarne il ruolo all'interno del contesto veneto chiedendo anche un maggior coinvolgimento delle famiglie per rilanciarne il ruolo educativo e per valorizzare l'apporto familiare nella vita scolastica dei piccoli". Il contributo regionale 2003 di 10.329.137,98 euro è stato suddiviso nel seguente modo per ambito provinciale: Belluno, oltre 359 mila euro; Padova, oltre 2,1 milioni di euro; Rovigo, circa 600 mila euro; Treviso, oltre 2 milioni di euro; Venezia, oltre 1,4 milioni di euro; Vicenza, circa 1,8 milioni di euro; Verona, oltre 2 milioni di euro. (gs)
Speroni e Chiti su riforme

''Fra tutti i sistemi elettorali quello delle province, mi sembra il meno peggio''. Lo afferma il capo di gabinetto del ministro per le Riforme, Francesco Speroni.
Speroni aggiunge a ''Affaritaliani.it'' che la riforma elettorale potrebbe far parte di un piu' grande pacchetto di riforme:''Abbiamo in pentola una riforma globale che comprende tante cose, devolution, Senato delle regioni, presidenzalismo, partecipazione regionale alla designazione dei membri della corte costituzionale. E puo' comprendere anche una riforma del sistema elettorale".
Vannino Chiti, coordinatore della segreteria ds, boccia l'ipotesi di una riforma elettorale in senso proporzionale e rilancia invece la Camera delle Regioni.
Chiti sempre in una intervista ad "
Affaritaliani.it" dice di non credere che la maggioranza intenda aprire ''un tavolo di confronto con l'opposizione sul tema delle riforme istituzionali". E aggiunge di non reputare prioritaria la riforma del sistema elettorale. "Secondo noi prioritaria sarebbe invece - sottolinea Chiti - la trasformazione del Senato in una Camera delle Autonomie,  collegando l'elezione dei suoi membri con le elezioni regionali. Pensate solo al fatto che nel 2005 andranno ad elezioni ben 15 regioni: capirete quindi quale portata avrebbe questa riforma. Inoltre - rileva - ridurremmo il numero dei deputati dagli attuali 630 a 400/450 e quello dei senatori a 200''. (red)
 

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