periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n.  423 - Roma, 8 e 9 dicembre 2004

Sommario

Formigoni ed Errani a "Confronti"

Un regolamento per i Comitati regionali universitari

Regioni, Comuni e Province su fondi per tutela minoranze linguistiche

Liguria: Salute on line

Marche: centrosinistra propone Spacca presidente

Finanziaria  e difficoltà  per finanza locale e regionale: in piazza a Roma

Formigoni ed Errani a Confronti

Roberto Formigoni e Vasco Errani, rispettivamente Presidenti della Lombardia e dell'Emilia-Romagna, saranno i protagonisti della seconda puntata di "Confronti", il programma condotto da Gigi Moncalvo (nella foto) in onda venerdì 10 dicembre alle 24.00 su Rai due. Quindi dopo Tremonti e Bersani, nella scenografia stile duello tv all'americana del programma, Confronti sarà dedicato ai diversi modi di amministrare le due più grandi e sviluppate regioni del Nord: il metodo di governo di Roberto Formigoni e della Casa della Libertà e la "via emiliana" del diessino Vasco Errani.  Si parlera' di Devoluzione, di rapporti tra regioni e governo e tra Nord e Sud, della necessità per le regioni più industrializzate di avere una "politica estera" che faciliti investimenti extra-europei oppure nuove relazioni industriali coi paesi stranieri, degli Statuti regionali (con riferimento ai matrimoni gay e al voto agli extracomunitari), e anche delle future elezioni regionali.
Inoltre esce oggi il numero di novembre-dicembre di Europei, il periodico bimestrale della Regione Emilia-Romagna sui temi comunitari. Apre il giornale un editoriale del presidente della Regione Vasco Errani (oggi su La Stampa: Errani- le civiche non servono meglio lo schieramento unitario) sui risultati emersi dall'Indice 2004 del Centro Einaudi. La ricerca, che misura l'indice di libertà  economica, quest'anno ha voluto aggiungere al quadro europeo e mondiale uno sguardo all'interno della realta' italiana e l'Emilia-Romagna e' risultata prima fra le Regioni.
Mentre Formigoni è stato oggi intervistato da il Giornale ("Con la Scala riparte il treno Lombardia. Parte dalla Scala il rinascimento lombardo") a commento della "fastosa" Prima scaligera. Un'occasione per qualche annuncio: "La nuova Scala, più bella di prima, l'altra sera hanno potuto vederla tutti. Fra nemmeno due mesi inaugureremo il nuovo Passante ferroviario, praticamente un nuovo metrò sotterraneo atteso in città da più di vent'anni. Fra tre mesi apriremo a Rho-Pero gli stand della Fiera più grande d'Europa. Insomma il sistema milanese e lombardo si è rimesso in moto e i risultati si stanno vedendo". E parla di sistema il presidente della Lombardia: "il sistema politico-amministrativo, inteso come sinergia tra Regione, Comune e Provincia, si è rimesso in moto e i risultati si iniziano a vedere".
(red)

Marche: centrosinistra propone Spacca presidente

Il  centro sinistra marchigiano ha oggi presentato ufficialmente il suo candidato presidente Gian Mario Spacca (nella foto). Nell'occasione i Verdi, per bocca di Luca Carrabs, hanno annunciato il loro ritorno in maggioranza. Mentre il consigliere  regionale del Pdci Martoni ha buttato acqua sul fuoco delle polemiche, dopo le infuocate dichiarazioni del segretario regionale e capogruppo Procaccini sulla presidenza dell'Aredorica, da lui definita ''il pessimo primo passo di Spacca''.
''Ci sono ancora delle cose da risolvere'' ha ammesso oggi  Martoni, segnalando però che c' e' stata ''una ventata nuova'' con la possibilita' per il centro sinistra di arrivare ''alla vittoria elettorale e al governo delle Marche ancora migliore''.
Ma e' tutta la coalizione, composta da nove partiti, che ha testimoniato unità e coesione al battesimo ufficiale di Spacca. Il quale ha ricordato che è già partita una ''campagna di ascolto'' con incontri istituzionali sul territorio. Un lavoro che dovrà dare un contributo determinante alla stesura del programma, di cui sinora sono stati fissati solo alcuni principi ispiratori in base ad una 'carta dei valori'. I pilastri saranno comunque tre: rafforzamento della sicurezza sociale del welfare e della sicurezza del lavoro, crescita del reddito, dello sviluppo economico e della competitività dell' impresa, valorizzazione del territorio e dell' integrità dell'ambiente''. Il segretario regionale dei Ds Massimo Vannucci ha sottolineato che la modalita' scelta per la designazione di Spacca - senza formalizzare proposte dai singoli partiti - ''è un segnale di maturità: avevamo deciso che avremmo discusso insieme sul candidato migliore, sulla base dei principi ispiratori del programma, per poi portare il dibattito all'interno di partiti''. Il programma - ha aggiunto - partirà ''dalla buona esperienza di governo del centro sinistra'' e delle giunte D' Ambrosio. Prevista anche una crescita del gruppo di lavoro dei ''40 saggi''. Per il futuro Spacca ritiene che sarà necessario intervenire anche su alcune ''debolezze strutturali'' del Sistema Marche: la valorizzazione del capitale umano, ''perche' siamo al penultimo posto in Italia per rapporto tra laureati tecnici e residenti'', l' innovazione, con particolare attenzione all'information and communication technology mentre il dato italiano è di 800 euro, che sale a  1.400 euro per le Regioni prime in classifica '', la concertazione interistituzionale. con Comuni e enti locali ''non basta fare squadra, serve un' interdipednenza progettuale''.
(red)

Regioni, Comuni e Province su fondi per tutela minoranze linguistiche

Con un documento congiunto Regioni, Anci e Upi hanno espresso - durante l'ultima riunione della Conferenza Unificata - il loro parere sul Dpcm che fissa i criteri di riparto dei fondi da destinare ad interventi per la tutela delle minoranze linguistiche storiche per il triennio 2005-2007 (secondo quanto stabilito dalla legge 482 del 1999).
Regioni ed enti locali dopo aver sottolineato che
gli interventi a favore delle minoranze linguistiche storiche devono essere attuati in armonia con gli ordinamenti e gli indirizzi programmatici hanno espresso un parere favorevole, condizionato però all’accoglimento di alcuni emendamenti. Fra questi la necessità che siano istituiti "corsi di formazione, anche in collaborazione con le strutture culturali, formative e universitarie, volti alla conoscenza e all’uso orale e scritto della lingua messa a tutela da destinarsi ala personale in servizio presso le pubbliche amministrazioni".
La competenza del personale esperto addetto uso della lingua - sottolineano Anci, Upi e Conferenza delle Regioni - deve essere in ogni caso certificabile. E l’istituzione dei corsi per il personale in servizio nella Regione e negli enti locali deve essere effettuata nel rispetto della legislazione regionale e delle Province autonome e dei regolamenti degli enti locali in materia.
Per coordinare  le iniziative i progetti occorre comunque - sottolineano ancora Regioni ed enti locali -  dei programmi e dei piani delle Regioni e delle Province autonome nonché degli Enti locali.
Inoltre i
l decreto di riparto dei fondi di cui all’articolo 8, comma 6 del D.P.R. 2 maggio 2001, n. 345, deve essere adottato previo parere della Conferenza Unificata.
Le Regioni, i Comuni e le Province, anche alla luce  dell’esperienza sin qui maturata sugli interventi adottati a favore delle minoranze, propongono  la modifica del decreto del Ministro per gli affari regionali -  dd.17 marzo 2000 -  con l’integrazione del comitato tecnico consultivo per l’applicazione della legislazione sulla tutela delle minoranze linguistiche storiche, di ulteriori rappresentanti istituzionali delle Regioni nel cui territorio risiedono minoranze linguistiche tutelate ai sensi della legge 482/1999, delle Province autonome, dell’Anci, dell’Upi.
La richiesta di modifica nasce dall’esigenza di garantire una adeguata e qualificata presenza dei soggetti istituzionali territoriali e locali nella fase di istruttoria dei progetti ammessi a finanziamento e del successivo riparto dei fondi.  Anche per questi motivi, la rappresentanza delle Regioni e degli enti locali nel Comitato dovrebbe  assumere connotati di maggiore proporzionalità rispetto alla compagine statale ed essere previsto il passaggio in Conferenza Unificata del decreto di riparto dei fondi.
(red)

Un regolamento per i Comitati regionali universitari

La Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, nel corso della sua ultima riunione ha dato il via libera ad un Regolamento tipo per i Comitati Regionali Universitari,condiviso con la Crui, la Conferenza dei Rettori delle Università italiane.
Il Comitato Regionale Universitario, secondo quanto previsto dal regolamento tipo RU, ai sensi dell’art. 3, comma 3 del DPR 25/98, provvede al coordinamento delle iniziative in materia di programmazione degli accessi all’istruzione universitaria, di orientamento, di diritto allo studio, di alta formazione professionale e di formazione continua e ricorrente, di utilizzazione delle strutture universitarie nonché di coordinamento con il sistema scolastico, con le istituzioni formative regionali, con le istanze economiche e sociali del territorio.
Il CRU, inoltre, esprime pareri motivati sulle proposte formulate da parte delle Università o di altri soggetti pubblici e privati in attuazione delle programmazione triennale del sistema universitario, verificando preliminarmente la coerenza di tali proposte con gli obiettivi del decreto ministeriale relativo al triennio di riferimento, provvedendo a trasmettere al MIUR sia le proposte che i relativi pareri.
Il CRU esprime, altresì, pareri sulle proposte formulate ai sensi dell’art. 4 del DPR 25/98, relative alla istituzione da parte delle Università di nuove Facoltà e Corsi di Studio nel territorio sede dell’Ateneo con risorse a carico dei propri bilanci e senza oneri aggiuntivi sui trasferimenti statali al sistema universitario.
I pareri in questione devono essere richiesti dalle Università e dagli altri soggetti pubblici e privati proponenti, anche nel caso in cui tali proponenti abbiano la loro sede amministrativa in Regioni esterne a quella interessata alla proposta.
Qualora la proposta riguardi iniziative da ubicare in più territori regionali, il parere deve essere espresso dai CRU delle Regioni interessate riuniti in seduta congiunta.
Il Comitato infine formula proposte relative ad iniziative, provvedimenti e progetti finalizzati a migliorare il funzionamento del sistema universitario regionale e, in particolare, della logistica e del diritto allo studio, anche promuovendo e mantenendo rapporti con Enti Locali e con soggetti pubblici e privati operanti a livello regionale. Per l’espletamento di tali azioni, il CRU può avvalersi del supporto della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, con la quale può istituire specifici rapporti di collaborazione.
(red)

Liguria: Salute on line

Dalle prenotazioni ai tempi di attesa, dagli orari e indirizzi di Asl, ospedali, ambulatori, alle campagne di prevenzione e sensibilizzazione: tutto quello che riguarda la salute in Liguria lo trovi su internet, su Salute on line, lo rende noto la newsletter della regione Liguria Un punto d'accesso alle informazioni e ai servizi sanitari integrati sull'intero territorio pensato per un pubblico vasto: i cittadini trovano i numeri verdi per prenotare esami medici e visite specialistiche e moduli, certificati e domande pronti da compilare e inviare; gli addetti ai lavori trovano le notizie e la documentazione ufficiale dell'Ente, dal piano sanitario al rapporto sulle attività della sanità ligure, alla carta dei servizi.
(red)

Finanziaria  e difficoltà  per finanza locale e regionale: in piazza a Roma

A seguito delle decisioni assunte dal Consiglio nazionale dell’Anci, il presidente Leonardo Domenici (nella foto), il presidente del Consiglio nazionale, Giambattista Bufardeci, e la coordinatrice delle Anci regionali, Catiuscia Marini, hanno indirizzato ai sindaci, ai componenti del Consiglio nazionale e alle ANCI regionali questa lettera : “Il Consiglio Nazionale, nel corso della seduta odierna, ha deliberato la convocazione di un incontro tra Sindaci, amministratori comunali, Presidenti ed amministratori Provinciali e Presidenti delle Giunte Regionali per un confronto con il Governo ed il Senato della Repubblica sui temi della finanziaria in discussione affinché siano approvate modifiche significative alla legge finanziaria. Si tratta di una iniziativa importante che vedrà partecipi il sistema delle autonomie e le Regioni per segnalare lo stato di grave difficoltà nel quale versa la finanza locale e regionale e l'insostenibilità dei tagli e dei vincoli che ledono i principi di autonomia garantiti dalla Costituzione. Pertanto ci incontreremo VENERDI' 10 DICEMBRE ALLE ORE 11.30 A ROMA IN PIAZZA DEL PANTHEON muniti delle fasce tricolori e con i gonfaloni dei nostri Comuni per rappresentare le istanze delle nostre comunità e avanzare le nostre proposte. A conclusione una delegazione si recherà al Senato per un confronto con i relatori della legge finanziaria. ”.
"La battaglia non e' tra cicale e formiche, eppure c'e' il tentativo di chiudere tutto in questa equazione entomologica, per giustificare i nuovi pesanti tagli che la legge finanziaria prevede a carico dei comuni e delle altre autonomie locali. Ma, ora basta: bisogna farla finita con l'idea che la governance dei Municipi e' affidata a burocrati che stancamente si trascinano da una ordinanza all'altra". Per Leonardo Domenici, "la misura e' veramente colma e per questo e' determinato anche a dismettere i panni di diessino e di sindaco'politicamente corretto', per calzare quelli del sindaco intenzionato a far valere a tutti i costi le ragioni del territorio.  Alla vigilia della manifestazione nazionale, che domani a Roma vedrà scendere in piazza, Sindaci, presidenti di Provincia e di Regione, il numero 1 dell'Anci, pur confermando "la necessita' e l'urgenza di ricostruire un dialogo e un confronto con il governo, che in questi ultimi anni ci ha chiamato solo nel 'parerificio' della Conferenza unificata" chiosa Domenici senza tanti giri di parole "e' ora di premere sull'acceleratore della chiarezza e dei messaggi a cui, dopo pero', devono seguire i fatti". Ed e' a questo punto che la sua cordiale mimica facciale, dal sorriso sempre aperto e disponibile, tradisce durezza e preoccupazione "per il rischio che tanti primi cittadini italiani saranno presto costretti a consegnare le chiavi dei propri municipi al governo - aggiunge - perche' oramai senza la possibilita' di disporre di risorse sufficienti non tanto per la programmazione, ma anche per la sola gestione"
(red)
 

Proprietario ed editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
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Direttore responsabile: Marco Tumiati
In redazione: Stefano Mirabelli (caporedattore); Giuseppe Schifini (caposervizio)
Progetto grafico: Mirabelli, Schifini
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